COMMENTI
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23 aprile 2014 19:46 - ennio4531
I toni trionfalistici di cepu sulle fonti rinnovabili ricordano figure come Wanna Marchi autentici tromboni nel piazzare fetecchie.

Quanto c'è costato un kwh da energia rinnovabile nel 2012 ( nel 2013 la situazione è peggiorata )?

Almeno 5,2 volte il prezzo di mercato ( in percentuale il 520 % di maggiorazione ).

Esborso in bolletta : almeno 12 miliardi di euro !!

La conferma l'abbiamo nel corso di una interessante question time di AEEG in parlamento (http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/13/378-13.pdf " )

In cui si attesta che ...

" Pres. Mucchetti domanda “Può darci una visione sintetica di quale sia il rapporto tra incentivazione e prezzo medio di mercato dell’energia elettrica, a favore di chi riceve l’incentivazione nelle sue grandi categorie, fotovoltaico, ..

Risposta.

Impianti fotovoltaici:
assumendo un prezzo medio di mercato per l'anno 2012 di 77 €/MWh, il produttore fotovoltaico, grazie agli incentivi, ottiene un ricavo complessivo pari a 5,32 volte il ricavo che avrebbe dal solo mercato.... " .

Domanda: È sostenibile il peso degli incentivi alle rinnovabili ?

Il pensiero dell'Authority per l'energia sugli incentivi alle rinnovabili ...

" Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche , ....

L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente dell'Authority, Guido Bortoni , è quello di dare un..

" segnale chiaro e concreto al Governo e al Parlamento , perchè intervengano su un sistema di incentivazione non più sopportabile".
23 aprile 2014 10:33 - Cepu
Fonti rinnovabili 52,9 % delle vendite

Prezzo medio 43,7 euro/megawattora

ALLA GRANDE, ITALIA !!! Questo post testimonia il progresso delle rinnovabili dallo stop definitivo all'atomo, e la sconfitta dei combustibili.

COn meno gas dedicato alle centrali elettriche, grandissimi sconti per gli altri consumatori di gas.

http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140420mgpreportsettimanale16.pdf

"A marzo, i consumi complessivi di gas naturale segnano infatti una diminuzione su base annua del 23,7% determinata oltre che dal drammatico
calo dei consumi del settore termoelettrico (-32,6%) - duramente colpiti dalla fase recessiva e spiazzati dalla concorrenza delle rinnovabili - anche dai ridotti consumi civili (-24,9%) che hanno risentito delle miti temperature di marzo."
16 aprile 2014 1:01 - ennio4531
Non potendo smentire nulla di quanto da me affermato, cepu non può che limitarsi ad usare le consuete mentecatte espressioni fumogene per cercare di nascondere i miliardi di euro che stiamo strapagando a favore di una nuova casta che si presenta come salvatrice del mondo.

... bisognerebbe perseguire chi enfatizza le energie rinnovabili come la soluzione energetica principe per i bisogni dell'umanità.

Sono peggio di Wanna Marchi dal momento che incassano 12 miliardi di euro l'anno per venderci un kwh di energia ad un prezzo almeno 5 volte il prezzo di mercato.

In tempi normali simili imbonitori verrebbero arrestati per ... truffa !
15 aprile 2014 19:36 - Cepu
quante enniesime scemenze in poche righe !

Mischiare le bollette, coi listini, col mercato elettrico.... abominevole.

Bah. i cani abbaiano ma la carovana passa

Gli italiani, ancora una volta hanno avuto una eccezionale lungimiranza ad affondare l'atomo.
15 aprile 2014 18:16 - ennio4531
Il mercato elettrico misura i prezzi di mercato da pagarsi ai produttori di energia elettrica da fonti NON rinnovabili.

Mentre per le fonti rinnovabili esistono altri listini prezzi ( conti energia ) mediamente superiori a quelli di mercato di circa 5 volte.

Se per ogni kwh fornito da fonti rinnovabili si dovesse applicare il prezzo di mercato, il risparmio in bolletta per il solo 2013 sarebbe stato di circa 8 miliardi di euro.

Poi ci sono i cepu, beneficiari degli 8 miliardi di euro, che alzano cortine di fumo per cercare di nascondere i fatti.
15 aprile 2014 16:48 - Cepu
https://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20140415newslett er.pdf

I prezzi medi di vendita, ovunque in netta flessione sia congiunturale che tendenziale, si portano ai minimi storici in Sardegna e nelle zone continentali, ad eccezione del Nord. Il Sud, con 38,63 €/MWh, si conferma dunque la zona dal prezzo
più basso e la Sicilia, con 66,10 €/MWh (minimo da maggio 2007), quella dal prezzo più alto. Nelle altre zone il prezzo di vendita è variato tra 44,93 €/MWh di Centro Sud e Sardegna
(separate per una sola ora nell’intero mese) e 47,00 €/MWh del Nord (valore più basso da giugno 2005) (Grafico 2).
15 aprile 2014 0:01 - ennio4531
Le centrale del gas sono 'oppresse dalle migliaia di produzioni rinnovabili.' per due semplici motivi :

- per tutta la produzione di energia rinnovabile vi è l'obbligo del ritiro;

- i produttori di energia rinnovabili godono di prezzi garantiti che sono superiori di almeno 5,2 superiori ai prezzi di mercato.

Se i produttori di energie rinnovabili fossero soggetti allo stesso regime di mercato dei produttori di energia elettrica da gas , dovrebbero rinunciare a ben 8 miliardi di entrate ( se avvenisse , fallirebbero ! ) con riduzione della bolletta di tale importo .

Riguardo poi l'affermazione ..

'Una volta pagati gli impianti delle rinnovabili, solo vantaggi.'

è una pura illusione.

Per questi impianti esistono tariffe d'oro garantite per 20 anni.

Perché per 20 anni ?

Per il semplice motivo che questi impianti dopo 20 anni vanno in ... demolizione !
14 aprile 2014 13:51 - Cepu
Ma è ovvio: il gas cala perchè le centrali turbogas si fermano, oppresse dalle migliaia di produzioni rinnovabili.

L' energia elettrica cala, perchè non serve più combustibile per produrne.

Una volta pagati gli impianti delle rinnovabili, solo vantaggi.

Scelta eccellente, quella del popolo italiano al referendum. Atomico ? Ma no davvero.
11 aprile 2014 15:42 - ennio4531
Ci si chiede il motivo per cui le tariffe del gas, per i consumatori serviti in tutela, siano calate per il II trimestre c.a. del 3,8% mentre quelle per l'elettricità solo dell'1,1%.

Il motivo è da attribuirsi al fatto che per produrre energia elettrica impieghiamo oltre al gas anche fonti rinnovabili i cui prezzi sono sganciati dal mercato e il cui peso tende ad aumentare sul costo della bolletta per due motivi:

- obbligo di ritiro, da parte degli operatori del settore, di tutta l'energia elettrica prodotta dalle rinnovabile;

- diminuzione dei consumi complessivi e quindi maggiore incidenza delle rinnovabili sulle altre fonti.

Il prezzo che paghiamo ai produttori di energie rinnovabili notoriamente non è evidenziato con voce a sè in bolletta, ma vao ad alimentare una voce generica chiamata 'oneri di sistema ' che rappresenta il 21,5% ( Il Sole-24ore sabato 29 marzo c.a. pag. 12 ) del costo della bolletta elettrica.

l'85% di tale voce è da attribuirsi al peso dell'energie da fonti rinnovsbili che notoriamente hanno un prezzo per Kwh superiore di ben 5 volte rispetto al prezzo di mercato.

E pensare che anni fa ci avevano promesso che con l'energia da vento e da sole, che il buon dio ci manda gratis, avremmo avuto energia abbondante e a buon mercato ...
19 marzo 2014 20:13 - Cepu
http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140317mgpreportsettimanale11.pdf
14 marzo 2014 22:25 - ennio4531
Il prezzo dell'energia cala ?

E allora perché i prezzi sulle bollette non diminuiscono anzi aumentano ?

Per il semplice fatto che con le bollette manteniamo da anni , e lo sarà per i prossimi 15/20 anni, una nuova casta fatta dai produttori di energia eolico /solare che hanno gravato nel solo 2013 per circa 12 miliardi di euro facendoci pagare ogni kwh almeno 5 volte il prezzo di mercato.

Sono gli stessi che ci avevano promesso che con l'energia da vento e da sole , che il buon dio ci manda gratis, avremmo avuto energia abbondante e a buon mercato .
14 marzo 2014 16:20 - Cepu
Il prezzo dell'energia è sceso ai livelli del 2005.

http://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20140314Newslette r.pdf
10 marzo 2014 18:06 - ennio4531
Il prezzo fornito dalla borsa elettrica è solo una voce del costo finale fatto pagare all'utente finale.

La sua diminuzione è da attribuirsi a due fattori: minore domanda a seguito della crisi che da anni ci affligge e dalla concorrenza sleale delle fonti rinnovabili che possono permettersi il lusso di offrire alla borsa elettrica energia a prezzi stracciati in quanto godono a monte di tariffe garantite che nel 2012 hanno assicurato loro prezzi per kwh superiori di 5,2 volte maggiori il prezzo di mercato.

Tali regali ci sono costati in bolletta almeno 12 miliardi di euro nel solo 2013 e sono quelli che impediscono la diminuzione del prezzo all'utente finale.

Non solo.

È in arrivo una nuova voce di costo " capacity payment " il cui scopo è di indennizzare i produttori di energia da termoelettrico per il sottoutilizzo degli impianti a causa anche della concorrenza sleale dell'energia rinnovabile e per assicurarci la stabilità della rete quando il dio Sole tramonta e Eolo si riposa.

Ah... povera Italia ...
10 marzo 2014 16:57 - Cepu
http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140310mgpreportsettimanale10.pdf

Fresco fresco dal gestore mercato elettrico:

baseload medio - euro 45,39 al megawattora.

Prezzo sempre in discesa: -5,97% assoluto

Rinnovabili: 42%
7 marzo 2014 18:46 - ennio4531
Conclusione geniale di cepu: alziamo il prezzo dell'energia elettrica così da consumarne meno e meglio !

.... demenzialità cepuane !!

Per la precisione trascriviamo quanto pubblicato dal sito citato da cepu:

" Prezzi primo semestre 2013 dell’Energia Elettrica per le Industrie: carissima l’Italia, ed a ruota la Germania (che vedono bollette gonfiate a causa della tassazione e degli incentivi per le rinnovabili), decisamente piu’ convenienti i prezzi in Francia e nei paesi dell’Est Europa (la prima basata su produzione nucleare, i secondi sul carbone)

Intanto l'industria in Italia delocalizza all'estero e la bolletta è sempre più cara !
7 marzo 2014 14:28 - Cepu
Quanto costa l'energia elettrica in germania, più che in italia !

Eppure, la locomotiva d'europa non si ferma, anzi !

C'è l'incentivo a consumare meno e meglio.

http://scenarieconomici.it/prezzi-2013-nei-28-paesi-europei- del-gas-e-dellenergia-elettrica-italia-e-germania-care-franc ia-ed-uk-convenienti/
6 marzo 2014 18:32 - ennio4531
Intervista al prof. Franco Battaglia #

E’ vero che sul costo dell’energia rinnovabile è in atto una truffa?

Colossale. Soprattutto sul fotovoltaico. Si chiama Conto-energia. E’ una legge che obbliga tutti noi utenti italiani a pagare a mezzo euro il kWh elettrico a chi lo produce con impianti FV. Ma il kWh è quotato alla Borsa elettrica meno di 10 centesimi. La differenza ci viene forzosamente prelevata sulla bolletta elettrica. Non so come chiamarla: prelievo forzoso? Appropriazione indebita?

# laurea in Chimica (110/110 e lode). In USA, presso l’University of Rochester (Rochester, N.Y.) ha conseguito il Ph.D. in Chimica Fisica (summa cum laude). Ha svolto attività di ricerca in chimica fisica all’estero (per 7 anni) e in Italia.

In particolare è stato:

– 1980-81: Reasearch Associate al Max Planck Institut di Goettingen (Germania)

– 1981-85: Research Associate all’University of Rochester (Rochester, NY, USA)

– 1987: Research Associate alla State University of New York at Buffalo (Buffalo, NY, USA)

– 1992-93: Visiting Professor alla Columbia University (New York, NY, USA).

– In Italia è stato, prima, ricercatore alla Seconda Univesrità di Roma “Tor Vergata”, poi, docente di Chimica Teorica e di Chimica Quantistica all’Università della Basilicata, quindi, docente di Chimica Fisica all’Università di Roma Tre.

– Attualmente è docente di Chimica Ambientale all’Università di Modena, ove insegna anche Elementi di Statistica e Chimica Fisica. Ha pubblicato numerosi risultati di ricerca in riviste internazionali nei seguenti campi: teoria delle collisioni molecolari in fase gassosa e su superfici, termodinamica dell’adsorbimento di gas su superfici, fondamenti di meccanica quantistica, e tecniche perturbative diagrammatiche (si veda elenco sotto).
4 marzo 2014 19:17 - meloni.giuseppe
Post anonimi, la responsabilità è del sito
La Corte Ue dei Diritti dell'Uomo sancisce che sono i portali a dover risarcire i danni per violazione di web reputation causati da commenti non firmati
I siti internet possono essere considerati responsabili dei post anonimi. È notizia di oggi da Il Sole 24 Ore. Libertà di espressione non violata perché il sacrificio della reputazione della parte offesa era sproporzionato. Caso 64569/2009. Sentenza depositata ieri 10.10.13

IL FATTO. Uno dei più grandi portali d'informazione dell'Estonia nel gennaio del 2006 pubblicò un articolo sulle scelte controverse operate da una compagnia di navigazione. I lettori reagirono postando commenti estremamente offensivi, diffamatori, e minacciosi nei confronti della compagnia di navigazione e del suo proprietario. Quest'ultimo fece causa al portale che fu condannato a pagare 320 euro per danni morali.

IL DIRITTO. I Giudici di Strasburgo stabiliscono che la decisione dei tribunali nazionali di "ritenere il portale responsabile per i commenti diffamatori postati dai lettori è una restrizione della libertà d'espressione giustificata e proporzionata" e che quindi non c'è stata violazione.

La Corte sottolinea che i gestori del portale "esercitavano un livello considerevole di controllo sui commenti che erano pubblicati". I gestori erano gli unici che potevano impedire o cancellare i commenti, e avevano anche i sistemi per farlo. Sistemi di cui tuttavia "non hanno fatto pieno uso". In definitiva i Giudici di Strasburgo ritengono che il portale abbia in qualche modo coperto gli autori e che quindi "si deve ritenere che i gestori del sito si siano assunti una certa responsabilità per quanto pubblicato dai lettori".

Altro principio interessante espresso dall'alto Consesso Ue attiene all'onere della prova. La Corte ha stabilito infatti che non sarebbe giusto gravare la parte danneggiata dell'onere di provare la vera identità degli autori dei post anonimi in quanto trattasi quasi di probatio diabolica. Dunque bene ha fatto l'armatore a spiegare azione giudiziale nei confronti dei gestori del portale e non degli anonimi diffamatori.

"In un caso come questo, per motivi puramente tecnici – si legge nella sentenza – appare sproporzionato imporre alla parte lesa l'onere dell'identificazione degli autori dei commenti". E la Corte "non è convinta che una tale azione avrebbe, in questo caso, garantito l'effettiva protezione della parte lesa".

La Corte boccia interamente la linea difensiva di parte convenuta secondo cui la sanzione inflitta al portale costituiva una violazione del diritto di libertà di espressione ribadendo uno dei principi-cardine del Sistema giuridico Ue ovvero il principio di proporzionalità. Eseguito un bilanciamento degli interessi in gioco i Magistrati di Strasburgo hanno giudicato sproporzionato il sacrificio imposto alla web reputation dell'armatore stante la natura altamente lesiva dei post, il fatto che il portale trasse profitto dallo loro esistenza e permise la conservazione dell'anonimato.
26 febbraio 2014 18:44 - ennio4531
Fa bene cepu ad appellarsi alla maggioranza che disse no alle centrale nucleari .

Questo ha spianato la strada alla casta dei produttori di energia da specchi ustori e mulini a vento, a cui cepu appartiene, che ci stanno vendendo da anni ogni kwh prodotto ad un prezzo almeno 5 volte maggiore rispetto a quello di mercato con un un esborso in bolletta che solo per l'anno 2013 ha raggiunto i 12 miliardi di euro .

In tempi normali questo sarebbe definito : truffa .

Ma i tempi sono quelli che sono e dobbiamo piegarci ai costi che la democrazia ci impone quando maggioranze suggestionate e illuse non riescono a vedere oltre il proprio naso.
26 febbraio 2014 13:19 - Cepu
Eh si, se non fosse stato per il referendum abrogativo, adesso si era nelle more di realizzare centrali nucleari costosissime, inquinanti e perfettamente inutili.

Grazie, Italiani. Grazie, comitati promotori.

Ogni tanto, ne azzecchiamo una.
25 febbraio 2014 8:40 - ennio4531
Del referendum abrogativo, gli unici a trarne vantaggio sono stati i produttori di energie rinnovabili che presentatisi come i salvatori della patria oggi rappresentano il top della casta.

Ci vendono ogni kwh prodotto ad un prezzo imposto almeno cinque volte maggiore il prezzo di mercato gravando sulle bollette per un ammontare che solo nel 2013 ha raggiunto l'ammontare di almeno 12 miliardi di euro e garantendosi tale truffa legalizzata per altri 15/20 anni .

Cepu, che ne fa parte , tutela i propri interessi facendo l'untorello sulle centrali nucleari dalle quali , cosa tipica delle contraddizioni italiche, attingiamo a piene mani ogni notte per ridurre i costi tra i più alti d'Europa anche a causa delle energie rinnovabili.

I francesi e gli svizzeri, che ci vendono la loro elettricità da nucleare, ... ringraziano !
23 febbraio 2014 22:12 - Cepu
se non fosse stato per il referendum abrogativo, adesso si era nelle more di realizzare centrali nucleari costosissime, inquinanti e perfettamente inutili.

Grazie, Italiani. Grazie, comitati promotori.

Ogni tanto, ne azzecchiamo una.
19 febbraio 2014 18:24 - ennio4531
Il prezzo fornito dalla borsa elettrica è solo una voce del costo finale fatto pagare all'utente finale.

La sua diminuzione è da attribuirsi a due fattori: minore domanda a seguito della crisi che da anni ci affligge e dalla concorrenza sleale delle fonti rinnovabili che possono permettersi il lusso di offrire alla borsa elettrica energia a prezzi stracciati in quanto godono a monte di tariffe garantite che nel 2012 hanno assicurato loro prezzi per kwh superiori di 5,2 volte maggiori il prezzo di mercato.

Tali regali ci sono costati almeno 12 miliardi di euro nel solo 2013 e sono quelli che impediscono la diminuzione del prezzo all'utente finale.
19 febbraio 2014 16:22 - Cepu
Il prezzo di acquisto dell’energia nella borsa elettrica (PUN), in calo sia rispetto a
dicembre che su base annua, segna un minimo assoluto per il mese di gennaio a quota 59,27 €/MWh. I prezzi di vendita zonali evidenziano una sostanziale convergenza ad eccezione della
Sicilia che conferma lo spread con le altre zone.
17 febbraio 2014 18:02 - ennio4531
L'incremento dell'incidenza delle fonti eolico/solare sul totale prodotto,accompagnato da una diminuzione dei consumi complessivi di energia elettrica, non può che provocare che un incremento complessivo dei prezzi di vendita dell'energia elettrica stante il sempre maggior peso degli incentivi su valori fatturati ridotti .

Tant'è che anche in presenza di una diminuzione del prezzo alla borsa elettrica nel 2013 del 16,6% , il costo in bolletta non è diminuito anzi aumenterà nel 2014 .

Questo perchè dobbiamo strapagare la casta dei produttori di energie rinnovabili che riscuotono per ogni kwh una tariffa garantita (.. che delle quotazioni di borsa se ne infischia) superiore ben 5 volte il prezzo di mercato per un esborso da parte degli utenti solo nel 2013 superiore ai 12 miliardi di euro.

Non solo.

Dato il declino dei consumi, la sovracapacità produttiva e la discontinuità di produzione delle energie rinnovabili, si dovrà pagare ai produttori convenzionali, penalizzati dalla concorrenza sleale delle fonti rinnovabili, un indennizzo( capacity payment ) per mantenere in piedi l'intera rete elettrica quando le forniture da rinnovabili vengono meno.

Ma non ci avevano promesso che con l'energia da vento e da sole , che il buon dio ci manda gratis, avremmo avuto energia abbondante e a buon mercato ?
17 febbraio 2014 13:18 - Cepu
FONTE: GME Mercato Elettrico

Le vendite da impianti a fonte rinnovabile segnano una consistente crescita su base annua (+14,5%), sostenuta soprattutto dalla fonte idraulica (+22,1%) e solare (+34,4%).

In flessione, invece, le vendite da impianti a
fonte tradizionale ed in particolare da impianti a gas ed a carbone (Tabella 5). Pertanto, la quota delle vendite da impianti a fonte rinnovabile sale al 34,2% (28,9% a gennaio
2013), mentre quella da impianti a gas scende sotto i 40 p.p. (45,6% un anno fa); in lieve calo anche la quota degli impianti a carbone (11,1%; -1,6 punti percentuali) (Grafico
4).

Il prezzo di acquisto dell’energia nella borsa elettrica (PUN), in calo sia rispetto a
dicembre che su base annua, segna un minimo assoluto per il mese di gennaio a quota 59,27 €/MWh. I prezzi di vendita zonali evidenziano una sostanziale convergenza ad eccezione della
Sicilia che conferma lo spread con le altre zone.
16 febbraio 2014 14:21 - ennio4531
Ai costi del mercato elettrico in bolletta si aggiungono per legge I costosi 'oneri generali di sistema' che sono per il 90,61% attribuibili alla voce A3 che riguarda gli incentivi alle energie rinnovabili come attestato da :

GSE - Audizione sui Prezzi dell’Energia Elettrica e del Gas alla 10a Commissione Permanente del Senato (18 giugno 2013), Dott. Nando Pasquali, Presidente e Amministratore Delegato GSE.

Di oneri a carico delle casse pubbliche non v'è nulla .

Le norme attuali prevedevano che tutti gli aiuti, incentivi ecc. ecc. siano trasferiti in bolletta: trattasi di circa 15 miliardi di euro che passano da tasche private ad altre tasche private .

Cepu, al pari di Mastrantoni, stendono lunghi elenchi alzando ... fumo per annacquare la questione.

Se si dovessero abolire gli oneri generali di sistema, ci sarebbe nell'ambito delle energie rinnovabili un autentico crac finanziario dovendosi tali fonti accontentarsi dei prezzi di mercato inferiori di ben 5 volte rispetto agli incentivi riscossi a tutt'oggi .
16 febbraio 2014 14:17 - ennio4531
Se ci fosse un Nobel alla bugia , cepu lo meriterebbe senz'altro .

Adesso tenta di prenderci per i fondelli invitando le aziende ad abbeverarsi al mercato elettrico che costa meno tralasciando di ricordare che in bolletta a detto costo si devono aggiungere i 12 miliardi di incentivi alla casta dei produttori di energie rinnovabili , a cui cepu appartiene , che portano il costo finale tra i più alti in Europa .

Cepu , complimenti per la tua faccia de ... tòlla !

Cepu... fino a quando scriverai cialtronerie ?
15 febbraio 2014 20:27 - Cepu
Povero ignorante, forse nemmeno sa che ESISTE il mercato elettrico.....

al mercato elettrico, l'energia costa ormai sempre meno. Ovvio, visto che non servono combustibili per produrne, e la domanda è in calo !

http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140210mgpreportsettimanale6.pdf

Aziende, approfittatene !
15 febbraio 2014 20:27 - Cepu
Povero ignorante, forse nemmeno sa che ESISTE il mercato elettrico.....

al mercato elettrico, l'energia costa ormai sempre meno. Ovvio, visto che non servono combustibili per produrne, e la domanda è in calo !

http://www.mercatoelettrico.org/it/MenuBiblioteca/Documenti/ 20140210mgpreportsettimanale6.pdf

Aziende, approfittatene !
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