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4 maggio 2013 20:31 - ziogioshua
per 3868niki
in che senso "viola l'art 34 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo"?
dice il comma 1 "L'Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di
sicurezza sociale e ai servizi sociali"
il diritto di accesso non significa necessariamente l'accesso gratuito, e nel caso in cui la persona non sia in grado di pagare, se lo è la famiglia farla contribuire non vuole dire che questo sia contrario all'accesso..
11 gennaio 2013 15:01 - Cepu
testo definitivo della lettera aperta riguardante l’illogica e devastante sentenza n. 296/2012 della Corte costituzionale, inviata dal Csa (Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base) al Presidente e ai Componenti della Corte costituzionale, ai Presidenti del Consiglio di Stato e dei Tribunali amministrativi regionali, nonché ai Ministri

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/palermo/2013/01 /e-illogica-e-devastante-la-sentenza-n-2962012-della-corte-c ostituzionale.html
9 gennaio 2013 13:37 - 3868niki
A partire dal 2007 (sentenze nn. 348 e 349), la Corte costituzionale italiana,facendo leva sul primo comma dell’art. 117 della Costituzione (nel nuovotesto introdotto dalla legge costituzionale n. 3 del 2001), dichiara illegittime
le leggi nazionali in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo , nell’interpretazione ad essa data dalla Corte di Strasburgo.

Articolo 34 - Sicurezza sociale e assistenza sociale

1. L'Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di
sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano protezione in casi
quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la dipendenza o
la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le
modalità stabilite dal diritto comunitario e le legislazioni e prassi
nazionali.
2. Ogni individuo che risieda o si sposti legalmente all'interno dell'Unione
ha diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e ai benefici sociali
conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni e prassi nazionali.
3. Al fine di lottare contro l'esclusione sociale e la povertà, l'Unione
riconosce e rispetta il diritto all'assistenza sociale e all'assistenza
abitativa volte a garantire un'esistenza dignitosa a tutti coloro che non
dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità stabilite dal diritto
comunitario e le legislazioni e prassi nazionali.

Farei ricorso alla Corte di Giustizia Europea , la stessa Corte Costituzionale viola art 34 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, è anche con una certa urgenza propongo all'Aduc di attivarsi per un Ricorso immediato in ambito Europeo. Altrimenti finisce sempre come un TIRAMOLLA.
4 gennaio 2013 16:07 - colpam
E' un disastro.... adesso tutti i comuni avranno un argomento inoppugnabile. Non ci posso credere...
4 gennaio 2013 9:53 - Gabri65
Gent.ma Dott. Claudia Moretti,

questa estate, alla luce dei rincari che sarebbero seguiti alle dichiarazioni ISEE (dove vengono inclusi anche risparmi di una vita su cui si pagano già i soldi sugli interessi ma non i BMW, le MERCEDES, le vacanze o le motociclette da milioni o le barche etc. etc.), all'IMU sulla prima casa etc. ,avevo posto all'attenzione del presidente della regione toscana, Enrico Rossi, i seguenti articoli:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/santo-obolo-il-comun e-paga/2168368

sottolinendo che la chiesa oltre a non pagare l'IMU veniva alimentata con soldi pubblici grazie ad una legge regionale che lui avrebbe potuto modificare.

Guarda caso si è scoperto che l'ICI, che la chiesa avrebbe dovuto pagare in passato e che non ha mai pagato non si sa calcolare. Invece quando sbagliano i contribuenti sanno calcolare anche le more con le relative multe perchè non verificano quelle dell'anno, ma quelle di 5 o 4 anni (non mi ricordo) indietro per fare più cassa. Ovvero i cittadini devono pagare anche le inefficienze delle amministrazioni pubbliche.

Inoltre gli chiesi di darmi una risposta anche sulle affermazioni di Suor Giuliana e della Fornero e su un articolo sui conti della chiesa:

Suor Giuliana, dal Cottolengo alla Compagnia di San Paolo
Repubblica 13 luglio 2008 — pagina 1 sezione: TORINO
Il nuovo consigliere della Compagnia di San Paolo è una suora. Si chiama Giuliana Galli, per 27 anni ha guidato il volontariato del Cottolengo e ora, su indicazione dell' amministrazione comunale, andrà a sedersi nel sancta sanctorum della finanza torinese. «Per cercare di aiutare quella parte di Torino che ha bisogno di aiuto», spiega la suora. Aggiungendo: «Il denaro non è lo sterco del diavolo».

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/02/27/ dove-ci-vuol-portare-la-signora-fornero/

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/conti-della -chiesa/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa.html

Del resto, se questi sono i presupposti, che cosa dobbiamo aspettarci se non la privatizzazione della Sanità e della Scuola a favore dei più ricchi che aiuteranno i poverelli a curarsi, a "leggere, a scrivere e far di conto" per garantirsi il paradiso anche nell'aldilà?

Cordiali Saluti
4 gennaio 2013 9:07 - nomyname
CI VORREBE UN REFERENDUM SUI DIRITTI SOCIALI
3 gennaio 2013 19:41 - minotauro5801
AHHHHHHH;AHH;AHHHHHHHHHHHHHHHHH
Meno male che c'è una corte di cazzazione in italia.........è mejo de Crozza!!!
3 gennaio 2013 17:05 - roberto2829
Vorrei capire meglio. In pratica tutti questi anni di lotte e sacrifici gettati la vento?
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