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14 marzo 2018 17:01 - gian8787
Certo, se uno fuori di testa ammazza il primo nero che passa per strada allora è razzismo e i compari neri con i compagni rossi fanno dimostrazioni sfasciando le città; se invece un nero di nome Kabobo, ve lo ricorderete, ammazza a picconate tre bianchi e ne ferisce gravemente altri due allora è perché era malato di mente e nessuno, tanto meno i compagni rossi muovono un dito. Che SCHIFO!!!
12 marzo 2018 9:17 - dario2013
Chissà se ha trovato il tempo per fermarsi ed offrire la coklazione a quella povera italiana di 18 anni uccisa e fatta a pezzi (!) da quelli che non cavalcano la paura, non sono razzisti nè fascisti, ecc. Uccisa perchè bianca, un particolare sfuggito ai sinistri nostrani. E non abbiamo visto (sempre i sinistri) stracciarsi le vesti, organizzare manifestazioni, andare in giro per la città a sfondare vetrine e fioriere! Perchè in questo bellissimo, civilissimo e democratico paese non si fa un bel referendum per chiedere ai Cittadini come vogliono vivere, cioè se vogliono o no l'immigrazione voluta dal grande capitale e dai suoi schiavi sinistri?
11 marzo 2018 11:49 - Saivadore
Purtroppo esiste il problema di una ostilità esplicita o meno da parte di una gran parte della popolazione nei confronti degli immigrati generata dall'arrivo incontrollato di una massa enorme di individui in fuga da guerre e miseria. Come si può pensare di poter offrire accoglienza a intere popolazioni senza la prospettiva di una loro integrazione con un lavoro che non c'è neppure per i giovani italiani? A lungo andare questa situazione, sicuramente insoddisfacente anche per gli stessi immigrati, porterà a creare fasce sociali di disadattati che accresceranno i problemi di convivenza e sicurezza. Non si risolvono dette situazioni con il buonismo dell'offerta di una colazione al bar o ignorando il problema, ma regolando l'afflusso immigratorio ad un numero di persone che è realistico integrare e accogliere civilmente e non come succede attualmente, talvolta, speculando sulla pelle di questi poveracci.
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