Il valore conoscitivo delle teorie scientifiche, ivi incluse
quelle della scienza economica, si misura dal loro potere
predittivo, anzi è il loro potere predittivo. Si è mai
visto un grande o grandissimo economista o un premio Nobel
per l'economia guadagnare grandissime quantità di denaro
grazie alla propria capacità di prevedere gli eventi
economico-finanziari? Non risulta. I grandissimi investitori
e finanzieri non sono né i grandi teorici né i
cattedratici di Harvard o di Princeton, e spesso nemmeno
hanno mai messo piede in quei luoghi, se non come ospiti,
magari dopo essere stati bocciati decenni prima da aspiranti
studenti, vedi Warren Buffett. Quando una teoria non riesce
a spiegare gli eventi, non sono gli eventi che "sbagliano",
ma la teoria, che è e resta solo un tentativo ex-post di
interpretazione dei fatti.
12 novembre 2017 23:24 - PaoloCh
Sicuramente c'è una bolla enorme sull'obbligazionario
europeo, titoli di stato in primis. Investire nel bond
Matusalemme 2067 è un'autentica follia oggi. Sicuramente i
prezzi dell'azionario USA sono alti, ma è una canzone che
le cassandre della bolla ripetono dal 2012, quanto ha
guadagnato chi è entrato allora in azionario usa e esce
oggi? Poi prima o poi a forza di dire 'crolla tutto' uno ci
azzecca. Ricordiamo che la liquidità non è il non
investire, è investire ugualmente: in un investimento a
tasso negativo pari all'inflazione. E se ci fosse una bolla
deflattiva, che scoppiando fa incassare perdite a due cifre
ai fan del liquido? O fosse in bolla l'euro, a causa di una
battaglia allo svalutare valute che va avanti dal 2015 e con
una ripresa dei tassi del dollaro tutto quello che è in
euro va giù? Chiedete a chi teneva i soldi sul conto nel
2000 quanto se ne ritrovò a parità di potere d'acquisto
nel 2002, convertiti in euro. Una buona strategia è sempre
la diversificazione. Ci sono settori che sicuramente non
sono in bolla: il Real estate, le commodities, hanno toccato
di recente minimi storici. Poi certo non consiglio a nessuno
di mettere tutti i suoi risparmi su azioni Apple o BTP
trentennali, ma non crediate di non investire perché avete
tutto nel conto deposito allo 0,40... È un investimento in
liquidità, euro, a tasso inferiore all'inflazione reale
odierna che è senz'altro molto più bassa della futura e
sconta pure un -0,2 all'anno di imposta di bollo.
22 ottobre 2017 10:43 - Toio68
@michele6949 se si mantiene una obbligazione a tasso fisso
fino a scadenza, si otterrà il rendimento che si era
calcolato al momento dell'acquisto. Se però questo
rendimento sarà soddisfacente dipende dal tasso
d'inflazione che ci sarà stato nel frattempo. Per esempio,
mettiamo di scegliere tra due obbligazioni con la stessa
scadenza, una a tasso fisso del 2% e l'altra che dà lo 0,5%
più l'inflazione. Se nel frattempo l'inflazione sarà del
1% renderà più la prima, se i prezzi cresceranno del 3%
sarà la seconda ad aver difeso meglio il capitale. Ecco
perché molti considerano i titoli di stato legati
all'inflazione l'investimento di lungo periodo più adatto
per un investitore prudente. Mentre i titoli a tasso fisso,
soprattutto se comperati ai tassi bassissimi degli ultimi
anni, espongono ad un concreto rischio di vedere eroso
dall'inflazione il rendimento e forse anche il capitale.
22 ottobre 2017 10:11 - Toio68
@Alessandro Pedone, Warren Buffet dice infatti che
"investire è semplice ma non è facile".
18 ottobre 2017 3:41 - tadiottof
per dialogare bisogna essere in due, due soggetti.
18 ottobre 2017 3:07 - tadiottof
Stipendi e pensioni vengono versati nei conti correnti. Le
banche sono piene di liquidi. Questo e' il punto di partenza
per l'analisi del mercato del denaro.
14 ottobre 2017 22:18 - neru
macheneso, non c'è dubbio. Meglio però rinunciare ad un
maggiore rendimento che accusare una grave perdita sul
prezzo d'acquisto nel caso uno volesse vendere. Forse
michele6949 sottointendeva questo riguardo all'indifferenza
delle oscillazioni dei prezzi delle obbligazioni se portate
a scadenza.
14 ottobre 2017 20:11 - macheneso
Niente affatto. Mantenendo il titolo, rinunci al maggior
rendimento offerto dal mercato. Ecco come mai i corsi del
titolo scendono: devono offrire il maggior rendimento.
14 ottobre 2017 18:04 - michele6949
Scrivo a proposito delle obbligazioni.
Per effetto del QE i prezzi sono saliti
moltissimo . E vero : i prezzi sono saliti,
ma se si e cassettisti e si mantiene
l obbligazione fino a scadenza ,
le oscillazioni dei prezzi non hanno
importanza , no?
14 ottobre 2017 16:15 - Alessandro Pedone
@Toio68 magari fosse così semplice...
13 ottobre 2017 9:36 - Toio68
La regola per investire bene è semplice ed è sempre stata
la stessa: compra quando i prezzi sono bassi e vendi quando
i prezzi sono alti. Il che non vuole dire necessariamente
rimanere liquidi in un momento di bolla finanziaria. Quando
i prezzi delle obbligazioni sono troppo alti, ossia i tassi
sono troppo bassi, si investe in titoli a tasso variabile in
vista di un probabile rialzo dei tassi. Se le azioni sono in
media care, si va a cercare quelle con i prezzi più bassi
rispetto agli utili (P/E) e/o al patrimonio netto (P/B). Se
non ce la si sente di scegliere personalmente 20-30 azioni
con questo criterio (non è poi così difficile), si può
passare da ETF azionario generici quelli Value o High Yield
(i titoli ad alto dividendo vanno storicamente in
controtendenza quando il mercato scende).
12 ottobre 2017 11:22 - Filanto_051
Sostanzialmente concordo; ma penso che le banche centrali,
FED e BCE in primis, cercano di 'salvare il salvabile' e
ciò non contribuisce di certo a calmere gli animi; é
necessario risalire ormai a molti anni fa per ritrovare
banche che corrispondevano interessi al depositante, ma
allora non esisteva concorrenza di quelle 'online' non
gravate da alti costi di personale; probabilmente la causa
della 'bolla' é sempre lo stesso, Internet e la conseguente
facilità con la quale é possibile maneggiare leggi
'investire' anche notevoli somme di denaro; e.g. un tempo -
anche solo x comprare BOT - dovevi andare allo sportello,
magari facendo la fila;
12 ottobre 2017 11:13 - neru
Se c'era un modo efficace per descrivere chi sia e come
ragioni un consulente finanziario INDIPENDENTE, Alessandro,
ne è un fulgido esempio. Compliemnti.
12 ottobre 2017 10:46 - Alessandro Pedone
@ riccardo1146 grazie a lei.
@megamese ad esempio negli studi che ho citato in nota, in
particolare nel primo ci sono tutti i CAPE. Non pensi però,
che se grolla l'indice S&P tutti gli altri indici non ne
risentano in modo più o meno pesante...
11 ottobre 2017 22:40 - megamese
Gentile Dott. Pedone, dove si possono trovare le medie
storiche sul CAPE da Lei citate anche per altri indici (ad
es. i vari MSCI)?
11 ottobre 2017 8:54 - riccardo1146
Articolo interessante e razionalmente impostato.Grazie .