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15 novembre 2013 15:53 - Herell
fiscale è davvero il fattore. Penso che non dovremmo ignorare questa sezione. perché si tratta di un futuro di protezione per qualsiasi attività commerciale. produzione di energia solare è gestito da qualche progetto. dovremmo discutere su di loro.
5 giugno 2013 15:31 - savpg8801
A proposito di questi dubbi...sempre ne emergono e sempre sarà così. Instabilità regolamentare e legislativa, dunque.
Allora un mese fa, quando eravi il termine del 30 giugno 2013 per la richiesta di detrazione"scambio sul posto" e 31 maggio per conto energia, ed avendo avuto l'idea per l'ennesima volta di installare i pannelli fotovoltaici, mi sono rivolto ad imprese per preventivi. Siccome il 30 giugno non era proprio così lontano perchè la detrazione viene concessa solo con la certificazione ufficiale dell'avvenuto allacciamento (non sto a dire i giri burocratici) e ritenendo di non fare in tempo, ho desistito.
Ora potrei ripensarci, ma ho fatto altre "elucubrazioni" anche con piccolo parere da parte di un ingegnere che si occupa tra l'altro di certificazioni energetiche.
Riporto, pertanto, il mio scritto di oggi stesso su altro articolo del forum:""Tariffe elettriche biorarie: analisi di un fallimento"".
Perciò:
:::Premesso che per legge bisogna, sul nuovo, installare un minimo di celle oltre ad altre incombenze inutili e ridondanti circa altri presìdi sul risparmio energetico e sulla gestione acustica, mi provo a sostenere quanto di meno conveniente, sotto ogni aspetto, ci sia ad installare fotovoltaico dal privato.
Ho ottenuto vari progetti dettagliati con sopralluogo di esperti sulla mia abitazione(singola con ogni possibilità di installazione) ed ho deciso di soprassedere a detta installazione.
Come sentito nell'ultimo intervento a proposito dell'aspetto pubblico, ed appurato con molti calcoli che la parte economica a proposito di una convenienza privata, siano aleatori, e certamente non convenienti, convengo ed affermo che la mia convinzione sia quella che gli incentivi non diano in alcun modo convenienza, specie per lo Stato che deve provvedere al defalco delle entrate per passarlo al contribuente il quale, a sua volta ne ha un beneficio solo in dieci anni, ammesso che ne possa vantare la detraibilità; peraltro su questo punto, come hanno cambiato tante volte le regole, potrebbero farlo ancora. Il conto energia è finito a maggio. E' subentrato il "consumo sul posto" che dà la unica possibilità di riconsumare a tariffa ridotta a circa la metà (e non più come prima che si rivendeva a prezzo addirittura maggiore) il prodotto in eccedenza e non immediatamente utilizzato.
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Allora: un impianto monocristallino o a silicio amorfo, più o meno si paga uguale, le caratteristiche sono, però diverse.
Se fissi un 6 kwh di picco (pannelli per decine di m2) installazione, certo numero di carte, permessi, ecc. vai almeno sui 15/16 mila euro.
Visti i grafici delle rese nei vari mesi dell'anno(ovvio dipende da variabilità di molti fattori) dicono che il punto di pareggio si avrebbe dopo 6/8 anni.
Capitale scucito subito, mancati montanti di interesse, lavoro di manutenzione ed altre incombenze, non giustificano l'impegno.
Non mettiamoci l'estetica o altre motivazioni, ma rendiamoci conto che il tutto viene, dagli installatori, pubblicizzato e caldeggiato con orizzonti temporale di trenta e passa anni; perchè? Il motivo è che sulla base di tabelle costruite dopo tale "inezia" di anni ci sarebbe una convenienza sostanziale. Tutto ciò per promuovere l'operazione e dare lavoro a qualche ditta di installatori. Non per niente, ogni volta che apri siti internet, anche non inerenti, vi sono poubblicizzate tantissime proposte di fotovoltaico.
Ma attenzione, poca parte di materiale viene prodotta in Europa, tutto il resto a oriente.
Quindi soldi che vanno ""fuori". E i pannelli europei costano di più.
Ma chi riesce a fare i conti benino, anche un capitale ben investito in altro modo, dopo "n" anni può raddoppiare ed anche di più.

Al 3% in anni 23,449
Al 4% in anni 17,673
Al 5% in anni 14,205
e così via.
Poi c'è da dire che la o le compagnie elettriche dovranno sempre esistere perchè il solo comparto delle alternative non potrà mai essere affidabilmente a carattere di produttività CONTINUATIVA tale da assicurare in ogni momento e luogo un consumo regolare ed affidabile.
Nulla che possa affidarsi alla natura, può sopperire "in toto".
Se proprio ci si vuol vedere la convenienza (ma di chi?...... Stato,banche, privato, installatori, specchi per allodole, ambientalisti, produttori stranieri) -ad ognuno la sua-, ecc.ecc. sono parte degli operatori che, a ben esaminare, cozzano l'un l'altro.ed ognuno la rivendica come buona. Ma una cosa buona per tutti non esiste.
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