Ma che dici, Mechanico. Il deficit non è il debito pubblico
dello Stato, che cosa inventi!
Il "deficit" o meglio definito "disavanzo" è un risultato
di bilancio di un esercizio. Il suo contrario è l'"avanzo".
La regola primaria è il "pareggio" che sarebbe l'obbligo
per ogni azienda pubblica. Poi queste definizioni si
esplicano in maniere più dettagliate, ma prima è meglio
studiarsele bene.
Teoricamente un avanzo(di esercizio e si identifica con
l'anno finanziario) potrebbe diminuire il debito generale
dello Stato che, invece, è l'accumulo di debiti contratti
nell'arco della sua vita. Semplicisticamente, anche il
disavanzo(o deficit) può concorrere all'aumento del Debito
pubblico, ma non direttamente e cioè, per esempio, con
l'emissione di titoli dello Stato il cui ricavato serve al
compimento di opere , per servizi ai cittadini ecc. Questo
per coprire, appunto, le perdite di esercizio(cioè del
periodo finanziario in questione) non necessariamente
derivate da un deficit o da un avanzo.
Pertanto, avanzo o disavanzo(altresì chiamato deficit) sono
i risultati di gestione(per chiarire è il conto "perdite e
profitti" delle imprese private, definito nella sua
differenza o saldo che andrà a porsi, quale utile
d'esercizio, fra le attività o le passività del bilancio
vero e proprio) e il Debito Pubblico l'accumulo dei debiti
contratti dallo Stato, cioè le passività.
"Il debito pubblico in economia è il debito dello Stato nei
confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri
quali individui, imprese, banche o stati esteri, che hanno
sottoscritto un credito allo Stato nell'acquisizione di
obbligazioni o titoli di stato (in Italia BOT, BTP, CCT, CTZ
e altri) destinati a coprire il fabbisogno di cassa statale,
nonché l'eventuale deficit pubblico nel bilancio dello
Stato."
Come già ho detto, dentro al DP ci può essere anche
l'eventuale deficit di ogni esercizio, ma anche(a defalco)
l'eventuale avanzo primario che ne rappresenta il
contrario.
Quindi non confondere le cose e meglio sarebbe, appunto,
farsi una minima infarinatura di Ragioneria Pubblica e
matematica finanziaria. Cosa che, suppongo, neppure tutti i
nostri rappresentanti conosceranno. E qui nei forum,
confondono solo le idee.
31 agosto 2016 3:28 - Mechano
I risparmi lo Stato te li toglie comunque, dall'IMU alla
revisione della bombola del GPL che costa 100 euro di
bombola e 450 euro di tasse, per fotterti quello che hai
risparmiato di accise sui carburanti nei 10 anni prima della
revisione. E le gomme termiche, e le caldaie a norma, ed
ogni cazzata è buona per drenarti risparmi dalle tasche.
Dobbiamo ridurre il debito? Ancora a parlare di debito come
qualcosa di male?
Il debito dello Stato si chiama deficit, e non è negativo
avere un alto deficit, perché è così che funziona
l'economia, quello che spende a deficit lo Stato, è il
credito nelle tasche dei cittadini.
Più deficit c'è più sono ricchi i cittadini.
Perché è stata messa in Costituzione quella cazzata del
pareggio di bilancio? Significa che se lo Stato immette 1000
denari nell'economia, sono 1000 denari in tasca ai
cittadini, ma se deve pareggiare deve drenare nuovamente
quei 1000 denari dalle tasche dei cittadini. Così pareggia,
ma nelle tasche della gente resta ZERO. E non possiamo mica
vivere solo di esportazioni per recuperare quello che ci
serve per vivere e che non ci da lo Stato perché se l'è
ripreso per pareggiare il bilancio.
Non è così che funziona l'economia! Solo uno come lei può
crederlo e scriverlo anche.
Il problema del PIL fermo è la deflazione, ossia a causa
del dover pareggiare il bilancio, e dei trattati MES e
Fiscal Compact che richiedono 43 miliardi l'anno, non c'è
più moneta circolante per la domanda aggregata e le
economie locali. La gente non spende e le aziende
chiudono.
Non perché la gente ha paura, ecc. ecc.
E tutto per quel maledetto Euro, una moneta straniera che
viene presa a debito dai mercati finanziari.
Quando c'era la Lira l'Italia è diventata tra i primi 7
paesi più ricchi al mondo, e 4a al mondo per risparmio dei
cittadini. I corrotti che hanno prima fatto il divorzio tra
banca d'Italia e poi ci hanno gettato nell'Euro lo sapevano
bene, perché non sono cretini. Lo sapevano ed hanno tradito
il paese.
Lei non capisce ignorante o in malafede come è, che è la
spesa a deficit dello Stato che muove l'economia dei
cittadini. Quindi il debito va aumentato, non diminuito. E
bisogna cambiargli nome in deficit, non è debito, non c'è
un creditore. Lo Stato che crea moneta FIAT non si indebita
con nessuno!
Per salvare l'Italia bisogna seguire le Teorie Monetarie
Moderne, o le teorie degli economisti Cartalisti. Che non
sono mai stati smentiti. E la migliore di tutte è la Mosler
Economics Modern Money Theory, che va unita ai programmi Job
Guarantee teorizzati dall'economista Matthew Forstater. Dove
lo Stato diviene datore di lavoro di ultima istanza, dando
lavoro a tutti i disoccupati e creando piena occupazione
immette denaro nel circuito non governativo, che attiva la
domanda aggregata cioè l'economia locale!
Il Gippone per la ricostruzione post terremoto creò altra
moneta a deficit. In Italia invece nel 2012 hanno fatto una
legge che lo Stato non paga più per la ricostruzione, la
gente si doveva/deve dotare di assicurazione sugli immobili,
che non saranno mai risarciti quanto un immobile nuovo.
17 agosto 2016 20:20 - savpg8801
Credevo proprio che i burkini fossero come quelle di
Montesicuro(ma dove sta?). Dal collo in su un bel sipario e
il resto mammete...
Ma poi, che male c'è? Solo se sono orribili. Come disse
quel sindaco siculo che vietò le minigonne a chi non era
perfetta.
Ma non c'è altro di più importante su cui ciaccolare?
17 agosto 2016 16:47 - lucillafiaccola1796
come non essere d'accordo con sav e momus?
sav: i tuoi neologismi sono fenomenali: sacrodiavoleschi!
Stupendo!
A proposito di cose serie: ma a noi del burkini che ce ne
frega? Facciamo, caso mai, come le Donne di Montesicuro ,
che si coprivano la testa e si scoprivano il ...mondo! Detto
vecchissimo del lazio!
16 agosto 2016 20:54 - Annapaola Laldi
Sono d'accordo con Mastrantoni, specialmente per quanto
riguarda i pensionati con pensione retributiva, situazione
che conosco bene. Questa situazione di prolungata
incertezza, il non sapere se queste pensioni, che non sono
affatto d'oro, resteranno così o saranno diminuite (anche
solo bloccando gli adeguamenti annuali) impedisce a diverse
persone di fare delle spese che sarebbero anche necessarie e
che di certo contribuirebbero ad attivare il ciclo
economico. L'incertezza è proprio una brutta bestia.
Possibile che chi sta al Governo e in Parlamento non se ne
renda conto e prenda una decisione che dia le dovute
garanzie a vecchi e a giovani?
16 agosto 2016 16:29 - momus
Primo ha ragione, ma non è sufficiente. Da almeno trenta
anni il sistema produttivo italiano non inventa più nulla e
non innova in nessun settore. E dire che l'Italia è
secolarmente terra di inventori e invenzioni, che per
diventare industria migrano peggio dei cervelli. Ciao e
grazie.
16 agosto 2016 13:01 - savpg8801
E' vero, il panico la fa da padrone. Il panico deve, però
essere reale e non ipotetico.
In borsa accade la stessa cosa. Si innesca il panico per far
vendere(realizzando anche in perdita) e, (in)giusto il
meccanismo aritmetico che fissa le quotazioni e il mercato a
seconda se si compra o si vende, appunto si induce a vendere
per poi (altri) a comprare a prezzi bassi.
Al pari le notizie che ogni giorno ci propinano, come PIL,
fiducia dei consumatori, produzione industriale, report su
commercio, agricoltura, turismo, ecc.ecc. condite dai
sacrodiavoleschi pareri degli esperti, economisti,
associazioni, sistemi paranoici e politici interessati alla
sovversione, insomma ....dalli al lupo...prima o poi si
dovrà smettere di seguire con apprensione tutti questi
tecnicismi il cui scopo è solo destabilizzante e
demagogico.
Giustamente, come asserisce Mastrantoni circa la
disoccupazione giovanile, se si tiene conto dei giovani che
studiano (sempre che studino), dei giovani che non hanno
voglia di lavorare e sono mantenuti, di quelli che non hanno
le capacità fisiche o(ahimè sono desolato) mentali, quelli
i cui nonni risparmiosi foraggiano togliendogli ogni
motivazione al lavoro, i malati, gli inabili, i figli di
papà, infine i fannulloni basta che qualcuno gli procuri lo
smartphone e qualcos'altro e basta, ........
Ora la percentuale si attesta a livelli fisiologici come è
normale. Ecco che le statistiche, nate per essere utili,
giuste e d'aiuto, vengono manipolate a tal punto da divenire
controproducenti, dannose e fuorvianti innescando processi
deteriori e spesso paradossali.
Insisti, Mastrantoni, con questi comunicati realistici e
fai, se possibile, anche campagne di denuncia su chi
divulga, proclama, specula su questi fenomeni.
Eppoi, che male c'è se spendiamo di meno, tanto ormai tutto
è forestiero; manderemo meno soldi nostri ai cinesi, agli
indiani e ad altri extracomunitari (lasciando in pace l'UE)
fregando poco l'Italia.
Grazie.