non ci resta che "sperare" nelle tranvata che ha presso
muttona in krukkide. Un certo bett craxi con mi sembra un 2
percento faceva ballare i demoNIOcristiani e comandava.
Dovremmo usare l'"arma" neofascionazi come il machete del
terrorista. Mostrarlo, senza ovviamente usarlo. Matteo 2.0
ci salvinerà? Sempre che non si metta prima o poi con la
riedizione incellofan-siliconata tirata del mummia$con. Né
prima, né dopo.
25 settembre 2017 11:06 - mario6193
... @Mechano
D'accordo al 100%, ma sempre seguace di un detto di Dumas
(Padre) che recita: - ...non discutere mai! Le Opinioni sono
come i Chiodi, più ci picchi sopra e più si piantano! -
12 settembre 2017 9:39 - Mechano
La moneta forte non permette le esportazioni come permetteva
la Lira che veniva svalutata ed ai tedeschi saltavano i
nervi, perché avevamo molta industria e prodotti
sovrapponibili, e quelli italiani risultavano sempre più
appetibili.
Ogni volta che negli anni '80 e '90 ci facevano bloccare le
fluttuazioni della Lira allo SME, si invertivano le parti,
Italia crollo esportazioni e Germania impennata delle
esportazioni. Eravamo la spina nel fianco dei crucchi.
E i grafici di questa cosa furono postati dalla dr.ssa
Stephanie Kelton durante i Summit di Rimini del 2012 sulle
Teorie Monetarie Moderne. Con la spiegazione del perché le
curve cambiavano tendenza, annessione allo SME, uscita dallo
SME, e poi il botto finale, abbandono della Lira e
introduzione dell'Euro. Una curva in picchiata che ha
distrutto l'economia italiana.
Chi se ne frega se andando a Tokyo con la Lira compravi meno
cose? Almeno avevi un lavoro e risparmi e questo grazie alle
esportazioni che permettevano un ricco substrato di PMI che
producevano e vendevano.
In definitiva, compravi le stesse cose perché avevi
comunque più Lire in tasca, per cui potevi fregartene del
cambio sfavorevole.
Anche la Cina svaluta lo yuan ogni volta che gli USA
svalutano il dollaro, e questo gli fa saltare i nervi a
Washington. Perché produrre in USA non sarà mai
conveniente quanto produrre in Cina.
Donvito, non è importante quanto vale una moneta, ma quante
persone ne hanno a sufficienza per una vita dignitosa. I
cambi sono solo operazioni aritmetiche automatiche fatte dai
sistemi di cambio. Se il cambio è sfavorevole
aritmeticamente, è importante avere una quantità
sufficiente affinché si possa comunque acquistare ciò che
ti serve all'estero.
E per farlo devi avere un lavoro e remunerato quanto basta
proprio per questo scopo. Il rinnovo dei contratti
nazionali, la scala mobile, gli investimenti in Titoli di
Stato che ti davano fino al 10% di rendimento servivano
proprio a questo, mantenere il potere di acquisto nonostante
la svalutazione.
Con l'ingresso in Europa, Francia e Germania hanno eliminato
i concorrenti interni, e ci hanno trasformato nei loro
camerieri e manovali.
Lei Donvito e anche Mastrantoni, vi meritate di essere
costretti ad emigrare ed andare a fare i camerieri in
Germania. Ed essere presi a pesci in faccia e messi dentro
un dormitorio comune, ed essere sfottuti nei locali
pubblici. Come accaduto a tantissimi italiani dopo questi
meravigliosi Stati Uniti d'Europa che tanto decantate.
Donvito bastano due conti, per capire in che condizioni è
la situazione monetaria italiana e sono conti fatti sui dati
di Bank Italia.
Recupero dall'archivio dell'ing. Fabio Conditi che ha fatto
il conto sui dati ufficiali.
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il Debito Pubblico è oggi pari a 2.270 mld di euro, sul
quale lo Stato paga interessi per circa 60/70 mld di euro
all’anno (1);
il Debito Privato supera i 3.200 ml di euro, sul quale
famiglie, aziende ed istituzioni finanziarie pagano
interessi pari per circa 100/120 mld di euro all’anno
(2);
la Moneta totale in circolazione in Italia è pari a 1.668
mld di euro, considerando monete, banconote, depositi
bancari anche vincolati fino a 2 anni, obbligazioni e
titoli, pronti contro termine, cioè Circolante+M3 secondo i
dati della Banca d’Italia aggiornati al marzo 2017.
Quindi, due sole banali considerazioni :
il costo totale annuo per interessi è di circa 160/190 mld
di euro all’anno, pari a circa il 10% del nostro PIL;
tutta la moneta in circolazione non basta neanche per
estinguere il Debito Privato, figuriamoci il Debito Pubblico
!
Anche ipotizzando di utilizzare tutta la moneta che c’è
attualmente in circolazione in Italia, ci rimarrebbe
comunque un Debito Pubblico e Privato superiore a 3.500 mld
di euro, che ricomincerebbe a crescere.
Nel frattempo però scomparirebbe tutta la moneta in
circolazione e l’Italia sarebbe costretta a tornare al
baratto.
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Allora dove sta il problema della scomparsa delle
aziende?
DEFLAZIONE! Non ci sono in circolazione soldi a sufficienza.
Vengono aspirati dai trattati europei e da quell'idiozia del
pareggio di bilancio messo in costituzione.
Il problema è sempre di origine monetaria.
Il monetarismo e le monete di conquista FIAT e straniere
sono arma di distruzione degli Stati che non ne hanno il
controllo diretto.
E l'Euro sotto il controllo della BCE e non di una banca
nazionale sovrana viene usato per distruggere l'economia del
paese Italia. Ma anche Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e
tutti quelli che abbandonano la loro divisa sovrana.