Liberalismo, libertismo, liberismo, liberalità, hanno
significati da sinonimi, ma presentano la stessa radice. A
seconda di come vengono adottati ed in quale campo o
attività, hanno sempre lo stesso presupposto : tendere a
fare il proprio interesse; non solo dei singoli o delle
masse, ma anche delle dirigenze. Si prende, dunque, la via
dell'impunità.
Dipende dalle persone, dal loro contesto sociale, dalle
remore esistenziali, dalle capacità di andare sempre più
in profondità progressiva, dai freni legali e religiosi in
cui ognuno di noi pone i propri paletti, ma sempre più
sottili.
Innanzitutto quando si passa il proprio border si riduce
sempre quello di altri.
Da persona vecchia, comunque, sono ancora (spero) in grado
di notare una grande "escalation" nelle, ormai, quattro
generazioni presenti e che mi stanno alle spalle, più gli
inframmezzi senza soluzione di continuità.
Una delle prime libertà che ci siamo permessi, è
l'arroganza. Ci è stata concessa dalle istituzioni e da noi
stessi come premio delle lotte in ogni campo. Conquiste
sindacali, libertà interpretative religiose, percezione di
sempre meno rispetto per il prossimo, libertismo finanziario
che ha prodotto speculazioni e crisi di ogni genere,
libertà produttive e commerciali che spesso sfociano in
guai irrecuperabili specie a carico dell'occupazione,
liberalismo politico e legale in quanto le pene sono sempre
diminuite, o, quantomeno, le libertà specie in realtà in
cui ci sono differenze etniche senza scrupoli (non siamo
sempre in Finlandia), libertà di turpiloquio e offesa
(vedasi i recenti fenomeni social o quotidianamente sulle
strade o nei luoghi comuni), sempre maggiori richieste di
liberalizzazione dei vizi ( con vantati pretesti che più si
liberalizza e meno si presenterebbero i fenomeni in quanto
non più appetibili secondo il princìpio della perdita di
interesse), libertà e sempre minor impegno e disciplina
richiesti nelle scuole e si nota in quanto, ai miei tempi e
anche in precedenza, non era permesso nulla di ciò che lo
è adesso.
Quindi, questo fenomeno/i di liberalismo in generale sono
stati accettati e caldeggiati in nome delle teorie, che, da
lontano nei tempi, sono sempre state agognate ed oggetto di
studi psicologici e pratici e accettate sempre di più per
fame di consensi. Ma ognuna di queste teorie, che sia di
sinistra o di destra o dell'angolino nord-sud-est-ovest, ha
lati oscuri e imprevedibili. Il troppo storpia.