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30 gennaio 2011 3:38 - Giuseppe Parisi
Gentile Giuseppe 64,

grazie per la notizia, in verita’ evito di riportare quello che puo’ sembrare bizzarro per non esser scambiato per tale, come sovente capita a coloro i quali, escono dai ranghi delle procedure riconosciute dal mondo scientifico.
Tuttavia, ormai il mondo scientifico si e’ accorto anch’esso della vitamina D, o la vitamina che io chiamo del sole.
Tuttavia, ho avuto la fortuna di viaggiare molto, posso dirle con certezza, che il legame tra esposizione al sole, ed influenza non e’ suffragato dai risultati sperati, ad esempio, nel sud-est asiatico, con quei Paesi bagnati tutto l’anno dal sole, anche li ci sono epidemie di influenza, compresa quella suina, continente Africano incluso.
In questi Paesi, il tasso di tumori generalizzati, non si discosta moltissimo dalle percentuali dei Paesi piu’ occidentalizzati e/o freddi, ad esempio in Tanzania, in un famoso ospedale costruito da coloni tedeschi, famoso perche’ fu scoperto il bacillo della tubercolosi da Koch, oggi, l’ospedale e’ stato convertito in una superstruttura di riferimento per la diagnosi e cura del cancro, raccogliendo numerosissimi pazienti anche dai Paesi vicini alla Tanzania.
Ancora, non e’ assolutamente veritiera la convinzione che nel tempo passato non si morisse di cancro: in verita’ non vi era alcuna possibilita’ per riconoscere la cagione di un paziente in stato terminale.
Solo per farle un esempio, negli scavi di Pompei, studi particolari su ritrovati reperti ossei, hanno dimostrato come quella donna, soffrisse da cancro alle ovaie, e stiamo parlando di due mila anni fa.
Il cancro non e’ meramente legato all’evoluzione del “benessere dell’uomo” e, quindi legato anche in ottima parte al mondo del capitale e del capitalismo. Che gli inquinanti di ogni genere , siano corresponsabili, e certamente anche scatenanti, oggi la scienza non lo nega assolutamente , tuttavia, rimane il principio assoluto che, alla base e’ una cattiva regolazione tra cellula e sistema innumitario, cose che accadevano anche nell’uomo di milioni di anni fa.
La vitamina D, il sole, possono fare bene, ma non facciamoci ingannare che esse , siano “la panacia”, fare bene non significa guarire, semmai significa non nuocere.
E come diceva Paracelso, e’ la dose che fa il veleno, anche grandi dosi di esposizione al sole, non sono benefiche.
Non credo nemmeno all’interesse delle multinazionali del farmaco, che demonizzano il sole per impedire la guarigione… proprio per le considerazioni che le ho appena aggiunto.
Le multinazionali , e “Big Pharma”, , per i loro interessi, hanno ben altri avamposti da attaccare che non il nostro amico sole.


Grazie e saluti.
Giuseppe Parisi
29 gennaio 2011 23:27 - Giuseppe64
Una ricerca giapponese recentissima è arrivata alla conclusione che per azzerare i rischi di essere infettati dall'influenza A (la suina) è sufficiente avere in circolo una quantità adeguata di vitamina D. La vitamina D utile è quella naturale fabbricata dal nostro corpo dopo l'esposizione della pelle ai raggi UVB del sole (la vitamina D sintetica che si compra in farmacia non ha gli stessi effetti benefici e puo' creare ipervitaminosi). La vitamina D naturale prodotta dal nostro corpo con l'abbronzatura si accumula senza possibilità di ipervitaminosi (quindi senza danni collaterali) al massimo possibile e viene poi usata dal nostro corpo per il funzionamento di oltre 4000 geni durante l'inverno. Quando finisce la scorta il nostro corpo è esposto ai virus e quindi ci ammaliamo. Quindi più ne immagazziniamo durante l'estate e più difficile sarà ammalarci durante l'inverno. Infatti il virus dell'influenza fa ammalare solo durante o verso la fine dell'inverno, in tutto il mondo, proprio perché il nostro corpo ha mancanza di vitamina D. E' anche per questo che l'industria farmaceutica sostiene e sponsorizza le varie associazioni che falsamente si autodefiniscono contro il cancro e il cui scopo principale è di dirci di stare lontani dal sole: così i loro sponsor possono guadagnare di più vendendo medicine che servono per curare malattie che vengono per la mancanza di sole (influenza, tutti i tipi di cancro, malattie della pelle, problemi alle ossa, problemi cardio-circolatori, ecc. ecc. ecc.: praticamente ogni cellula del corpo umano ha un recettore della vitamina D e se c'è un recettore di vitamina D c'è un motivo). Vi ricordo che nell'antichità il cancro non esisteva e le persone all'epoca non usavano né creme solari né occhiali da sole, e stavano all'aperto dalla mattina alla sera. E' inoltre ampiamente assodato che più ci si allontana dall'equatore più è alta la percentuale di persone ammalate di melanoma e di tutti gli altri tipi di cancro.
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