Eh, bastasse essere vegani per scansare i tumori... Bisogna
anche girare con la mascherina sulla bocca, andare sulla
spiaggia in burka, tenersi ben lontani da qualsiasi tipo di
antenna e chissà che altro ancora... Non val la pena, una
bella bistecca ogni tanto non me la faccio mancare. Basta
non esagerare. Di Chianina però, non Angus, Hereford,
Charolais o Simmental, grazie.
21 settembre 2017 18:20 - lucillafiaccola1796
per me possono anche mangiarsi tutto in canada. Sono Vegana,
ora tenenzialmente crudista. Non mangio più neanche gli
hamburgers e le cotolette di soia. Perché cercare delle
"imitazioni" del "Cadavere"? Ci sono innumerevoli legumi,
funghi, noci e semi con tutto quello che serve. Troppe
proteine fanno male, anche se sono vegetali.
21 settembre 2017 15:31 - Mechano
Perché senza CETA non li gustavano? C'era l'embargo ai
prodotti italiani?
Costavano solo qualcosa di più.
Se togli i dazi ne esporti un po' di più ma di contro
l'Italia viene inondata da grano, mais e altri prodotti
americani dove sono autorizzati molti fitotrattamenti, sono
OGM. Spesso di scarsa qualità. E che costano meno per
quello che ho scritto, ossia loro non hanno le accise sulle
benzine agricole come li abbiamo noi ed hanno processi
industriali che riducono la qualità ma abbattono i
costi.
Alla fine dei conti, noi non ne avremo un gran vantaggio.
Solo le grandi aziende esportatrici li avranno.
L'americano medio mangia merda, ed ha una statistica di 1/3
malati oncologici, cioè una persona su 3 si ammalerà di
una malattia oncologica nel corso di tutta la sua vita. Noi
italiani siamo 1/4. Entro 20 anni loro passeranno ad 1/2, e
noi 1/3 grazie anche ai loro prodotti.
Ma Donvito, noi vogliamo essere da meno? Grazie al CETA
anche noi vogliamo arrivare ad 1/2.
Donvito, tra me e lei uno di noi due contrarrà una malattia
oncologica. Io sono vegano e sto molto attento a quel che
mangio, per cui non sarò io...
21 settembre 2017 13:53 - VDonvito
e quindi? L'Italia deve produrre solo per se'? I marchi e i
prodotti tipici italiani li facciamo gustare all'estero solo
con le imitazioni che in comune con la produzione italiana
hanno solo il nome (sempre rimaneggiato)?
Bah
21 settembre 2017 10:33 - Mechano
Ma se ha così tanti vantaggi come mai Cgil, Arci, Adusbef,
Legambiente, Greenpeace, Slow Food, Federconsumatori
sarebbero così fermamente contrari?
Forse è difficile da digerire ma quando togli i dazi fai un
favore alle aziende straniere, non a quelle del tuo
paese.
E non è detto che ci siano vantaggi per i nostri prodotti
esportati, soprattutto perché in Italia l'agroalimentare è
penalizzato già alla fonte dalle accise sui carburanti
agricoli, che seppur minori di quelle per la locomozione,
non permetteranno mai costi dei carburanti come quelli che
hanno USA e Canada.
Per cui già alla produzione si parte penalizzati.
Poi ci sono tutta una serie di altri costi che vanno ad
incidere sul prezzo finale del prodotto. Anche se alcune
categorie riescono ad avere incentivi sia dalla UE che dallo
Stato (vedi zootecnia) altri settori non ce li hanno.
Questi trattati sono ancora un monumento alla stupidità ed
alla corruzione politica di questo paese.
La globalizzazione conviene solo a chi sa sfruttarla per
fottere gli altri.