COMMENTI
  (Da 1 a 30 di 153) ->   >|
4 ottobre 2012 19:53 - fabiologico
Buongiorno a tutti, vorrei poter mettere altra carne al fuoco sull'argomento, sperando di togliere qualche dubbio.
La piaga dell'evasione fiscale colpisce ogni società ed ogni forma di governo su questo pianeta. Ci sono situazioni sostenibili, dove la mancanza di introiti dello Stato è minima sia per una coscienza civile più marcata, sia per un maggiore controllo da parte delle istituzioni; e ci sono invece situazioni croniche, incancrenite, dove risulta virtuoso chi s'inventa nuovi metodi di evasione e dove la criminalità organizzata , la politica e l'imprenditoria corrotta non hanno un contrasto efficace e dilagano senza freni; l'Italia è uno di questi Paesi se non il Paese guida nella corruzione, nella criminalità e nell'evasione fiscale.
Quella che vorrei proporre qui è una soluzione piuttosto radicale, ai limiti della repressione della libertà individuale , ma che ritengo l'unica praticabile per giungere ad una soluzione del problema.
Scartate le soluzioni persuasive e bonarie che insisterebbero sulla coscienza civile degli evasori(ovvero sulla minaccia che se non si pagano le tasse Babbo Natale non porta i regali) ho inizialmente pensato ad un inasprimento delle pene per gli evasori, immaginando un Governo che emanasse una legge del tipo: "A partire dalla prossima dichiarazione dei redditi, chiunque fosse scoperto ad evadere le tasse sarebbe passibile di azione penale e di condanne variabili da 5 a 20 anni a seconda dell'entità dell'evasione, senza possibilità di attenuanti o condizionali, con processo per direttissima e carcerazione immediata in caso di condanna di primo grado, con l'obbligo del pagamento di una somma doppia rispetto alla somma evasa". Una legge 'marziale' insomma, una legge straordinaria per una situazione straordinaria. E' possibile che gli evasori per necessità, i piccoli furbetti e anche molti degli evasori incalliti potrebbero spaventarsi e imboccare la retta via portando nelle casse dello Stato parecchi soldi necessari a portare una boccata d'aria al nostro Paese; purtroppo non sarebbe sufficiente per ottenere gli introiti che servirebbero, e in più temo che anche in questo caso chi riuscirebbe a farla franca sarebbero comunque i grandi evasori, i grandi corrotti ed i grandi criminali, dotati di capacità finanziarie enormi, di metodi persuasivi e corruttivi portentosi, mantenendo così una ingiustizia sociale che colpirebbe chi evade per necessità, mettendolo in seria difficoltà nelle proprie attività, soprattutto perchè i maggiori introiti dello Stato non riuscirebbero a giustificare una sensibile riduzione delle tasse.
Così sono giunto all'idea dell'eliminazione del contante.
Prima di definire tecnicamente come ciò possa avvenire, con che sistema ed in che modo, mi preme anzitutto sviscerare ogni aspetto ed implicazione che l'eliminazione del contante comporta. 1) Pagare tutto con una particolare "carta di credito" personale comporta che chiunque offra una prestazione, un servizio o delle merci sia costretto ad emettere fattura, dato che resterebbe la tracciabilità del pagamento(vedremo poi in che modo questa tracciabilità potrà essere controllata dagli enti preposti). 2) La mancanza di denaro contante rende di fatto impossibile qualsiasi tipo di corruzione, di furto, di riciclaggio di denaro, di estorsione, di spaccio, di prostituzione, di riscatto, dato che il denaro sottratto dovrà per forza essere depositato in banca e quindi rintracciato. 3) Il controllo dell'immigrazione clandestina avverrebbe automaticamente. Escludendo coloro che chiedono asilo politico (per i quali si dovrebbe instaurare una procedura particolare), coloro i quali immigrassero nel nostro Paese clandestinamente, non potrebbero sopravvivere lavorando in nero, o spacciando, o prostituendosi, in quanto non esisterebbe denaro liquido e quindi nessuno che possa sfruttarli. Nel momento in cui fosse di dominio pubblico che in Italia si può sopravvivere solo avendo un lavoro regolare, nessun clandestino deciderebbe di venire per morire di fame, o meglio,potendo sopravvivere solo rubando cibo e nient'altro, non potendo di certo monetizzare un'autoradio o un cellulare.
La dichiarazione dei redditi non sarebbe più necessaria, perchè ogni persona fisica o giuridica possiederebbe un congegno elettronico in grado di leggere una tessera magnetica e di dare l'assenso ad operazioni di trasferimento di contante solo tramite l'apposizione delle proprie impronte digitali; tali operazioni verrebbero registrate ed inviate ad un supercomputer in grado di calcolare in base alle entrate, le tasse da pagare a seconda degli scaglioni che si vorranno istituire. Chi avrà una partita IVA sarà pertanto costretto comunque ad emettere documenti cartacei(fatture) in corrispondenza di ogni prestazione effettuata. Nessuno potrà arrotondare il proprio stipendio facendo lavoretti in nero perchè ad ogni entrata dovrà corrispondere una giustificazione. Potrà invece assumere una partita IVA e farsi pagare i lavoretti regolarmente. Chiunque dovrà disporre della carta. In una famiglia, ad esempio, ogni membro in grado di pagare qualsiasi cosa dovrà disporre delle propria carta, anche i non lavoratori(studenti o minori) per i quali potrebbe essere valutata la realizzazione di una carta ricaricabile dai genitori, ed attivabile anch'essa tramite le impronte digitali del titolare. Il grande cambiamento però avverrebbe al livello delle grandi evasioni o della criminalità organizzata o dei traffici d'armi e di stupefacenti che non avrebbero più ragione di esistere, così come la corruzione. Per capire meglio faccio un esempio. Il pizzo, l'estorsione, come potrebbero essere richiesti? Il galoppino della mafia entra nell'esercizio commerciale a fine mese e chiede il dovuto. L'esercente prende la sua carta, la mette nel macchinino, ci mette il suo pollicione e chiede:" Su che conto devo fare il versamento?" Dopodichè, effettuato il trasferimento deve richiedere al galoppino una fattura falsa da archiviare nel suo bel raccoglitore di documenti. Fin qui tutto potrebbe essere possibile. Peccato che basta una denuncia alla Guardia di Finanza che controlli il conto di destinazione del denaro per vedere a chi è intestata la carta corrispondente. La denuncia sarebbe al riparo da qualsiasi ritorsione, perchè potrebbe essere stata fatta da chiunque dei taglieggiati, visto che il conto di destinazione sarebbe probabilmente usato per molti esercizi commerciali. Il conto è intestato a un prestanome? Non importa, prima o poi, di trasferimento in trasferimento si giungerà ad un utilizzatore finale del denaro, ed il gioco finirebbe. Il sistema, credo sia chiaro per tutti, funzionerebbe dovunque attualmente ci sono giri di denaro non regolari, perchè dovunque ci sarebbero le tracciabilità dei versamenti o degli acquisti fatti. L'eventualità che il denaro possa essere trasferito all'estero in un Paese che usi il contante o che non abbia accordi sulla tracciabilità dei trasferimenti sarebbe facilmente elusa impedendo versamenti all'estero se non verso conti correnti di aziende prestatrici di beni e servizi. Ammetto la difficoltà di controllo di un sistema del genere, ma rimane comunque il fatto che anche se si potesse tramutare il versamento all'estero in valuta straniera, essa non potrebbe mai essere spesa in Italia perchè nessuno sarebbe in grado di accettare pagamenti in contanti, e perchè comunque espressamente vietato dalla legge. Inoltre il 'computerone centrale' potrebbe essere tranquillamente tarato per registrare anomalie evidenti di trasferimento/ricezione di denaro dall'estero prevedendo automaticamente un controllo solo su quelle operazioni specifiche che dovrebbero avere comunque il corrispondente cartaceo della fruizione del servizio o della merce. Infine,in ogni caso, detti trasferimenti di denaro sarebbero comunque soggetti a tassazione dato che il calcolo verrebbe fatto automaticamente dal 'computerone' sulla base degli introiti registrati dalla carta. Cosa significa tutto questo? Anzitutto una cosa enorme, addirittura fantasmagorica alla quale ho già accennato en passant all'inizio. Come potrebbe essere possibile il traffico d'armi, di stupefacenti, di medicinali, lo sfruttamento degli esseri umani per prostituzione o lavoro nero e minorile? Non sarebbe possibile. E' difficile rendersi conto ma sarebbe così. L'illegalità, basata sul movimento del denaro contante, sarebbe sconfitta.

LA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO
In un sistema finanziario ed economico del genere, la prima obiezione, giustificabilissima, è la seguente: "Ma come? E la libertà dell'individuo dove finisce? Se tutto ciò che faccio è controllato, non siamo in uno Stato di Polizia dove comandano Stasi,Kgb,Fbi e non sei più libero di fare nulla?" Apparentemente potrebbe sembrarlo. Però faccio una domanda : vogliamo essere liberi di fare cosa? Illeciti? Furberie? Piccole mascalzonate ai danni della collettività? In questo caso, francamente, credo che il sistema vada bene così. Che cos'è la società? Un luogo metafisico dove si gioca a guardie e ladri e quindi bisogna prima permettere ai ladri di rubare per poi cercare di catturarli? Se si può eliminare il problema alla radice, penso che lo si debba fare. Potrebbe invece sorgere qualche problema qualora si viva in uno Stato a rischio di mancanza di democrazia; in questo caso potrebbe essere facile per il 'regime' stroncare ogni possibilità di rivoluzione tramite il controllo di ogni operazione finanziaria. Gli oppositori non sarebbero in grado di trovare finanziamenti ed organizzarsi. Nel creare una società che funziona senza contante si deve contemporaneamente pensare anche alle contromisure da porre in atto onde evitare che un Governo democratico si trasformi in una dittatura se cadesse nelle mani di persone sbagliate. Una parte delle contromisure è già insita nella natura del provvedimento, che costringe anche la classe politica ad effettuare le proprie operazioni senza utilizzo del contante. Difficile pensare di complottare, o di rigare storto, o di sprecare denari pubblici se tutte le operazioni sono tracciate; in ogni caso, la creazione di una o più commissioni di controllo affidate a professionisti - siano essi economisti, finanzieri o giornalisti- deputate al controllo sistematico dei movimenti della politica potrebbe bastare ad evitare il rischio di golpe. Difficile poter corrompere chiunque, se non ci sono possibilità di gratificarlo. La realizzazione della sparizione del contante comunque non prevede la soluzione di ogni male; nasce, come idea, per risolvere un grosso problema economico degli Stati e del nostro in particolare; pertanto, nepotismo e cariche in società pubbliche a parenti, amici, dispensatori di favori etc. potrebbero continuare ad esistere. Probabilmente però sarebbero le uniche storture sociali gravi e risalterebbero agli occhi dell'opinione pubblica come scandali enormi, la qual cosa potrebbe ridurre notevolmente tali comportamenti amorali. Non vedo, quindi grossi pericoli per l'individuo, che sarà libero di vivere la propria vita nel rispetto di quella degli altri.
Un altro argomento spinoso sarebbe quello umanitario. Come fare per permettere ai mendicanti di sopravvivere se non possono fare l'elemosina? Scartata l'ipotesi di donare loro personalmente solo del cibo o dei vestiti (francamente poco dignitoso, secondo me, ma se ne può discutere),la soluzione migliore credo sia quella di far nascere o meglio implementare già quella rete di solidarietà esistente, in modo da offrire posti letto e pasti caldi a chi è nella situazione drammatica di non possedere soldi ne' per un pasto ne' tantomeno per un tetto. Creare più zone di assistenza magari dotate all'esterno di una 'macchinetta' in grado di ricevere donazioni dai passanti permetterebbe alla struttura di finanziarsi e di sopravvivere. Ho la sensazione che fermarsi un minuto davanti a queste' macchinette' per donare pochi centesimi o qualche euro possa essere un gesto apprezzato anche dai passanti e magari facilmente imitato. Non so se capita spesso, ma a me è successo di voler lasciare una moneta ad un mendicante e di accorgermi di avere in tasca solo biglietti da dieci o da venti. Con la tessera avremmo sempre l'opportunità di donare ciò che vogliamo. Sulla base della normativa già oggi vigente sulla detraibilità (deducibilità) delle elargizioni umanitarie, il cervellone centrale detrarrebbe (dedurrebbe) anche le somme donate a questi luoghi di carità.
Non vedo dunque problemi dal punto di vista sociale, se non una difficoltà da parte soprattutto degli anziani ad adattarsi alla mancanza della moneta; ma una adeguata informazione sui vantaggi (con 200 miliardi all'anno di entrate in più, senz'altro anche le pensioni salirebbero), ed una rete di assistenza efficiente, anche questo problema potrebbe essere superato.
Non saprei invece chiarire l'impatto dell'eliminazione del contante sulle aziende che stanno sul mercato grazie esclusivamente al lavoro nero, anche se credo che con una enorme disponibilità di denaro da parte dello Stato gli aiuti , sotto forma di detassazioni ed incentivi, sarebbero quasi in grado di coprire il fabbisogno di queste aziende.
Non so chiarire l'impatto ne' i meccanismi da adottare riguardo l'immissione di denaro nuovo nel mercato,ne' so che fine facciano gli utili da signoraggio, ma so che il risparmio in termini di materia prima utilizzata per produrre carta moneta e monetine potrebbe coprire eventuali perdite che lo Stato si ritroverebbe a subire dalla mancanza di denaro contante. Inoltre le banche avrebbero un introito significativo dalle operazioni bancarie obbligatorie.
Vorrei che qualcuno mi dicesse se tutto ciò, considerati i vantaggi e gli svantaggi, si possa fare o meno, ed in quest'ultimo caso, argomentare con validissimi ed insormontabili motivi il perchè.
8 febbraio 2012 11:05 - JOKER
INCREDIBILE!!!

I Giudici USA HANNO MESSO SOTTO INCHIESTA PER COSPIRAZIONE INTERNAZIONALE e sottrazione di Fondi per un TRILIONE di Dollari costoro :
tutti i Politici Italiani, Berlusca e la Corte dei Conti ed anche la Guardia di Finanza.

http://www.scribd.com/doc/73793248/11-Civ-8500-Keenan-Compla int

---

Eccola qua la strada ineluttabile per una società più giusta e più sicura....

Denunciamoli tutti quanti anche qui in Italia!!!
18 gennaio 2012 11:33 - salvaxy
Signori per me non è solo una questione di denaro contante , è tutto il sistema economico e politico che non va , ho scritto sul sito www.figlidellaterra.info cosa bisogna fare .
Bisogna iniziare la rivoluzione del terzo millennio e se non ci diamo una mossa vedo un futuro buio pesto . Solo dal basso possiamo e dobbiamo cambiare le cose .
18 gennaio 2012 10:23 - JOKER
Massì dai...postiamo questa bella e lineare spiegazione...che Pedone & Friends si guardano bene dal considerare...almeno apparentemente...

===

http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=art icle&id=759%3Ariserva-frazionaria-per-dummies&catid=21%3Ascu ola-austriaca-di-economia&Itemid=177

Riserva Frazionaria


Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse, spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa e prelevarne una parte finchè si è in tempo.

In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in contante.

Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per ammontari più modesti non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in mano e in attesa di essere serviti.

Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore che arriva ansimando e comincia: la legge di qua, le disposizioni di là, la circolare di sopra, per l'antiriciclaggio di sotto, però ci voleva il preavviso... bla bla bla.. insomma per farla breve è chiaro che il vostro malloppo non ve lo sganciano volentieri. Leggendo alcune esperienze pubblicate sul web, qualche cliente più esuberante a questo punto si incazza pure alzando la voce e dicendo: «Ma stiamo scherzando?? Quei soldi sono miei, ho diritto a riaverli»!

A tal punto i casi sono due: o sganceranno quanto richiesto con evidente malumore, intimoriti soprattutto dagli schiamazzi che state facendo, oppure, rivelandosi ben più tosti e ostinati di quanto aveste creduto in prima battuta, vi convinceranno a ritornare un altro giorno.

In questo secondo caso, quando tornerete qualche giorno dopo potrete finalmente mettere le mani sul conquibus tanto a lungo trattenuto. Contenete però la vostra gioia, soprattutto nel caso in cui l'ammontare prelevato superi abbondantemente i venti o trentamila euro. La possibile visita di cortesia della Guardia di Finanza a casa vostra potrebbe infatti suscitare qualche perplessità e abbattere la vostra soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche innocua domanda sulle ragioni della detestabile azione appena commessa, la sensazione di sentirsi implicitamente considerati al livello di uno sporco evasore, di un pericoloso bandito, di un esecrabile spacciatore, ai più non risulta affatto gradita.

In ogni caso, dopo aver portato a termine con successo la vostra balorda azione di ritirare il contante dalla banca, prendetevi qualche secondo e fate lavorare il cervello, fermatevi cioé a riflettere e ponetevi la seguente domanda:

DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano a saldo del vostro conto corrente e che siete andati a reclamare con tanta tracotanza??

Sembra una domanda stupida, e invece si tratta di una delle domande più importanti del mondo.

Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo diritti di fronte all'INGHIPPO giuridico più eclatante e ben celato di tutti i tempi che tanti disastri sociali ed economici ha creato negli ultimi secoli.

Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE QUEI SOLDI che figurano sul vostro conto corrente??

Vediamo cosa recita la legge, cioè l'articolo 1834 del codice di civile:

"Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi"

ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne acquisisce la proprietà! Cioè quei soldi SONO per legge DELLA BANCA che è tenuta a restituirli a RICHIESTA DEL DEPOSITANTE (?!?depositante???!!) con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (avevano ragione sul preavviso, avevano ragione loro!).

In altre parole, questi soldi finchè non vi presentate a riprenderli e finchè effettivamente non ve li consegnano in mano, SONO di PROPRIETA' della banca benchè risultino apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di conto corrente.

E qua nella testa dei meno distratti sorge spontanea una bella domanda. Nel momento in cui la banca era DIVENTATA PROPRIETARIA dei VOSTRI soldi che avevate versate sul VOSTRO conto corrente, cosa diavolo ci aveva fatto? Li aveva messi da parte per custodirli, o li aveva usati per svolgere i propri affari?

Formuliamo la domanda in altra maniera.

Quei soldi presenti sul vostro conto corrente sono davvero a vostra disposizione (con l'osservanza del periodi di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi) o sono stati prestati dalla banca a qualcun altro. E in tal caso, per quanto tempo li ha prestati?

Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli ingenuotti degni di un quadro naif, non potrete che dare la risposta giusta!

Ovvio che quei soldi la banca li ha prestati a qualcuno! Altrimenti come farebbe la banca a pagarvi gli interessi (peraltro ormai ridicoli) sulle giacenze di conto corrente? Ma allora, perchè avete schiamazzato dentro la banca reclamando i soldi all'istante! Stando così le cose, VOI non siete un DEPOSITANTE. VOI quei soldi li avete PRESTATI alla banca, non li avete DEPOSITATI in banca.

Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:

"Se qualcuno venisse da noi e ci dicesse: «deposita i soldi presso di me, te li custodisco per bene, te li lascio sempre a completa disposizione e in più ti pago anche gli interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un ottimo affare. Ma per credere che sia tutto vero bisognerebbe essere degli idioti. E' ovvio che c’è l’inganno, che c’è il trucco. Eppure sono proprio gli stessi termini che ci propone il banchiere e che accettiamo nel contratto di conto corrente".

Capito il trucco? Ci chiamano DEPOSITANTI, la legge stessa ci definisce depositanti, ma in realtà noi siamo dei PRESTATORI, siamo dei mutuanti!!!

Quindi se la banca questi soldi a sua volta li ha prestati a qualcuno (e non li ha prestati certo per 3-4 giorni o per una settimana), come diavolo fa a poterli restituire così, su due piedi, su improvvisa richiesta, o a distanza di qualche giorno, a chiunque si presenti in banca per ritirarli??

Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere qualche legittimo sospetto che fa sorgere altre domande.

Forse a questo punto vi chiederete anche, ma quando paghiamo o preleviamo con il bancomat una cifra inferiore, non vale lo stesso ragionamento? Come facciamo a disporre di una cifra che in realtà è di PROPRIETA' della banca e nel frattempo è stata prestata a qualcun altro magari per un periodo di tempo di due o tre anni? Ma che razza di magia è questa?

Insomma se questi euro li abbiamo prestati alla banca, e la banca li ha prestati a qualcun altro, essi sono quindi in mano o nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.

Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad essere a vostra disposizione anche sul vostro conto corrente?

Ancora una volta, quindi, chiediamoci: DI CHI SONO VERAMENTE QUESTI SOLDI?? Chi è il vero proprietario di questi fantomatici soldi? VOI, LA BANCA o il SOGGETTO TERZO al quale sono stati prestati?

Il bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli stessi soldi li ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei quali, proprio come fate voi li tiene su un conto corrente ed esattamente come voi pensa di essere il legittimo proprietario e pensa di disporne liberalmente (almeno fino alla scadenza del termine convenuto dal prestito concesso dalla banca).

QUINDI LA RISPOSTA QUALE E'?

CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI SOLDI?

SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE?

E' possibile mai questa assurdità??

AHIME'... signori, questa assurdità è possibile: questa magia non è niente altro che la riserva frazionaria. Un paradosso frutto di un aborto giuridico creato appositamente per concedere al banchiere un privilegio unico ed estremamente potente.

La riserva frazionaria è anche la ragione per cui da che mondo è mondo si verificano forti cicli economici, accompagnati da devastanti crisi bancarie e sistemiche. Non sono gli speculatori, non sono i terremoti, non sono i commercianti o gli evasori, non sono la globalizzazione. i CDS, gli spread, lo short selling, o qualche altra diavoleria. E' la riserva frazionaria!

Con la Tragedia dell'Euro, con la crisi del Dollaro, con la crisi globale di questo III millennio siamo solo davanti al peggior ciclo e alla peggiore crisi di tutti i tempi. L'immensa forza devastatrice che questa crisi porta con sé e di cui abbiamo appena visto una prima leggera manifestazione nel 2008 e una seconda ancora leggera in questi ultimi mesi, è resa possibile dall'intervento sistematico delle banche centrali che per quasi 100 anni hanno posticipato il giorno della resa dei conti: quello in cui i 10 presunti proprietari della stessa cifra di denaro si presenteranno allo stesso sportello per richiedere lo stesso ammontare di denaro.

Ammontare di denaro, tuttavia, che non è più niente, solo un numero, al più un pezzo di carta colorato riproducibile a volontà dalla banca centrale. Però, quella riproduzione fisica a volontà, necessaria per soddisfare solo la metà di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze devastanti. Non a caso, con la scusa di fare la guerra a quegli appestati meglio noti come evasori fiscali, da qualche tempo è partita la campagna mediatica mirata a vietare, tassare, o abolire il contante.

E' infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa di rivalere la proprietà del denaro su qualcosa di fisico, cioé smaterializzando al 100% il denaro, che l'aborto giuridico sottostante alla riserva frazionaria potrebbe essere tenuto nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili effetti negativi ad esso collegati potrebbero essere posticipati ancora per qualche anno.

La sostanza tuttavia non cambia, il problema sotto c'è, si è stratificato per cento anni, oggi è enorme, la sua risoluzione sarà dolorosissima, e continuando a posticiparla con qualche escamotage tipo tassare o vietare il contante non si farà che aggravarla ancora.

Quindi se ancora non l'avete capito, questa crisi, questa enorme crisi non è niente altro che il risultato di una TRAGEDIA GIURIDICA. Al fine di privilegiare l'attività bancaria rispetto a ogni altra attività commerciale, per motivi ben noti a chi del tutto idiota non è, la legislazione sul contratto di deposito bancario ha lasciato una ampia e drammatica zona di grigio sulla proprietà del denaro che si muove attraverso il sistema bancario.

Se ogni conflitto, problema, crisi, è sempre riconducibile ad una cattiva definizione dei diritti di proprietà, la proprietà sul denaro bancario rimane totalmente indefinita e confusa a causa di un contratto che non costituisce né un deposito né un prestito ma vuole essere entrambe le cose allo stesso tempo. Questo è l'errore più tragico di tutti che sta a monte di qualunque problema economico del passato e del presente.

Se volete saperne di più e ancora non l'avete fatto, leggetevi uno in fila all'altro Cosa è il Denaro e La Tragedia dell'Euro, sono testi alla portata di tutti che dovrebbero essere letti da tutti già in età scolare. I principi e i concetti in essi contenuti dovrebbero essere noti a tutti coloro che hanno un conto in banca; dovrebbero fare parte della cultura di ogni indignato che si rispetti e che vuole evitare di tirarsi solo la zappa sui piedi; purtroppo, all'alba del terzo millennio, sono principi e concetti che neanche una persona su centomila conosce o sospetta minimamente.

===

Per fortuna che il Dr. Pedone ha intitolato il comunicato: "Eliminare il denaro contante per UNA SOCIETA' PIU' GIUSTA E PIU' SICURA"...

Sicuramente, viste le sue rappresentate competenze in materie finanziarie ed economiche, avrà voluto testare la preparazione degli utenti (VERI E NON DI PARTE) che intervengono a commentare i suoi comunicati/articoli; NON posso pensare invece che sia stato così distratto da non tenere conto di questa gigantesca anomalia che si alimenterà maggiormente con la scusa di limitare/eliminare il contante per ragioni fasulle o, peggio ancora, che sia un facente parte della confraternita Bankenstein...
12 gennaio 2012 18:33 - lucillafiaccola1796
si stanno incartartando nella merdella!!!! hanno il cervello delocalizzato, sionato, dronato, torturato, bombardato...non li facciamo ancora soffrire... eutanasiamoli sti'
evasmafgovgiornbankiers!!!!!
11 gennaio 2012 15:49 - alcianpas
Premesso che secondo me prima o poi ci si arriverà, faccio notare i punti che ne costituirebbero il rovescio della medaglia:
1) sarebbe un dramma per le persone non portate per la tecnologia: a noi sembra facile digitare un pin, ma c'è ancora una generazione di cui pochi sono propensi a queste cose;
2) Visto che l'idea vuole prevenire il denaro sporco o evaso , prima di attuarlo bisognerebbe impostare anche la protezione dei dati personali, in modo che con questo sistema siano evincibili solo i dati essenziali: ad esempio da un conto corrente poter vedere (chi è delegato a farlo, ovvero la Finanza e/o l'agenza delle entrate) quanto denaro entra , direttamente per tassarlo (possibilmente una volta sola) o per verificare che sia stato regolarmente dichiarato, nel qual caso però senza indagare ulteriormente . Pochi infatti pensano ai contraccolpi che subirebbe la privacy, se oltre al denaro che ad un cittadino entra (che l'agenzia delle entrate ha il diritto/dovere di controllare) fosse noto anche come lo spende, perchè le abitudini fanno parte della privacy: se vengono spesi in medicine dovrebbe rimanere l'oscuramento del nome del farmaco che gia da almeno un anno avviene, ed estendere questa cosa ai parafarmaci, e ancora fare in modo che nei pos il medico sia identificato con un codice, da cui non sia troppo facile risalire al nome del medico o alla specialità;
3)dovremo porci il problema di cosa escogiteranno i delinquenti , che non cesseranno di esserci : cambieranno genere? Si tornerà ai furti di bestiame ?
Tra gli aspetti buoni che da un sistema come questo ci si può aspettare, invece ci sarebbe che:
1) si preverrebbe la possibilità di ricatto al cliente da parte del commerciante o del professionista : se non esistessero piu banconote o monete egli non potrebbe dire " col pos 400 €, coi contanti 550 " (che sarebbe simile a quanto fanno adesso molti di loro per non fare fattura o ricevuta) ;
2)Non sarebbe piu una gross ascocciatura perdere il portafoglio, perchè un bancomat o altra carta si duplica senza perdere il contenuto;
3)Il furto di denaro forse non avrebbe piu senso;
3) non avrebbero piu la possibilità di esistere i venditori ambulanti abusivi (cioè senza licenza e in nero) .
9 gennaio 2012 19:01 - lucillafiaccola1796
voglio, anzi ESIGO il con tante monete d'orO, non di tungsteno placcato!!! AHO Hà NISCIUNO E' FFE$$O!!!! I SOLDINI CI VOGLION FOTTRE IN 1 CLIC!!!
MA GUARDA KE BELLA PANZANATA!!!!
4 gennaio 2012 18:47 - JOKER
Se ti rivolgevi a me, sfondi una porta aperta! L'ho più o meno scritto in precedenza quello che riporti tu.

Le organizzazioni criminali più potenti sono coloro che hanno il controllo della moneta...in tutte le sue forme...così si evince...
3 gennaio 2012 19:11 - claudio5518
dimentichi che la criminalità prospera già e lo farà sempre meglio anche se finisce il denaro contante
1 gennaio 2012 11:50 - JOKER
Dimenticavo il link :-)

http://www.youtube.com/watch?v=jkUxp_rvJB4&feature=related
1 gennaio 2012 11:46 - JOKER
Ecco qui col 95% del denaro già elettronico, come si evade, quanto si evade e chi evade...

Una domanda:
Ma come fanno a guadagnare così tanto solo per delle prestazioni di servizi e delle spese di gestione conto ed un po' di interessi su finanziamenti e mutui?
30 dicembre 2011 10:25 - savpg8801
Però un bel ragioniere in casa a tener dietro a migliaia e migliaia di pezzi di carta...quello ci vuole! E poi se non fai la dichiarazione presso un esecutore qualificato e in via telematica che si assume in proprio la bontà e la correttezza dei giustificativi detraendi e solo lui è autorizzato, non se ne fa nulla, in quanto ne diviene responsabile esecutivo. Inoltre tutta questa carta può essere manipolata, essere fasulla, rilasciata in doppia contabilità o con macchinette non collegate ed ancora come minimo ci vuole il codice fiscale....anche per le caramelle sennò io raccatto i foglietti che trovo in giro e ciao bella ciao. Chi è il controllore ufficializato che va a leggersi tutti i codici se sono esatti corretti e le tipologie di detraibilità congrue? La battuta delle caramelle denota proprio concetti che vanno con le proprie gambe.
Ma i conti dello stato che sono? Vacche libere da mungere? E lo Stato come farebbe a fare le proprie previsioni, i bilanci preventivi, i piani di spesa e di introiti, senza conoscere che tu con la tua invenzione, che forse ho sbagliato persino a considerare commentabile, non potresti preventivamente comunicare nulla allo Stato di quantificabile per i propri conti, salvo dopo almeno un anno? Che ne sa lo Stato se tu e milioni di altri cittadini detraerete legalmente e quanto? Come farebbe lo Stato a fare i propri conti ora per ora, per ragioni che, mi rendo conto, sicuramente non conosci.
Le proposte del genere, se fossero fattibili e convenienti per tutti, sarebbero già state fatte, ma non da qualche singolo ingenuo e limitato proponente di astrusità del genere, ma da parti economiche, sindacali, associazionistiche ..e dallo Stato stesso in ultima analisi.
Inoltre, per poter al minimo funzionare, questa valanga di dati dovrebbe essere vagliata, controllata, quantificata dettagliatamente e non a campione, altrimenti il gioco delle probabilità di essere beccati è quasi zero.
Poi io cittadino, se debbo pensare che tu altro cittadino sei uno spendaccione e ti detrai spese che alla fin fine (attraverso il meccanismo delle detrazioni) vai a colpire anche me che sono parco e oculato....sai quanto mi starà bene.....!!
Senza poi entrare nel merito che i venditori, costretti a denunciare tutto, aumenterebbero a dismisura i prezzi e il costo della vita.....quindi...il cane che si morde la coda.
29 dicembre 2011 21:45 - N.Dilella
Eliminare il denaro contante credo che sia il modo meno adatto per combattere l'evasione fiscale, anzi credo che sia il modo migliore per far nascere vere e proprie banche clandestine del denaro contante... Perchè..., Se avessi intenzione di evadere (ad esempio sull'acquisto di una casa, per parlare di importi consistenti 300.000 euro), andrei a stipulare il contratto di affitto con il costruttore o venditore per metà dell'importo realmente pagato (cosa che il venditore "...quasi sempre pretende", 150.000 con il mutuo, su cui vado a pagarci le mie belle tasse, e 150.000 dalla nuova banca clandestina, in genere gestita dalla malavita.
Il costo dei soldi? ogni 100 euro pago 110 euro.
Mi conviene comunque sul risparmio delle tasse.
Il venditore, non potendo versare la somma sul suo conto corrente lo riporta alla stessa banca, lasciandoci un'altra percentuale.
Morale della favola i 100 euro costano oggi 115 euro.
Sembra molto strano questo scenario?.....
Se si VUOLE, cosa che non capisco perchè, eliminare l'evasione fiscale, regime semplice di scarico di tutte le spese, comprese le caramelle, io pretenderò lo scontrino fiscale da tutti, li conservo, ho guadagnato 1.000 meno 600 di scontrini mi restano in tasca 400, posso anche ammettere di pagare il 70% di tasse, ma su quello che realmente mi resta.
Sparisce qualsiasi evasione, anzi non servono più nemmeno i commercialisti.
29 dicembre 2011 21:07 - savpg8801
Anch'io ho sempre problemi con le poste. Per riscuotere un rimborso ho tentato per due giorni...sempre file di ,oltre cinquanta numeri.
Finalmente il terzo giorno vado la mattina alle otto e mezza; davanti avevo un signore che doveva pagare con il bancomat. Allora, ti muovi? uffa basta fare la coda! ma dovìè andata l'impiegata...E' la dietro al telefono...forse chiama qualcuno che venga con il carro attrezzi per sbloccare il danaro elettronico...
Ma no...niente da fare..fila kilometrica in attesa con i denti jacovittiani de fuori.... Ritorna la cassiera...il bancomat è di nuovo rotto.. deve pagare in contanti... Siiiiiii con la odiata moneta fatta di puzzolenti, riciclati, mafiosi, demutandati euros.... Ma io non li ho...dice il signore...io mi fido del danaro elettronico. Mi hanno detto che è meglio così che così si eliminano i mafiosi e gli spacciatori e i mazzettari..
Insomma...raschiando nelle tasche trova tutto quello che tiene per le elemosine e riesce a pagare...poi deve andare in banca a ritirare...si perchè la rete NON FUNZIONA: Ma s'è fuso il fusibile?
29 dicembre 2011 19:51 - lucillafiaccola1796
stamattina alla posta m'hanno preso per gli ischi ricoperti! e mal gliene incoglierà... i computer s'era bloccati... poi si sono sbloccati tutti, meno quello in cui si stava operando con i miei bollettini... fatto notare ho richiesto intervento del direttore che dovrebbe risolvere i problemi e pure quello HA OSATO prendermi per le Natiche!!! loro NON sanno chi si sono messi CONTRO!!!! M'HANNO RIFILATO 1 SACCO DIPANZANE CREDENDO IO FOSSI UNA SPROVVEDUTA!!!!! domani ci rivado e qualche ven detta la escogiterò... nel frattempo mi auguro CON FORZA equita' e SPREAD che la Natura abbia fatto il suo dovere e li abbia sputati nel NULLA!!!!!
28 dicembre 2011 10:20 - MaxP...
Non sono per niente d'accordo dire che lo stato fallirebbe perchè tutti si fanno fare lo scontrino o la fattura mi sembra il colmo, pensare che l'iva pagata porti al fallimento dello stato questo poi è ancora più incredibile.
E' ovvio che le deduzioni o detrazioni alla fine comportino un bonus per i contribuenti e non un esenzione al pagamento delle tasse, necessarie per far funzionare l'intero sistema, ovviamente si dovrà eliminare ingiustificati privilegi,( vedi situazione delle regioni autonome o finanziamenti pubblici a fondo perduto per l'editoria ecc.
Altre soluzioni non ne vedo
27 dicembre 2011 21:17 - savpg8801
Bene, d'accordo sulla negazione del principio che qualcuno sognando declama come panacea dei mali economico-monetari per sanare qualcosa che non è sanabile con questi ingenui mezzi, l'introduzione di un macchinoso e dipendente da ogni filo di vento apparato elettronico sostitutivo di circolazione fisica di moneta.
Ma che ogni tanto qualcuno salti fuori con, ad esempio:......detrarre o dedurre le spese fatte durante l'anno dalle tasse in sede di dichiarazione dei redditi.... ma che iper-pensata! Ma chi pensa queste cose vive forse fuori del mondo?
Detrarre a carico di uno stato in ventilato pre-fallimento ti sembra una grande trovata?.
Circa settecento e più agevolazioni, detrazioni, favoritismi che pescano nel torbido del principio clientelare di favorire qualche improbabile votante o associazione, sono stati individuati per essere eliminati prossimamente. Perchè? perchè equivalgono a molte manovre finanziarie e spesso concessi per zittire qualche parte o qualche comparto che fa comodo a qualcuno o rompe alla grande. Non ci sono soldi neppure per la carta igienica negli asili e qualcuno vuol spillare soldi(enormità di soldi) allo Stato(che poi siamo noi tutti) detraendo spese, quindi decurtando tasse.E non si creda che facendosi dare da tutti la fattura(o regolare scontrino con tanto di codice fiscale dell'acquirente), questa rimanga con gli stessi corrispettivi! Te la faranno pagare cara, anche più cara, perchè gli emittenti a loro volta le tasse preferiscono non pagarle e farle pagare al consumatore.E' così che tutto lieviterà di prezzo. E' così che tutti fanno e faranno.
Sono come le accise sulla benzina che vengono messe per qualche motivo e mai più tolte.
E lo Stato paga con i nostri soldi e quando non bastano emette debito pubblico che rovina tutti indistintamente, nella Nazione e fuori.
Immaginiamo 20 o 30 milioni di contribuenti che fanno il 730(o unico). Se si concedesse di detrarre cinque o diecimila scontrini cadauno annualmente lo stato fallirebbe effettivamente in poco tempo o emetterebbe ulteriore debitopubblico. Inoltre ci vorrebbe sempre il commercialista o il patronato per compilare tuttociò con responsabilizzazione di corretta esecuzione e spese ulteriori.
Quindi l'ingenuo che va a mungere lo Stato, mungerebbe se stesso. E il povero molto più del ricco.
27 dicembre 2011 18:37 - MaxP...
Personalmente sono contrario all'obbligo dell'eliminazione dei contanti e di consweguenza alla sottoscrizione di un conto corrente in una banca "privata" ossia una società che fà solo e sopratutto gli interessi degli azionisti, e non dei clienti.
Vi immaginerete cosa succederebbe se la banca dovesse fallire per colpa di un esoso CDA che pretende speculazioni in leva per gartantirsi stipendi sempre più cospiqui?

I poveri cittadini Italiani si troverebbero di colpo in mutande e senza colpa alcuna!!!!
I mutuali per la casa perderebbero tutto, idem per tutti quelli che hanno sottoscritto dei prestiti.
Poi II° per prelevare bisognerà sempre dipendere da un organismo terzo che darà un parere su ciò che non gli appartiene (il nostro denaro) e a livello di illeciti si sanerebbero solo quelli di piccole dimensioni dei più piccoli, e non di quelli che costruiscono società a Doc per evadere il fisco, vedi società off-shore o sistema a scatole cinesi.
Secondo me l'unico sistema per eliminare il "nero" e dare agli Italiani la sovranità sui proprio portafoglio e quello di cambiare il sistema di tassazione permettendo anche ai privati di detrarre o dedurre le spese fatte durante l'anno dalle tasse in sede di dichiarazione dei redditi.
Sarebbero così premiati tutti quelli che spendono e quindi rilanciano l'economia nazionale, e penalizzati quelli che non lo fanno.
La presente manovra varata dal ns. governo non la definirei "salva Italia" ma AFFOSSA ITALIA proprio perchè deprime i consumi e blocca la tanto decantata crescita.
Cosa ne pensate?
27 dicembre 2011 9:38 - Alessandro_Pedone
@Kozzu
Come ho scritto nel comunicato stampa il problema della privacy, se il denaro elettronico è progettato bene - come noi vorremmo - non esiste. Il trasferimento di denaro da un portafoglio elettronico all'altro avverrebbe - esattamente come per il denaro fisico - in maniera totalmente anonima (ovviamente nei limiti di legge, cioè quando la legge consente il pagamento in denaro contante).
I portafogli elettronici, come li vediamo noi, non sono altro che un'evoluzione del denaro contante. Con tutte le stesse caratteristiche, salvo il fatto di non poterlo occultare.
In fatto di privacy, però , sarebbe assolutamente IDENTICO.
26 dicembre 2011 19:40 - lucillafiaccola1796
se gli u-mani avessero la dignità che ha avuto Giorgio Bocca l'unico partigiano italiano he non ha abiurato al contrario di tanti sedicenti ex, MAI stati comunisti, ci si potrebbe "prestare" ricchezza senza l'intervento delle banche. ma i furboni non li restituirebbero ai comuni mortali, mentre sono corrono per restituire alle banche o ai fiomasi ché altrimenti li fanno dentro!!!! e ben gli Sta.Lin che sono stronBissimi!!!!
25 dicembre 2011 12:13 - kozzu
gia ho spiegato il mio punto di vista un mese fa. voglio solo aggiungere una cosa: lo sapete a cosa servono le varie carte che danno sconti nei supermercati? Certo che lo sapete, per indagini di mercato e dunque sanno che il possessore xy il giorno g ha coprato un dato prodotto. Se dovesse entrare in essere questo sistema, significherebbe che siamo quasi alla situazione di un Grande fratello (mi riferisco al libro!) che conosce i nostri movimenti i nostri gusti ecc. E la privacy?
ho visto che è ricomparso radius, è da mesi che mi deve una risposta, ma forse gli mancano le parole..
25 dicembre 2011 11:32 - JOKER
Con riferimento al precedente mio intervento, posto qui un recente comunicato di ADUSBEF.

===

COMUNICATO STAMPA

MANOVRA: IL GOVERNO DEI BANCHIERI VARA UN DECRETO “SALVABANCHE” NON “SALVAITALIA”, CON LA GARANZIA STATALE SUI BOND, L’OBBLIGO DI APERTURA DEI CONTI CORRENTI BANCARI E/O POSTALI,ICI DI FAVORE A BANCHE ED ASSICURAZIONI!

ADUSBEF IMPUGNERA’ ALLA CONSULTA L’OBBLIGO APERTURA DEI CONTI CORRENTI.

Più che un decreto “salva-Italia”, è una manovra smaccatamente “salva banche”, con la garanzia statale sui bond bancari, l’obbligo di aprire un conto corrente imposto a 6-7 milioni di cittadini e di pensionati scambiati per evasori, che hanno il diritto di libera scelta se cadere o meno nelle grinfie dei banchieri, la rivalutazione di favore degli estimi catastali (20%) a banche ed assicurazioni, rispetto al 60% delle abitazioni delle famiglie e dei comuni mortali.
Nessuno, neppure lo Stato può imporre ai cittadini l’obbligo di aprire un conto corrente bancario, che costa in Italia 295,66 euro,contro una media di 114 euro dell’Europa a 27,o di utilizzare una carta di credito per ingrassare quegli stessi banchieri che dopo aver provocato la crisi, sfornano ricette a loro uso e consumo per addossarne i costi a lavoratori e pensionati in regola con gli adempimenti fiscali, continuando a perpetrare l’ideologia del debito ed un principio di imprudenza ed avventatezza economica, che consente di ipotecare il reddito che si guadagnerà dopo decenni ed addirittura quello dei propri figli con l’uso massivo della monetica.
Le banche italiane – ha detto il presidente dell’Abi Mussari- sono disponibili a ragionare su un conto corrente a zero spese per i pensionati al minimo e sui costi delle carte di credito alla luce delle misure del Governo, ma non sono disponibili a dare gratuitamente servizi che costano alle imprese bancarie, evidenziando che quelli collegati alle carte di credito, sono servizi che hanno dei costi, dei rischi, che vanno remunerati come qualsiasi altro servizio offerto dalle imprese, confermando i sospetti sulla trappola insita nell’art.12 del decreto, che sarà impugnato dall’Adusbef alla Consulta qualora non venga eliminato il comma che impone di riscuotere pensioni superiori a 500 euro (portati a 980 euro dopo le nostre vibrate proteste) tramite i canali bancari e/o postali.
Se la tracciabilità è sacrosanta per combattere l’evasione, non si capisce la compatibilità di un comma che obblighi la riscossione delle pensioni tramite conto corrente bancario e/o postale con quanto previsto dal comma 1 dell’art.12: “al fine di rafforzare i meccanismi di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio di proventi illeciti”, a meno che non si consideri la pensione dei vecchi frutto di riciclaggio.
La crisi sistemica è il frutto avvelenato della finanza derivata, dell’azzardo morale dei banchieri, dell’ideologia del debito: “Vivere a credito – dice ZYgmunt Bauman- dà dipendenza come poche altre droghe, e decenni di abbondante disponibilità di una droga non possono che portare a uno shock e ad un trauma quando la disponibilità cessa. Oggi ci viene proposta una via d’uscita apparentemente semplice dallo shock che affligge sia i tossicodipendenti che gli spacciatori: riprendere, con auspicabile regolarità, la fornitura di droga. Andare alle radici del problema non significa risolverlo all’istante. È però l'unica soluzione che possa rivelarsi adeguata all’enormità del problema e a sopravvivere alle intense, seppur relativamente brevi , sofferenze delle crisi di astinenza”.
Imponendo una norma assurda,il Governo dei banchieri non ha capito che per combattere la crisi non serve l’istigazione al debito ed il ricorso massivo all’uso delle carte di credito per ingrassare le banche ed insegnare l’arte di vivere indebitati per sempre, ma nuovi modelli di austerità, senso della misura con il denaro reale ed i guadagni certi,non con il denaro virtuale e l’illusione salvifica della moneta di plastica, perché la filosofia di vite a debito ed al di fuori delle proprie possibilità, è foriera di gravi disastri che stiamo già pagando a caro prezzo.

Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,12.12.2011
25 dicembre 2011 10:54 - JOKER
Buon Natale!!!

Ieri sera ho potuto constatare, che l'associazione dei consumatori ADUSBEF, nella persona del suo presidente, è apparso su Striscia La Notizia per informarci ulteriormente dei comportamenti anomali delle banche...e non ci è andato troppo per il sottile. La critica aspra era rivolta al medesimo argomento oggetto del presente thread.

Noto che ADUSBEF è molto attiva contro i soprusi delle banche ed ha pure sostenuto con i propri legali il famoso cittadino che era riuscito a far condannare Bankitalia a rimborsare il profitto del Signoraggio (salvo poi vedersi la sentenza ribaltata in cassazione, guarda caso da componenti della commissione tra i quali qualcuno successivamente è stato arrestato per reati finanziari).

Di posizione diametralmente opposta, così almeno pare, i responsabili di questa associazione di consumatori ed in special modo i responsabili di questa apposita sezione del portale.

Domanda/considerazione: come mai 2 associazioni di consumatori di cui una che risulta attiva da svariati anni contro i comportamenti palesemente anomali delle banche, mentre l'altra, al meglio fa finta di non volerci sentire da quell'orecchio e al peggio sminuisce/appoggia/difende il loro criticabile operato?
24 dicembre 2011 19:31 - lucillafiaccola1796
qualcuno qui... ho cercato e non ho trovato...
ha risolto il problema con l'uovo di colombo cristoforo intendo, non quello che vola

non aboliranno MAI IL DENARO CONTANTE cme farebbero a pagare tangenti, fondi neri, mazzette ecc?

infatti, questo ragion amento taglia la testa a tutti i tori, vergini, scorpioni, leoni, cancri, arieti, ecc...

è solo terrorismo di $tati!!!!!
24 dicembre 2011 17:59 - savpg8801
Si notano le garanzie dello Stato (o è meglio quella del mio assicuratore?) come funzionano!. Lo Stato fa e disfa leggi a banaderuola. Si notano le promesse o tutti i marchingegni che lo Stato ha individuato e applicato; dalle autocertificazioni, alla tutela della privacy (adesso tutti mi conoscono e mi bombardano di ogni cosa, dai viaggi alle cene, dalle promesse di vincere a quelle di farmi fotografare con Belen o di regalarmi l'I-Pod) Le autocertificazioni ci hanno messo 20 anni per essere accettate dalle amministrazioni, specie pubbliche o simili.E poi servono solo a dichiarare il falso, dato che ne prendono uno ogni mille.
Se non firmi ogni 2 giorni documenti per la privacy non fai un nulla, non fai conti correnti, non fai contratti, non fai assicurazioni.
C'era il segreto bancario; solo con mandato di un giudice si potevano aprire i segreti di un indagato. Adesso il poliziotto americano ti guarda anche nelle mutande. Ti piazzano controlli e telecamere dovunque(dicono per la criminalità) ma sai che quella se ne fa un doppio baffo?, vanno un po' più in la.
E il tempo che mi faranno perdere anche solo per farmi accertamenti(magari inutili) su parametri che rileverà il Serpico e suoi attenti esaminatori?
E poi mi si viene a dire, a me che credo di essere una persona onesta, almeno per pagare le tasse, che sarò un consumatore "anonimizzato", che potrò spendere pagando il kilo di arance, o le due dosi dal drogaiolo, utilizzando una carta senza che nessuno sappia niente?
Che questo delizioso sistema, tarato per prendere delinquenti, si lascierebbe incontrollata la circolazione monetaria in modo anonimo?
Ma che incongruenze.
Impiantare un simile carrozzone è come voler sparare all'elefante con la cerbottana a piselli.
24 dicembre 2011 17:26 - Alessandro_Pedone
@alcianpas
Se il denaro fisico venisse sostituito da strumenti elettronici sarebbe semplicemente un'evoluzione del denaro attuale.
Niente sarebbe impedito, né le sartine di lavorare e neppure, eventualmente, l'elemosina.
Lo stato, oggi, mette a disposizione carta e metalli da utilizzare come moneta. Domani metterebbe a disposizione un portafoglio elettronico. Tutto quello che oggi si può fare con il denaro contante si potrebbe fare con il portafoglio elettronico. Niente escluso. Solo più sicurezza per tutti.
E' difficile da immaginare come tutte le cose che ancora non si sono viste, ma non ci sarebbe niente di precluso.
L'unica cosa è che sarebbe impossibile non dichiarare il denaro che si incassa. Ciò non significa dover dichiarare da dove si è incassato e dove si spende. L'anonimato delle transazioni sarebbe garantito.
24 dicembre 2011 13:50 - JOKER
Eliminare il denaro contante (che l'autore riporta essere meno del 5% della massa monetaria circolante) con il "nobile proposito" di colpire l'evasione fiscale, è pura illusione...ed anche disattenzione su quello che si va a scrivere.

Provare a colpire quelle piccole attività che maneggiano contanti e che si presume siano il punto focale dell'evasione fiscale rende inverosimile il proposito riportato.

Le "evasioni fiscali" che inducono poi i piccolini a "galleggiare" come possono, non sono altro che la conseguenza di "evasioni fiscali" ben più grandi che vengono sistematicamente compiute a livello planetario dalle grosse società industriali, finanziarie, bancarie e commerciali, con la complicità di trattati, accordi internazionali e personaggi chiave sotto il controllo dell'élite di potere che beneficia di tali situazioni.

Professionisti internazionali sono profumatamente pagati per gestire architetture societarie messe appositamente a disposizione per i loro ricchissimi mandanti...ricchissimi appunto per l'adozione di tali escamotage.

Sono quest'ultimi che polverizzano le ricchezze dei vari Stati, che trovandosi sempre deficitari, sono costretti a drenare risorse ai propri cittadini impoverendoli e costringendoli quindi ad arrangiarsi come possono...anche facendo un po' di nero (un'ombra pallida in confronto a quanto evadono i pesci grossi)...o riducendo alcuni ad imboccare la strada dell'illegalità per puro spirito di sopravvicenza, mentre i veri criminali si trincerano dietro l'intoccabilità delle leggi fatte creare ad hoc per consentire loro di continuare nell'impunità a perpetrare nefandezze a danno della collettività.

Ridurre il contante servirà solamente a creare ulteriore scompiglio e disagio ai poveri cittadini; la criminalità con la "C" maiuscola prospererà anche senza contante, così come accade ora col 95% di denaro elettronico in circolazione.
24 dicembre 2011 0:29 - alcianpas
certo che però il mondo sarebbe ancora piu spietato: non si potrebbe piu chiedere la carità, e se qualcuno ti chiede qualche euro (rifiutando la richiesta di un'ambulanza) dicendoti che sta male e "dimostrandoti" che prende abitualmente il Voltaren non devi arrenderti per paura di fare un'omissione di soccorso . Ma se volessi fare elemosina non puoi farla piu. Piuttosto se ha fame gli offri una brioche (ma deve prenderla con te) .
Poi le sartine non potrebbero piu lavorare in casa: ma a voi non capita di avere i pantaloni da accorciare? Lo sapete che nei piccoli centri negozi di sartoria non ci sono ?
E se vuoi dare una mancia a qualcuno cosa chiedi, di favorirti il pos ? E se vuoi regalare qualche euro a un nipotino ? Così verrai giudicato per quanto dai, non potrai piu far finto che dai 5 euro perchè è il taglio piu congruo di cui disponi. Io la piccola moneta la lascerei. O lei, autore dell'articolo, pensa che il carrozziere accetterebbe in tal caso solo pagamenti in moneta? Se ha una casa grande nasconde anche quelli ...
23 dicembre 2011 21:39 - savpg8801
Ne ho sentite di tutte: quindi, quando si portano tante ragioni (buone o cattive che siano) discordanti, opposte e qualche volta limitate nel ragionamento, significa solo che manca univocità. Saprete che significa anche infattibilità globale. Quando non ci si trova d'accordo, qualsiasi decisione avrà sempre degli oppositori e il fenomeno non si avvererà mai. Intendo completamente, a meno che......un bel falò in tutte le piazze e chiusura dei confini. Ma si darebbe impulso enorme alle già tanto invocate e, dicono, già esistenti monete alternative (vedansi tante discussioni in proposito).
Vi pare che possa avvenire?
Ditemi, allora se esiste un Paese, una Nazione in cui l'azzeramento della moneta cartacea(e divisionale metallica) esista legalmente al 100%.
E' facile capire che se non vi è la totalità assoluta, il sogno di fine estate non potrà mai funzionare.
Porterà solo guai agli onesti o ai nostalgici come voi asserite, voi fautori dei piccoli giardinetti delle chiavette per anziani o degli smartphone a energia atomica, o delle plastiche ricaricabili dalle cento operazioncine giornaliere incontrollabili perchè la gente un passatempo così proprio non gli va di crearselo.
E il vostro sogno di eliminare le mafie, gli spacci, gli assalti ai furgoni o ai bancomat, i sequestri, le mazzetterie varie, gli spalloni per oltre confine, le bustarelle anonime, ecc. , sarà veramente un bello studio tecnico delle invenzioni inutili da passare al novero dei ponti incompiuti, degli ospedali costruiti ma mai utilizzati, e delle perdite di tempo dedicate a costosissime e malfunzionanti progettazioni che verranno fatte inutilmente da torme di illuminati esperti di invenzioni tecniche invece di cose più serie e drasticamente valide per combattere i fenomeni criminali con veri mezzi non virtuali o di tipo spot.
Anche se circolasse solo un 1 ‰ del circolante attuale, senza attuazione della eliminazione in ""totalità assoluta legale"" tutto sarebbe vano.
23 dicembre 2011 14:59 - Cepu
Non c'è storia. Il denaro contante è la linfa nella quale prospera ogni forma di criminalità e di illegalità: dalle mafie alla criminalità comune, dalla corruzione all'evasione fiscale.

Quando si invoca la privacy, si chiede in realtà la franchigia di fare dei "piccoli episodi" di trasgressione: ma i vantaggi del contenimento e/o dell'eliminazione superano di gran lunga gli svantaggi.
  COMMENTI
  (Da 1 a 30 di 153) ->   >|