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29 marzo 2012 0:21 - Indicazioni
Oggetto: Le modifiche alla disciplina del condominio negli edifici approvata in prima lettura al Senato assegnata alla Camera il 31.01,2011.

Non vi nulla da eccepire sul fatto che necessita di un intervento normativo la disciplina contenuta nel codice civile riguardante il conominio edilizio. Però il progetto di legge va nell'indirizzo sbagliato. Queste sono le motivazioni: L'acquisto di un appartamento al giorno d'oggi comporta innumerevoli sacrifici e rinunce per tutti i componenti della famiglia, sia per il mutuo da pagare, sia per la crisi che sta generando nuove tasse che falcidieranno ulteriormente le modeste entrate di noi lavoratori. Già tali fatti mettono la proprietà in pericolo. Questa riforma potrebbe essere, invece, l'occasione per ridurre le ulteriori spese per la gestione del condominio. Per prima cosa eliminare l'istituzione dell'amministratore condominiale, poichè ordinariamente tutto il compito si sintetizza in quattro voci di spesa. Segnatamente, pulizia parti condominiali, manutenzione dell'ascensore, assicurazione del fabbricato e consumo di acqua. Queste spese possono essere pagate con bollettini postali che possono essere emessi come provvede l'Enel, l'Eni, il Telefono ecc.. Per il consumo d'acqua non ci sono problemi, poichè ciascun condomino è dotato di un contatore che l'Ente erogatore non avrebbe difficotà a leggere. Invece l'impresa di pulizia, quella di manutenzione dell'ascensore e la Società assicuratrici, in base alle tabelle millesimali potrebbero emettere i bollettini postali. Inoltre, per lavori straordinari di manutenzione ed eventuali innovazioni potrebbe essere istituita una Commissione di condomini che svolgerebbe, a titolo gratuito, solo il compito propositivo, Come si vede l'ammnistratore di condominio è una istituzione inutile, dannosa, creatrice di problemi anche vessatori, e costosa. Non ci sarebbero più le assemblee di fine anno con consuntivi e preventivi da approvare e la propietà avrebbe un maggiore considerazione. Eliminiamo l'amministratore di condominio.
29 gennaio 2012 10:01 - Diana12
Da quanto mi sembra di capire, quindi, se l'amministratore di un condominio non effettua le movimentazioni di denaro su un c/c, non è in regola? Desidererei sapere la cosa con certezza, infatti l'amministratore del mio condominio rifiuta i pagamenti con assegno perchè non ha un c/c condominiale e per me, che pago spesso con bancomat ed assegni (per comodità e trasparenza nelle mie spese e per non usare troppo contante) la cosa rappresenta un problema. Non mi interessa la revoca del mandato, ma per motivi di trasparenza, vorrei che vi fosse un c/c. Posso richiederlo, anche come condomino, ho ci vuole un'assemblea di condominio che approvi tale richiesta? Vi ringrazio per la risposta.
28 giugno 2011 18:50 - lucillafiaccola1796
ciascun condomino puo’ accedervi per prendere visione ed estrarre copia
quella "whore" della direttora del mazzo della banca dove anch'io ho cc, ed uno dei suoi scagnozzi tdc, osò rifiutarsi di dare a me ed altra condomina saldo del cc condominio, anche se provviste di sentenza di cassazione che ribadiva tale nostro diritto...anzi lo scagnozzo si permise di appallottolarala, la sentenza...sto ancora meditando la vendetta, quella definitiva, perché quella parziale l'ho già attuata...
COME SI APRE UNA BANCA?
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