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20 novembre 2017 14:27 - Mechano
@roet
Non siamo troppi.
La ricchezza è mal distribuita. C'è una motivazione istintiva nel fare tanti figli. La speranza che ne sopravviva qualcuno.
I poveri fanno tanti figli perché sono poveri, non perché sono mandrilli e copulatori assatanati.

Quanto denaro gira nella finanza e nelle spese militari?
Ne basterebbe una frazione per dare uno Stato democratico e sovrano, del welfare a tutti. Parlo di tutti. Se solo si espropriasse quanto gira oggi nel mercato finanziario ossia in economie non reali, si potrebbe dare $60.000 a testa all'anno. Non scherzo parlo di circa €54.000 euro all'anno a individuo in questo pianeta.

Lasciamo per un attimo il fatto che tutti consumerebbero a più non posso.
Ma i presupposti per dare vita dignitosa a tutti ci sono. I consumi esagerati dell'economia di mercato, sono una questione culturale, perché agli esseri umani basta pochissimo per una vita dignitosa. Ossia un tetto sopra la testa, 2 pasti caldi al giorno, e tempo libero per costruire relazioni umane armoniche con certezza del futuro per tutti.

E come d'incanto i poveri non farebbero più figli, perché anche solo 1 o 2 li vedrebbero crescere e vivere.

Dugin ha ragione il capitalismo neoliberista è contrario alla natura umana e distruggerà l'umanità.
19 novembre 2017 12:07 - roet
secondo me te hai una buona fetta di ragione, siamo troppi in questo mondo
18 novembre 2017 11:43 - savpg8801
Non ci si rende conto che eliminando problemi e cause(che siano vere e non dettate da giochi politici o economici) ne sorgeranno inevitabilmente altri peraltro spesso peggiori.
Qualcuno ci aveva pensato in passato. Eliminare metà della popolazione mondiale, sempre più pretenziosa di cibi, di derrate esistenziali, di benessere, di induzione sempre maggiore ai consumi, sempre più di qualità ( si spera dicano buona), di produzioni di moda per far arricchire i comparti a scapito di depauperazione di risorse, ecc., ma non eliminarla di brutto), ma iniziare a non consentire produzione incontrollata di esseri umani con misure umane e non assassine.
Si pensi alla moltiplicazione senza regole dei paesi del cosiddetto terzo mondo. Qui non c'è altro divago e soddisfazione che produrre figli che poi non verranno accuditi, nutriti, e diventeranno i poverini abbandonati o venduti, o spediti alle migrazioni e solo oggetto di attenzioni(sempre purtroppo in misura limitata) da parte di organizzazioni umanitarie, di qualche adottatore, e di organizzazioni criminali speculative oltre che a un peso per le altre società.
Le popolazioni mondiali crescono esponenzialmente, ma non nei cosiddetti paesi sviluppati.
Quindi, se non si ragiona in prima battuta sotto questo aspetto, non ci si potrà che aspettare, per il futuro, peggioramenti senza ritorno del problema alimentare....vacca no, pecora si, insetti si, verdure si, ma senza fare i conti che frutta, verdure, ed altro produrrebbero anche maggior inquinamento da sostanze tossiche (che lo si voglia ammettere o no) e, quindi, se non si morrà a causa del riscaldamento globale, si morrà di tumori ed altre malattie e di spese dovute alla loro cura. La cura sarà peggiore del male.
Sotto altra accusa, la sempre maggior smania di produzione, di Statement, di arricchimenti, ( tutte le nazioni sviluppano induzioni ai modelli sempre più sofisticati e produttivi per l'alimentazione e vedansi le fiere, i cibus le gastronomie e le produzioni di massa per cibare masse di consumatori fino all'ingozzo e, poi, allo spreco.
Tutto questo avviene con il favore dei governi per fare bilancio. Ogni maggior produzione crea occupazione e reddito. Ogni maggior reddito crea introito fiscale e ulteriore capacità di consumo dando lustro agli amministratori.
Di fronte a questi dilemmi credo che qualche aggiustamento banale tipo vacca no...pecora si... o vegetarianesimo imposto, siano solo temi per congressi e gite per i "responsabili" capaci solo di trovare improbabili soluzioni, o per far vendere libri agli "esperti" di turno.
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