Ritengo che bisognerebbe smuovere le coscienze a prendere
atto che, in Italia, subiamo dalla Rai un abuso di posizione
dominante... che la questione radiotelevisiva italiana sia
l'ultimo baluardo monopolistico ancora in piedi laddove il
mercato sia libero tanto d'aver sottomesso aziende come
Telecom..... che la concorrenza fa bene al mercato ed ai
clienti del mercato i quali dovrebbero essere gli unici a
decidere a chi dare i propri soldi in cambio, ovviamente,
del miglior servizio..... e quello non è la gestione piena
di lacune ed incompetenze condita da disservizi vari ed
eventuali della Rai che, a domanda o disappunto, risponde
sempre e solo con la solita solfa: "La ringraziamo per aver
espresso la Sua opinione. Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti."... fallendo nell'obiettivo primario della
comunicazione... il loro pane... schernendo quasi il
cliente, glissando su una seria dimostrazione d'ascolto
nonché buona volontà d'intenti..... per non parlare della
mancanza totale di controllo e di leggi bensì del completo
menefreghismo in materia di proliferazione smisurata di
ripetitori che disturbano le frequenze e probabilmente la
salute... vi pare normale che per guardare le loro errate
messe in onda debba pagare un canone e pure un nuovo
impianto antenna ogni volta che il tizio di turno pianta un
nuovo ripetitore? E questo sarebbe niente se non associato
anche al pagamento di cure mediche! Penso che bisognerebbe
fomentare le masse ed aprire la strada a qualche
class-action.......... consideratemi arruolata!
16 novembre 2016 18:47 - GIU.
La gente vuole tivù con meno bla-bla. Alcuni dei bla-bla
enfatizzano accadimenti a primo acchito di rilievo e ne
minimizzano altri, degni di attenzione. Di fronte a milioni
d’italiani che stentano a sopravvivere insieme con le loro
famiglie, nessuno dei blasonati giornalisti RAI chiede ai
parlamentari dei partiti politici perché non si dimezzino
lo stipendio per amore del popolo. Tranne rare eccezioni,
nelle tivù di Stato non si parla della mafia imperante in
Sicilia, della corruzione capillare, dei pensionati al
platino, come i super dirigenti siciliani con buonuscite da
un milione di euro. Non si parla della manomissione
sistematica dei concorsi pubblici. Interminabili bla-bla
televisivi come litanie insensate, o come il flauto
degl’incantatori di serpenti. Litanie con i personaggi
televisivi di sempre.
11 novembre 2016 19:46 - lucillafiaccola1796
“la Rai non e' piu' la concessionaria ex lege del servizio
pubblico radiotelevisivo”, la proroga della concessione e'
scaduta il 31 ottobre 2016 e non e' stata rinnovata.
MOOOLTO INTERESSANTISSIMO. Io allora NON PAGO l'estorsione
truffaldinamente chiamata "canone" finché non si rimettono
a posto. Anche perché ora, che visto che pago, mi son
dovuta "procurare" a pagamento un apparecchio di merdella
con programmi di merdella. dove la pubblicità di merdella
dura ben 7 minuti che AZZITTIAMO REGOLARMENTE perché non
ci vogliamo far rompere le sinapsi con queste truffaldine
pubblicità di merdella…e tutti quanti in contemporanea,
anche alle radio…ma loro non sanno che più ci
polverizzano le Minchie con la pubblicità, meno compriamo
le merde che pubblicizzano: 90 per cento pubblicità 10
percento di merde…preferiamo merdelle NON DI MARCHETTA!
Sono migliori, ché almeno NON HANNO PUBBLICITA’.