Interessante che i giudici si siano espressi in questo modo,
penso però che per essere completo questo articolo avrebbe
dovuto specificare quali sono gli aspetti dell'algoritmo che
i giudici hanno ritenuto non garantisse oggettività alle
associazioni di termini suggerite.
Questo è un fattore molto importante per capire se i
giudici medesimi abbiano giudicato troppo casuale il metodo
di abbinamento, o se abbiano semplicemente proceduto sulla
base del fatto che una persona non ufficalmente condannata
per truffa non è, legalmente, un truffatore, checché ne
pensino eventualente migliaia di utenti di Internet.