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18 giugno 2011 1:56 - Cepu
Buone notizie dalla ricerca:

A research team at ETH Zürich and Paul Scherrer Institute (PSI) has developed an efficient process to produce fuels by using a solar driven reactor. The process is to be optimized until 2020 in order to use it in concentrating solar tower plants like they are forseen in the DESERTEC Concept.

This would enable the production of precursors for petrol and kerosine on a large scale by using solar heat, water and CO2. This would be a great step towards sustainability, especially for aviation which lacks alternative fuels.
16 giugno 2011 19:02 - ennio4531
.. bravo cepu ... non rispondere mai alle mie domande, ma usa la tecnica di rilanciare sempre usando, questa volta, la forza di energia del mare !

Per cui, secondo te, dovremmo occupare le nostre bellissime coste per assorbire l'energia del mare ...con che cosa ?

Frangiflutti, galeggianti, piattaforme, protezioni litoranee di porti e darsene ... insomma .. plastica e cemento !

Che meraviglia !

Nel mondo quanti impianti esistono di questo genere ?

Uno, uno solo in Francia posto sull'oceano Atlantico laddove le maree raggiungono dislivelli che il Mediterraneo se li sogna !

Sconvolgente è poi la notizia della stima che tra il 2011 e il 2015 saranno installati nel mondo impianti che consentiranno di ricavare almeno 150 MW di energia elettrica dal moto ondoso e dalle correnti di marea : 150 MW sono meno del 10% della potenza di una centrale atomica EPR da 1,6 GW .

... non commento, per non cadere nel turpiloquio a fronte di tale presa in giro gabellata come la meraviglia del creato.

Quando scrivi: 'Abbiamo bisogno di energia, produrla ed esportarla per guadagnare il nostro posto in europa e non essere zavorra. E l'avremo solo con le rinnovabili di cui siamo straordinariamente ricchi.', ti rifaccio la domada : a quale rinnovabile ti riferisci ?

Al sole ? Siamo forse un deserto ?
Al vento ? Intendi quello della Padania ?
All'idroelettrico e geotermico ? A quale cascata o soffione boracifero ti riferisci che siano ancora liberi ?
Alle biomasse ? Ti riferisci forse a quelle del riso Scotti ?

Infine, sono ancora in attesa di una tua risposta alle mie domande ..che ripeto:

.. senti cepu ... tu che hai affrontato tutte le questioni riguardanti le energie rinnovabili ... tanto da parlare di esportazione, mi potresti dare solo alcune informazioni:

tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e quanto territorio sarebbe necessario occupare ?

E quali sarebbero costi e ricavi ?
16 giugno 2011 14:32 - Cepu
Qualche considerazione aggiuntiva: l'industria e l'indotto delle energie rinnovabili non saranno facilmente ricollocate all'estero per mere ragioni di tassazione o costo manodopera. Le risorse da sfruttare sono in italia !!

Anzi, costituiranno il traino più importante per attivare zone industriali in ogni punto in cui saranno create, e in particolare al SUD, dove sono più abbondanti e dove si può godere di incentivi europei.

Vi ricordo che non tutte le PMI fanno tre turni, anzi !! L'energia serve di giorno, e infatti la fascia F1 è la più cara.
16 giugno 2011 12:06 - Cepu
Invece ennio si arrampica abilmente sugli specchi, cercando difficoltà a tutte le alternative al suo amato nucleare fissile.

Abbiamo bisogno di energia, produrla ed esportarla per guadagnare il nostro posto in europa e non essere zavorra. E l'avremo solo con le rinnovabili di cui siamo straordinariamente ricchi.

Altre buone notizie: Pochi giorni dopo il referendum che spinge l'Italia in maniera ancora più decisa a perseguire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, scienziati, imprenditori e amministratori si riuniscono oggi e domani a Roma per valutare le "Prospettive di sviluppo dell'energia dal mare per la produzione elettrica in Italia". A convocare la due giorni di confronto è l'Enea, che da alcuni mesi grazie a un finanziamento di 500 mila euro ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico attraverso i fondi raccolti in bolletta alla voce "Ricerca di sistema elettrico" sta mappando le acque del Mediterraneo a caccia delle zone più promettenti per produrre energia.

Rispetto a fonti più mature e consolidate come eolico, solare e biomasse, lo sfruttamento della forza di onde, correnti e maree avviene attualmente solo grazie a pochi prototipi, ma le potenzialità sono decisamente allettanti. "Il rapporto The Wave World & Tidal Market, stilato dalla società finanziaria Douglas-Westwood - rilevano dall'Enea - stima che tra il 2011 e il 2015 saranno installati nel mondo impianti che consentiranno di ricavare almeno 150 MW di energia elettrica dal moto ondoso e dalle correnti di marea. Secondo la ricerca il settore dell’energia dal mare godrà inoltre nei prossimi cinque anni di un volume di investimenti pari a 1,2 miliardi di dollari". Altre stime citate dall'Enea ricordano poi che "dal mare si possono ricavare tra i 20.000 e i 90.000 TWh/anno".

"Al momento - spiega Vincenzo Artale, responsabile dell'Unità Tecnica Modellistica Energica Ambientale - stiamo raccogliendo nuovi dati da inserire nei modelli che abbiamo messo a punto grazie a un'esperienza ventennale. Entro la fine dell'anno contiamo di consegnare a tutte le parti interessate una mappa dei siti che meglio si prestano alla realizzazione di impianti per la produzione di energia dalle correnti, dalle maree e dal moto ondoso. Oltre allo Stretto di Messina, dove sono già in corso da alcuni anni dei primi esperimenti, le zone che si presentano più interessanti sono sicuramente le coste tirreniche".
16 giugno 2011 11:08 - ennio4531
Non sapendo dare una risposta, come al solito cepu, affetto da riflessi condizionati, spara... chiacchere.

Quando elenca idroelettrico e geotermico, sa benessimo che sono fonti ormai che stanno già dando il 99% delle loro potenzialità.

Sull'eolico, incombe il problema paesaggistico, il fotovoltaico è costosissimo e inefficiente, rimane il termodinamico l'unico sponsorizzato da Rubbia.

Affermare che l'Italia ha 324.000 kmq è un modo per non rispondere, in quanto su 324.000 kmq ci sta anche la casa di cepu che spero non sarà demolita per lasciar spazio al suo termodinamico.

Riguardo le piattaforme in mezzo al mare ... ecco vai a dirlo a Italia Nostra, i Verdi e ... Sgarbi.

Per combattere la disoccupazione , ho un'idea a costo investimenti zero: aboliamo i trattori e le macchine agricole e assumiamo decine di migliaia di braccianti.

I costi dei prodotti agricoli aumenterebbero a dismisura, ma grazie a sussidi e rimborsi, come avviene con le energie alternative, tutto si aggiusterebbe.

Già... ma i sussidi e rimborsi ... chi li paga ?

Un Paese che voglia darsi prospettive di sviluppo anche industriale deve contare su energia abbondante, a basso costo e tempestiva nei rifornimenti.

Cepu ci propone costi elevati e manodopera numerosa per produrre energia, quando invece la ricchezza sta nell'investire la maggior parte dei capitali, che sono un bene finito, nel consumare energia per fare cose o dare servizi, non nel produrla.
16 giugno 2011 1:14 - Cepu
O ma quanti zeri allinea ennio per fare impressione. Se mettevi in milliwatt ne aggiungevi altri sei.

Qui si parla di rinnovabili. Eolico, solare termodinamico e fotovoltaico, idroelettrico, geotermico, eccetera. ENERGIA SENZA COMBUSTIBILI E SENZA SCORIE !!!

Gli investimenti vanno fatti perchè creano lavoro e guadagni a lungo termine. Per partire, è sufficiente buttare a mare i progetti inutili, tipo ponte sullo stretto di messina, zona di catastrofi.

Riguardo alla superficie, l'italia ne ha a disposizione 324.000 KMQ, ma non ci sono limiti, puoi anche fare stazioni galleggianti.

Chiarito cosa pensano gli italiani del nucleare, dopo il referendum, per l'italia questa è la retta via
15 giugno 2011 21:50 - ennio4531
.. senti cepu ... tu che hai affrontato tutte le questioni riguardanti le energie rinnovabili ... tanto da parlare di esportazione, mi potresti dare solo alcune informazioni:

tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici, che tu hai citato, e quanto territorio sarebbe necessario occupare ?

E quale sarebbero costi e ricavi ?
15 giugno 2011 15:52 - Cepu
Per un quadro d'insieme, si consulti http://www.desertec.org/fileadmin/downloads/DESERTEC-WhiteBo ok_en_small.pdf.

Sono già in quota azionaria, tra gli altri, Enel green power e gruppo Unicredit.
15 giugno 2011 15:38 - Cepu
baldo, di giorno ne facciamo a carrettate col termodinamico, e la si ESPORTA pure all'estero.

Lo fa già la spagna !!
15 giugno 2011 14:40 - baldo1964
Cepu i sogni muoiono all'alba.La importi di notte l'energia e poi che ne fai? Il consumo è di giorno.
15 giugno 2011 14:17 - Cepu
Ma come fate a non capire che l'Italia ha finalmente la possibilità di diventare un ESPORTATORE di energia ?
15 giugno 2011 14:10 - Cepu
baldo, siamo in europa. L'energia che si esporta di giorno, molto ben pagata (F1), si può importare di notte a prezzi molto inferiori (F3) e lucrare la differenza.

Sappi che già oggi c'e' grande surplus energia notturna dalle centrali eoliche del nord, e questo tiene bassi i prezzi.
15 giugno 2011 14:08 - carlo318
Il signor ennio4531 confonde le energie rinnovabili complessive con l'energia elettrica da fonti rinnovabili. I dati di riferiti da ADUC sono sulle energie rinnovabili complessive (Italia: 9,5%), mentre il suddetto cita solo l'energia elettrica (Italia 25%).
15 giugno 2011 14:02 - baldo1964
Il Giappone ha annunciato che continuerà con il nucleare. La Germania parla di chiudere nel 2032.
A Torino le centrali francesi sono a circa 80\90 km.
Paghiamo l'energia più cara d'Europa. Circa + 35\40%
Il nostro consumo std è di 35 GigaW con punte serali di 55 GigaW. Propdotta da Idro 20%, gas(la più grande),petrolio, carbone fino a un totale del 70%. Ne importiamo da Francia il 30%. Il fotovoltaico rende il 15% mentre il solare il 18% meno di un motore a benzina.
Con questi numeri c'è poco da sognare. Vi ricordo inltre che l'energia non è immagazzinabile e quindi l'alternativa di notte necessita di altra fornitura.
Non c'è soluzione al nucleare per ora!!
15 giugno 2011 13:49 - Cepu
giorgio, ci sono pure l'idroelettrico, l'eolico, il geotermico, risorse di cui l'italia è ricca.
15 giugno 2011 9:59 - Kimimela
Il nucleare era e resta PERICOLOSO, COSTOSISSIMO (chiedete che danni ha procurato in Giappone) E DANNOSO ALLA VITA per migliaia di anni: NON voglio né scorie radioattive né centrali nucleari né armi nucleari in tutto il mondo. Questa è sempre stata e sarà la mia filosofia economica e di VITA.
Il progresso scientifico e la civilizzazione devono andare di pari passo con la saggezza ed il cuore... altrimenti i disastri sono sotto gli occhi di tutti.
Basta un errore nucleare (umano o naturale) per prenderlo TUTTI QUANTI SIAMO E NOSTRA MADRE TERRA UNICA in saccoccia!!

Un potente nucleare c'è già: il sole. Sfruttiamolo al meglio ed in modo ecologico.
Chiedere in Germania ed a Friburgo con le nanocelle fotovoltaiche. Non c'è bisogno di pannellare interi campi.

Informatevi. Ciò che manca in Italia al solito è la volontà di operare bene ed onestamente, come pure quella di informare i cervelli che si vogliono invece disinformati ed addormentati per manovrarli meglio.

Il nucleare non è neanche sicuro, falso mito. Chiedete un po' ai genitori giapponesi che hanno centinaia di bambini che sanguinano già dal naso... come si sentono... presente e futuro...

Qua in Italia non si dice più nulla, ma là la tragedia resta eccome!! grazie alle radiazioni e contaminazione nucleare. Chiedete loro quante centinaia di tonnellate di acqua altamente radioattiva hanno e stanno versando nell'oceano... distruggendo la vita contaminando la catena alimentare.

Siamo tutti quanti collegati in un unico organismo vivente la Terra, il Cosmo... ogni male che facciamo lo facciamo a noi stessi. Meditare. I soldi non ce li potremo mangiare.
15 giugno 2011 9:44 - claudio8633
le energie rinnovabili possono essere una buona prospettiva per il futuro?
Parliamo di GWh e differenziando per fonte (l'idroelettrico per esempio da noi non puo' certo crescere...)
Altrimenti facciamo la figura dei cioccolattai come quell'associazione che diceva che il nucleare era al 5% (in realta' 13%).
non basta gasarsi per le rinnovabili o perche' la Germania AUMENTERA' la produzione di SCORIE nucleari sostituendo al nuke il carbone polacco.
Si parla addirittura di scisto e di fracking...
Robine che e' meglio abitare in una centrale che averli in giro.
Pero' il redattore se non ci e' apposta sopra l'etichetta "atomica" lui gode e eiacula numeri pseudocasuali.

Per quelli che rompono le scatole con il solare senza avere l'idea di come leggere la propria bolletta come lucilla mi dicano semplicemente DOVE le vogliono e quanti Km^2 e citta' devono radere al suolo. Con torino sono 3TWh. Chi alza la posta? O pensate di poterli mettere su di un dirupo, in luoghi non serviti o in discesa?
Quale regione dobbiamo cementare? La sicilia, la puglia o e' meglio il lazio cosi' non abbiamo piu' la politica e il suo strazio?

http://allarovescia.blogspot.com/2011_04_01_archive.html
12 giugno 2011 19:18 - lucillafiaccola1796
l'unica fonte inesauribile, finché gli u-mani non si saranno tolti dalle scatole, autodistruggendosi, è IL SOLE DELL'AVVENIRE AH AH AH AH e e a chi piaccione le scorie... buon apppetito a casetta sua!
12 giugno 2011 10:33 - ennio4531
Mi domando dove l'ADUC abbia preso questo Mastrantoni il quale, nel fornirci un elenco di stati con relative percentuali di energie rinnovabili non citando la fonte, deve aver estrapolato i dati ...dal bussolotto del lotto...

Scrive che l'Italia è al 9,5%.

A quanto ammonta invece ? Al 25% .

Fonte: Autorità per l'energia elettrica e il gas su dati GRTN/TERNA attesta che nel 2010 su una produzione di GWh 298.208 la quota di energie rinnovabili è di GWh 75.270 pari al 25% .

E la Svizzera.. .. Mastrantoni scrive 16,90, mentre wikipedia per il 2010 riferisce al 55%.

Chiudo con la Spagna che Mastrantoni dà al 9,3% e che invece Wikipedia attesta che già nel 2006 copriva con le rinnovabili il 20% e che presumo la percentuale sia aumentata in forza dei rilevanti incentivi all'eolico/solare degli anni successivi.

Altre ricerche non faccio... mi son stufato ...
11 giugno 2011 12:01 - ennio4531
... rassegnarmi a combattere la demagogia, che instilla terrore, e la paura dell'uomo a osare perchè, secondo te , il mondo così ha deciso ?

Cepu... mi chiedi troppo ...

“Quando non sai quale è la via giusta, scegli la più difficile ”
10 giugno 2011 15:53 - Cepu
Rassegnati, il mondo ha cambiato rotta, e questo nucleare ha gli anni contati.

Per il giappone il problema infatti non è la diga o i morti, l'onda di tsunami ne ha fatti 30.000 e pace all'anima loro, ma quei rottami di centrale che impestano e impesteranno la zona per decenni.
10 giugno 2011 13:57 - ennio4531
Scrive Cepu 'Cosa c'entra il referendum '?

E' una domanda che dovrebbe porre al conduttore del TG3 di ieri ... notiziario delle ore 14 ' Se il Papa votasse, sappiamo dove mettrebbe la croce, almeno per il referendum nucleare ' oppure a Celentano che ieri sera ad Annozero per far votare sì .. chi ha citato ? ... il Papa !

Ricordo a cepu che in Giappone ha fatto più morti il crollo della diga a seguito del terremoto che l'impianto atomico che di morti non ne ha fatto alcuna.
10 giugno 2011 12:38 - Cepu
Cosa c'entra il referendum ?

Benedetto XVI ha evocato l'emergenza della centrale nucleare di Fukushima in un discorso ai nuovi ambasciatori ricevuti per la presentazione delle credenziali.

Il Papa ha ricordato infatti ai diplomatici "le innumerevoli tragedie che hanno toccato la natura, le tecnica e i popoli" in questo primo semestre del 2011 ed ha commentato: "l'ampiezza di tali catastrofi ci interroga".

Per Benedetto XVI, "in questo senso è divenuto necessario rivedere completamente il nostro approccio con la natura".

Nel suo discorso, il Pontefice ha affrontato il tema dell'ambiente, sostenendo che "l'ecologia umana è un imperativo". "Adottare stili di vita rispettosi dell'ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie che in grado di salvaguardare il patrimonio del creato ed essere senza pericolo per l'uomo, devono costituire - ha scandito - priorità politiche ed economiche".
10 giugno 2011 11:43 - ennio4531
.. il Papa non ha condannato il nucleare, ma ha raccomandato, come un buon padre di famiglia, l'uso attento dello sfruttamento delle energie e comunque non ha espresso dogmi di fede.

Arruolare il Papa come testimonial da parte dei fronte del Sì, mettendogli in bocca parole inespresse, fa parte di vecchie tecniche propagandistiche che pensavo fossero state sotterrate da un minimo di intelligenza da parte dell'uomo.

... non è così....
9 giugno 2011 21:58 - Cepu
Ah certo, come no, in campo religioso ennio4531 ne sa più del papa !!!
9 giugno 2011 19:48 - ennio4531
L'uomo, con il nucleare, sta applicando lo stesso principio che la natura da miliardi di anni utilizza per il sole.

Se la natura è il frutto del buon Dio, dov'è che l'uomo, usando il nucleare a fini pacifici, pecca ?
9 giugno 2011 16:15 - Cepu
Benedetto XVI ha evocato l'emergenza della centrale nucleare di Fukushima in un discorso ai nuovi ambasciatori ricevuti per la presentazione delle credenziali.

Il Papa ha ricordato infatti ai diplomatici "le innumerevoli tragedie che hanno toccato la natura, le tecnica e i popoli" in questo primo semestre del 2011 ed ha commentato: "l'ampiezza di tali catastrofi ci interroga".

Per Benedetto XVI, "in questo senso è divenuto necessario rivedere completamente il nostro approccio con la natura".

Nel suo discorso, il Pontefice ha affrontato il tema dell'ambiente, sostenendo che "l'ecologia umana è un imperativo". "Adottare stili di vita rispettosi dell'ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie che in grado di salvaguardare il patrimonio del creato ed essere senza pericolo per l'uomo, devono costituire - ha scandito - priorità politiche ed economiche".
9 giugno 2011 11:45 - ennio4531
Nucleare .. brutte nuove dalla Germania.

Paradossalmente i primi a soffrire per la rinuncia al nucleare ... saranno i finanziamenti per gli impianti di energie verdi.

Pochi sanno che sui guadagni delle società produttrici di energia elettrica da nucleare grava una imposta supplementare sui profitti del 30% che ha reso nel 2010 2,3 miliardi di euro da impiegare appunto nel settore eolico-solare.

Tutti questi quattrini andranno a diminuire e ad azzerarsi nel 2022 quando tutte le centrali nucleari saranno chiuse.

Tenuto conto che in Germania il nucleare copre circa il 23% dei consumi, ci si è chiesti come le fonti rinnovabili possano in dieci anni passare dall'attuale 16% al 39% per coprire il fabbisogno nazionale e quante risorse finanziarie e quanta occupazione di territorio siano necessarie.

Dal momento che l'obbiettivo sarà impossibile da raggiungere, già si prevede che si dovrà ricorrere per coprire il buco al gas russo e il carbone che è la fonte più inquinante.

Alcuni commenti.

Dieter Zetche, presidente della Daimler 'Difficilmente potremo mantenere lo stesso livello di competitività. Il nucleare non solo è una fonte energetica a prezzi sostenibili, ma consente di non dipendere dalle impennate dei mercati... Anche le energie rinnovabili non dipendono dai mercati, ma il rischio di blackout è notevole.'

Frankfurter Zeitung " ....Le rinuncie al nucleare isolate e nazionali rischiano di essere un pugno sferrato nell'aria ".
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