Buongiorno a tutti, vorrei poter mettere altra carne al
fuoco sull'argomento, sperando di togliere qualche
dubbio.
La piaga dell'evasione fiscale colpisce ogni società ed
ogni forma di governo su questo pianeta. Ci sono situazioni
sostenibili, dove la mancanza di introiti dello Stato è
minima sia per una coscienza civile più marcata, sia per un
maggiore controllo da parte delle istituzioni; e ci sono
invece situazioni croniche, incancrenite, dove risulta
virtuoso chi s'inventa nuovi metodi di evasione e dove la
criminalità organizzata , la politica e l'imprenditoria
corrotta non hanno un contrasto efficace e dilagano senza
freni; l'Italia è uno di questi Paesi se non il Paese guida
nella corruzione, nella criminalità e nell'evasione
fiscale.
Quella che vorrei proporre qui è una soluzione piuttosto
radicale, ai limiti della repressione della libertà
individuale , ma che ritengo l'unica praticabile per
giungere ad una soluzione del problema.
Scartate le soluzioni persuasive e bonarie che
insisterebbero sulla coscienza civile degli evasori(ovvero
sulla minaccia che se non si pagano le tasse Babbo Natale
non porta i regali) ho inizialmente pensato ad un
inasprimento delle pene per gli evasori, immaginando un
Governo che emanasse una legge del tipo: "A partire dalla
prossima dichiarazione dei redditi, chiunque fosse scoperto
ad evadere le tasse sarebbe passibile di azione penale e di
condanne variabili da 5 a 20 anni a seconda dell'entità
dell'evasione, senza possibilità di attenuanti o
condizionali, con processo per direttissima e carcerazione
immediata in caso di condanna di primo grado, con l'obbligo
del pagamento di una somma doppia rispetto alla somma
evasa". Una legge 'marziale'
insomma, una legge straordinaria per una situazione
straordinaria. E' possibile che gli evasori per
necessità, i piccoli furbetti e anche molti degli evasori
incalliti potrebbero spaventarsi e imboccare la retta via
portando nelle casse dello Stato parecchi soldi necessari a
portare una boccata d'aria al nostro Paese; purtroppo non
sarebbe sufficiente per ottenere gli introiti che
servirebbero, e in più temo che anche in questo caso chi
riuscirebbe a farla franca sarebbero comunque i grandi
evasori, i grandi corrotti ed i grandi criminali, dotati di
capacità finanziarie enormi, di metodi persuasivi e
corruttivi portentosi, mantenendo così una ingiustizia
sociale che colpirebbe chi evade per necessità, mettendolo
in seria difficoltà nelle proprie attività, soprattutto
perchè i maggiori introiti dello Stato non riuscirebbero a
giustificare una sensibile riduzione delle tasse.
Così sono giunto all'idea dell'eliminazione del
contante.
Prima di definire tecnicamente come ciò possa avvenire, con
che sistema ed in che modo, mi preme anzitutto sviscerare
ogni aspetto ed implicazione che l'eliminazione del contante
comporta.
1) Pagare tutto con una
particolare "carta di credito" personale comporta che
chiunque offra una prestazione, un servizio o delle merci
sia costretto ad emettere fattura, dato che resterebbe la
tracciabilità del pagamento(vedremo poi in che modo questa
tracciabilità potrà essere controllata dagli enti
preposti).
2) La
mancanza di denaro contante rende di fatto impossibile
qualsiasi tipo di corruzione, di furto, di riciclaggio di
denaro, di estorsione, di spaccio, di prostituzione, di
riscatto, dato che il denaro sottratto dovrà per forza
essere depositato in banca e quindi rintracciato.
3) Il
controllo dell'immigrazione clandestina avverrebbe
automaticamente. Escludendo coloro che chiedono asilo
politico (per i quali si dovrebbe instaurare una procedura
particolare), coloro i quali immigrassero nel nostro Paese
clandestinamente, non potrebbero sopravvivere lavorando in
nero, o spacciando, o prostituendosi, in quanto non
esisterebbe denaro liquido e quindi nessuno che possa
sfruttarli. Nel momento in cui fosse di dominio pubblico che
in Italia si può sopravvivere solo avendo un lavoro
regolare, nessun clandestino deciderebbe di venire per
morire di fame, o meglio,potendo sopravvivere solo rubando
cibo e nient'altro, non potendo di certo monetizzare
un'autoradio o un cellulare.
La dichiarazione dei redditi non sarebbe più necessaria,
perchè ogni persona fisica o giuridica possiederebbe un
congegno elettronico in grado di leggere una tessera
magnetica e di dare l'assenso ad operazioni di trasferimento
di contante solo tramite l'apposizione delle proprie
impronte digitali; tali operazioni verrebbero registrate ed
inviate ad un supercomputer in grado di calcolare in base
alle entrate, le tasse da pagare a seconda degli scaglioni
che si vorranno istituire. Chi avrà una partita IVA sarà
pertanto costretto comunque ad emettere documenti
cartacei(fatture) in corrispondenza di ogni prestazione
effettuata. Nessuno potrà arrotondare il proprio stipendio
facendo lavoretti in nero perchè ad ogni entrata dovrà
corrispondere una giustificazione. Potrà invece assumere
una partita IVA e farsi pagare i lavoretti regolarmente.
Chiunque dovrà disporre della carta. In una famiglia, ad
esempio, ogni membro in grado di pagare qualsiasi cosa
dovrà disporre delle propria carta, anche i non
lavoratori(studenti o minori) per i quali potrebbe essere
valutata la realizzazione di una carta ricaricabile dai
genitori, ed attivabile anch'essa tramite le impronte
digitali del titolare.
Il grande cambiamento però
avverrebbe al livello delle grandi evasioni o della
criminalità organizzata o dei traffici d'armi e di
stupefacenti che non avrebbero più ragione di esistere,
così come la corruzione. Per capire meglio faccio un
esempio.
Il pizzo, l'estorsione, come potrebbero essere
richiesti? Il galoppino della mafia entra nell'esercizio
commerciale a fine mese e chiede il dovuto. L'esercente
prende la sua carta, la mette nel macchinino, ci mette il
suo pollicione e chiede:" Su che conto devo fare il
versamento?" Dopodichè, effettuato il trasferimento deve
richiedere al galoppino una fattura falsa da archiviare nel
suo bel raccoglitore di documenti. Fin qui tutto potrebbe
essere possibile. Peccato che basta una denuncia alla
Guardia di Finanza che controlli il conto di destinazione
del denaro per vedere a chi è intestata la carta
corrispondente. La denuncia sarebbe al riparo da qualsiasi
ritorsione, perchè potrebbe essere stata fatta da chiunque
dei taglieggiati, visto che il conto di destinazione sarebbe
probabilmente usato per molti esercizi commerciali. Il conto
è intestato a un prestanome? Non importa, prima o poi, di
trasferimento in trasferimento si giungerà ad un
utilizzatore finale del denaro, ed il gioco finirebbe.
Il sistema, credo sia chiaro per tutti,
funzionerebbe dovunque attualmente ci sono giri di denaro
non regolari, perchè dovunque ci sarebbero le
tracciabilità dei versamenti o degli acquisti fatti.
L'eventualità che il denaro possa essere trasferito
all'estero in un Paese che usi il contante o che non abbia
accordi sulla tracciabilità dei trasferimenti sarebbe
facilmente elusa impedendo versamenti all'estero se non
verso conti correnti di aziende prestatrici di beni e
servizi. Ammetto la difficoltà di controllo di un sistema
del genere, ma rimane comunque il fatto che anche se si
potesse tramutare il versamento all'estero in valuta
straniera, essa non potrebbe mai essere spesa in Italia
perchè nessuno sarebbe in grado di accettare pagamenti in
contanti, e perchè comunque espressamente vietato dalla
legge.
Inoltre il 'computerone centrale'
potrebbe essere tranquillamente tarato per registrare
anomalie evidenti di trasferimento/ricezione di denaro
dall'estero prevedendo automaticamente un controllo solo su
quelle operazioni specifiche che dovrebbero avere comunque
il corrispondente cartaceo della fruizione del servizio o
della merce.
Infine,in ogni caso, detti trasferimenti
di denaro sarebbero comunque soggetti a tassazione dato che
il calcolo verrebbe fatto automaticamente dal 'computerone'
sulla base degli introiti registrati dalla carta. Cosa
significa tutto questo? Anzitutto una cosa enorme,
addirittura fantasmagorica alla quale ho già accennato en
passant all'inizio. Come potrebbe essere possibile il
traffico d'armi, di stupefacenti, di medicinali, lo
sfruttamento degli esseri umani per prostituzione o lavoro
nero e minorile? Non sarebbe possibile. E' difficile
rendersi conto ma sarebbe così. L'illegalità, basata sul
movimento del denaro contante, sarebbe sconfitta.
LA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO
In un sistema finanziario ed economico del genere, la prima
obiezione, giustificabilissima, è la seguente: "Ma come? E
la libertà dell'individuo dove finisce? Se tutto ciò che
faccio è controllato, non siamo in uno Stato di Polizia
dove comandano Stasi,Kgb,Fbi e non sei più libero di fare
nulla?" Apparentemente potrebbe sembrarlo. Però faccio una
domanda : vogliamo essere liberi di fare cosa? Illeciti?
Furberie? Piccole mascalzonate ai danni della collettività?
In questo caso, francamente, credo che il sistema vada bene
così. Che cos'è la società? Un luogo metafisico dove si
gioca a guardie e ladri e quindi bisogna prima permettere ai
ladri di rubare per poi cercare di catturarli? Se si può
eliminare il problema alla radice, penso che lo si debba
fare. Potrebbe invece sorgere qualche problema qualora si
viva in uno Stato a rischio di mancanza di democrazia; in
questo caso potrebbe essere facile per il 'regime' stroncare
ogni possibilità di rivoluzione tramite il controllo di
ogni operazione finanziaria. Gli oppositori non sarebbero in
grado di trovare finanziamenti ed organizzarsi.
Nel creare una
società che funziona senza contante si deve
contemporaneamente pensare anche alle contromisure da porre
in atto onde evitare che un Governo democratico si trasformi
in una dittatura se cadesse nelle mani di persone sbagliate.
Una parte delle contromisure è già insita nella natura del
provvedimento, che costringe anche la classe politica ad
effettuare le proprie operazioni senza utilizzo del
contante. Difficile pensare di complottare, o di rigare
storto, o di sprecare denari pubblici se tutte le operazioni
sono tracciate; in ogni caso, la creazione di una o più
commissioni di controllo affidate a professionisti - siano
essi economisti, finanzieri o giornalisti- deputate al
controllo sistematico dei movimenti della politica potrebbe
bastare ad evitare il rischio di golpe. Difficile poter
corrompere chiunque, se non ci sono possibilità di
gratificarlo.
La realizzazione della
sparizione del contante comunque non prevede la soluzione di
ogni male; nasce, come idea, per risolvere un grosso
problema economico degli Stati e del nostro in particolare;
pertanto, nepotismo e cariche in società pubbliche a
parenti, amici, dispensatori di favori etc. potrebbero
continuare ad esistere. Probabilmente però sarebbero le
uniche storture sociali gravi e risalterebbero agli occhi
dell'opinione pubblica come scandali enormi, la qual cosa
potrebbe ridurre notevolmente tali comportamenti amorali.
Non vedo,
quindi grossi pericoli per l'individuo, che sarà libero di
vivere la propria vita nel rispetto di quella degli
altri.
Un altro argomento spinoso sarebbe quello umanitario. Come
fare per permettere ai mendicanti di sopravvivere se non
possono fare l'elemosina? Scartata l'ipotesi di donare loro
personalmente solo del cibo o dei vestiti (francamente poco
dignitoso, secondo me, ma se ne può discutere),la soluzione
migliore credo sia quella di far nascere o meglio
implementare già quella rete di solidarietà esistente, in
modo da offrire posti letto e pasti caldi a chi è nella
situazione drammatica di non possedere soldi ne' per un
pasto ne' tantomeno per un tetto. Creare più zone di
assistenza magari dotate all'esterno di una 'macchinetta' in
grado di ricevere donazioni dai passanti permetterebbe alla
struttura di finanziarsi e di sopravvivere. Ho la sensazione
che fermarsi un minuto davanti a queste' macchinette' per
donare pochi centesimi o qualche euro possa essere un gesto
apprezzato anche dai passanti e magari facilmente imitato.
Non so se capita spesso, ma a me è successo di voler
lasciare una moneta ad un mendicante e di accorgermi di
avere in tasca solo biglietti da dieci o da venti. Con la
tessera avremmo sempre l'opportunità di donare ciò che
vogliamo. Sulla base della normativa già oggi vigente sulla
detraibilità (deducibilità) delle elargizioni umanitarie,
il cervellone centrale detrarrebbe (dedurrebbe) anche le
somme donate a questi luoghi di carità.
Non vedo dunque problemi dal punto di vista sociale, se non
una difficoltà da parte soprattutto degli anziani ad
adattarsi alla mancanza della moneta; ma una adeguata
informazione sui vantaggi (con 200 miliardi all'anno di
entrate in più, senz'altro anche le pensioni salirebbero),
ed una rete di assistenza efficiente, anche questo problema
potrebbe essere superato.
Non saprei invece chiarire l'impatto dell'eliminazione del
contante sulle aziende che stanno sul mercato grazie
esclusivamente al lavoro nero, anche se credo che con una
enorme disponibilità di denaro da parte dello Stato gli
aiuti , sotto forma di detassazioni ed incentivi, sarebbero
quasi in grado di coprire il fabbisogno di queste
aziende.
Non so chiarire l'impatto ne' i meccanismi da adottare
riguardo l'immissione di denaro nuovo nel mercato,ne' so che
fine facciano gli utili da signoraggio, ma so che il
risparmio in termini di materia prima utilizzata per
produrre carta moneta e monetine potrebbe coprire eventuali
perdite che lo Stato si ritroverebbe a subire dalla mancanza
di denaro contante. Inoltre le banche avrebbero un introito
significativo dalle operazioni bancarie obbligatorie.
Vorrei che qualcuno mi dicesse se tutto ciò, considerati i
vantaggi e gli svantaggi, si possa fare o meno, ed in
quest'ultimo caso, argomentare con validissimi ed
insormontabili motivi il perchè.
8 febbraio 2012 11:05 - JOKER
INCREDIBILE!!!
I Giudici USA HANNO MESSO SOTTO INCHIESTA PER COSPIRAZIONE
INTERNAZIONALE e sottrazione di Fondi per un TRILIONE di
Dollari costoro :
tutti i Politici Italiani, Berlusca e la Corte dei Conti ed
anche la Guardia di Finanza.
http://www.scribd.com/doc/73793248/11-Civ-8500-Keenan-Compla
int
---
Eccola qua la strada ineluttabile per una società più
giusta e più sicura....
Denunciamoli tutti quanti anche qui in Italia!!!
18 gennaio 2012 11:33 - salvaxy
Signori per me non è solo una questione di denaro contante
, è tutto il sistema economico e politico che non va , ho
scritto sul sito www.figlidellaterra.info cosa bisogna fare
.
Bisogna iniziare la rivoluzione del terzo millennio e se non
ci diamo una mossa vedo un futuro buio pesto . Solo dal
basso possiamo e dobbiamo cambiare le cose .
18 gennaio 2012 10:23 - JOKER
Massì dai...postiamo questa bella e lineare
spiegazione...che Pedone & Friends si guardano bene dal
considerare...almeno apparentemente...
Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del
tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran
parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non
so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano
stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse,
spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il
divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe
meglio darsi una mossa e prelevarne una parte finchè si è
in tempo.
In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete
avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare
parte dei vostri soldi in contante.
Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel
portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il
vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per
ammontari più modesti non perdete neanche tempo,
ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat,
meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno
imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non
costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri
clienti con il numerino in mano e in attesa di essere
serviti.
Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto
nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma
addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore che
arriva ansimando e comincia: la legge di qua, le
disposizioni di là, la circolare di sopra, per
l'antiriciclaggio di sotto, però ci voleva il preavviso...
bla bla bla.. insomma per farla breve è chiaro che il
vostro malloppo non ve lo sganciano volentieri. Leggendo
alcune esperienze pubblicate sul web, qualche cliente più
esuberante a questo punto si incazza pure alzando la voce e
dicendo: «Ma stiamo scherzando?? Quei soldi sono miei, ho
diritto a riaverli»!
A tal punto i casi sono due: o sganceranno quanto richiesto
con evidente malumore, intimoriti soprattutto dagli
schiamazzi che state facendo, oppure, rivelandosi ben più
tosti e ostinati di quanto aveste creduto in prima battuta,
vi convinceranno a ritornare un altro giorno.
In questo secondo caso, quando tornerete qualche giorno dopo
potrete finalmente mettere le mani sul conquibus tanto a
lungo trattenuto. Contenete però la vostra gioia,
soprattutto nel caso in cui l'ammontare prelevato superi
abbondantemente i venti o trentamila euro. La possibile
visita di cortesia della Guardia di Finanza a casa vostra
potrebbe infatti suscitare qualche perplessità e abbattere
la vostra soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche
innocua domanda sulle ragioni della detestabile azione
appena commessa, la sensazione di sentirsi implicitamente
considerati al livello di uno sporco evasore, di un
pericoloso bandito, di un esecrabile spacciatore, ai più
non risulta affatto gradita.
In ogni caso, dopo aver portato a termine con successo la
vostra balorda azione di ritirare il contante dalla banca,
prendetevi qualche secondo e fate lavorare il cervello,
fermatevi cioé a riflettere e ponetevi la seguente
domanda:
DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano a saldo del
vostro conto corrente e che siete andati a reclamare con
tanta tracotanza??
Sembra una domanda stupida, e invece si tratta di una delle
domande più importanti del mondo.
Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo diritti di
fronte all'INGHIPPO giuridico più eclatante e ben celato di
tutti i tempi che tanti disastri sociali ed economici ha
creato negli ultimi secoli.
Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE QUEI SOLDI
che figurano sul vostro conto corrente??
Vediamo cosa recita la legge, cioè l'articolo 1834 del
codice di civile:
"Nei depositi di una somma di danaro presso una banca,
questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a
restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del
termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con
l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle
parti o dagli usi"
ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne acquisisce la
proprietà! Cioè quei soldi SONO per legge DELLA BANCA che
è tenuta a restituirli a RICHIESTA DEL DEPOSITANTE
(?!?depositante???!!) con l’osservanza del periodo di
preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (avevano ragione
sul preavviso, avevano ragione loro!).
In altre parole, questi soldi finchè non vi presentate a
riprenderli e finchè effettivamente non ve li consegnano in
mano, SONO di PROPRIETA' della banca benchè risultino
apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di conto corrente.
E qua nella testa dei meno distratti sorge spontanea una
bella domanda. Nel momento in cui la banca era DIVENTATA
PROPRIETARIA dei VOSTRI soldi che avevate versate sul VOSTRO
conto corrente, cosa diavolo ci aveva fatto? Li aveva messi
da parte per custodirli, o li aveva usati per svolgere i
propri affari?
Formuliamo la domanda in altra maniera.
Quei soldi presenti sul vostro conto corrente sono davvero a
vostra disposizione (con l'osservanza del periodi di
preavviso stabilito dalle parti o dagli usi) o sono stati
prestati dalla banca a qualcun altro. E in tal caso, per
quanto tempo li ha prestati?
Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli ingenuotti
degni di un quadro naif, non potrete che dare la risposta
giusta!
Ovvio che quei soldi la banca li ha prestati a qualcuno!
Altrimenti come farebbe la banca a pagarvi gli interessi
(peraltro ormai ridicoli) sulle giacenze di conto corrente?
Ma allora, perchè avete schiamazzato dentro la banca
reclamando i soldi all'istante! Stando così le cose, VOI
non siete un DEPOSITANTE. VOI quei soldi li avete PRESTATI
alla banca, non li avete DEPOSITATI in banca.
Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:
"Se qualcuno venisse da noi e ci dicesse: «deposita i soldi
presso di me, te li custodisco per bene, te li lascio sempre
a completa disposizione e in più ti pago anche gli
interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un ottimo
affare. Ma per credere che sia tutto vero bisognerebbe
essere degli idioti. E' ovvio che c’è l’inganno, che
c’è il trucco. Eppure sono proprio gli stessi termini che
ci propone il banchiere e che accettiamo nel contratto di
conto corrente".
Capito il trucco? Ci chiamano DEPOSITANTI, la legge stessa
ci definisce depositanti, ma in realtà noi siamo dei
PRESTATORI, siamo dei mutuanti!!!
Quindi se la banca questi soldi a sua volta li ha prestati a
qualcuno (e non li ha prestati certo per 3-4 giorni o per
una settimana), come diavolo fa a poterli restituire così,
su due piedi, su improvvisa richiesta, o a distanza di
qualche giorno, a chiunque si presenti in banca per
ritirarli??
Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere qualche
legittimo sospetto che fa sorgere altre domande.
Forse a questo punto vi chiederete anche, ma quando paghiamo
o preleviamo con il bancomat una cifra inferiore, non vale
lo stesso ragionamento? Come facciamo a disporre di una
cifra che in realtà è di PROPRIETA' della banca e nel
frattempo è stata prestata a qualcun altro magari per un
periodo di tempo di due o tre anni? Ma che razza di magia è
questa?
Insomma se questi euro li abbiamo prestati alla banca, e la
banca li ha prestati a qualcun altro, essi sono quindi in
mano o nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.
Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad essere a vostra
disposizione anche sul vostro conto corrente?
Ancora una volta, quindi, chiediamoci: DI CHI SONO VERAMENTE
QUESTI SOLDI?? Chi è il vero proprietario di questi
fantomatici soldi? VOI, LA BANCA o il SOGGETTO TERZO al
quale sono stati prestati?
Il bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli
stessi soldi li ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove
soggetti ciascuno dei quali, proprio come fate voi li tiene
su un conto corrente ed esattamente come voi pensa di essere
il legittimo proprietario e pensa di disporne liberalmente
(almeno fino alla scadenza del termine convenuto dal
prestito concesso dalla banca).
QUINDI LA RISPOSTA QUALE E'?
CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI SOLDI?
SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE?
E' possibile mai questa assurdità??
AHIME'... signori, questa assurdità è possibile: questa
magia non è niente altro che la riserva frazionaria. Un
paradosso frutto di un aborto giuridico creato appositamente
per concedere al banchiere un privilegio unico ed
estremamente potente.
La riserva frazionaria è anche la ragione per cui da che
mondo è mondo si verificano forti cicli economici,
accompagnati da devastanti crisi bancarie e sistemiche. Non
sono gli speculatori, non sono i terremoti, non sono i
commercianti o gli evasori, non sono la globalizzazione. i
CDS, gli spread, lo short selling, o qualche altra
diavoleria. E' la riserva frazionaria!
Con la Tragedia dell'Euro, con la crisi del Dollaro, con la
crisi globale di questo III millennio siamo solo davanti al
peggior ciclo e alla peggiore crisi di tutti i tempi.
L'immensa forza devastatrice che questa crisi porta con sé
e di cui abbiamo appena visto una prima leggera
manifestazione nel 2008 e una seconda ancora leggera in
questi ultimi mesi, è resa possibile dall'intervento
sistematico delle banche centrali che per quasi 100 anni
hanno posticipato il giorno della resa dei conti: quello in
cui i 10 presunti proprietari della stessa cifra di denaro
si presenteranno allo stesso sportello per richiedere lo
stesso ammontare di denaro.
Ammontare di denaro, tuttavia, che non è più niente, solo
un numero, al più un pezzo di carta colorato riproducibile
a volontà dalla banca centrale. Però, quella riproduzione
fisica a volontà, necessaria per soddisfare solo la metà
di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze devastanti. Non
a caso, con la scusa di fare la guerra a quegli appestati
meglio noti come evasori fiscali, da qualche tempo è
partita la campagna mediatica mirata a vietare, tassare, o
abolire il contante.
E' infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa di rivalere
la proprietà del denaro su qualcosa di fisico, cioé
smaterializzando al 100% il denaro, che l'aborto giuridico
sottostante alla riserva frazionaria potrebbe essere tenuto
nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili effetti
negativi ad esso collegati potrebbero essere posticipati
ancora per qualche anno.
La sostanza tuttavia non cambia, il problema sotto c'è, si
è stratificato per cento anni, oggi è enorme, la sua
risoluzione sarà dolorosissima, e continuando a
posticiparla con qualche escamotage tipo tassare o vietare
il contante non si farà che aggravarla ancora.
Quindi se ancora non l'avete capito, questa crisi, questa
enorme crisi non è niente altro che il risultato di una
TRAGEDIA GIURIDICA. Al fine di privilegiare l'attività
bancaria rispetto a ogni altra attività commerciale, per
motivi ben noti a chi del tutto idiota non è, la
legislazione sul contratto di deposito bancario ha lasciato
una ampia e drammatica zona di grigio sulla proprietà del
denaro che si muove attraverso il sistema bancario.
Se ogni conflitto, problema, crisi, è sempre riconducibile
ad una cattiva definizione dei diritti di proprietà, la
proprietà sul denaro bancario rimane totalmente indefinita
e confusa a causa di un contratto che non costituisce né un
deposito né un prestito ma vuole essere entrambe le cose
allo stesso tempo. Questo è l'errore più tragico di tutti
che sta a monte di qualunque problema economico del passato
e del presente.
Se volete saperne di più e ancora non l'avete fatto,
leggetevi uno in fila all'altro Cosa è il Denaro e La
Tragedia dell'Euro, sono testi alla portata di tutti che
dovrebbero essere letti da tutti già in età scolare. I
principi e i concetti in essi contenuti dovrebbero essere
noti a tutti coloro che hanno un conto in banca; dovrebbero
fare parte della cultura di ogni indignato che si rispetti e
che vuole evitare di tirarsi solo la zappa sui piedi;
purtroppo, all'alba del terzo millennio, sono principi e
concetti che neanche una persona su centomila conosce o
sospetta minimamente.
===
Per fortuna che il Dr. Pedone ha intitolato il comunicato:
"Eliminare il denaro contante per UNA SOCIETA' PIU' GIUSTA E
PIU' SICURA"...
Sicuramente, viste le sue rappresentate competenze in
materie finanziarie ed economiche, avrà voluto testare la
preparazione degli utenti (VERI E NON DI PARTE) che
intervengono a commentare i suoi comunicati/articoli; NON
posso pensare invece che sia stato così distratto da non
tenere conto di questa gigantesca anomalia che si
alimenterà maggiormente con la scusa di limitare/eliminare
il contante per ragioni fasulle o, peggio ancora, che sia un
facente parte della confraternita Bankenstein...
12 gennaio 2012 18:33 - lucillafiaccola1796
si stanno incartartando nella merdella!!!! hanno il cervello
delocalizzato, sionato, dronato, torturato, bombardato...non
li facciamo ancora soffrire... eutanasiamoli sti'
evasmafgovgiornbankiers!!!!!
11 gennaio 2012 15:49 - alcianpas
Premesso che secondo me prima o poi ci si arriverà, faccio
notare i punti che ne costituirebbero il rovescio della
medaglia:
1) sarebbe un dramma per le persone non portate per la
tecnologia: a noi sembra facile digitare un pin, ma c'è
ancora una generazione di cui pochi sono propensi a queste
cose;
2) Visto che l'idea vuole prevenire il denaro sporco o evaso
, prima di attuarlo bisognerebbe impostare anche la
protezione dei dati personali, in modo che con questo
sistema siano evincibili solo i dati essenziali: ad esempio
da un conto corrente poter vedere (chi è delegato a farlo,
ovvero la Finanza e/o l'agenza delle entrate) quanto denaro
entra , direttamente per tassarlo (possibilmente una volta
sola) o per verificare che sia stato regolarmente
dichiarato, nel qual caso però senza indagare ulteriormente
. Pochi infatti pensano ai contraccolpi che subirebbe la
privacy, se oltre al denaro che ad un cittadino entra (che
l'agenzia delle entrate ha il diritto/dovere di controllare)
fosse noto anche come lo spende, perchè le abitudini fanno
parte della privacy: se vengono spesi in medicine dovrebbe
rimanere l'oscuramento del nome del farmaco che gia da
almeno un anno avviene, ed estendere questa cosa ai
parafarmaci, e ancora fare in modo che nei pos il medico sia
identificato con un codice, da cui non sia troppo facile
risalire al nome del medico o alla specialità;
3)dovremo porci il problema di cosa escogiteranno i
delinquenti , che non cesseranno di esserci : cambieranno
genere? Si tornerà ai furti di bestiame ?
Tra gli aspetti buoni che da un sistema come questo ci si
può aspettare, invece ci sarebbe che:
1) si preverrebbe la possibilità di ricatto al cliente da
parte del commerciante o del professionista : se non
esistessero piu banconote o monete egli non potrebbe dire "
col pos 400 €, coi contanti 550 " (che sarebbe simile a
quanto fanno adesso molti di loro per non fare fattura o
ricevuta) ;
2)Non sarebbe piu una gross ascocciatura perdere il
portafoglio, perchè un bancomat o altra carta si duplica
senza perdere il contenuto;
3)Il furto di denaro forse non avrebbe piu senso;
3) non avrebbero piu la possibilità di esistere i venditori
ambulanti abusivi (cioè senza licenza e in nero) .
9 gennaio 2012 19:01 - lucillafiaccola1796
voglio, anzi ESIGO il con tante monete d'orO, non di
tungsteno placcato!!! AHO Hà NISCIUNO E' FFE$$O!!!! I
SOLDINI CI VOGLION FOTTRE IN 1 CLIC!!!
MA GUARDA KE BELLA PANZANATA!!!!
4 gennaio 2012 18:47 - JOKER
Se ti rivolgevi a me, sfondi una porta aperta! L'ho più o
meno scritto in precedenza quello che riporti tu.
Le organizzazioni criminali più potenti sono coloro che
hanno il controllo della moneta...in tutte le sue
forme...così si evince...
3 gennaio 2012 19:11 - claudio5518
dimentichi che la criminalità prospera già e lo farà
sempre meglio anche se finisce il denaro contante
Ecco qui col 95% del denaro già elettronico, come si evade,
quanto si evade e chi evade...
Una domanda:
Ma come fanno a guadagnare così tanto solo per delle
prestazioni di servizi e delle spese di gestione conto ed un
po' di interessi su finanziamenti e mutui?
30 dicembre 2011 10:25 - savpg8801
Però un bel ragioniere in casa a tener dietro a migliaia e
migliaia di pezzi di carta...quello ci vuole! E poi se non
fai la dichiarazione presso un esecutore qualificato e in
via telematica che si assume in proprio la bontà e la
correttezza dei giustificativi detraendi e solo lui è
autorizzato, non se ne fa nulla, in quanto ne diviene
responsabile esecutivo. Inoltre tutta questa carta può
essere manipolata, essere fasulla, rilasciata in doppia
contabilità o con macchinette non collegate ed ancora come
minimo ci vuole il codice fiscale....anche per le caramelle
sennò io raccatto i foglietti che trovo in giro e ciao
bella ciao. Chi è il controllore ufficializato che va a
leggersi tutti i codici se sono esatti corretti e le
tipologie di detraibilità congrue? La battuta delle
caramelle denota proprio concetti che vanno con le proprie
gambe.
Ma i conti dello stato che sono? Vacche libere da mungere?
E lo Stato come farebbe a fare le proprie previsioni, i
bilanci preventivi, i piani di spesa e di introiti, senza
conoscere che tu con la tua invenzione, che forse ho
sbagliato persino a considerare commentabile, non potresti
preventivamente comunicare nulla allo Stato di
quantificabile per i propri conti, salvo dopo almeno un
anno? Che ne sa lo Stato se tu e milioni di altri cittadini
detraerete legalmente e quanto? Come farebbe lo Stato a fare
i propri conti ora per ora, per ragioni che, mi rendo conto,
sicuramente non conosci.
Le proposte del genere, se fossero fattibili e convenienti
per tutti, sarebbero già state fatte, ma non da qualche
singolo ingenuo e limitato proponente di astrusità del
genere, ma da parti economiche, sindacali,
associazionistiche ..e dallo Stato stesso in ultima
analisi.
Inoltre, per poter al minimo funzionare, questa valanga di
dati dovrebbe essere vagliata, controllata, quantificata
dettagliatamente e non a campione, altrimenti il gioco delle
probabilità di essere beccati è quasi zero.
Poi io cittadino, se debbo pensare che tu altro cittadino
sei uno spendaccione e ti detrai spese che alla fin fine
(attraverso il meccanismo delle detrazioni) vai a colpire
anche me che sono parco e oculato....sai quanto mi starà
bene.....!!
Senza poi entrare nel merito che i venditori, costretti a
denunciare tutto, aumenterebbero a dismisura i prezzi e il
costo della vita.....quindi...il cane che si morde la coda.
29 dicembre 2011 21:45 - N.Dilella
Eliminare il denaro contante credo che sia il modo meno
adatto per combattere l'evasione fiscale, anzi credo che sia
il modo migliore per far nascere vere e proprie banche
clandestine del denaro contante... Perchè..., Se avessi
intenzione di evadere (ad esempio sull'acquisto di una casa,
per parlare di importi consistenti 300.000 euro), andrei a
stipulare il contratto di affitto con il costruttore o
venditore per metà dell'importo realmente pagato (cosa che
il venditore "...quasi sempre pretende", 150.000 con il
mutuo, su cui vado a pagarci le mie belle tasse, e 150.000
dalla nuova banca clandestina, in genere gestita dalla
malavita.
Il costo dei soldi? ogni 100 euro pago 110 euro.
Mi conviene comunque sul risparmio delle tasse.
Il venditore, non potendo versare la somma sul suo conto
corrente lo riporta alla stessa banca, lasciandoci un'altra
percentuale.
Morale della favola i 100 euro costano oggi 115 euro.
Sembra molto strano questo scenario?.....
Se si VUOLE, cosa che non capisco perchè, eliminare
l'evasione fiscale, regime semplice di scarico di tutte le
spese, comprese le caramelle, io pretenderò lo scontrino
fiscale da tutti, li conservo, ho guadagnato 1.000 meno 600
di scontrini mi restano in tasca 400, posso anche ammettere
di pagare il 70% di tasse, ma su quello che realmente mi
resta.
Sparisce qualsiasi evasione, anzi non servono più nemmeno i
commercialisti.
29 dicembre 2011 21:07 - savpg8801
Anch'io ho sempre problemi con le poste. Per riscuotere un
rimborso ho tentato per due giorni...sempre file di ,oltre
cinquanta numeri.
Finalmente il terzo giorno vado la mattina alle otto e
mezza; davanti avevo un signore che doveva pagare con il
bancomat. Allora, ti muovi? uffa basta fare la coda! ma
dovìè andata l'impiegata...E' la dietro al
telefono...forse chiama qualcuno che venga con il carro
attrezzi per sbloccare il danaro elettronico...
Ma no...niente da fare..fila kilometrica in attesa con i
denti jacovittiani de fuori.... Ritorna la cassiera...il
bancomat è di nuovo rotto.. deve pagare in contanti...
Siiiiiii con la odiata moneta fatta di puzzolenti,
riciclati, mafiosi, demutandati euros.... Ma io non li
ho...dice il signore...io mi fido del danaro elettronico. Mi
hanno detto che è meglio così che così si eliminano i
mafiosi e gli spacciatori e i mazzettari..
Insomma...raschiando nelle tasche trova tutto quello che
tiene per le elemosine e riesce a pagare...poi deve andare
in banca a ritirare...si perchè la rete NON FUNZIONA: Ma
s'è fuso il fusibile?
29 dicembre 2011 19:51 - lucillafiaccola1796
stamattina alla posta m'hanno preso per gli ischi ricoperti!
e mal gliene incoglierà... i computer s'era bloccati... poi
si sono sbloccati tutti, meno quello in cui si stava
operando con i miei bollettini... fatto notare ho richiesto
intervento del direttore che dovrebbe risolvere i problemi e
pure quello HA OSATO prendermi per le Natiche!!! loro NON
sanno chi si sono messi CONTRO!!!! M'HANNO RIFILATO 1 SACCO
DIPANZANE CREDENDO IO FOSSI UNA SPROVVEDUTA!!!!! domani ci
rivado e qualche ven detta la escogiterò... nel frattempo
mi auguro CON FORZA equita' e SPREAD che la Natura abbia
fatto il suo dovere e li abbia sputati nel NULLA!!!!!
28 dicembre 2011 10:20 - MaxP...
Non sono per niente d'accordo dire che lo stato fallirebbe
perchè tutti si fanno fare lo scontrino o la fattura mi
sembra il colmo, pensare che l'iva pagata porti al
fallimento dello stato questo poi è ancora più
incredibile.
E' ovvio che le deduzioni o detrazioni alla fine comportino
un bonus per i contribuenti e non un esenzione al pagamento
delle tasse, necessarie per far funzionare l'intero sistema,
ovviamente si dovrà eliminare ingiustificati privilegi,(
vedi situazione delle regioni autonome o finanziamenti
pubblici a fondo perduto per l'editoria ecc.
Altre soluzioni non ne vedo
27 dicembre 2011 21:17 - savpg8801
Bene, d'accordo sulla negazione del principio che qualcuno
sognando declama come panacea dei mali economico-monetari
per sanare qualcosa che non è sanabile con questi ingenui
mezzi, l'introduzione di un macchinoso e dipendente da ogni
filo di vento apparato elettronico sostitutivo di
circolazione fisica di moneta.
Ma che ogni tanto qualcuno salti fuori con, ad
esempio:......detrarre o dedurre le spese fatte durante
l'anno dalle tasse in sede di dichiarazione dei redditi....
ma che iper-pensata! Ma chi pensa queste cose vive forse
fuori del mondo?
Detrarre a carico di uno stato in ventilato pre-fallimento
ti sembra una grande trovata?.
Circa settecento e più agevolazioni, detrazioni,
favoritismi che pescano nel torbido del principio
clientelare di favorire qualche improbabile votante o
associazione, sono stati individuati per essere eliminati
prossimamente. Perchè? perchè equivalgono a molte manovre
finanziarie e spesso concessi per zittire qualche parte o
qualche comparto che fa comodo a qualcuno o rompe alla
grande. Non ci sono soldi neppure per la carta igienica
negli asili e qualcuno vuol spillare soldi(enormità di
soldi) allo Stato(che poi siamo noi tutti) detraendo spese,
quindi decurtando tasse.E non si creda che facendosi dare da
tutti la fattura(o regolare scontrino con tanto di codice
fiscale dell'acquirente), questa rimanga con gli stessi
corrispettivi! Te la faranno pagare cara, anche più cara,
perchè gli emittenti a loro volta le tasse preferiscono non
pagarle e farle pagare al consumatore.E' così che tutto
lieviterà di prezzo. E' così che tutti fanno e faranno.
Sono come le accise sulla benzina che vengono messe per
qualche motivo e mai più tolte.
E lo Stato paga con i nostri soldi e quando non bastano
emette debito pubblico che rovina tutti indistintamente,
nella Nazione e fuori.
Immaginiamo 20 o 30 milioni di contribuenti che fanno il
730(o unico). Se si concedesse di detrarre cinque o
diecimila scontrini cadauno annualmente lo stato fallirebbe
effettivamente in poco tempo o emetterebbe ulteriore
debitopubblico. Inoltre ci vorrebbe sempre il commercialista
o il patronato per compilare tuttociò con
responsabilizzazione di corretta esecuzione e spese
ulteriori.
Quindi l'ingenuo che va a mungere lo Stato, mungerebbe se
stesso. E il povero molto più del ricco.
27 dicembre 2011 18:37 - MaxP...
Personalmente sono contrario all'obbligo dell'eliminazione
dei contanti e di consweguenza alla sottoscrizione di un
conto corrente in una banca "privata" ossia una società che
fà solo e sopratutto gli interessi degli azionisti, e non
dei clienti.
Vi immaginerete cosa succederebbe se la banca dovesse
fallire per colpa di un esoso CDA che pretende speculazioni
in leva per gartantirsi stipendi sempre più cospiqui?
I poveri cittadini Italiani si troverebbero di colpo in
mutande e senza colpa alcuna!!!!
I mutuali per la casa perderebbero tutto, idem per tutti
quelli che hanno sottoscritto dei prestiti.
Poi II° per prelevare bisognerà sempre dipendere da un
organismo terzo che darà un parere su ciò che non gli
appartiene (il nostro denaro) e a livello di illeciti si
sanerebbero solo quelli di piccole dimensioni dei più
piccoli, e non di quelli che costruiscono società a Doc per
evadere il fisco, vedi società off-shore o sistema a
scatole cinesi.
Secondo me l'unico sistema per eliminare il "nero" e dare
agli Italiani la sovranità sui proprio portafoglio e quello
di cambiare il sistema di tassazione permettendo anche ai
privati di detrarre o dedurre le spese fatte durante l'anno
dalle tasse in sede di dichiarazione dei redditi.
Sarebbero così premiati tutti quelli che spendono e quindi
rilanciano l'economia nazionale, e penalizzati quelli che
non lo fanno.
La presente manovra varata dal ns. governo non la definirei
"salva Italia" ma AFFOSSA ITALIA proprio perchè deprime i
consumi e blocca la tanto decantata crescita.
Cosa ne pensate?
27 dicembre 2011 9:38 - Alessandro_Pedone
@Kozzu
Come ho scritto nel comunicato stampa il problema della
privacy, se il denaro elettronico è progettato bene - come
noi vorremmo - non esiste. Il trasferimento di denaro da un
portafoglio elettronico all'altro avverrebbe - esattamente
come per il denaro fisico - in maniera totalmente anonima
(ovviamente nei limiti di legge, cioè quando la legge
consente il pagamento in denaro contante).
I portafogli elettronici, come li vediamo noi, non sono
altro che un'evoluzione del denaro contante. Con tutte le
stesse caratteristiche, salvo il fatto di non poterlo
occultare.
In fatto di privacy, però , sarebbe assolutamente IDENTICO.
26 dicembre 2011 19:40 - lucillafiaccola1796
se gli u-mani avessero la dignità che ha avuto Giorgio
Bocca l'unico partigiano italiano he non ha abiurato al
contrario di tanti sedicenti ex, MAI stati comunisti, ci si
potrebbe "prestare" ricchezza senza l'intervento delle
banche. ma i furboni non li restituirebbero ai comuni
mortali, mentre sono corrono per restituire alle banche o ai
fiomasi ché altrimenti li fanno dentro!!!! e ben gli
Sta.Lin che sono stronBissimi!!!!
25 dicembre 2011 12:13 - kozzu
gia ho spiegato il mio punto di vista un mese fa. voglio
solo aggiungere una cosa: lo sapete a cosa servono le varie
carte che danno sconti nei supermercati? Certo che lo
sapete, per indagini di mercato e dunque sanno che il
possessore xy il giorno g ha coprato un dato prodotto. Se
dovesse entrare in essere questo sistema, significherebbe
che siamo quasi alla situazione di un Grande fratello (mi
riferisco al libro!) che conosce i nostri movimenti i nostri
gusti ecc. E la privacy?
ho visto che è ricomparso radius, è da mesi che mi deve
una risposta, ma forse gli mancano le parole..
25 dicembre 2011 11:32 - JOKER
Con riferimento al precedente mio intervento, posto qui un
recente comunicato di ADUSBEF.
===
COMUNICATO STAMPA
MANOVRA: IL GOVERNO DEI BANCHIERI VARA UN DECRETO
“SALVABANCHE” NON “SALVAITALIA”, CON LA GARANZIA
STATALE SUI BOND, L’OBBLIGO DI APERTURA DEI CONTI CORRENTI
BANCARI E/O POSTALI,ICI DI FAVORE A BANCHE ED
ASSICURAZIONI!
ADUSBEF IMPUGNERA’ ALLA CONSULTA L’OBBLIGO APERTURA DEI
CONTI CORRENTI.
Più che un decreto “salva-Italia”, è una manovra
smaccatamente “salva banche”, con la garanzia statale
sui bond bancari, l’obbligo di aprire un conto corrente
imposto a 6-7 milioni di cittadini e di pensionati scambiati
per evasori, che hanno il diritto di libera scelta se cadere
o meno nelle grinfie dei banchieri, la rivalutazione di
favore degli estimi catastali (20%) a banche ed
assicurazioni, rispetto al 60% delle abitazioni delle
famiglie e dei comuni mortali.
Nessuno, neppure lo Stato può imporre ai cittadini
l’obbligo di aprire un conto corrente bancario, che costa
in Italia 295,66 euro,contro una media di 114 euro
dell’Europa a 27,o di utilizzare una carta di credito per
ingrassare quegli stessi banchieri che dopo aver provocato
la crisi, sfornano ricette a loro uso e consumo per
addossarne i costi a lavoratori e pensionati in regola con
gli adempimenti fiscali, continuando a perpetrare
l’ideologia del debito ed un principio di imprudenza ed
avventatezza economica, che consente di ipotecare il reddito
che si guadagnerà dopo decenni ed addirittura quello dei
propri figli con l’uso massivo della monetica.
Le banche italiane – ha detto il presidente dell’Abi
Mussari- sono disponibili a ragionare su un conto corrente a
zero spese per i pensionati al minimo e sui costi delle
carte di credito alla luce delle misure del Governo, ma non
sono disponibili a dare gratuitamente servizi che costano
alle imprese bancarie, evidenziando che quelli collegati
alle carte di credito, sono servizi che hanno dei costi, dei
rischi, che vanno remunerati come qualsiasi altro servizio
offerto dalle imprese, confermando i sospetti sulla trappola
insita nell’art.12 del decreto, che sarà impugnato
dall’Adusbef alla Consulta qualora non venga eliminato il
comma che impone di riscuotere pensioni superiori a 500 euro
(portati a 980 euro dopo le nostre vibrate proteste) tramite
i canali bancari e/o postali.
Se la tracciabilità è sacrosanta per combattere
l’evasione, non si capisce la compatibilità di un comma
che obblighi la riscossione delle pensioni tramite conto
corrente bancario e/o postale con quanto previsto dal comma
1 dell’art.12: “al fine di rafforzare i meccanismi di
prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo
di riciclaggio di proventi illeciti”, a meno che non si
consideri la pensione dei vecchi frutto di riciclaggio.
La crisi sistemica è il frutto avvelenato della finanza
derivata, dell’azzardo morale dei banchieri,
dell’ideologia del debito: “Vivere a credito – dice
ZYgmunt Bauman- dà dipendenza come poche altre droghe, e
decenni di abbondante disponibilità di una droga non
possono che portare a uno shock e ad un trauma quando la
disponibilità cessa. Oggi ci viene proposta una via
d’uscita apparentemente semplice dallo shock che affligge
sia i tossicodipendenti che gli spacciatori: riprendere, con
auspicabile regolarità, la fornitura di droga. Andare alle
radici del problema non significa risolverlo all’istante.
È però l'unica soluzione che possa rivelarsi adeguata
all’enormità del problema e a sopravvivere alle intense,
seppur relativamente brevi , sofferenze delle crisi di
astinenza”.
Imponendo una norma assurda,il Governo dei banchieri non ha
capito che per combattere la crisi non serve l’istigazione
al debito ed il ricorso massivo all’uso delle carte di
credito per ingrassare le banche ed insegnare l’arte di
vivere indebitati per sempre, ma nuovi modelli di
austerità, senso della misura con il denaro reale ed i
guadagni certi,non con il denaro virtuale e l’illusione
salvifica della moneta di plastica, perché la filosofia di
vite a debito ed al di fuori delle proprie possibilità, è
foriera di gravi disastri che stiamo già pagando a caro
prezzo.
Ieri sera ho potuto constatare, che l'associazione dei
consumatori ADUSBEF, nella persona del suo presidente, è
apparso su Striscia La Notizia per informarci ulteriormente
dei comportamenti anomali delle banche...e non ci è andato
troppo per il sottile. La critica aspra era rivolta al
medesimo argomento oggetto del presente thread.
Noto che ADUSBEF è molto attiva contro i soprusi delle
banche ed ha pure sostenuto con i propri legali il famoso
cittadino che era riuscito a far condannare Bankitalia a
rimborsare il profitto del Signoraggio (salvo poi vedersi la
sentenza ribaltata in cassazione, guarda caso da componenti
della commissione tra i quali qualcuno successivamente è
stato arrestato per reati finanziari).
Di posizione diametralmente opposta, così almeno pare, i
responsabili di questa associazione di consumatori ed in
special modo i responsabili di questa apposita sezione del
portale.
Domanda/considerazione: come mai 2 associazioni di
consumatori di cui una che risulta attiva da svariati anni
contro i comportamenti palesemente anomali delle banche,
mentre l'altra, al meglio fa finta di non volerci sentire da
quell'orecchio e al peggio sminuisce/appoggia/difende il
loro criticabile operato?
24 dicembre 2011 19:31 - lucillafiaccola1796
qualcuno qui... ho cercato e non ho trovato...
ha risolto il problema con l'uovo di colombo cristoforo
intendo, non quello che vola
non aboliranno MAI IL DENARO CONTANTE cme farebbero a pagare
tangenti, fondi neri, mazzette ecc?
infatti, questo ragion amento taglia la testa a tutti i
tori, vergini, scorpioni, leoni, cancri, arieti, ecc...
è solo terrorismo di $tati!!!!!
24 dicembre 2011 17:59 - savpg8801
Si notano le garanzie dello Stato (o è meglio quella del
mio assicuratore?) come funzionano!. Lo Stato fa e disfa
leggi a banaderuola. Si notano le promesse o tutti i
marchingegni che lo Stato ha individuato e applicato; dalle
autocertificazioni, alla tutela della privacy (adesso tutti
mi conoscono e mi bombardano di ogni cosa, dai viaggi alle
cene, dalle promesse di vincere a quelle di farmi
fotografare con Belen o di regalarmi l'I-Pod) Le
autocertificazioni ci hanno messo 20 anni per essere
accettate dalle amministrazioni, specie pubbliche o simili.E
poi servono solo a dichiarare il falso, dato che ne prendono
uno ogni mille.
Se non firmi ogni 2 giorni documenti per la privacy non fai
un nulla, non fai conti correnti, non fai contratti, non fai
assicurazioni.
C'era il segreto bancario; solo con mandato di un giudice si
potevano aprire i segreti di un indagato. Adesso il
poliziotto americano ti guarda anche nelle mutande. Ti
piazzano controlli e telecamere dovunque(dicono per la
criminalità) ma sai che quella se ne fa un doppio baffo?,
vanno un po' più in la.
E il tempo che mi faranno perdere anche solo per farmi
accertamenti(magari inutili) su parametri che rileverà il
Serpico e suoi attenti esaminatori?
E poi mi si viene a dire, a me che credo di essere una
persona onesta, almeno per pagare le tasse, che sarò un
consumatore "anonimizzato", che potrò spendere pagando il
kilo di arance, o le due dosi dal drogaiolo, utilizzando una
carta senza che nessuno sappia niente?
Che questo delizioso sistema, tarato per prendere
delinquenti, si lascierebbe incontrollata la circolazione
monetaria in modo anonimo?
Ma che incongruenze.
Impiantare un simile carrozzone è come voler sparare
all'elefante con la cerbottana a piselli.
24 dicembre 2011 17:26 - Alessandro_Pedone
@alcianpas
Se il denaro fisico venisse sostituito da strumenti
elettronici sarebbe semplicemente un'evoluzione del denaro
attuale.
Niente sarebbe impedito, né le sartine di lavorare e
neppure, eventualmente, l'elemosina.
Lo stato, oggi, mette a disposizione carta e metalli da
utilizzare come moneta. Domani metterebbe a disposizione un
portafoglio elettronico. Tutto quello che oggi si può fare
con il denaro contante si potrebbe fare con il portafoglio
elettronico. Niente escluso. Solo più sicurezza per tutti.
E' difficile da immaginare come tutte le cose che ancora non
si sono viste, ma non ci sarebbe niente di precluso.
L'unica cosa è che sarebbe impossibile non dichiarare il
denaro che si incassa. Ciò non significa dover dichiarare
da dove si è incassato e dove si spende. L'anonimato delle
transazioni sarebbe garantito.
24 dicembre 2011 13:50 - JOKER
Eliminare il denaro contante (che l'autore riporta essere
meno del 5% della massa monetaria circolante) con il "nobile
proposito" di colpire l'evasione fiscale, è pura
illusione...ed anche disattenzione su quello che si va a
scrivere.
Provare a colpire quelle piccole attività che maneggiano
contanti e che si presume siano il punto focale
dell'evasione fiscale rende inverosimile il proposito
riportato.
Le "evasioni fiscali" che inducono poi i piccolini a
"galleggiare" come possono, non sono altro che la
conseguenza di "evasioni fiscali" ben più grandi che
vengono sistematicamente compiute a livello planetario dalle
grosse società industriali, finanziarie, bancarie e
commerciali, con la complicità di trattati, accordi
internazionali e personaggi chiave sotto il controllo
dell'élite di potere che beneficia di tali situazioni.
Professionisti internazionali sono profumatamente pagati per
gestire architetture societarie messe appositamente a
disposizione per i loro ricchissimi mandanti...ricchissimi
appunto per l'adozione di tali escamotage.
Sono quest'ultimi che polverizzano le ricchezze dei vari
Stati, che trovandosi sempre deficitari, sono costretti a
drenare risorse ai propri cittadini impoverendoli e
costringendoli quindi ad arrangiarsi come possono...anche
facendo un po' di nero (un'ombra pallida in confronto a
quanto evadono i pesci grossi)...o riducendo alcuni ad
imboccare la strada dell'illegalità per puro spirito di
sopravvicenza, mentre i veri criminali si trincerano dietro
l'intoccabilità delle leggi fatte creare ad hoc per
consentire loro di continuare nell'impunità a perpetrare
nefandezze a danno della collettività.
Ridurre il contante servirà solamente a creare ulteriore
scompiglio e disagio ai poveri cittadini; la criminalità
con la "C" maiuscola prospererà anche senza contante, così
come accade ora col 95% di denaro elettronico in
circolazione.
24 dicembre 2011 0:29 - alcianpas
certo che però il mondo sarebbe ancora piu spietato: non si
potrebbe piu chiedere la carità, e se qualcuno ti chiede
qualche euro (rifiutando la richiesta di un'ambulanza)
dicendoti che sta male e "dimostrandoti" che prende
abitualmente il Voltaren non devi arrenderti per paura di
fare un'omissione di soccorso . Ma se volessi fare elemosina
non puoi farla piu. Piuttosto se ha fame gli offri una
brioche (ma deve prenderla con te) .
Poi le sartine non potrebbero piu lavorare in casa: ma a voi
non capita di avere i pantaloni da accorciare? Lo sapete che
nei piccoli centri negozi di sartoria non ci sono ?
E se vuoi dare una mancia a qualcuno cosa chiedi, di
favorirti il pos ? E se vuoi regalare qualche euro a un
nipotino ? Così verrai giudicato per quanto dai, non potrai
piu far finto che dai 5 euro perchè è il taglio piu
congruo di cui disponi. Io la piccola moneta la lascerei. O
lei, autore dell'articolo, pensa che il carrozziere
accetterebbe in tal caso solo pagamenti in moneta? Se ha una
casa grande nasconde anche quelli ...
23 dicembre 2011 21:39 - savpg8801
Ne ho sentite di tutte: quindi, quando si portano tante
ragioni (buone o cattive che siano) discordanti, opposte e
qualche volta limitate nel ragionamento, significa solo che
manca univocità. Saprete che significa anche infattibilità
globale. Quando non ci si trova d'accordo, qualsiasi
decisione avrà sempre degli oppositori e il fenomeno non si
avvererà mai. Intendo completamente, a meno che......un bel
falò in tutte le piazze e chiusura dei confini. Ma si
darebbe impulso enorme alle già tanto invocate e, dicono,
già esistenti monete alternative (vedansi tante discussioni
in proposito).
Vi pare che possa avvenire?
Ditemi, allora se esiste un Paese, una Nazione in cui
l'azzeramento della moneta cartacea(e divisionale metallica)
esista legalmente al 100%.
E' facile capire che se non vi è la totalità assoluta, il
sogno di fine estate non potrà mai funzionare.
Porterà solo guai agli onesti o ai nostalgici come voi
asserite, voi fautori dei piccoli giardinetti delle
chiavette per anziani o degli smartphone a energia atomica,
o delle plastiche ricaricabili dalle cento operazioncine
giornaliere incontrollabili perchè la gente un passatempo
così proprio non gli va di crearselo.
E il vostro sogno di eliminare le mafie, gli spacci, gli
assalti ai furgoni o ai bancomat, i sequestri, le
mazzetterie varie, gli spalloni per oltre confine, le
bustarelle anonime, ecc. , sarà veramente un bello studio
tecnico delle invenzioni inutili da passare al novero dei
ponti incompiuti, degli ospedali costruiti ma mai
utilizzati, e delle perdite di tempo dedicate a costosissime
e malfunzionanti progettazioni che verranno fatte
inutilmente da torme di illuminati esperti di invenzioni
tecniche invece di cose più serie e drasticamente valide
per combattere i fenomeni criminali con veri mezzi non
virtuali o di tipo spot.
Anche se circolasse solo un 1 ‰ del circolante attuale,
senza attuazione della eliminazione in ""totalità assoluta
legale"" tutto sarebbe vano.
23 dicembre 2011 14:59 - Cepu
Non c'è storia. Il denaro contante è la linfa nella quale
prospera ogni forma di criminalità e di illegalità: dalle
mafie alla criminalità comune, dalla corruzione
all'evasione fiscale.
Quando si invoca la privacy, si chiede in realtà la
franchigia di fare dei "piccoli episodi" di trasgressione:
ma i vantaggi del contenimento e/o dell'eliminazione
superano di gran lunga gli svantaggi.