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17 agosto 2010 0:07 - ziogio
Sono completamente daccordo con la Signora Laldi, anzi, non trovo che 24.000 Euro siano una pazzia per un simile servizio a doppio senso come lei stessa segnala. Se ne spendono molti di più per cose decisamente più inutili.
Se i numeri di Gallucci sono corretti, 197 segnalazioni in tre mesi di attività mi sembra interessante, vuol dire 122 Euro circa a segnalazione, tenendo conto che le contravvenzioni per reati ambientale sono piuttosto elevate.
Sarebbe interessante sapere quante contravvenzioni sono state elevate o comunque quanto è rientrato a seguito delle segnalazioni, forse facendo un corretto bilancio entrate/uscite si paga da solo.
Non vorrei essere di parte ma nel 2003 ho fatto il volontario per 3 settimane nell'oasi marittima di Torre Guaceto con il WWF ma purtroppo devo dire che la situazione era peggiorata da quando io conoscevo la zona, parlo degli anni 90 quando un gruppo di ragazzi, tutti volontari, avevano allestito un vero e proprio mini museo all'interno della torre e si sviluppavano, con la vicina sede del Centro Nautico di Levante e poi Centro Velico Torre Guaceto, stage di vela ed ambiente rivolti a ragazzi delle medie e delle superiori.
Durante quell'esperienza non ci si limitava solo ad un pattugliamento della costa ma si pulivano anche le spiagge da porcherie varie depositate dalle mareggiate invernali.
Secondo me l'iniziativa dovrebbe essere estesa come dice la Signora.
Unica annotazione, non creare doppioni con altre iniziative altrimenti, si, diventa uno spreco.
20 luglio 2010 10:34 - Annapaola Laldi
Comprendo la domanda di Gallucci: si potevano usare meglio quei quasi 24mila euro? E, con i dati indicati, capisco anche come la risposta propenda per il sì. Eppure, trovo interessante questa iniziativa; semmai un po' troppo ristretta (perché solo d'estate?) e forse di non facilissima comprensione. Intanto, qual è il punto in cui comincia il "danno ambientale"? E cosa significa questa formula? Come faccio a sapere se la casetta in costruzione, in cui m'imbatto in una passeggiata, sta venendo su abusivamente? E che quella barca in mare sta facendo pesca di frodo? E inoltre: dei rifiuti sparsi in una pineta configurano già un "danno ambientale" vero e proprio?
A me però piace il coinvolgimento delle persone comuni nella difesa dell'ambiente -naturale o urbano che sia. E quindi ho caro che ci sia un numero verde che invoglia il semplice passante a segnalare ciò che non va (dalla buca nell'asfalto alla pietra divelta su un marciapiede, al cassonetto rovesciato, ecc. ecc.).
Diversi anni fa, nel 2006 e nel 2007, scrissi nella "pulce nell'orecchio" una proposta analoga: dotare tutti i Comuni italiani di un numero unico di pubblica utilità proprio per tali segnalazioni. Fare del passante un protagonista del benessere collettivo e un custode della legalità è, secondo me, un atto di grande civiltà. In questo senso trovo utile ed esemplare l'iniziativa della Regione Puglia, anche se, certo, suscettibile di miglioramento.
Ecco gli indirizzi dei due interventi:
15 marzo 2006: http://avvertenze.aduc.it/lapulce/solo+numero+telefonico+vig ili+urbani+ovvero+come_9854.php
15 febbraio 2007 http://avvertenze.aduc.it/lapulce/solo+numero+telefonico+vig ili+urbani+lettera+aperta_11481.php
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