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1 agosto 2014 17:22 - ennio4531
Queste fusioni non sono di alcuna utilità per l'utente finale in quanto non possono portare ad alcuna riduzione della spesa sostenuta.

Serve solo a cepu per alzare un pò di ... fumo ...
1 agosto 2014 16:42 - Cepu
Consolidamento importante in campio rinnovabili - eolico.

F2i, Edison ed EDF Energies Nouvelles hanno stipulato un accordo che porterà alla nascita del terzo operatore nel settore delle energie rinnovabili in Italia e che controllerà circa 600 MWdi capacità (prevalentemente eolica). L'operazione si concretizzerà con l'accorpamento degli impianti di Edison ...

Leggi tutto: http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/accordo-tra- f2i-edison-ed-edf-energies-nouvelles-su-energie-rinnovabili? cp=1
1 agosto 2014 11:29 - ennio4531
Le fonti rinnovabili, a causa della loro scarsissima produttività e discontinuità nella fornitura, rappresentano un'altra palla al piede che ci costa di incentivi almeno 8 miliardi all'anno per mantenere una casta che ci vende un kwh di energia elettrica ad un prezzo almeno 5 volte superiore a quello di mercato .

Non solo !

Ha comportato almeno 40 miliardi di euro di importazioni tra pannelli e pale in quanto la produzione nazionale è praticamente inesistente.

Magari avessimo il nucleare come ha la Francia...

Da Wikipedia

Nel 2011 l'energia nucleare in Francia ha generato il 77,7% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese[1].

.....Questo fatto, congiunto ad un basso costo dell'elettricità[4], portano la Francia ad essere il primo esportatore netto di elettricità al mondo.[5]

Nella metà del 2010, l'Agenzia internazionale dell'energia ha esortato la Francia ad assumere un ruolo strategico come fornitore di energia a basso costo ed a basse emissioni di carbonio per il carico di base di potenza per l'intera Europa,....

Esportazioni
....
L'industria nucleare francese è stata sempre proiettata verso l'esportazione, principalmente tramite la fornitura dei reattori derivanti dalla Classe 900, furono infatti venduti svariati reattori, 2 al Sudafrica (Koeberg), 2 alla Corea del Sud (Ulchin), 4 alla Cina (Daya Bay e Ling Ao, vicino ad Hong Kong), 2 all'Iran (dopo la rescissione del contratto a causa dello scoppio della rivoluzione iraniana, i componenti furono utilizzati a Gravelines).[6]

Una successiva collaborazione con la Cina ha portato al successivo sviluppo dei CPR-1000, che si basa sulle 4 unità esportate nella nazione.[6]....

Riprocessamento

La Francia ha scelto il ciclo chiuso del combustibile all'inizio del suo programma nucleare, in modo da recuperare il plutonio e ridurre oltretutto il volume delle scorie radioattive da processare, il riprocessamento del combustibile permette oltretutto di ricavare il 30% di energia in più per unità di uranio naturale estratto dalla miniera. Inerente al costo, il ciclo chiuso è valutato come comparabile a quello aperto, conservando poi una risorsa (l'uranio da riprocessamento) utilizzabile in futuro per generare nuova energia.[6]

Deconversione
L'Areva ha intrapreso dagli anni 1980 la deconversione dell'uranio, che viene convertito dalla forma chimicamente pericolosa di Fluoruro a quella stabile di U3O8.[6]
31 luglio 2014 11:31 - Cepu
Interessante notare come nonostante tutto l'europa continua a versare miliardi di euro a fondo perso per la ricerca atomica.

Anzi, sorprendente !!!

http://www.europarl.europa.eu/aboutparliament/it/displayFtu. html?ftuId=FTU_5.7.5.html
31 luglio 2014 8:04 - ennio4531
Le illusioni, che stiamo pagando carissime, delle energie rinnovabili ...

Da Miniwwatt 31 maggio 2014

Una promessa che crolla

Le energie rinnovabili creano migliaia di nuovi posti di lavoro. Questa è una promessa, da parte dei politici, che ormai sentiamo troppo spesso. In Germania, nonostante le sostanziose sovvenzioni, il numero dei posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili sta invece clamorosamente calando.

... Anche dopo 15 anni di sovvenzionamento della corrente elettrica prodotta dal sole e dal vento, la maggior parte dei posti di lavoro del settore dipende ancora da aiuti statali. La legge sulle energie rinnovabili non è stato in grado di creare un mercato di lavoro indipendente in questo settore. Ancora il 70 percento dei posti di lavoro del settore dipende dal sovvenzionamento tramite la suddetta legge.

... Il sovvenzionamento della produzione di elettricità ottenuta da energie rinnovabili, esiste ormai da 15 anni ed è dato per 20 anni, calcolati dall’inizio della produzione elettrica. I miliardi pagati sono a carico degli utenti. Solamente quest’anno, il sovvenzionamento ammonta a circa 20 miliardi di Euro – senza che questo incrementi assolutamente il mercato del lavoro.

..Ciò che richiede manodopera nel settore delle energie rinnovabili è soprattutto la produzione di impianti solari ed eolici, ma, a causa dell’automatizzazione, sempre in minore misura. La maggior parte degli impianti solari ed eolici viene inoltre importata dall’Asia, mentre in Europa, è solo montata. Quanto resta agli operai europei è la sola manutenzione.

Anche il direttore del noto istituto di economia IFO di Monaco in Baviera, Hans-Werner Sinn, è convinto che l’effetto netto del sovvenzionamento delle energie rinnovabili sul mercato del lavoro sia quasi dello zero. “Il sovvenzionamento di tecnologie antieconomiche non crea nuovi posti di lavoro, anzi, non fa che distruggere il benessere economico”, afferma convinto.
30 luglio 2014 14:09 - Cepu
Grazie, Italiani.

La germania è sempre in testa, ci crede di più, ma l'italia è tra i top.

http://www.aceee.org/files/image/topics/iscorecard-graphic-f ull.jpg

Atomico ? Non serve.
24 luglio 2014 11:14 - ennio4531
Il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, noto come "taglia-bollette" rappresenta l'ennesimo tentativo di ridurre rendite onerosissime attribuibili alle caste di cui il nostro paese è ricco.

Questa volta tocca ai produttori di energie rinnovabili che notoriamente ne godono per circa 8 miliardi di euro l'anno ( il dato è per difetto ) vendendoci ogni kwh prodotto ad un prezzo almeno 5 volte superiore rispetto a quelli di mercato.

Con questo decreto si tenta, maldestramente, di ridurre tale onere che incide per circa il 18 % sul totale della bolletta.

Vediamo come per sommi capi .

Ai produttori con impianti di potenza nominale superiore a 200
kW vengono date due possibilità.

A) accettare la riduzione degli incentivi ( da 25% a 17% a seconda del periodo residuo di godimento degli incentivi ) .

Per compensare la riduzione delle entrate , si concede di allungare il periodo incentivante da 20 a 24 anni e la possibilità di poter accedere a finanziamenti bancari per un importo massimo pari alla differenza tra l'incentivo gia' spettante al 31 dicembre 2014 e l'incentivo ridotto .

E per tranquillizzare le banche chiamate ad aumentare i prestiti a imprese con ricavi diminuiti anche del 25%, cosa propone il governo ?

Detti finanziamenti ..

" ... possono beneficiare, cumulativamente o alternativamente, sulla base di apposite convenzioni con il sistema bancario, di provvista dedicata o di garanzia concessa, dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A (Cdp) .......

L'esposizione di Cdp e' garantita dallo Stato ai sensi del
articolo 1, comma 47, della legge 27 dicembre 2013,... " .

Riassumiamo :

- gli incentivi vengono protratti da 20 a 24 anni ;
- le banche stiano serene in quanto gli ulteriori finanziamenti concessi godono delle garanzia di Stato .

B ) per chi non volesse accettare la proposta A , il decreto prevede d'autorità la riduzione degli incentivi dell'8% e nessun prolungamento del periodo incentivante.

Considerazioni.

Cambiare le carte in tavola da parte dello Stato rappresenta sempre un'offesa allo stato di diritto che dovrebbe essere uno dei fondamenti su cui regge una società che vuol definirsi civile.

E non è un caso che i produttori abbiamo già minacciato cause legali con contenziosi che rappresentano dei boomerang per i governi come già avvenuto in Spagna e in Romania.

Se ne riportano alcuni.

Enrico del Prete, director di Terra Firma che, per conto di 21 fondi internazionali che investono nel settore, dichiara :

' ... provvedimento discriminatorio e retroattivo che rischia di sfociare in una durissima e miliardaria battaglia legale' .

Claudio Gemme, presidente dell'Anie - Federazione delle imprese elettrotecniche che associa anche produttori di energie rinnovabili,:

' Fare carta straccia, perchè di questo si tratta, di accordi già sottoscritti tra Stato e imprese, penalizza gli investitori ....
Chiediamo anzitutto di stralciare dal decreto l'articolo 26 che interviene sulle tariffe ...'.

Si ha la netta impressione che tutto andrà fra qualche anno a .... tarallucci e vino come già avvenuto per la riduzione delle pensioni d'oro dei boiardi di stato annullata da una Corte Costituzionale i cui membri ne saranno i beneficiari.

Che spasso ......
18 luglio 2014 15:03 - Cepu
Teniamo vivo il post con qualche informazione utile:

Il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, noto come "taglia-bollette" è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 2014 ed è quindi già in vigore.

Il provvedimento, che contiene disposizioni relative a settori molto diversi tra loro, ha apportato modifiche importanti al settore delle rinnovabili e agli oneri incomprimibili della bolletta elettrica.
15 luglio 2014 21:25 - ennio4531
Altri nodi dei costi colossali che abbiamo dovuto sostenere per avere energie rinnovabili stanno per scaricarsi sul sistema Italia che vede indebolire ancora di più la mitica green economy.

Si sperava che i 40 miliardi di euro spesi per gli investimenti in pannelli e pale eoliche e almeno i 25 miliardi di euro di incentivi pagati a tutt'oggi dai consumatori potessero servire per dare almeno l'avvio in Italia a fabbriche di pannelli/pale fotovoltaiche et similia , invece ci troviamo di fronte a fallimenti e rischi di chiusura del pochissimo che abbiamo.

Dopo il fallimento della Pramac, la chiusura della Marcegaglia Buildtech , un'altra azienda italiana la 3Sun si trova a subire il disimpegno della Sharp, uno dei soci, che ha deciso di cedere la sua quota e di disobbligarsi dall'acquisto di un certo quantitativo di pannelli solari.

Un altro anello si aggiunge alla disfatta del settore in tutta l'Europa e Usa che ha visto una lista di aziende floridissime chiudere i battenti.

Ne sa qualcosa la Germania con la chiusura della Q-Cells ( 10 miliardi di euro di quotazione in borsa nel 2007) e la Solyndra ( USA) a cui sono andati aiuti governativi per 535 milioni di $ .

La tecnologia alla base di questi impianti è così scarsa che c'hanno pensato i cinesi a farci chiudere i battenti .......
11 luglio 2014 18:09 - ennio4531
Quanto riportato da cepu ê uno spezzone del resoconto stenografico di un intervento al senato da parte di un gruppo di senatori che hanno ignorato la trave delle energie rinnovabili che incidono, per via degli esosi incentivi , per circa il 20% sulla bolletta per disquisire di pagliuzze riguardo le decine di voci di spesa a nostro carico .

Per cui apprendiamo che l'Enel, controllata dallo Stato, ha osato aumentare il suo margine operativo lordo ' ..a ben 322 milioni di euro nel primo trimestre del 2014”.

Nulla si dice da parte di quei buontemponi di senatori riguardo il pizzo legalizzato ( incentivi dati dai conti energia) che paghiamo alle fonti rinnovabili che nel primi trimestre di quest'anno hanno raggiunto , sono prudente, almeno 2 miliardi di euro facendoci pagare ogni kwh prodotto un prezzo almeno 5 volte rispetto a quello di mercato.

Ovviamente cepu alza i fumogeni dell'atomo per annacquare o nascondere il Vero.
9 luglio 2014 9:16 - Cepu
Il prossimo passo è tagliare le unghie all'ENEL, noto fabbricante di energia atomica in paesi indifesi.

"
impegna il Governo:

1) ad adottare con atti di propria competenza ogni opportuna iniziativa volta a rimuovere gli ostacoli e ad assicurare la riduzione della componente energia delle bollette stesse, garantendo il pieno beneficio derivante dalla riduzione dei prezzi dell'elettricità osservata sul mercato all'ingrosso per i clienti finali;

2) ad attivarsi con atti di propria competenza affinché il contesto competitivo nel settore della vendita dell'energia elettrica sul mercato libero impedisca il consolidarsi di posizione di ingiustificata profittabilità per taluni operatori;

3) a promuovere con atti di propria competenza misure di sensibilizzazione nei confronti dei clienti finali sul mercato libero dell'elettricità relativamente ai potenziali vantaggi derivanti dal rinnovo dei contratti a prezzo fisso in essere, così che le nuove condizioni contrattuali riflettano il mutato contesto di mercato all'ingrosso;

4) a garantire con atti di propria competenza una capillare verifica della correttezza ed opportunità delle scelte di approvvigionamento dell'Acquirente Unico, con particolare, ma non esclusivo, riferimento alla copertura a termine dei rischi di variazione del prezzo, onde assicurare che i clienti del mercato vincolato possano godere appieno ed in tempi rapidi della riduzione dei prezzi sul mercato all'ingrosso;

5) ad aprire un confronto con l'Autorità nel rispetto degli ambiti di rispettiva competenza relativamente ai costi e ai benefici di una immediata revisione delle fasce orarie per la fatturazione dei consumi di elettricità sul mercato elettrico e vincolato cosi come già stabilito dal cosiddetto provvedimento "Destinazione Italia" (decreto-legge n. 145 del 2013), e a presentare al Parlamento una dettagliata relazione in materia, con particolare ma non esclusivo riguardo ai vincoli tecnici imposti dalle caratteristiche dei gruppi elettronici di misura installati presso i clienti;

6) a valutare ogni iniziativa con atti di propria competenza, anche nella forma di unbundling rispetto alle altre attività del gruppo societario di appartenenza, tesa a promuovere la piena partecipazione al mercato elettrico degli impianti idroelettrici a pompaggio, in funzione non solo della sicurezza del sistema, ma anche e soprattutto della sua economicità a beneficio dei clienti finali;

7) ad attivarsi nell'ambito di propria competenza affinché l'Autorità favorisca il processo di riforma del Mercato dei servizi di dispacciamento, onde consentire la partecipazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili e quelli di generazione distribuita che rispettino determinati requisiti prestazionali, ove necessario a seguito di retrofit che comprenda la dotazione con capacità di accumulo."

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindi sp&leg=17&id=781372

Tale divaricazione, denuncia la mozione, “trova conferma nell'anomala espansione del margine operativo lordo della divisione Mercato del gruppo Enel in Italia, cresciuto da 116 milioni di euro nel primo trimestre del 2009 a 179 milioni di euro nel primo trimestre del 2011 a ben 322 milioni di euro nel primo trimestre del 2014”.

http://www.qualenergia.it/articoli/20140708-taglia-bollette- rinnovabili-ai-consumatori-calo-prezzo-ingrosso
1 luglio 2014 20:59 - ennio4531
Cepu, per sua stesa ammissione, fa parte di quella casta che solo nel 2013 ha incassato almeno 8 miliardi di incentivi a nostre spese vendendoci elettricità da rinnovabili ad un prezzo almeno 5 volte prezzo di mercato.

Non gli rimane che citare l'atomo come scusante per alzare fumogeni nel tentativo di coprire il pizzo legalizzato.

Purtroppo, su questo argomento, l'Aduc da anni ... tace.
1 luglio 2014 16:01 - Cepu
Atomo ? No grazie.

Due referendum !
22 giugno 2014 7:38 - ennio4531
Ecco ... immaginiamoci di avere domani solo energia elettrica da fonte vento/solare .

Tenuto conto che il prezzo imposto da pagare ( conti energia ) per ogni kwh è almeno 5 volte superiore ai prezzi di mercato , significherebbe un incremento del costo in bolletta del 500%.

Il pensiero dell'Authority per l'energia ......

" Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche , ....

L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente dell'Authority, Guido Bortoni , è quello di dare un..

" segnale chiaro e concreto al Governo e al Parlamento , perchè intervengano su un sistema di incentivazione non più sopportabile".
20 giugno 2014 16:10 - Cepu
Atomo ? No grazie.

E due !
19 giugno 2014 7:45 - ennio4531
Nel decreto Competitività messo a punto dal Governo attuale qualcosa si muove per attenuare i folli incentivi alle rinnovabili al fine di ridurre i costi della bolletta elettrica oggi carissima specie per le piccole e medie industrie.

Intendiamoci, visti gli enormi interessi in campo ( intreccio grandi produttori come Enel-banche finanziatrici-lobby ecologiste ) trattasi di pochissima cosa visto che riguarda solo gli impianti fotovoltaici, utilizzando la tecnica, un pò furbesca, di prolungare il periodo degli incentivi riducendone l'entità.

È come aver acceso un debito ( dato dagli incentivi ) con i produttori di energia elettrica da fotovoltaico da pagarsi in 20 anni e rinegoziarlo allungandone la durata e riducendone la rata.

Si riportano alcuni dati.

" Rimodulazione incentivi per il fotovoltaico di grandi dimensioni

REVISIONE DEI MAXI INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO. Il decreto – precisa una nota del MiSE - non penalizza il fotovoltaico ma attenua i colossali incentivi (oltre 6 miliardi di euro l’anno per un ventennio) erogati a favore dei grandi operatori .

I titolari di impianti oltre i 200 kW - circa 8.600 soggetti su un totale di circa 200.000 degli operatori che percepisce però il 60% degli incentivi - saranno chiamati a optare per un’erogazione dell’incentivo su 24 anni (piuttosto che su 20 anni), ovvero per una riduzione di ammontare equivalente all’incentivo, erogato su 20 anni."

Una vera rivoluzione sarebbe quella di remunerare tutti i produttori di energia elettrica con i prezzi di mercato ( borsa elettrica ) .

Il risparmio per gli utenti arriverebbe alla rispettabile cifra di circa 8 miliardi di euro.
21 maggio 2014 11:11 - ennio4531
.. gli unici spazi di manovra oggi esistenti sono quelli di riportare le fonti rinnovabili, che vengono remunerate in base a prezzari folli (conti energia)stabiliti d'autorità, nell'ambito del mercato elettrico che remunera 1 kwh ad un prezzo di ben 5 volte inferiore rispetto a quanto paghiamo alla casta dei produttori di energie rinnovabili.

Trattasi di una torta che per il solo 2013 è ammontata almeno ad 8 miliardi di euro di sovraprezzo addebitatoci in bolletta.

Mastrantoni,dopo essersi adeguato in modo acritico al pensiero catastrofista dei Verdi, sull'argomento non ha più scritto.

D'altra parte avete mai letto da parte dell'Aduc, meritevole sotto altri aspetti, l'espressione: scusate... abbiamo sbagliato ?
20 maggio 2014 14:16 - Cepu
Il prezzo dell'energia al mercato elettrico continua a scendere, all'incirca i prezzi di 10 anni fa ovvero 45,85 a megawattora.

http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140519mgpreportsettimanale20.pdf

Da rinnovabili, il 55,1 %

Le importazioni, pari a 2,9 milioni di MWh, segnano una consistente contrazione su base annua (-14,9%) portandosi al minimo storico per il mese di aprile (Tabella 4).

http://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20140516Newslette r.pdf

Come suggeriva Mastrantoni nel 2011, gli spazi di manovra c'erano ... eccome !
19 maggio 2014 23:00 - ennio4531
Ecco ... immaginiamoci di avere domani solo energia elettrica da fonte vento/solare .

Tenuto conto che il prezzo imposto da pagare ( conti energia ) per ogni kwh è almeno 5 volte superiore ai prezzi di mercato , significherebbe un incremento del costo del 500%.

Il pensiero dell'Authority per l'energia ......

" Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche , ....

L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente dell'Authority, Guido Bortoni , è quello di dare un..

" segnale chiaro e concreto al Governo e al Parlamento , perchè intervengano su un sistema di incentivazione non più sopportabile".
19 maggio 2014 13:50 - Cepu
Si confermano in espansione, invece, le vendite da impianti a fonte rinnovabile che registrano l’ennesimo incremento su base annua (+15,8%), attestandosi ai massimi degli ultimi nove mesi, mentre si riducono quelle da impianti a fonte tradizionale (-14,3%) ed in particolare le vendite da impianti a gas (-25,3%) (Tabella 5).

Pertanto, sostenuta soprattutto dalle fonti idraulica (+4,6 punti percentuali) e solare (+2,2 p.p.), la quota delle fonti rinnovabili sale al
49,5% (42,2% ad aprile 2013), quasi il doppio di quella degli impianti a gas scesa al 26,3% (34,7% un anno fa) (Grafico 4).

http://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20140516Newslette r.pdf
13 maggio 2014 19:07 - ennio4531
C'è chi ha interesse diretto, come cepu, di alzare pagliuzze, come i prezzi calanti fissati dalla borsa elettrica, per distrarre gli sprovveduti omettendo di dirci che i prezzi che paghiamo per le fonti rinnovabili non riflettono i prezzi di mercato bensì tariffe fissate d'autorità il cui ammontare rasenta la rapina legalizzata.

Guardiamo .. la TRAVE.

Question time di AEEG in parlamento (http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/13/378-13.pdf" )

" Pres. Mucchetti (X Commissione Industria, Commercio, Turismo ) domanda “Può darci una visione sintetica di quale sia il rapporto tra incentivazione e prezzo medio di mercato dell’energia elettrica, a favore di chi riceve l’incentivazione nelle sue grandi categorie, fotovoltaico, ..

Risposta.
Guido Bortoni - presidente AEGG
........
Impianti fotovoltaici:
assumendo un prezzo medio di mercato per l'anno 2012 di 77 €/MWh, il produttore fotovoltaico, grazie agli incentivi, ottiene un ricavo complessivo pari a 5,32 volte il ricavo che avrebbe dal solo mercato.... " .

Domanda: È sostenibile il peso degli incentivi alle rinnovabili ?

Il pensiero dell'Authority per l'energia sugli incentivi alle rinnovabili ...

" Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche , ....

L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente dell'Authority, Guido Bortoni , è quello di dare un..

" segnale chiaro e concreto al Governo e al Parlamento , perchè intervengano su un sistema di incentivazione non più sopportabile".

In tempi normali gli imbonitori alla cepu verrebbero arrestati per ... truffa !
13 maggio 2014 17:41 - Cepu
http://www.mercatoelettrico.org/It/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140512mgpreportsettimanale19.pdf

Anche questa settimana, le rinnovabili "limano il picco" e costituiscono il 52,8% delle vendite.

Baseload 45,37 euro a megawattora, proprio un peccato non utilizzare l'energia. Forza aziende, approfittatene !!
12 maggio 2014 10:39 - ennio4531
È notorio che è da almeno 40 anni che in Italia non si costruiscono più dighe atte a produrre energia elettrica.

Per cui parlare oggi di energia idroelettrica significa riferirsi ad investimenti fatti ai tempi dai nostri ... padri e non certo dalla casta oggi imperante dei produttori di energia solar/ventosa che da anni ci dissangua facendosi pagare a peso d'oro ogni kwh prodotto e che cita l'idroelettrico solo per farsene schermo.

Comunque qualche timidissima speranza di un ritorno alla ragionevolezza e alla verità dei fatti pare profilarsi all'orizzonte delle nostre menti governative che proprio in questi giorni a bocca del ministro dello sviluppo economico Federica Guidi che ha dichiarato, nel corso della conferenza stampa finale del G7 energia di Roma, ...

" l governo è al lavoro per ''rivedere'' i fattori ''più speculativi che industriali'' nell'ambito degli incentivi alle rinnovabili.

Si tratterà, ha concluso, di ''interventi che daranno il senso che bisogna continuare ad investire in tecnologia'' incidendo invece su ''posizioni di rendita e speculative''.

Vedremo se il ministro sarà in grado di incidere su di una torta di almeno 8 miliardi di euro di sovrapprezzo che paghiamo ad una casta che intende salvare il mondo facendosi pagare a peso d'oro.
8 maggio 2014 14:49 - Cepu
Questa settimana l'idroelettrico fa più del gas.

Vediamo se con l'arrivo dell'estate le altre fonti recupereranno. Che agonismo virtuoso !

http://www.mercatoelettrico.org/It/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140505mgpreportsettimanale18.pdf
7 maggio 2014 8:34 - ennio4531
Privo di argomenti da opporre, mostra la stessa reattività dei ... cani pavloviani ripetendosi in vacui giudizi rivolgendosi a chi una qualche forma di accettazione del suo pensiero da agognante capomanipolo gliela possa dare.

Non è solo un troll, ma anche un parassita che si attiva solo per far sentire la sua rancorosa presenza, forse frutto di smog neuronale da cui è affetto ...
30 aprile 2014 11:45 - ennio4531
Ammesso che la centrale turbogas di Aprilia goda di incentivi ( furbescamente cepu non cita quelle biomassa e biogas in quanto apparentate alle rinnovabili ) , sono solo pinzillacchere rispetto ai miliardi di euro di sovrapprezzo che paghiamo alla casta dei produttori di energie rinnovabili che nel solo 2013 sono ammontati a più di 8 miliardi di euro .

C'è chi ha interesse diretto, come cepu, di alzare pagliuzze per distrarre gli sprovveduti.

Guardiamo .. la TRAVE.

Question time di AEEG in parlamento (http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/13/378-13.pdf" )

" Pres. Mucchetti (X Commissione Industria, Commercio, Turismo ) domanda “Può darci una visione sintetica di quale sia il rapporto tra incentivazione e prezzo medio di mercato dell’energia elettrica, a favore di chi riceve l’incentivazione nelle sue grandi categorie, fotovoltaico, ..

Risposta.
Guido Bortoni - presidente AEGG
........
Impianti fotovoltaici:
assumendo un prezzo medio di mercato per l'anno 2012 di 77 €/MWh, il produttore fotovoltaico, grazie agli incentivi, ottiene un ricavo complessivo pari a 5,32 volte il ricavo che avrebbe dal solo mercato.... " .

Domanda: È sostenibile il peso degli incentivi alle rinnovabili ?

Il pensiero dell'Authority per l'energia sugli incentivi alle rinnovabili ...

" Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche , ....

L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente dell'Authority, Guido Bortoni , è quello di dare un..

" segnale chiaro e concreto al Governo e al Parlamento , perchè intervengano su un sistema di incentivazione non più sopportabile".

In tempi normali gli imbonitori alla cepu verrebbero arrestati per ... truffa !
30 aprile 2014 10:35 - claudio8633
Ragazzi vi state scannando ma il problema di quasto articolo e' che le cifre sono inventate...
Alla faccia dei buoni...
30 aprile 2014 7:53 - Cepu
SI spera che cesserà presto il malvezzo di costruire centrali elettriche turbogas grazie agli incentivi per le rinnovabili.


Il 12 Marzo 2014 è stata depositata l’Interpellanza n° 2-00133 a prima firma dei Portavoce al Senato Ivana Simeoni e Giuseppe Vacciano ; La centrale turbogas di Aprilia è una delle quattro centrali termoelettriche nazionali costruite da Sorgenia SpA usufruendo di incentivi pagati dalle utenze elettriche sotto la voce di CIP6.
28 aprile 2014 22:29 - ennio4531
Il mercato elettrico misura i prezzi di mercato da pagarsi ai produttori di energia elettrica da fonti NON rinnovabili.

Mentre per le fonti rinnovabili esistono altri listini prezzi ( conti energia ) mediamente superiori a quelli di mercato di circa 5 volte addebitatici in bolletta.

Se per ogni kwh fornito da fonti rinnovabili si dovesse applicare il prezzo di mercato, il risparmio in bolletta per il solo 2013 sarebbe stato di circa 8 miliardi di euro.

Poi ci sono i cepu, beneficiari degli 8 miliardi di euro di sovrapprezzo, che alzano cortine di fumo per cercare di nascondere i fatti.

In tempi normali simili imbonitori verrebbero arrestati per ... truffa !
28 aprile 2014 12:26 - Cepu
http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140420mgpreportsettimanale16.pdf

Prezzo medio 43,2 al megawattora

Da fonti rinnovabili 52,9 %

Fatti, non chiacchiere vuote.

Bello andare a rivedere gli antichi post e apprezzare la progressione.

Grazie, Italia !
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