grazie per la notizia, in verita’ evito di riportare
quello che puo’ sembrare bizzarro per non esser scambiato
per tale, come sovente capita a coloro i quali, escono dai
ranghi delle procedure riconosciute dal mondo
scientifico.
Tuttavia, ormai il mondo scientifico si e’ accorto
anch’esso della vitamina D, o la vitamina che io chiamo
del sole.
Tuttavia, ho avuto la fortuna di viaggiare molto, posso
dirle con certezza, che il legame tra esposizione al sole,
ed influenza non e’ suffragato dai risultati sperati, ad
esempio, nel sud-est asiatico, con quei Paesi bagnati tutto
l’anno dal sole, anche li ci sono epidemie di influenza,
compresa quella suina, continente Africano incluso.
In questi Paesi, il tasso di tumori generalizzati, non si
discosta moltissimo dalle percentuali dei Paesi piu’
occidentalizzati e/o freddi, ad esempio in Tanzania, in un
famoso ospedale costruito da coloni tedeschi, famoso
perche’ fu scoperto il bacillo della tubercolosi da Koch,
oggi, l’ospedale e’ stato convertito in una
superstruttura di riferimento per la diagnosi e cura del
cancro, raccogliendo numerosissimi pazienti anche dai Paesi
vicini alla Tanzania.
Ancora, non e’ assolutamente veritiera la convinzione che
nel tempo passato non si morisse di cancro: in verita’
non vi era alcuna possibilita’ per riconoscere la cagione
di un paziente in stato terminale.
Solo per farle un esempio, negli scavi di Pompei, studi
particolari su ritrovati reperti ossei, hanno dimostrato
come quella donna, soffrisse da cancro alle ovaie, e stiamo
parlando di due mila anni fa.
Il cancro non e’ meramente legato all’evoluzione del
“benessere dell’uomo” e, quindi legato anche in ottima
parte al mondo del capitale e del capitalismo. Che gli
inquinanti di ogni genere , siano corresponsabili, e
certamente anche scatenanti, oggi la scienza non lo nega
assolutamente , tuttavia, rimane il principio assoluto che,
alla base e’ una cattiva regolazione tra cellula e
sistema innumitario, cose che accadevano anche nell’uomo
di milioni di anni fa.
La vitamina D, il sole, possono fare bene, ma non
facciamoci ingannare che esse , siano “la panacia”, fare
bene non significa guarire, semmai significa non
nuocere.
E come diceva Paracelso, e’ la dose che fa il veleno,
anche grandi dosi di esposizione al sole, non sono
benefiche.
Non credo nemmeno all’interesse delle multinazionali del
farmaco, che demonizzano il sole per impedire la
guarigione… proprio per le considerazioni che le ho appena
aggiunto.
Le multinazionali , e “Big Pharma”, , per i loro
interessi, hanno ben altri avamposti da attaccare che non
il nostro amico sole.
Grazie e saluti.
Giuseppe Parisi
29 gennaio 2011 23:27 - Giuseppe64
Una ricerca giapponese recentissima è arrivata alla
conclusione che per azzerare i rischi di essere infettati
dall'influenza A (la suina) è sufficiente avere in circolo
una quantità adeguata di vitamina D. La vitamina D utile è
quella naturale fabbricata dal nostro corpo dopo
l'esposizione della pelle ai raggi UVB del sole (la vitamina
D sintetica che si compra in farmacia non ha gli stessi
effetti benefici e puo' creare ipervitaminosi). La vitamina
D naturale prodotta dal nostro corpo con l'abbronzatura si
accumula senza possibilità di ipervitaminosi (quindi senza
danni collaterali) al massimo possibile e viene poi usata
dal nostro corpo per il funzionamento di oltre 4000 geni
durante l'inverno. Quando finisce la scorta il nostro corpo
è esposto ai virus e quindi ci ammaliamo. Quindi più ne
immagazziniamo durante l'estate e più difficile sarà
ammalarci durante l'inverno. Infatti il virus dell'influenza
fa ammalare solo durante o verso la fine dell'inverno, in
tutto il mondo, proprio perché il nostro corpo ha mancanza
di vitamina D. E' anche per questo che l'industria
farmaceutica sostiene e sponsorizza le varie associazioni
che falsamente si autodefiniscono contro il cancro e il cui
scopo principale è di dirci di stare lontani dal sole:
così i loro sponsor possono guadagnare di più vendendo
medicine che servono per curare malattie che vengono per la
mancanza di sole (influenza, tutti i tipi di cancro,
malattie della pelle, problemi alle ossa, problemi
cardio-circolatori, ecc. ecc. ecc.: praticamente ogni
cellula del corpo umano ha un recettore della vitamina D e
se c'è un recettore di vitamina D c'è un motivo). Vi
ricordo che nell'antichità il cancro non esisteva e le
persone all'epoca non usavano né creme solari né occhiali
da sole, e stavano all'aperto dalla mattina alla sera. E'
inoltre ampiamente assodato che più ci si allontana
dall'equatore più è alta la percentuale di persone
ammalate di melanoma e di tutti gli altri tipi di cancro.