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28 febbraio 2018 21:32 - savpg8801
Liberalismo, libertismo, liberismo, liberalità, hanno significati da sinonimi, ma presentano la stessa radice. A seconda di come vengono adottati ed in quale campo o attività, hanno sempre lo stesso presupposto : tendere a fare il proprio interesse; non solo dei singoli o delle masse, ma anche delle dirigenze. Si prende, dunque, la via dell'impunità.
Dipende dalle persone, dal loro contesto sociale, dalle remore esistenziali, dalle capacità di andare sempre più in profondità progressiva, dai freni legali e religiosi in cui ognuno di noi pone i propri paletti, ma sempre più sottili.
Innanzitutto quando si passa il proprio border si riduce sempre quello di altri.
Da persona vecchia, comunque, sono ancora (spero) in grado di notare una grande "escalation" nelle, ormai, quattro generazioni presenti e che mi stanno alle spalle, più gli inframmezzi senza soluzione di continuità.
Una delle prime libertà che ci siamo permessi, è l'arroganza. Ci è stata concessa dalle istituzioni e da noi stessi come premio delle lotte in ogni campo. Conquiste sindacali, libertà interpretative religiose, percezione di sempre meno rispetto per il prossimo, libertismo finanziario che ha prodotto speculazioni e crisi di ogni genere, libertà produttive e commerciali che spesso sfociano in guai irrecuperabili specie a carico dell'occupazione, liberalismo politico e legale in quanto le pene sono sempre diminuite, o, quantomeno, le libertà specie in realtà in cui ci sono differenze etniche senza scrupoli (non siamo sempre in Finlandia), libertà di turpiloquio e offesa (vedasi i recenti fenomeni social o quotidianamente sulle strade o nei luoghi comuni), sempre maggiori richieste di liberalizzazione dei vizi ( con vantati pretesti che più si liberalizza e meno si presenterebbero i fenomeni in quanto non più appetibili secondo il princìpio della perdita di interesse), libertà e sempre minor impegno e disciplina richiesti nelle scuole e si nota in quanto, ai miei tempi e anche in precedenza, non era permesso nulla di ciò che lo è adesso.
Quindi, questo fenomeno/i di liberalismo in generale sono stati accettati e caldeggiati in nome delle teorie, che, da lontano nei tempi, sono sempre state agognate ed oggetto di studi psicologici e pratici e accettate sempre di più per fame di consensi. Ma ognuna di queste teorie, che sia di sinistra o di destra o dell'angolino nord-sud-est-ovest, ha lati oscuri e imprevedibili. Il troppo storpia.
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