I toni trionfalistici di cepu sulle fonti rinnovabili
ricordano figure come Wanna Marchi autentici tromboni nel
piazzare fetecchie.
Quanto c'è costato un kwh da energia rinnovabile nel 2012 (
nel 2013 la situazione è peggiorata )?
Almeno 5,2 volte il prezzo di mercato ( in percentuale il
520 % di maggiorazione ).
Esborso in bolletta : almeno 12 miliardi di euro !!
La conferma l'abbiamo nel corso di una interessante question
time di AEEG in parlamento
(http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/13/378-13.pdf
" )
In cui si attesta che ...
" Pres. Mucchetti domanda “Può darci una visione
sintetica di quale sia il rapporto tra incentivazione e
prezzo medio di mercato dell’energia elettrica, a favore
di chi riceve l’incentivazione nelle sue grandi categorie,
fotovoltaico, ..
Risposta.
Impianti fotovoltaici:
assumendo un prezzo medio di mercato per l'anno 2012 di 77
€/MWh, il produttore fotovoltaico, grazie agli incentivi,
ottiene un ricavo complessivo pari a 5,32 volte il ricavo
che avrebbe dal solo mercato.... " .
Domanda: È sostenibile il peso degli incentivi alle
rinnovabili ?
Il pensiero dell'Authority per l'energia sugli incentivi
alle rinnovabili ...
" Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette
elettriche , ....
L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente
dell'Authority, Guido Bortoni , è quello di dare un..
" segnale chiaro e concreto al Governo e al Parlamento ,
perchè intervengano su un sistema di incentivazione non
più sopportabile".
23 aprile 2014 10:33 - Cepu
Fonti rinnovabili 52,9 % delle vendite
Prezzo medio 43,7 euro/megawattora
ALLA GRANDE, ITALIA !!! Questo post testimonia il progresso
delle rinnovabili dallo stop definitivo all'atomo, e la
sconfitta dei combustibili.
COn meno gas dedicato alle centrali elettriche, grandissimi
sconti per gli altri consumatori di gas.
"A marzo, i consumi complessivi di gas naturale segnano
infatti una diminuzione su base annua del 23,7% determinata
oltre che dal drammatico
calo dei consumi del settore termoelettrico (-32,6%) -
duramente colpiti dalla fase recessiva e spiazzati dalla
concorrenza delle rinnovabili - anche dai ridotti consumi
civili (-24,9%) che hanno risentito delle miti temperature
di marzo."
16 aprile 2014 1:01 - ennio4531
Non potendo smentire nulla di quanto da me affermato, cepu
non può che limitarsi ad usare le consuete mentecatte
espressioni fumogene per cercare di nascondere i miliardi di
euro che stiamo strapagando a favore di una nuova casta che
si presenta come salvatrice del mondo.
... bisognerebbe perseguire chi enfatizza le energie
rinnovabili come la soluzione energetica principe per i
bisogni dell'umanità.
Sono peggio di Wanna Marchi dal momento che incassano 12
miliardi di euro l'anno per venderci un kwh di energia ad un
prezzo almeno 5 volte il prezzo di mercato.
In tempi normali simili imbonitori verrebbero arrestati per
... truffa !
15 aprile 2014 19:36 - Cepu
quante enniesime scemenze in poche righe !
Mischiare le bollette, coi listini, col mercato
elettrico.... abominevole.
Bah. i cani abbaiano ma la carovana passa
Gli italiani, ancora una volta hanno avuto una eccezionale
lungimiranza ad affondare l'atomo.
15 aprile 2014 18:16 - ennio4531
Il mercato elettrico misura i prezzi di mercato da pagarsi
ai produttori di energia elettrica da fonti NON
rinnovabili.
Mentre per le fonti rinnovabili esistono altri listini
prezzi ( conti energia ) mediamente superiori a quelli di
mercato di circa 5 volte.
Se per ogni kwh fornito da fonti rinnovabili si dovesse
applicare il prezzo di mercato, il risparmio in bolletta per
il solo 2013 sarebbe stato di circa 8 miliardi di euro.
Poi ci sono i cepu, beneficiari degli 8 miliardi di euro,
che alzano cortine di fumo per cercare di nascondere i
fatti.
I prezzi medi di vendita, ovunque in netta flessione sia
congiunturale che tendenziale, si portano ai minimi storici
in Sardegna e nelle zone continentali, ad eccezione del
Nord. Il Sud, con 38,63 €/MWh, si conferma dunque la zona
dal prezzo
più basso e la Sicilia, con 66,10 €/MWh (minimo da maggio
2007), quella dal prezzo più alto. Nelle altre zone il
prezzo di vendita è variato tra 44,93 €/MWh di Centro Sud
e Sardegna
(separate per una sola ora nell’intero mese) e 47,00
€/MWh del Nord (valore più basso da giugno 2005) (Grafico
2).
15 aprile 2014 0:01 - ennio4531
Le centrale del gas sono 'oppresse dalle migliaia di
produzioni rinnovabili.' per due semplici motivi :
- per tutta la produzione di energia rinnovabile vi è
l'obbligo del ritiro;
- i produttori di energia rinnovabili godono di prezzi
garantiti che sono superiori di almeno 5,2 superiori ai
prezzi di mercato.
Se i produttori di energie rinnovabili fossero soggetti allo
stesso regime di mercato dei produttori di energia elettrica
da gas , dovrebbero rinunciare a ben 8 miliardi di entrate (
se avvenisse , fallirebbero ! ) con riduzione della bolletta
di tale importo .
Riguardo poi l'affermazione ..
'Una volta pagati gli impianti delle rinnovabili, solo
vantaggi.'
è una pura illusione.
Per questi impianti esistono tariffe d'oro garantite per 20
anni.
Perché per 20 anni ?
Per il semplice motivo che questi impianti dopo 20 anni
vanno in ... demolizione !
14 aprile 2014 13:51 - Cepu
Ma è ovvio: il gas cala perchè le centrali turbogas si
fermano, oppresse dalle migliaia di produzioni
rinnovabili.
L' energia elettrica cala, perchè non serve più
combustibile per produrne.
Una volta pagati gli impianti delle rinnovabili, solo
vantaggi.
Scelta eccellente, quella del popolo italiano al referendum.
Atomico ? Ma no davvero.
11 aprile 2014 15:42 - ennio4531
Ci si chiede il motivo per cui le tariffe del gas, per i
consumatori serviti in tutela, siano calate per il II
trimestre c.a. del 3,8% mentre quelle per l'elettricità
solo dell'1,1%.
Il motivo è da attribuirsi al fatto che per produrre
energia elettrica impieghiamo oltre al gas anche fonti
rinnovabili i cui prezzi sono sganciati dal mercato e il cui
peso tende ad aumentare sul costo della bolletta per due
motivi:
- obbligo di ritiro, da parte degli operatori del settore,
di tutta l'energia elettrica prodotta dalle rinnovabile;
- diminuzione dei consumi complessivi e quindi maggiore
incidenza delle rinnovabili sulle altre fonti.
Il prezzo che paghiamo ai produttori di energie rinnovabili
notoriamente non è evidenziato con voce a sè in bolletta,
ma vao ad alimentare una voce generica chiamata 'oneri di
sistema ' che rappresenta il 21,5% ( Il Sole-24ore sabato 29
marzo c.a. pag. 12 ) del costo della bolletta elettrica.
l'85% di tale voce è da attribuirsi al peso dell'energie da
fonti rinnovsbili che notoriamente hanno un prezzo per Kwh
superiore di ben 5 volte rispetto al prezzo di mercato.
E pensare che anni fa ci avevano promesso che con l'energia
da vento e da sole, che il buon dio ci manda gratis, avremmo
avuto energia abbondante e a buon mercato ...
E allora perché i prezzi sulle bollette non diminuiscono
anzi aumentano ?
Per il semplice fatto che con le bollette manteniamo da anni
, e lo sarà per i prossimi 15/20 anni, una nuova casta
fatta dai produttori di energia eolico /solare che hanno
gravato nel solo 2013 per circa 12 miliardi di euro
facendoci pagare ogni kwh almeno 5 volte il prezzo di
mercato.
Sono gli stessi che ci avevano promesso che con l'energia da
vento e da sole , che il buon dio ci manda gratis, avremmo
avuto energia abbondante e a buon mercato .
14 marzo 2014 16:20 - Cepu
Il prezzo dell'energia è sceso ai livelli del 2005.
Il prezzo fornito dalla borsa elettrica è solo una voce del
costo finale fatto pagare all'utente finale.
La sua diminuzione è da attribuirsi a due fattori: minore
domanda a seguito della crisi che da anni ci affligge e
dalla concorrenza sleale delle fonti rinnovabili che possono
permettersi il lusso di offrire alla borsa elettrica energia
a prezzi stracciati in quanto godono a monte di tariffe
garantite che nel 2012 hanno assicurato loro prezzi per kwh
superiori di 5,2 volte maggiori il prezzo di mercato.
Tali regali ci sono costati in bolletta almeno 12 miliardi
di euro nel solo 2013 e sono quelli che impediscono la
diminuzione del prezzo all'utente finale.
Non solo.
È in arrivo una nuova voce di costo " capacity payment " il
cui scopo è di indennizzare i produttori di energia da
termoelettrico per il sottoutilizzo degli impianti a causa
anche della concorrenza sleale dell'energia rinnovabile e
per assicurarci la stabilità della rete quando il dio Sole
tramonta e Eolo si riposa.
Conclusione geniale di cepu: alziamo il prezzo dell'energia
elettrica così da consumarne meno e meglio !
.... demenzialità cepuane !!
Per la precisione trascriviamo quanto pubblicato dal sito
citato da cepu:
" Prezzi primo semestre 2013 dell’Energia Elettrica per le
Industrie: carissima l’Italia, ed a ruota la Germania (che
vedono bollette gonfiate a causa della tassazione e degli
incentivi per le rinnovabili), decisamente piu’
convenienti i prezzi in Francia e nei paesi dell’Est
Europa (la prima basata su produzione nucleare, i secondi
sul carbone)
Intanto l'industria in Italia delocalizza all'estero e la
bolletta è sempre più cara !
7 marzo 2014 14:28 - Cepu
Quanto costa l'energia elettrica in germania, più che in
italia !
Eppure, la locomotiva d'europa non si ferma, anzi !
E’ vero che sul costo dell’energia rinnovabile è in
atto una truffa?
Colossale. Soprattutto sul fotovoltaico. Si chiama
Conto-energia. E’ una legge che obbliga tutti noi utenti
italiani a pagare a mezzo euro il kWh elettrico a chi lo
produce con impianti FV. Ma il kWh è quotato alla Borsa
elettrica meno di 10 centesimi. La differenza ci viene
forzosamente prelevata sulla bolletta elettrica. Non so come
chiamarla: prelievo forzoso? Appropriazione indebita?
# laurea in Chimica (110/110 e lode). In USA, presso
l’University of Rochester (Rochester, N.Y.) ha conseguito
il Ph.D. in Chimica Fisica (summa cum laude). Ha svolto
attività di ricerca in chimica fisica all’estero (per 7
anni) e in Italia.
In particolare è stato:
– 1980-81: Reasearch Associate al Max Planck Institut di
Goettingen (Germania)
– 1981-85: Research Associate all’University of
Rochester (Rochester, NY, USA)
– 1987: Research Associate alla State University of New
York at Buffalo (Buffalo, NY, USA)
– 1992-93: Visiting Professor alla Columbia University
(New York, NY, USA).
– In Italia è stato, prima, ricercatore alla Seconda
Univesrità di Roma “Tor Vergata”, poi, docente di
Chimica Teorica e di Chimica Quantistica all’Università
della Basilicata, quindi, docente di Chimica Fisica
all’Università di Roma Tre.
– Attualmente è docente di Chimica Ambientale
all’Università di Modena, ove insegna anche Elementi di
Statistica e Chimica Fisica. Ha pubblicato numerosi
risultati di ricerca in riviste internazionali nei seguenti
campi: teoria delle collisioni molecolari in fase gassosa e
su superfici, termodinamica dell’adsorbimento di gas su
superfici, fondamenti di meccanica quantistica, e tecniche
perturbative diagrammatiche (si veda elenco sotto).
4 marzo 2014 19:17 - meloni.giuseppe
Post anonimi, la responsabilità è del sito
La Corte Ue dei Diritti dell'Uomo sancisce che sono i
portali a dover risarcire i danni per violazione di web
reputation causati da commenti non firmati
I siti internet possono essere considerati responsabili dei
post anonimi. È notizia di oggi da Il Sole 24 Ore. Libertà
di espressione non violata perché il sacrificio della
reputazione della parte offesa era sproporzionato. Caso
64569/2009. Sentenza depositata ieri 10.10.13
IL FATTO. Uno dei più grandi portali d'informazione
dell'Estonia nel gennaio del 2006 pubblicò un articolo
sulle scelte controverse operate da una compagnia di
navigazione. I lettori reagirono postando commenti
estremamente offensivi, diffamatori, e minacciosi nei
confronti della compagnia di navigazione e del suo
proprietario. Quest'ultimo fece causa al portale che fu
condannato a pagare 320 euro per danni morali.
IL DIRITTO. I Giudici di Strasburgo stabiliscono che la
decisione dei tribunali nazionali di "ritenere il portale
responsabile per i commenti diffamatori postati dai lettori
è una restrizione della libertà d'espressione giustificata
e proporzionata" e che quindi non c'è stata violazione.
La Corte sottolinea che i gestori del portale "esercitavano
un livello considerevole di controllo sui commenti che erano
pubblicati". I gestori erano gli unici che potevano impedire
o cancellare i commenti, e avevano anche i sistemi per
farlo. Sistemi di cui tuttavia "non hanno fatto pieno uso".
In definitiva i Giudici di Strasburgo ritengono che il
portale abbia in qualche modo coperto gli autori e che
quindi "si deve ritenere che i gestori del sito si siano
assunti una certa responsabilità per quanto pubblicato dai
lettori".
Altro principio interessante espresso dall'alto Consesso Ue
attiene all'onere della prova. La Corte ha stabilito infatti
che non sarebbe giusto gravare la parte danneggiata
dell'onere di provare la vera identità degli autori dei
post anonimi in quanto trattasi quasi di probatio diabolica.
Dunque bene ha fatto l'armatore a spiegare azione giudiziale
nei confronti dei gestori del portale e non degli anonimi
diffamatori.
"In un caso come questo, per motivi puramente tecnici – si
legge nella sentenza – appare sproporzionato imporre alla
parte lesa l'onere dell'identificazione degli autori dei
commenti". E la Corte "non è convinta che una tale azione
avrebbe, in questo caso, garantito l'effettiva protezione
della parte lesa".
La Corte boccia interamente la linea difensiva di parte
convenuta secondo cui la sanzione inflitta al portale
costituiva una violazione del diritto di libertà di
espressione ribadendo uno dei principi-cardine del Sistema
giuridico Ue ovvero il principio di proporzionalità.
Eseguito un bilanciamento degli interessi in gioco i
Magistrati di Strasburgo hanno giudicato sproporzionato il
sacrificio imposto alla web reputation dell'armatore stante
la natura altamente lesiva dei post, il fatto che il portale
trasse profitto dallo loro esistenza e permise la
conservazione dell'anonimato.
26 febbraio 2014 18:44 - ennio4531
Fa bene cepu ad appellarsi alla maggioranza che disse no
alle centrale nucleari .
Questo ha spianato la strada alla casta dei produttori di
energia da specchi ustori e mulini a vento, a cui cepu
appartiene, che ci stanno vendendo da anni ogni kwh prodotto
ad un prezzo almeno 5 volte maggiore rispetto a quello di
mercato con un un esborso in bolletta che solo per l'anno
2013 ha raggiunto i 12 miliardi di euro .
In tempi normali questo sarebbe definito : truffa .
Ma i tempi sono quelli che sono e dobbiamo piegarci ai costi
che la democrazia ci impone quando maggioranze
suggestionate e illuse non riescono a vedere oltre il
proprio naso.
26 febbraio 2014 13:19 - Cepu
Eh si, se non fosse stato per il referendum abrogativo,
adesso si era nelle more di realizzare centrali nucleari
costosissime, inquinanti e perfettamente inutili.
Grazie, Italiani. Grazie, comitati promotori.
Ogni tanto, ne azzecchiamo una.
25 febbraio 2014 8:40 - ennio4531
Del referendum abrogativo, gli unici a trarne vantaggio sono
stati i produttori di energie rinnovabili che presentatisi
come i salvatori della patria oggi rappresentano il top
della casta.
Ci vendono ogni kwh prodotto ad un prezzo imposto almeno
cinque volte maggiore il prezzo di mercato gravando sulle
bollette per un ammontare che solo nel 2013 ha raggiunto
l'ammontare di almeno 12 miliardi di euro e garantendosi
tale truffa legalizzata per altri 15/20 anni .
Cepu, che ne fa parte , tutela i propri interessi facendo
l'untorello sulle centrali nucleari dalle quali , cosa
tipica delle contraddizioni italiche, attingiamo a piene
mani ogni notte per ridurre i costi tra i più alti d'Europa
anche a causa delle energie rinnovabili.
I francesi e gli svizzeri, che ci vendono la loro
elettricità da nucleare, ... ringraziano !
23 febbraio 2014 22:12 - Cepu
se non fosse stato per il referendum abrogativo, adesso si
era nelle more di realizzare centrali nucleari costosissime,
inquinanti e perfettamente inutili.
Grazie, Italiani. Grazie, comitati promotori.
Ogni tanto, ne azzecchiamo una.
19 febbraio 2014 18:24 - ennio4531
Il prezzo fornito dalla borsa elettrica è solo una voce del
costo finale fatto pagare all'utente finale.
La sua diminuzione è da attribuirsi a due fattori: minore
domanda a seguito della crisi che da anni ci affligge e
dalla concorrenza sleale delle fonti rinnovabili che possono
permettersi il lusso di offrire alla borsa elettrica
energia a prezzi stracciati in quanto godono a monte di
tariffe garantite che nel 2012 hanno assicurato loro prezzi
per kwh superiori di 5,2 volte maggiori il prezzo di
mercato.
Tali regali ci sono costati almeno 12 miliardi di euro nel
solo 2013 e sono quelli che impediscono la diminuzione del
prezzo all'utente finale.
19 febbraio 2014 16:22 - Cepu
Il prezzo di acquisto dell’energia nella borsa elettrica
(PUN), in calo sia rispetto a
dicembre che su base annua, segna un minimo assoluto per il
mese di gennaio a quota 59,27 €/MWh. I prezzi di vendita
zonali evidenziano una sostanziale convergenza ad eccezione
della
Sicilia che conferma lo spread con le altre zone.
17 febbraio 2014 18:02 - ennio4531
L'incremento dell'incidenza delle fonti eolico/solare sul
totale prodotto,accompagnato da una diminuzione dei consumi
complessivi di energia elettrica, non può che provocare che
un incremento complessivo dei prezzi di vendita dell'energia
elettrica stante il sempre maggior peso degli incentivi su
valori fatturati ridotti .
Tant'è che anche in presenza di una diminuzione del prezzo
alla borsa elettrica nel 2013 del 16,6% , il costo in
bolletta non è diminuito anzi aumenterà nel 2014 .
Questo perchè dobbiamo strapagare la casta dei produttori
di energie rinnovabili che riscuotono per ogni kwh una
tariffa garantita (.. che delle quotazioni di borsa se ne
infischia) superiore ben 5 volte il prezzo di mercato per un
esborso da parte degli utenti solo nel 2013 superiore ai 12
miliardi di euro.
Non solo.
Dato il declino dei consumi, la sovracapacità produttiva e
la discontinuità di produzione delle energie rinnovabili,
si dovrà pagare ai produttori convenzionali, penalizzati
dalla concorrenza sleale delle fonti rinnovabili, un
indennizzo( capacity payment ) per mantenere in piedi
l'intera rete elettrica quando le forniture da rinnovabili
vengono meno.
Ma non ci avevano promesso che con l'energia da vento e da
sole , che il buon dio ci manda gratis, avremmo avuto
energia abbondante e a buon mercato ?
17 febbraio 2014 13:18 - Cepu
FONTE: GME Mercato Elettrico
Le vendite da impianti a fonte rinnovabile segnano una
consistente crescita su base annua (+14,5%), sostenuta
soprattutto dalla fonte idraulica (+22,1%) e solare
(+34,4%).
In flessione, invece, le vendite da impianti a
fonte tradizionale ed in particolare da impianti a gas ed a
carbone (Tabella 5). Pertanto, la quota delle vendite da
impianti a fonte rinnovabile sale al 34,2% (28,9% a
gennaio
2013), mentre quella da impianti a gas scende sotto i 40
p.p. (45,6% un anno fa); in lieve calo anche la quota degli
impianti a carbone (11,1%; -1,6 punti percentuali)
(Grafico
4).
Il prezzo di acquisto dell’energia nella borsa elettrica
(PUN), in calo sia rispetto a
dicembre che su base annua, segna un minimo assoluto per il
mese di gennaio a quota 59,27 €/MWh. I prezzi di vendita
zonali evidenziano una sostanziale convergenza ad eccezione
della
Sicilia che conferma lo spread con le altre zone.
16 febbraio 2014 14:21 - ennio4531
Ai costi del mercato elettrico in bolletta si aggiungono per
legge I costosi 'oneri generali di sistema' che sono per il
90,61% attribuibili alla voce A3 che riguarda gli incentivi
alle energie rinnovabili come attestato da :
GSE - Audizione sui Prezzi dell’Energia Elettrica e del
Gas alla 10a Commissione Permanente del Senato (18 giugno
2013), Dott. Nando Pasquali, Presidente e Amministratore
Delegato GSE.
Di oneri a carico delle casse pubbliche non v'è nulla .
Le norme attuali prevedevano che tutti gli aiuti, incentivi
ecc. ecc. siano trasferiti in bolletta: trattasi di circa 15
miliardi di euro che passano da tasche private ad altre
tasche private .
Cepu, al pari di Mastrantoni, stendono lunghi elenchi
alzando ... fumo per annacquare la questione.
Se si dovessero abolire gli oneri generali di sistema, ci
sarebbe nell'ambito delle energie rinnovabili un autentico
crac finanziario dovendosi tali fonti accontentarsi dei
prezzi di mercato inferiori di ben 5 volte rispetto agli
incentivi riscossi a tutt'oggi .
16 febbraio 2014 14:17 - ennio4531
Se ci fosse un Nobel alla bugia , cepu lo meriterebbe
senz'altro .
Adesso tenta di prenderci per i fondelli invitando le
aziende ad abbeverarsi al mercato elettrico che costa meno
tralasciando di ricordare che in bolletta a detto costo si
devono aggiungere i 12 miliardi di incentivi alla casta dei
produttori di energie rinnovabili , a cui cepu appartiene ,
che portano il costo finale tra i più alti in Europa .
Cepu , complimenti per la tua faccia de ... tòlla !
Cepu... fino a quando scriverai cialtronerie ?
15 febbraio 2014 20:27 - Cepu
Povero ignorante, forse nemmeno sa che ESISTE il mercato
elettrico.....
al mercato elettrico, l'energia costa ormai sempre meno.
Ovvio, visto che non servono combustibili per produrne, e la
domanda è in calo !