"All'annucio della volonta' di uscire dall'euro i
risparmiatori si precipiterebbero nelle banche a ritirare i
propri risparmi e a vendere titoli di Stato e non."
Niente affatto. I capital controls servono proprio ad
evitare l'effetto panico e sono stati applicati con successo
a Cipro, Grecia e, in queste settimane, in India, dove
addirittura è stato azzerato a sorpresa il valore delle
banconote di taglio più alto (pari a 7 e 14 euro), che
equivalevano a circa l'88 per cento della massa circolante.
Il premier Modi non ha esitato a scatenare il più grande
caos monetario che la storia recente ricordi e il popolo
indiano, specie quello meno abbiente, passa da settimane le
giornate in coda davanti alle banche nella speranza di poter
ricevere quella minima quantità di propri soldi che possa
consentirgli di far fronte alle spese basilari. Una roba da
Norimberga.
Mi stupisce, comunque, che Lei non abbia pensato ai capital
controls, ormai diffusissimi. Li abbiamo anche noi, sia pure
in una forma diversa. Possiamo ancora ritirare quello che
vogliamo ma un ritiro troppo ingente obbligherebbe lo
sportellista bancario a segnalare la cosa alle autorità
fiscali italiani. Ossia, siamo già controllati,
ricontrollati e supercontrollati. Quello che Lei dice,
dunque, non può succedere a meno che il regime non VOGLIA
farlo succedere per giustificare poi la necessità di
rimanere nell'euro. Necessità che peraltro nessuno si sogna
di rimettere in discussione non perché non sarebbe una cosa
doverosa ma perché il giorno dopo avremmo ricatti, sanzioni
e magari anche rivoluzioni arancioni o tinte di sangue.
Concordo poi con il lettore precedente sul fatto che
dovreste smettere di fare lobby e parlare di ciò che state
facendo per il cittadino. State perdendo un sacco di
contributi monetari, il mio per primo, proprio perché non
si capisce bene cosa c'entri tutta questa politica, tutto
questo martellamento, tutto questo europeismo di maniera che
è davvero irritante.
9 dicembre 2016 14:36 - alessandro1413
Come si fa a dire che "lo stato dovrebbe prendere drastiche
misure di taglio della spesa pubblica", l'uscita dall'euro
dovrebbe prevedere anche la rinuncia alla colossale truffa
del "patto di stabilità", inoltre il debito pubblico non
era il problema come volle far credere il bocconiano Monti,
ormai è risaputo ci sono documenti ufficiali che lo
attestano, quella è stata un'altra scusa per sacrificare
diritti e tutele in nome dell'auterity.
Per non parlare degli effetti sulla sanità o le imprese, ma
dove avete vissuto gli ultimi 8 anni, le imprese hanno già
raggiunto quel destino cupo che voi prospettate come
catastrofe al solo parlare d uscita dall'euro, sulla sanità
sono anni che si taglia, così come sulle pensioni e sulla
scuola, questo sempre perché ce lo chiede l'Europa, come ci
chiedono di far fronte al massiccio esodo dal continente
africano con la scusa di accogliere disperati in fuga da
guerre che, dove realmente ci sono, coinvolgono altre etnie,
ben diverse dai poveri diavoli che giungono sulle nostre
coste, così si fa il gioco dei grandi manovratori e dei
loro lacché Trichet, Draghi, Napolitano, Monti, Renzi e i
vari traditori che si sono susseguiti in questi anni negli
alti scranni del potere, tutti a busta paga Goldman Sachs o
JP Morgan.
Continuate con l'immenso lavoro in difesa dei consumatori,
dove siete sicuramente competenti e lasciate stare le
notizie di politica economica, ci sono già troppi
giornalisti e pennivendoli venduti al potere.
9 dicembre 2016 12:54 - francescomangascia
Devono cambiare le condizioni, e in fretta! per rimanere
dell'euro, non è che ci si deve rimanere senza se e senza
ma.
9 dicembre 2016 11:09 - savpg8801
Proprio un'allettante prospettiva se fosse chiamato a
decidere il solito popolo. Poi le responsabilità chi se le
assumerebbe?