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12 luglio 2013 16:20 - marco25g
Marilyn A. Huestis, che si occupa di chimica e dei metodi per la rilevazione delle droghe, considerata una delle maggiori esperte americane del campo "citata anche da Serpelloni nel Seminario Dpa/Nida di Vienna", dice, nel capitolo (3.2) del suo trattato sui metodi di rilevazione delle sostanze stupefacenti, (Umana cannabinoidi Farmacocinetica "Chemistry and Drug Metabolism"):

"Tuttavia, l'urina di un utente principiante potrebbe essere trovata negativa per immuno-dosaggio, poche ore dopo il fumo di una singola sigaretta di cannabis.
Le concentrazioni limite di anticorpi e la sensibilità e la specificità del farmaco influenzano immuno-dosaggio di rilevamento tempi.
Un test delle urine positivo per cannabinoidi indica solo che l'esposizione al farmaco si è verificato. Il risultato non fornisce informazioni sulla via di somministrazione, la quantità di esposizione al farmaco, quando l'esposizione al farmaco si è verificato, o il grado di compromissione."

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2689518/ - (cap. 3.2)

Quindi, chiunque, in Italia, sia stato accusato di guida in stato di ebrezza da cannabinoli a causa di questo test, "non deve essere assolutamente da considerare colpevole di tale reato", deve rivolgersi ad un Giudice di Pace per vedere tutelati i propri diritti e non subire il ritiro della patente (anche se sarà costretto a pagare una sanzione molto elevata per l'uso di cannabis).

Poiché l'unico test realmente affidabile per il rilevamento alla guida ed al momento disponibile è soltanto quello effettuato tramite l'esame del sangue:
Il test delle orine, permette di sapere soltanto che è avvenuta l'assunzione nell'arco di 20 giorni precedenti e oltre, ma non rileva precisamente in che modo o quando questa assunzione sia avvenuta.

(Infatti il test delle orine rileva soltanto i metaboliti del THC "o di altri cannabinoli", soltanto quando questi sono già stati metabolizzati dall'organismo "ore o giorni dopo l'assunzione, questo dipende dal metabolismo, cambiando da individuo a individuo e soltanto dopo che questi sono stati filtrati dai reni".)

Quindi, una persona che non avesse mai fumato o recentemente, potrebbe assumere un'enorme quantità di cannabis ed essere trovata negativa per le successive ore/giorni "mentre in realtà si trovava in uno stato di elevata intossicazione":
La stessa persona se fermata a distanza di alcuni giorni, verrebbe trovata positiva, anche se nel frattempo non ha mai assunto cannabis e guidava da totalmente lucida.

Il responsabile di un grave incidente automobilistico "anche con vittime" "se egli aveva bevuto o se stava guidando in preda ad un eccesso di alcol" sarà tentato di fuggire "costituendosi poche ore dopo ed al termine del periodo in cui può essere rilevato il tasso alcolemico" "così" egli non potrà essere accusato di qualcosa di più grave "a causa della guida in stato di ebrezza".

Mentre, per chi è responsabile di un incidente simile e ha fumato cannabis in un periodo relativamente recente "anche se non stava guidando in stato di ebbrezza da cannabinoli", per questa persona è molto più conveniente costituirsi subito e richiedere immediatamente un esame del sangue "per dimostrare che non c'è stata un assunzione recente di cannabis (rilevabile nell'arco di tempo di 3/4 ore per il THC e nelle 12/max.24 ore per i metaboliti della cannabis)".

Anche se, il test salivare, potrebbe essere considerato un esame risolutivo, questo tipo di prova potrebbe non essere accettata dal tribunale", mentre la validità dell'esame del sangue è certa e viene sempre accettata come prova.

In ogni caso, chiunque guidava sotto effetto della cannabis, non ha nessun motivo di fuggire, egli non farebbe altro che peggiorare la sua situazione "visto che dopo il periodo di 12/24 ore l'esame del sangue non è più possibile, ma in caso di esame delle orine o dei capelli, egli può essere comunque accusato di giuda sotto effetto di sostanze stupefacenti, anche se questa è una prevaricazione e non coincide con la realtà dei fatti".

Potrebbe anche essere successo che, questa persona abbia consumato cannabis alcuni giorni prima e in un altro paese europeo, dove questo non è considerato reato, usare questo esame non veritiero, ne risolutivo, potrebbe andare contro le regole della libera circolazione dei cittadini europei all'interno dell'Europa"

Immaginiamo se venisse fermato un cittadino olandese, che abbia frequentato un caffee-shop del suo paese "nei giorni precedenti all'essere venuto in Italia", secondo la nostra attuale legge dovrebbe essere comunque denunciato e gli verrebbe tolta immediatamente la patente con conseguenze anche nel suo Paese "poiché le leggi valide sono quelle del paese europeo in cui si trova al momento":
Anche se in realtà non è colpevole di niente "ne in Italia ne nel suo Paese"...
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