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16 settembre 2015 7:03 - tadiottof
Sarebbe ora di smetterla con questi continui obblighi che hanno lo scopo di caricare spese sull'abitazione. La condizione di proprietario era una conquista. Fino agli anni 90 ervamo quasi tutti in affitto; da allora i padroni di casa sono una maggioranza il 90% e cosi' lo Stato,con la complicita' dei parlamentari di destra e di sinistra, per recuperare soldi, ha iniziato a produrre leggi sulla fantomatica e irrealizzabile sicurezza (in base al principio di precauzione), sull'ICI, poi sull'IMU e adesso sulla TARI. Stessa chimera la difesa dalle bombe d'acqua: se non si smette di inquinare non ci sara' nessuna salvezza.
14 settembre 2015 16:21 - flaviog
Spett. ADUC
devo fare la revisione della mia caldaia a gas metano a Verona, di piccole dimensioni e che serve tre piccoli termosifoni in un miniappartamento.
Il tecnico mi ha riferito di una nuova legge, di un nuovo libretto e richiede anche la mia bolletta del gas da cui deve trarre alcuni dati da inserire.
Quest'ultima richiesta non la capisco e chiedo gentilmente se è una richiesta opportuna.
Non capisco cosa serva mettere i dati del mio gestore di energia
Ringrazio per un'eventuale risposta
Flavio
18 maggio 2015 14:28 - galegiovanni
Non ne faccio una colpa hai professionisti che fanno il loro lavoro rispettando le leggi e pagando le tasse, ma una domanda ce l'ho : stanco del mio idraulico di fiducia, navigando in internet ho scoperto dei portali dovi si può avere Gratuitamente preventivi, tra cui quello che ho usato il edilnet.it , ero scettico ma mi sono ricreduto dopo aver fatto la richiesta mi hanno risposto 4 aziende della mia zona proponendomi 4 preventivi, uno diverso dall'altro. Io ho scelto quello più basso.
11 dicembre 2014 14:33 - ezin
Il nuovo libretto scaricabile gratuitamente è valido? Posso scaricarmelo e stamparmelo in qualità di responsabile dell'impianto?
Perchè il mio manutentore di una nota ditta di cui non faccio il nome voleva darmi lo stesso libretto, sfoltito di qualche pagina e rilegato in una semplice cartellina alla modica cifra di 15 euro.
Dice che quello che mi sono scaricato e stampato da internet dalla regione veneto, identico al suo, non è valido e si rifiuta di compilarlo.
Qualcuno può darmi delucidazioni perchè sento odore di truffa legalizzata, dato che a mia sorella un'altra ditta ha fornito lo stesso libretto gratuitamente...

E' gratuito o a pagamento questo nuovo libretto?
Posso provvedere a compilarmelo da solo oppure deve per forza compilarlo il manutentore la prima volta?
Come mi devo comportare con questo manutentore che pretende 15 euro per quattro fotocopie? Può rifiutarsi di compilarlo? Sta facendo il furbo oppure sono obbligato a pagare?
30 ottobre 2014 20:39 - djkappa
Ciao a tutti.
Ho una casa ultrapopolare di ringhiera con caldaia e stufa a pellet non funzionanti.
La caldaia è guasta ,perde acqua e l'ho tolta,ho messo dei tappi sull'impianto acqua e gas.
La stufa a pellet è guasta,non funziona il motore che porta il pellet al bracere quindi inutilizzabile.
Mi trovo in difficili situazioni economiche dovute alla perdita del lavoro,scaldo solo una stanza con una stufetta elettrica,io i 200 euro per il libretto della caldaia non li ho,mi servono per mangiare.
Il libretto della caldaia l'ho fatto fino al 2012,poi non ho più avuto i soldi per pagarmi la bolletta del gas.
Se arriva un controllo mi possono fare la multa ?
Ho solo cose che non funzionano,come questa italia in cui vivo.
27 settembre 2014 11:39 - tecnicocaldaiaroma
Salve sono un tecnico che fa assistenza caldaie. Mi permetto di dissentire con renato9969 riguardo il modus operandi di chi va nelle case a fare le manutenzioni (almeno parlo per me).
Il discorso che fa è incompleto. L'esempio da lei riportato riguardo il modo di pulire gli ugelli è la conseguenza della difficoltà che hanno i clienti a sostenere la spesa. Mi spiego, se io venissi in casa sua e le dicessi che la caldaia è sporca ed avesse bisogno del lavaggio chimico (che costa ben più di 100 euro) lei cosa penserebbe? Sicuramente che, siccome la caldaia si accende e fa il suo dovere, io sto cercando di spillarle del denaro per una cosa non necessaria. Quindi la maggior parte dei tecnici per prevenire questo atteggiamento magari le da una pulita agli ugelli e si tira a campare. Naturalmente se poi la caldaia è davvero sporca alla fine si blocca o si guasta. A quel punto lei penserebbe che il tecnico non ha fatto il suo dovere e che le ha spillato dei soldi senza fare il lavoro bene (si torna sempre li: il tecnico è disonesto).
Per quanto riguarda la certificazione la somma di 100 euro ha il suo motivo. Prima bisogna fare la manutenzione o il bollino il cui costo è di 70 euro circa e per cui NON si fa pagare il diritto di chiamata. Poi c'è la compilazione della certificazione che, se permette, è una bella responsabilità per noi tecnici e varrebbe ben più delle 30 euro che sommate alle 70 del controllo raggiungono le 100 che le hanno chiesto.
Infine di solito, se si interviene su una caldaia guasta, il prezzo del diritto di chiamata non viene fatto pagare.
Il diritto di chiamata è stato messo solo per evitare di dover andare nelle case a perdere tempo (ed il tempo è denaro e con il denaro si fa mangiare la famiglia).
Questo almeno è il mio personale modo di lavorare.
Mi scusi se l'ho contraddetta, l'ho fatto in modo molto spontaneo e senza voler offendere nessuno, solo per spiegare a tutti le ragioni dei prezzi che fa la mia categoria e le ragioni per cui a volte si "deve" usare lo spazzolino al posto di un lavaggio chimico della caldaia.
30 giugno 2014 12:14 - cafiero
E' la solita cretinata all'italiana e nessuno ci tutela.E' appena pubblicato l'obbligo per artigiani,professionisti,ecc dovranno essere pagati tramite POS ma non c'è una sanzione per chi non si adegua e poi se vado dal meccanico per una riparazione e mi fa il solito discorso"pagamento regolare 100,irregolare 80" che faccio?Altra giustissima obiezione a questa ultima stupidaggine "essendo cosa obbligatoria (sic) anche il costo delle operazioni tramite POS deve essere calmierato e non variabile a seconda delle banche, stessa cosa dovrebbe essere per le caldaie come lo è per le auto:se devo obbligatoriamente fare una revisione periodica il costo deve essere stabilito per Legge altrimenti il cittadino è in balia dei profittatori. Ma quando ci svegliamo!
12 giugno 2014 6:51 - napador
Renato9969 il problema è che se tu chiamassi il tecnico solo quando la caldaia non funziona probabilmente non verrebbe nessuno.Eh sì caro mio perché ho lavorato come tecnico per 8 anni e purtroppo senza revisione annuale della caldaia un centro assistenza non potrebbe stare in piedi.Sarebbe bello.Un centro assistenza non può campare con gli introiti derivanti solo da interventi straordinari.A meno che non venga aumentato il diritto di chiamata da 30 a 80 euro...ma poi sarebbe uguale che fare la revisione o sbaglio?Bisogna ragionare su molti fattori prima di fare discorsi da bar...con tutto il rispetto...saluti
11 giugno 2014 7:35 - renato9969
Ci sono così tante norme e leggi che se uno dovesse essere in regola non gli basta la busta paga . Si dovrebbe dare un libretto di manutenzione ordinaria con la spiegazione di come pulirsi la caldaia. Per pulire gli ugelli di solito usano uno spazzolino da denti od uno con le setole. Alla fine dei 10 minuti di lavoro ti chiedono 30 € per l' uscita + 100 € per la certificazione che la caldaia è pulita. Ma se la caldaia è sporca o c'è qualcosa che non va allora si ferma e quindi sei costretto a fare un intervento. Quindi non serve fare una legge.
8 giugno 2014 11:08 - ant2009
Chi crede che questo sia il risultato delle normative europee non ha idea...la Gran Bretagna e' sempre la prima a mettere in atto le leggi che si inventa la UE, eppure non esiste neanche un centesimo delle cretinate applicate in Italia e non esiste, per esempio, alcun obbligo di avere 'libretti' o addirittura essere sanzionati. Potrei fare una lista di mille 'leggi/decreti' italiani che non esistono altrove, e questo lo so per esperienza personale, non perche' 'ho sentito dire'. Le normative europee esistono ma ogni stato le applica quando e come vuole. Purtroppo in Italia si devono far girare soldi, ed ecco che nascono queste cosiddetti 'decreti' per spennare la gente, dando colpa all'Europa. Come cittadina britannica io sono totalmente contraria agli eurocratici e spero che con il prossimo referendum usciremo per sempre, quindi non pensate che io sia una persona pro-Europa, anzi....
5 giugno 2014 8:22 - ennio4531
Le norme sono l'applicazione delle direttive europee che se non applicate significano multe salatissime.

È il prezzo che paghiamo per restare in un club che molti osannano e altri maledicono.

La cosa che ulteriormente sorprende sono le multe salatissime applicate in caso di non rispetto della norma.

Evidentemente i nostri politici ci ritengono dei nababbi...
4 giugno 2014 22:41 - orazio3616
Va bene la sicurezza e il risparmio ma a calmierare i prezzi per gli interventi invece no! In un momento così delicato anche per i bilanci familiari con mancanze di lavoro,cassaintegrati, pensionati al minimo o con reversibilita da 800 euro al mese non ci pensa nessuno. Le lobbi (manutentori molte volte disonesti e i loro rappresntanti di categoria) si fanno sempre valere e spigono sull'acceletaore proponendo multe che poi passeranno ad equitalia perchè non ce la si fa a pagare.Ma i nostri legislatori non hanno mica altri ca..i da risolvere in questa benedetta- maledetta Italia? ....Sempre più demoralizzato!
4 giugno 2014 7:57 - renzo1391
Qui finalmente sembra chiaro che i semplici scaldabagni a gas non rientrano in ciò che impone l'obbligo del libretto.

Mi sembrava ovvio, specie dopo che ho scaricato il libretto e visto che in pratica avevo poco da riempire, però quando lessi l'articolo su CONDOMINIO WEB, visto che il titolo della legge lasciava qualche dubbio, mi risposero che anche lo scaldabagno rientrava.

Chi ha ragione?
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