Colpo di scena: Facebook fa marcia indietro e riattiva
l'account di Matteo Gracis. Tutti i dettagli qui:
http://www.matteogracis.it/facebook-fa-marcia-indietro-e-ria
ttiva-il-mio-account/
31 agosto 2010 11:11 - rouge
La massima stima e solidarietà per un editore che scrive
fuori dal coro.
Un abbietto coro di cui anche faceboock sembra far parte
31 agosto 2010 9:46 - clodcuba
La Cannabis è solo una delle piante proibite perchè
possono "fare bene alla salute e all'economia della nostra
amata Gaia". La lista è lunga. Nel caso della canapa, molto
apprezzata in passato per la fibra, l'olio, il principio
attivo utile in diverse patologie ecc., penso che molto
abbia inciso a suo tempo l'avvento del cotone, che costa
molto produrlo e dura poco, perfetto per il sistema
industriale consumistico. La canapa cresce ovunque, non ha
bisogno di colture particolari e, soprattutto, dura
tantissimo!! A scopo ricreativo poi vuoi mettere i profitti
che produce l'alcol e il tabacco, la cocaina e l'eroina
piuttosto che gli psicofarmaci ecc. e, soprattutto la
dipendenza che provocano! Con queste sostanze il Grande
Potere (GP) sta tranquillo, una volta iniziato a consumarli
è fatta.......per molto tempo guadagni assicurati e
controllo globale! La canapa invece, basta che butti un seme
in giardino, ed è fatta: costi zero per la tua ricreazione
e niente effetti collaterali, niente tossicità niente
dipendenza. Niente di niente, solo un cambio di livello di
percezione, fisiologico peraltro, utile soprattutto a
percepire la vita in modo costruttivo, profondo e piena di
amore. L'opposto di quanto il GP ci vuol far credere e
vedere, allo scopo di alimentare ed espandere il loro
sistema basato sul lucro di pochi. E per fare questo si
servono di schiavi moderni, individui intossicati, loro si,
da alcol, droghe e psicofarmaci, violenti e distruttivi. Dai
tempi dei campi di cotone non è cambiato molto solo che la
schiavitù adesso è globale.... pure lei!!!
29 agosto 2010 15:07 - jennifer4260
facebook sanziona pesantemente senza prima contattare
l'utente. Basta una segnalazione qualsiasi perché ci si
veda chiuso l'account. Se può consolare questa pratica
assurda viene praticata anche con le pagine commerciali, in
questo caso anche pagando non si riesce a ottenere un
servizio migliore (almeno è democratico)... Peccato che nel
caso di perdite economiche (visto che le pagine servono
appunto a fini commerciali) Facebook non risponda!
28 agosto 2010 20:41 - shugar
Io mi sono cancellato da facebook gia' da tempo, questi
media oltre ad essere un mezzo di comunicazione e di
rapportarsi tra le persone purtroppo sono anche un mezzo
molto efficiente di controllo delle persone come tutti i
social network
28 agosto 2010 18:00 - lucillafiaccola1796
avete rottoilc con questo facebook... qualcuno ha proposto
assbook... raccomandato specialmente in italia... ah ah ah
ah ah!
28 agosto 2010 11:57 - Sandro
X Valicor: non hanno riattivato la pagina di "Dolce Vita",
quella che vedi attiva è la pagina personale dell'autore,
il ban è riferito alla pagina della rivista, dove l'autore
dice appunto di aver perso più di mille contatti...mentre
sulla sua pagina personale attiva se ne contano circa
300.
Detto questo, caro Matteo Gracis...ma che te frega de
feisbuk...meglio così, non è una gran perdita, anzi ! fb
è sinonimo di ignoranza e nullafacenza ormai...gli resta
davvero poco di sociale!
28 agosto 2010 11:15 - pettine
come al solito c'è un utente, il solito patrizio8355, che
si distingue per sagacia ed intelligenza...
abbello... fattela una scopata ogni tanto e fumati un bel
cannone che forse inizi a ragionare come una persona e non
come un cane!
28 agosto 2010 8:51 - valicor
Ciao, ma la pagina su facebook esiste ancora.Ti hanno
riattivato!CONTROLLA!
28 agosto 2010 0:07 - michael grimaldi
E se ci cancellassimo tutti da FB?
27 agosto 2010 10:40 - giorgio6042
Non ho seguito su Fb nulla, ma osservo solamente il fatto di
aver chiuso comunque una opinione diversa e forse scomoda.
Quindi, se serve, il mio sostegno a questa causa, ad andare
avanti, a far valere comunque principi del diritto e non di
qualcuno.