repetita juvant:
gaspare melchiorre baldassarre non ce la racconta giusta.
Anzi, ce la racconta proprio sbagliata. Non ci desse del
"cretino" boccalone, please! E' sotto gli occhi di Tutti che
in UE il posto di adolfino è stato preso dalla sua
muttinipotkulona che ci ammazza con la sua diseconomia
vampira anziché con le SS. Noi ben sappiamo che stiamo in
mezzo ad un lager kalergio-goebbelsiano !
Gli 11 principi di Joseph Paul Goebbels, politico e
giornalista tedesco. Fu uno dei più importanti gerarchi
nazisti, Gauleiter di Berlino dal 1926 al 1945, Ministro
della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945, ministro
nato: 29 ottobre 1897 morto: 1 maggio 1945 (47 anni), PER
FORTUNA SORELLA NATURA SE L’È RIPRESO PRESTO, MA TROPPO
TARDI! Altezza: 1,65 m UN NANETTO BRUNETTO
https://idvsantarcangelo.wordpress.com
Riportiamo qui di seguito gli 11 principi della propaganda
di Joseph Goebbels e vi invitiamo a confrontarli con la
propaganda attuale che appare sui media di informazione.
NDR PRATICAMENTE COPIATO AL 2.000 PER CENTO
1. Principio della semplificazione e del nemico unico. E’
necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E,
soprattutto, identificare l’avversario in un nemico,
nell’unico responsabile di tutti i mali.
2. Principio del metodo del contagio. Riunire diversi
avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
3. Principio della trasposizione. Caricare sull’avversario
i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con
l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie,
inventane di nuove per distrarre.
4. Principio dell’esagerazione e del travisamento.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in
minaccia grave.
5. Principio della volgarizzazione. Tutta la propaganda deve
essere popolare, adattando il suo livello al meno
intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto
più è grande la massa da convincere, più piccolo deve
essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità
ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione
media scarsa, così come la loro memoria.
6. Principio di orchestrazione. La propaganda deve limitarsi
a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente,
presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo
sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da
qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta
all’infinito diventa la verità”.
7. Principio del continuo rinnovamento. Occorre emettere
costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non
strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando
l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad
altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai
avere la possibilità di fermare il livello crescente delle
accuse.
8. Principio della verosimiglianza. Costruire argomenti
fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti
palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
9. Principio del silenziamento. Passare sotto silenzio le
domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le
notizie che favoriscono l’avversario.
10. Principio della trasfusione. Come regola generale, la
propaganda opera sempre a partire da un substrato
precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un
complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le
radici in atteggiamenti primitivi.
11. Principio dell’unanimità. Portare la gente a credere
che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando
una falsa impressione di unanimità.
Ma…
“La vera battaglia non è fra Est e Ovest, o capitalismo e
comunismo, ma fra educazione e propaganda. Martin Buber
Se alimenti la gente solo con slogan rivoluzionari, li
possono ascoltare oggi, domani, dopo domani, ma al quarto
giorno ti diranno: "Va all'inferno". Nikita Krusciov.
CAPITO RENZIUX?
14 febbraio 2017 17:46 - SUPERALDINO
Finalmente ragionamenti sensati riguardo all Europa!
13 febbraio 2017 14:42 - minotauro5801
fregnacciari..........
13 febbraio 2017 12:02 - Mechano
"sebbene abbia garantito pace, democrazia e benessere per
decenni"
Questo virgolettato è la barzelletta del nuovo
millennio.
Questa Europa ha tolto sovranità monetaria e finanziaria ai
vari paesi.
I trattati sono solo capestro, per distruggere le economie
che davano fastidio alla Germania.
Tutti i dettagli sono spiegati molto bene nel saggio di
inchiesta di Paolo Barnard "Il più grande crimine".
In UE non c'è nessuna democrazia dato che le leggi le fa la
commissione non eletta da nessuno.
Non ha garantito pace, dato che UK, Francia e con l'ausilio
dell'Italia siamo andati a depredare la Libia.
E non ha garantito benessere, e questo è sotto gli occhi di
tutti.
L'ideatore del funzionamento tecnico dell'Euro è il
banchiere sionista Jacques Attali, un individuo che non si
è fatto scrupolo nel rispondere così ad un'intervista
dell'economista Alain Parguez: "E cosa credeva la plebaglia
europea, che l'Euro fosse stato fatto per la loro
felicità?".
Questi sono i padri fondatori di questa istituzione, ed è
ovvio che non fu creata per i popoli, ma per le elite
industriali e finanziarie franco-tedesche.