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10 settembre 2012 10:09 - umberto5413
Non capisco tutta questa polemica sulla tassa su bevande gassate. In Francia è stata introdotta da un anno ed è stata accettata. Coca Cola, Pepsi, Red Bull, Fants (tutti bei brand internazionali che raccolgono profitti), aranciata gassate ecc, costeranno, 10 o 15 centesimi di più. Si berrà più acqua naturale, meno (non ci credo) bibite. E non sarebbe opportuno per contro chiedere una riduzione di benzina e diesel? A beneficio di tutti e sopratutto dei costi che incidono la produttivita.
3 settembre 2012 1:01 - Cepu
francescodeleo, non ti devo certo convincere, tienti pure la tua opinioni basate sul nulla.
2 settembre 2012 16:48 - alcianpas
Ma al ministro cosa glie ne frega(scusate il linguaggio poco formale) se la gente conduce uno stile di vita che non è ideale ? E che vogliamo tornare al nazismo che voleva le persone perfette e tutti conformi ad uno stereotipo ? A mio parere è un sopruso, tuttavia se proprio ci tiene alla nostra salute ( per ridurre la spesa pubblica, sia chiaro ) allora scogiti qualcosa per indurre o costringere i produttori di pane e pasta a produrre solo pane biologico e integrale : vedreste che chi dice di non amarlo si abitua al colore. Perchè venderli ad un prezzo così maggiore rispetto al prodotto comune? Il pane integrale richiede meno manodopera di quello bianco!
E perchè non costringere i ristoratori a convertirsi al "salus" food oltre che good, anzichè mettere sempre sul piatto piatti da golosi ?
E inoltre, per ridurre la spesa pubblica, faccia una politica per cui anche iscriversi alle palestre convenga (poterne scaricare la spesa dalla dichiarazione dei redditi, incentivare le palestre a renderci gratuita l'iscrizione e la visita medica, ecc) .
2 settembre 2012 16:03 - francescodeleo
E mi devo informare io su quello che scrrivi tu. Fattela tiu una ricerca, che tra tuto quello che si scirve troverai anche quello che ti abbisognerà.
2 settembre 2012 0:34 - Cepu
francescodeleo, un post su aduc non può essere una dissertazione completa.

Si informi, si informi, ci sono fior di ricerche pubblicamente disponibili, sempre che non vada a cercarle sul sito della philip morris ;-)
31 agosto 2012 15:04 - francescodeleo
E' difficile stabilire la causa della riduzione della vendita dei pacchetti di siagrette. Dire che è bastato vietare nei locali pubblici mi sembra abbastanza semplicistico. Sicuramente anche l'aumento esponenziale del prezzo dei pacchetti ha contribuito ad una sua riduzione, che non significa che ho ridotto proporzionalmente il numero di fumatori fumatori.
31 agosto 2012 0:12 - Cepu
Generalmente parlando, le assicuro, francescodeleo, che l'imposizione del divieto di fumo in tutti gli edifici pubblici e ed aziendali ha dato una bella sberla alla vendita del tabacco.

La quale vendita non deve certamente essere proibita: il proibizionismo si sa che ha effetti devastanti, vedasi i problemi con la canapa.

Siamo d'accordo che si deve continuare con l'educazione e la prevenzione. Non con tassucole ridicole sull'aranciata gasata. E che dire delle merendine ?

Infatti, il decreto una volta messo alla berlina è già rientrato nei pensatoi ;-)
29 agosto 2012 20:50 - francescodeleo
Sì, certo, ma il discorso aveva preso una piega di carattere generale.
29 agosto 2012 16:53 - Cepu
E mi raccomando, fa gas anche l'acqua FRIZZANTE, daje de tasse !!!
29 agosto 2012 16:52 - Cepu
E' lo zucchero che fa male, non certo il gas.

Ministro, cambi i suoi consulenti ;-)
29 agosto 2012 16:07 - francescodeleo
Io non vedo per qulae motivo occorre mettere delle tasse. Due giorni fa mi sono bevuto un chinotto dopo non so quanto tempo e per quale motivo devo pagare più del necessario? Uno ogni tanto non fa male, uno al dì di sicuro. Ma veniamo all'acqua. Anche l'acqua che si vende al supermercato spesso non è molto idonea alla corretta alimentazione, tant'è vero che l'acqua che esce dai rubinetti in diverse parti d'italia viene considerata migliore dagli esperti (e sinceramente io la preferisco per tantissimi motivi, il mio corpo se ne accorge che non è quella "vera"). Anche per quest'acqua occorre introdurre una tassa perchè può nuocere alla salute.
Comunque io sono contrario ad introdurre tasse che in questo momento vengono introdotte solo per far cassa. Io punterei sulla informazione dei consumatori. Non che mi faccia illusioni, sia l'introduzione di tasse che l'inserimento di alcune diciture sui rischi per la salute sui pacchetti di sigarette non hanno fatto sparire la voglia di fumare. L'alternativa è quella di far sì che il produttore venda i propri prodotti usando materie non nocive ovvero riducendo al minimo l'impiego di quelle comunque indispensabili al prodotto ma che possono provocare effetti non desiderati col tempo.
29 agosto 2012 0:48 - sergio3517
La mia argomentazione regge eccome: io tasserei tutto il JUNK FOOD (l’industria alimentare è piena di questi prodotti) così se ci fosse un calo di vendite sarebbe costretta a trasformare il JUNK FOOD in GOOD FOOD con evidenti benefici per tutti (sopratutto per gli obesi). L’appello fatto al sig. Mastrantoni si riferiva al “rutto” nella speranza che in futuro non spenda il suo prezioso tempo nel pubblicare ,magari comunicati su “scoregge” o gente che si mette “le dita dentro il naso”..ecc. ecc..ecc. Dal sig. Mastrantoni mi aspetto articoli autorevoli non barzellette da osteria...!!!
28 agosto 2012 18:39 - francescodeleo
E senza considerare che potremmo rilasciare nell'aria gas che potrebbero avere effettti negativi sull'ambiente.

A sergio3517 dico che la sua argomentazione non regge, perchè allora sarebbero da tassare una vastissima serie di prodotti alimentari e non solo le bevande gassate.
28 agosto 2012 18:09 - sergio3517
Egregio sig. Primo Mastrantoni

Si risparmi comunicati ridicoli come questo: il sito ADUC che è fatto da persone intelligenti deve contenere comunicati intelligenti. Ripeto: la tassazione del “ JUNK FOOD” è un’ottima cosa in quanto i consumatori sono intelligenti ma sono “ignoranti” sulle conseguenze delle malattie metaboliche che porta il consumo di tale cibo; senza considerare poi tutti i costi sanitari che ne derivano, a carico dei contribuenti.
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