Alcune lo fanno senza che sia il cliente a chiederlo,
vengono venduti senza sistema operativo, altre li vendono
con Microsoft windows, ma messe con le spalle al muro,
facendo gli leggere la EULA End User License Agreement
ritornano sui loro passi e praticano il rimborso di
windows.
Nel passato HP preferi' andare in tribunale con un cliente,
piuttosto che rimborsare al cliente la licenza per il non
uso di windows ed e' andata a finire che HP fu condannata
Questo punto lo dibbattei davanti ad Alberto Galli di HP in
Aula Magna, presso la facolta' di Ing. Informatica in
Grosseto, were distaccata dell'Universita' di Siena al
LinuxDay 2007 meglio noto come Guru@Work.
Quanto esposto su http://delbenepaolo.wordpress.com fu in
origine ospitato su http://oltrelinux.com e spammato.
Prima ancora era su http://blogspot.com finche' non passo'
nelle mani di http://google.it e poi venne chiuso.
Questo e' quanto rimane e fu pubblicato su
http://delbenepaolo.wordpress.com
Quando oggi leggo che la gente vuole il computer senza
sistema operativo, da una parte sono felice, dall'altra
assolutamente no, perche' mi sarei aspettato piu' coscienza
verso il 2003/4 che non nel 2016.
Oggi c'e' ben poco da fare, all'epoca si poteva contrastare
il TPM, DRM, oggi il DRM ve lo ritrovate in Win7, perche' io
uso GNU/linux gNewSense 3.1
Oggi dovreste rifiutare di appoggiare UEFI..... e di
conseguenza per esser veramente liberi, dovreste rifiutare
di usare quanto il mercato vi mette a disposizione e
dovreste metter insieme 300.000.000 di euro per la
neocostituzione di una hardware house che pubblica ogni
singola cosa che realizza, rinunciando cosi' a quella
tecnologia chiamata: TRUSTED COMPUTING e richiedere solo
UNTRUSTED HARDWARE
tutti questi sono ditte non degne di fiducia...
i vecchi sistemi operativi sono molto meglio di quelli
attuali, che vengono PEGGIORATI ad ogni "nuova" versione.
Copiano incollano da tutte le parti e fanno dei casini
irrisolvibili. Sono della stessa risma. Apple detta Mela
Marcia, si fa pagare 800 € per una merducCIA come le altre
fatta dalla stesso Cinese. Costo 20 €. Android non è
affatto "intuitivo". Fosse stato Ginoid forse sarebbe stato
migliore. Ah Ah Ah Ah... la solita femminista? No, Io
Taoista Realista.
18 ottobre 2016 16:24 - W3C_Freedom
Dato che non vi e' chiaro come e' perverso il meccanismo ve
lo spiego:
Microsoft ha fatto nel corso degli anni minacce ai
produttori di computers, Microsoft NON e' nuova a questo
tipo di comportamento, lo fece anche con la Apple Computer
Cupertino.Inc
Microsoft minaccia dicendo che se non installano windows, I
loro computers saranno inutilizzabili.
Continuo col dirvi che le versioni OEM sono rimborsabili.
Chi deve provvedere al rimborso NON e' la Microsoft,
tantomeno il produttore dei computers, chi deve effettuare
il rimborso e' il negozio che vende I computers.
Non e' necessario acquistare uno dei soliti computers, ce ne
sono tanti, basta vedere:
http://delbenepaolo.wordpress.com
C'e' una bella lista di produttori che si possono
contattare, e chieder loro cosa e' disponibile senza
windows.
L'unica cosa che mi ha sempre trovato d'accordo con B. è la
completa mancanza di fiducia nei Giudici.
25 settembre 2014 14:35 - Cepu
Congratulazioni ad ADUC per la vittoria in cassazione.
11 luglio 2014 17:48 - NN1999
Io ho riportato solamente ciò che ho letto in questi anni.
Windows, nelle sue varie versioni, è il sistema operativo
per PC più diffuso ma contrariamente a quanto si possa
credere o dedurre da questo dato Windows non è mai stato
amato in egual misura proprio per l'incapacità di svolgere
il proprio compito in maniera intuitiva, e senza intoppi (mi
ricordo della schermata blu di errore apparsa quando B.
Gates presentò Windows 95, con cui abbiamo dovuto imparare
a convivere per molto tempo). Il motto "un computer in ogni
casa" (copiato pari pari dalla Apple) doveva significare
anche facilità di utilizzo, così come ci risulta facile
usare gli elettrodomestici che abbiamo in casa.
Android, invece, sembra molto più intuitivo e di fatto ha
dimostrato che gli utenti usano questi elaboratori per
eseguire alcuni tipi di compiti solamente. Di recente la
Microsoft ha tentato di creare una interfaccia "alla
Android" (che però non si è permessa di chiederle nessun
obolo) ma con scarso successo, facendo emergere, secondo me,
tutto il malcontento accumulatosi negli anni.
Windows c'è ma non piace, perlomeno non piace a tutti.
11 luglio 2014 16:30 - alessandro5013
Quello che contesto e' la class action portata avanti: una
vera cantonata vergognosa. Non esiste sudditanza a Microsoft
di colossi come HP, IBM, DELL, LENOVO ecc.
Sono anch'esse multinazionali e ovviamente scelgono sistemi
operativi diffusi.
Qual'e' l'azienda che investe di piu' in ricerca su sistemi
operativi per PC? Microsoft
Android con Google lo fa su altre periferiche e VMWare e
Citrix su virtualizzazioni ecc ecc
Se gli avvocati hanno dimostrato una profonda ignoranza
nella materia e nelle dinamiche che la controllano
(normalissime dinamiche industriali e commerciali di domanda
offerta), la responsabilità' della condanna ricade sugli
avvocati stessi che si sono limitati a vedere solo una
multinazionale in quanto tale.
Confermo che e' possibile avere un pc senza windows, pero'
credo poche persone, e solo tecniche, lo desiderano. Chi
desidera un pc senza sistema o con un sistema non familiare?
Un tecnico!
Se domani google decide di estendere android ai pc e spinge
sul mercato, potra' sicuramente prendere piede.
Poi c'e' da considerare i produttori dei software che hanno
fino ad oggi investito in sviluppo su sistemi windows. Mica
si cambia facilmente! Avere un pc con un altro sistema e non
avere un software gestionale, grafico, di posta ecc
montabile su quel sistema, che utilita' avrebbe per un
utente.
La mia contestazione rimane quindi sulla comunicazione di
aduc di una ipotetica colletta: a che titolo? Avete
sbagliato tutto, siete un'associazione che non dovrebbe
perdere tempo e denaro per crociate inesistenti. Ergo,
ripeto, dovete pagare da soli. Sarebbe un'ottima presa di
responsabilità' sul gravissimo errore commesso, senza
puntare il dito su giudici, norme ecc ecc che ritengo
abbiano giudicato correttamente.
Saluti
11 luglio 2014 11:49 - NN1999
Io credo che la relazione Microsoft-personal PC sia un poco
più complessa. All'inizio dell'era "computer" i prodotti
Microsoft erano solo uno dei componenti del PC, e
sostituibile (teoricamente). Successivamente, per mancanza
di alternative, il sistema operativo Windows divenne quasi
l'incarnazione dell'essenza del PC, e successivamente di
altri dispositivi elettronici. Nel frattempo, il vero
inventore del personal computer, l'Apple, iniziava a perdere
quote di mercato contribuendo a rafforzare quella idea.
Successivamente altri sistemi operativi hanno fatto la loro
comparsa e recentemente Android la fa da padrone in diversi
tipi di dispositivi elettronici. La risposta della Microsoft
ad Android è stata l'applicazione di un obolo di cinque
euro su ogni dispositivo equipaggiato con esso, senza dare
la possibilità agli utenti (e forse agli sviluppatori di
Android) di conoscere i brevetti infranti. Questo per me è
un "abuso". In passato, soprattutto, mi è capitato di
leggere di aziende anche famose che avevano difficoltà a
sviluppare i propri prodotti e senza riuscire a trovare la
spiegazione.
Qual'è il succo di tutto questo discorso: non sappiamo se i
produttori di PC sono veramente liberi di comportarsi
(ovvero produrre) come vogliono, senza nessuna sudditanza
più o meno "psicologica". La dicitura OEM significa poco (a
parte il fatto che se si chiede il rimborso del prezzo
pagato per il sistema operativo si otterrà circa venti euro
o meno, mentre le altre versioni costano molto ma molto di
più. Se quindi il produttore può dirsi libero di
preinstallare Windows nei suoi PC, non è detto che sia
libero a livello psicologico. Inoltre, poiche se non si
accetta la licenza d'uso (a dire la verità non so se
compare ancora questa procedura durante il primo avvio) si
deve non usare Windows è necessario che il prodotto possa
funzionare propriamente usande altri prodotti facilmente
reperibili. Altrimenti il prodotto deve essere venduto
informando l'acquirente che Windows è inscindibile da tutto
il resto (in altre parole il buco fa parte integrante della
ciambella). Chiamare in causa Microsoft mi sembra corretto,
ma io credo che bisognerebbe dimostrare l'esistenza di una
sudditanza più o meno psicologica.
10 luglio 2014 19:39 - ennio4531
Mi dispiace dirlo, ma questa class action portata avanti
dall'Aduc non aveva ragione di esistere per un motivo
semplicissimo.
L'acquirente era forse obbligato ad acquistare un oggetto
monopolizzato da un solo produttore sia pure di software
?
La risposta è: NO.
Poteva comprarsi benissomo un pc con un sistema operativo
non microsoft oppure commissionare un pc caricandoci sopra
un sistema operativo free come Linux.
Parlare male delle multinazinali va bene, però non
esageriamo .
Si rischia ...l'ossessione ...
9 luglio 2014 17:20 - alessandro5013
Ragazzi, se le class action vengono gestite cosi siamo a
posto.
Sono consulente informatico dagli anni 80 e ho svolto
attivita' peritale.
Posso dire con certezza che gli avvocati interessati hanno
approcciato l'intera azione in modo completamente errato: i
produttori decidono quale sistema operativo montare.
Microsoft non c'entra nulla. E' chiaro che per vendere un pc
un produttore sceglie il sistema operativo piu' diffuso.
Oggi i giudici sono fortunatamente meno tolleranti con
avvocati poco professionali come questi.
Difatti infliggono pene punitive se non trovano fondamento
alcuno e quindi la richieste e' come questa campata in
aria.
Ergo, avete scelto gli avvocati sbagliati, non chiedete
soldi a noi. Pagate e cambiate avvocati perche' un tale
macro errore e' inammissibile per un'associazione come la
vostra. Non si puo' fare ma gli unici responsabili sono gli
avvocati e dovrebbero pagare loro.
Detto questo, prestate piu' attenzione nelle vostre
collaborazioni, pena ovviamente un danno di vostra immagine
direi irreparabile per una simile cantonata.
31 gennaio 2014 16:17 - federico6198
Tutto giusto quello che ho letto ma non dimentichiamo Apple
che fà la stessa cosa o forse peggio !!!
Monta gli stessi componenti per pc un sistema operativo
derivato da Unix,ed un brand che si paga 3 volte tanto un
personal computer e forse ma dico forse và meglio del pc.
6 ottobre 2012 11:00 - emanuele5656
non è vero che un'assemblato costi meno (faccio il
responsabile informatico in un'azienda e su 87 pc sono
proprio gli assebmlati che creano problemi), anzi uno dei
modelli che si trovano prodotti dalle grandi multinazionali
costano meno a parità di qualità e durata nel tempo
(questo perchè ne producono milioni di uguali), il fatto è
che si dovrebbe poter scegliere il pc con o senza sistema
operativo, tutto lì, questo sarebbe il giusto traguardo è
un po' come la macchina per farla andare scelgo io che marca
di carburante metterci dentro!
11 febbraio 2012 4:09 - fefra
conviene comprare un pc costruito che costa di meno con
pezzi di un valore molto alto perchè
1. non si paga windows
2. nn si paga la marca del case (pezzo di plastica esterno)
perchè qualunque pc comprato la marche dei pezzi interni
sono sempre le stesse...
13 dicembre 2011 18:10 - masciapep
Chiedo a chi abbia capito meglio di me. A questo punto se
non ho capito male chiedere il rimborso del costo di licenza
di Windows non porterebbe a nulla? Nessun rimborso?
Grazie!
16 novembre 2011 13:14 - max_atwork
Sono d'accordo con la disamina di Claudi8633, eccepisco solo
sul fatto che a certi avvocati dovrebbero addebitare le
spese quando sbagliano!
Negli USA la causa civile non ha nessun costo per il
danneggiato, se l'avvocato ne assume la difesa
anticiperà le spese, tutte, e se vincerà tratterrà per
sè dall'indennizzo deciso dal tribunale una quota variabile
in percentuale che viene che viene proposta al
cliente(30-40%)
Alcune info : i pc/notebook/netbook con Linux o Freedos
preinstallato già ci sono, basta cercarli.
All'ADUC invece avanzo io una proposta:
fare causa a Microsoft corp per i danni che i suoi sistemi
operativi fallati hanno causato a milioni di pc in Italia.
L'avvento di Windows ME venduto come il sistema operativo
non plus ultra(sostituto di W98)si è poi rivelato
un'aborto, servito a parare(temporaneamente) i danni causati
dall'avvento di Linux, e, sostituito l'anno seguente da
Windows XP(la prima versione risultò talmente piena di bug
che ci vollero 6 anni e ben 3 service pack per farlo
funzionare degnamente). Poi fu l'avvento del "mostro" ed i
danni
causati da Windows Vista furono enormi, al punto che la
Svizzera impose a microsoft la vendita di XP ed il supporto
dopo che questa aveva annunciato la sospensione del
prodotto. Ecco questa sarebbe una causa in difesa dei
diritti dei consumatori, troppo spesso impotenti di fronte
ai malfunzionamenti dei prodotti informatici, venduti in
regime di monopolio.
16 novembre 2011 9:43 - claudio8633
Oggettivamente il tribunale ha fatto un atto dovuto.
Una cosa e' che sulla licenza OEM ci sia scritto che esiste
la possibilita' di restituirlo per ottemperare alle norme
USA, cosa che alcuni furbetti fanno passare come conquista
propria quando esiste almeno dal 95.
Un'altra e' che il bundle viene costruito da parte appunto
dagli OEM.
Quindi la restituzione compete appunto ad HP, Dell o,
scendendo dimensionalmente, al cantinaro sotto casa.
Oltretutto il costo di licenza e' segreto e deciso da MS USA
per i grandi clienti e saranno questi ultimi a dare un peso
monetario congruo.
Uno dei motivi dell'adozione di windows e' la modulazione
della liceza da circa 100$ a 30$.
Per esempio se qualcuno cerca di proporre os/2 (un affare
piu simile a win7 che al contemporaneo msdos-win95) gli si
alzano i costi di licenza sbattendolo fuori mercato. Almeno
era questo il dibattimento in tribunale di Vobis.
Anziche' sparare a zero in tribunale a casaccio sperando in
un giudice ignorante, sarebbe meglio fare indagini
approfondite che porterebbero veramente ad un vantaggio per
gli utenti.
Ad esempio fare passare una norma nella quale il rimborso e'
e'equiparato al prezzo di listino dell'OEM stesso (o in
alterativa di MS) visto che ASUS ha provato a rimborsare 20E
ma ricomprarlo costa 100.
Atrimenti siete delle volpotte.
16 novembre 2011 9:38 - Bariom
Il commento di ennio4531 non mi sembra del tutto privo di
fondamento.
Chiaro che i produttori di PC hanno tutti i loro accordi e
le loro convenienze a preinstallare sistemi Microsoft, ma il
discorso sarebbe diverso se Microsoft impedisse la vendita
di qualunque PC se non con preinstallato il proprio sistema
operativo (cosa che non è).
Tornando invece ai produttori PC questi dovrebbero SEMPRE
offrire l'alternativa di PC SENZA sistema operativo (voglio
poi vedere quanti ne venderebbero...) o, per esempio con
sistema Open Source (gratuito per capirci).
Questa si, sarebbe la strada. Certo più tortuosa (data la
quantità di produttori), ma forse più realistica.
16 novembre 2011 8:58 - Mobertos
Io darò sostegno economico in quanto ritengo indisensabile
avere organismi etici che possano lottare per i nostri
diritti.
Forza ragazzi che l'unione fa la forza
Roberto Moise
16 novembre 2011 7:49 - sdaslt
Una ennesima prova della corruzione e la malavitosa
connivenza tra lo Stato con i suoi Poteri forti quali che
siano e le multinazionali a danno dei semplici cittadini. Se
si vuole colpire questa gente, bisogna farlo nei loro
interessi e portafogli, dato che la Legge alla fine si
rivela contro il cittadina voglioso di giustizia.
Smettiamo di comprare PC con OEM pre-installato. Compriamo
solo PC costruiti. Ci sono centinaia di ragazzi laureati che
si metterebbero a fare quuesto lavoro con un buon ritorno
economico. Indirizziamioli in questa direzione. Dopodiche
installiamo LINUX o altri OS gratuiti.
Dalla prepotenza dello Stato ci si difende se si ha il
coraggio di iniziare a fare quelle azioni inusuali, qui in
Italia, ma all'estero è cosa comune.
12 novembre 2011 18:56 - lucillafiaccola1796
Mino Te copio e tincolloooooo!!!!!!!!!
9 novembre 2011 21:13 - minotauro5801
Ma che siamo in mano alle multinazionali ve ne accorgete
adesso? Ma che dormivate???
10 novembre 2011 12:31 - Cepu
E' stata una bella battaglia, ma è condivisibile la scelta
del tribunale: andava iniziata verso Asustech.
10 novembre 2011 11:23 - ennio4531
A me pare che il tribunale abbia giudicato in modo
corretto.
Se i produttori di Pc installano il sistema operativo della
Microsoft, la causa dovrebbe essere indirizzata verso i
produttori dell'hardware.
Sarebbe come chiamare in causa i fabbricanti delle
locomotive quando i treni arrivano in ritardo.
La class action va usata non come un randello, ma con 'cum
grano salis'.
Il costo degli avvocati ?
Io non li pagherei... hanno tentato il colpo gobbo ed è
andata buca.
Chiedo conferma: se fossimo negli USA, si dovrebbero pagare
?
10 novembre 2011 1:54 - francescomangascia
Suvvia, allegria,ALLEGRIA!! tra un po' arriva Monti, che la
Microsoft, una volta la multò, hanno poi pagato?.. e tutto
andrà posto. La Vita è bella..never give up. E'talmente
bella che a me, nel dubbio, hanno maggiorato l'Irpef, e
prelevato, e poi mi hanno pure scritto che se è il cAso
dovrò ricorrere all'agenzia delle entrate, io dico vabbè
ma a me le spese per fare il ricorso, PER NON PAGARE
DOPPIAMENTE L'IRPEF COMMERCIALISTA AVVOCATI E compreso PURE
i taxi, chi me li ridà.. Quanto sei puntiglioso francè,
mort.. l..
9 novembre 2011 21:13 - minotauro5801
Ma che siamo in mano alle multinazionali ve ne accorgete
adesso? Ma che dormivate???
9 novembre 2011 14:22 - Wolfangie
Italia: un tragico destino attende quel che è rimasto del
Bel Baese.......