' il libero mercato e la societa' aperta' sono per Donvito &
company i concetti ... tuttologi dietro i quali ripararsi
per dimostrare quanto sono progressisti e mondialisti e
quindi ... buoni.
Chiedere a loro se possono esistere paletti a questi dogmi,
e se sí quali possono essere, la risposta non può che
essere fumosa in quanto sanno che una volta posti potrebbero
essere criticati da chi si ritiene , nel professare questi
dogmi , più puro di loro e quindi passare per reazionari,
nazionalisti insomma populisti .
Pongo solo due semplicissimi quesiti per conoscere una loro
eventuale risposta .
In presenza di due paesi, il primo dei quali riconosce
costi del lavoro medio/alti e tassazioni sui profitti idem (
tralasciamo tutto il resto ... norme ambientali, standard
qualitativi ecc. ) , mentre il secondo applica retribuzioni
da terzo mondo e tassazioni da paradiso fiscale , si ritiene
necessario di dover applicare qualche dazio o
contingentamento oppure si deve rispondere : questo é il
libero mercato e non possiamo farci niente ?
Per quanto attiene la società aperta, dobbiamo accettare
tutte le dottrine laiche/ religiose oppure dobbiamo dire no
ad alcune di loro con il rischio di passare dalla parte
degli... intolleranti ?
10 novembre 2017 6:52 - VDonvito
gentile Mechano
dietro questo articolo e' ovvio che ci sono io e molti dei
collaboratori e dirigenti di Aduc, che e' notoriamente
un'associazione che perora il libero mercato e la societa'
aperta.
Ma e' altrettanto ovvio che a scriverlo e' stato Piotr
Buras.
Come tutti gli articoli redazionali del nostro web, anche
questo e' un momento per riflettere, pensare, discutere,
confrontarsi.
Il nostro (Aduc) e' un invito ad usare questi spazi, che'
ognuno (traduttori -come nel caso di questo articolo-,
lettori, polemisti, idealisti, materialisti, religiosi, etc)
possa farne tesoro, tirando fuori dalle proprie e altrui
viscere i sentimenti e i pensieri piu' istintuali e
reconditi.
Aduc crede che anche oggi, come sempre, ci sia bisogno di
questa disponibilita' di ognuno. L'obiettivo, non e' vivere
meglio e piu' felici, anche a partire da quello che i
religiosi chiamano "transito terreno"?
9 novembre 2017 13:54 - Mechano
Urka in questo periodo è un tripudio di articoli e critiche
di grandi pensatori al capitalismo e i suoi metodi...
Donvito, c'è lei o il suo spin doctor dietro questo
articolo ADUC.
Il suo stile propagandistico è inconfondibile.
D'altronde è lei stesso ad affermare di leggere tutti i
quotidiani, e quindi farsi riversare addosso tutta la merda
di regime e il solito mantra neoliberista che si trova ormai
nella stampa italiana, una delle meno libere al mondo.
9 novembre 2017 0:03 - Mechano
Toh guarda, qua c'è sintetizzato tutto il mondo
neoliberista ed il benessere che ha portato in tutto
l'occidente, prima in USA e poi pian piano anche in
Europa.
I sostenitori della società aperta hanno molte ragioni nel
sostenerla.
Ma come tutte le buone idee esse andrebbero applicate con un
minimo di .... realismo.
Se un bel dì alla frontiera italiana si presentano, ad
esempio, un milione di immigrati, cosa facciamo ?
In nome della società aperta li accogliamo tutti oppure
dobbiamo darci delle regole, tenendo presente le nostre
condizioni economiche, territorio ecc. , per dire di no a
qualcuno ?
E se tra questi immigrati esistono degli intolleranti, cosa
facciamo ? Li accogliamo comunque tutti per non smentire i
dogmi che ci siamo dati della società aperta ?
I limiti della società aperta erano ben presenti anche ad
uno dei suoi padri come Karl Popper il quale sosteneva che
..
'Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto
a non tollerare gli intolleranti. '
Per completezza di pensiero, cito un parere un po'
controcorrente rispetto a questa ventata di mondialismo
estremo fine a se stesso ...
Pascal " Tutta l'infelicità del mondo dipende dal fatto che
nessuno vuol restare a casa sua”.
8 novembre 2017 15:00 - Mechano
"La globalizzazione è un tipo di ideologia molto speciale
che cerca di tagliare tutti i legami tra l’essere umano e
la propria identità collettiva… come Chiesa , nazione,
popolo, etnia, tradizione e perfino di genere." (ALEXANDER
DUGIN)
Ed ancora:
"I globalisti utilizzano questo atteggiamento di tacciare
tutti coloro che sono contro di loro etichettandoli di
essere comunisti, nazionalisti o fascisti, (e aggiungo i
populisti)."
Ed infine:
L’ULTRALIBERISMO GLOBALISTA È CONTRO LA NATURA UMANA E A
FAVORE DELLA SUA TOTALE DISTRUZIONE!
Il lavoro di Dugin va messo insieme a quello di economisti
come Samir Amin che dice che il capitalismo ultra-liberista
sfocerà nel genocidio, e ne spiega il perché.
Ed anche Noam Chomsky e Zygmunt Bauman, di cui conoscerete
ed avrete letto le opere.