Oggetto: Le modifiche alla disciplina del condominio negli
edifici approvata in prima lettura al Senato assegnata alla
Camera il 31.01,2011.
Non vi nulla da eccepire sul fatto che necessita di un
intervento normativo la disciplina contenuta nel codice
civile riguardante il conominio edilizio. Però il progetto
di legge va nell'indirizzo sbagliato. Queste sono le
motivazioni: L'acquisto di un appartamento al giorno d'oggi
comporta innumerevoli sacrifici e rinunce per tutti i
componenti della famiglia, sia per il mutuo da pagare, sia
per la crisi che sta generando nuove tasse che falcidieranno
ulteriormente le modeste entrate di noi lavoratori. Già
tali fatti mettono la proprietà in pericolo. Questa
riforma potrebbe essere, invece, l'occasione per ridurre le
ulteriori spese per la gestione del condominio. Per prima
cosa eliminare l'istituzione dell'amministratore
condominiale, poichè ordinariamente tutto il compito si
sintetizza in quattro voci di spesa. Segnatamente, pulizia
parti condominiali, manutenzione dell'ascensore,
assicurazione del fabbricato e consumo di acqua. Queste
spese possono essere pagate con bollettini postali che
possono essere emessi come provvede l'Enel, l'Eni, il
Telefono ecc.. Per il consumo d'acqua non ci sono problemi,
poichè ciascun condomino è dotato di un contatore che
l'Ente erogatore non avrebbe difficotà a leggere. Invece
l'impresa di pulizia, quella di manutenzione dell'ascensore
e la Società assicuratrici, in base alle tabelle
millesimali potrebbero emettere i bollettini postali.
Inoltre, per lavori straordinari di manutenzione ed
eventuali innovazioni potrebbe essere istituita una
Commissione di condomini che svolgerebbe, a titolo gratuito,
solo il compito propositivo, Come si vede l'ammnistratore di
condominio è una istituzione inutile, dannosa, creatrice di
problemi anche vessatori, e costosa. Non ci sarebbero più
le assemblee di fine anno con consuntivi e preventivi da
approvare e la propietà avrebbe un maggiore considerazione.
Eliminiamo l'amministratore di condominio.
29 gennaio 2012 10:01 - Diana12
Da quanto mi sembra di capire, quindi, se l'amministratore
di un condominio non effettua le movimentazioni di denaro su
un c/c, non è in regola? Desidererei sapere la cosa con
certezza, infatti l'amministratore del mio condominio
rifiuta i pagamenti con assegno perchè non ha un c/c
condominiale e per me, che pago spesso con bancomat ed
assegni (per comodità e trasparenza nelle mie spese e per
non usare troppo contante) la cosa rappresenta un problema.
Non mi interessa la revoca del mandato, ma per motivi di
trasparenza, vorrei che vi fosse un c/c. Posso richiederlo,
anche come condomino, ho ci vuole un'assemblea di condominio
che approvi tale richiesta? Vi ringrazio per la risposta.
28 giugno 2011 18:50 - lucillafiaccola1796
ciascun condomino puo’ accedervi per prendere visione ed
estrarre copia
quella "whore" della direttora del mazzo della banca dove
anch'io ho cc, ed uno dei suoi scagnozzi tdc, osò
rifiutarsi di dare a me ed altra condomina saldo del cc
condominio, anche se provviste di sentenza di cassazione che
ribadiva tale nostro diritto...anzi lo scagnozzo si permise
di appallottolarala, la sentenza...sto ancora meditando la
vendetta, quella definitiva, perché quella parziale l'ho
già attuata...
COME SI APRE UNA BANCA?