COMMENTI
  (Da 1 a 2 di 2)  
25 aprile 2018 20:36 - Popoff
Voglio contribuire all'argomento da operatore del settore: ho da oltre venti anni un agriturismo.
Voglio cominciare con una bacchettata a Primo Mastrantoni che ha scritto nell'articolo che nel momento in cui ci si siede al tavolo un contributo lo si è già dato quindi il prezzo.... abbiamo pagato per decenni incentivi alle case automobilistiche, casse integrazioni, sgravi fiscali ecc ma nessuno si è mai sognato di presentarsi in concessionaria e pretendere un prezzo tot per l'acquisto di un'auto. Il prezzo è regolato, come in tutti gli altri settori, dalla legge della domanda e dell'offerta. Per quello che riguarda il riconoscimento della qualita di "operatore agrituristico" esiste un albo regionale al quale si è iscritti automaticamente al rilascio dell'autorizzazione da parte del comune. Esistono più leggi che regolano il corretto funzionamento dell'attività agrituristica per garantire gli ospiti ed evitare concorrenza sleale ai ristoratori. Le materie prime utilizzate per la preparazione dei cibi DEVONO essere prodotte in azienda per il 60% e possono essere acquistate al di fuori nella misura max del 40% rispettando la tipicita locale (i fagioli o il formaggio devono essere della zona e non di chissà dove). Esistono controlli della Guardia di Finanza e del Nas a questo proposito.
Se il nostro amico Primo si presenta in agriturismo e chiede la pensione completa a 60 euro al giorno sempre perchè ha già contribuito prima) può stare certo che dovrà mangiare prodotti industriali spacciati per aziendali. Siccome l'agriturismo non troverebbe prodotti così economici per soddisfarlo li va a prendere al supermercato, magari con scontrino così nemmeno li carica in contabilità, e la magia si avvera: il pollo allevato in batteria diventa improvvisamente ruspante. E sano.
Se gli agriturismi farlocchi esistono e sono sempre di più, se fanno fortuna e possono ridere alle spalle di quelli onesti che lavorano poco è tutta colpa del consumatore imbecille che viene fregato perche VUOLE ESSERE FREGATO. Perchè non conosce il cibo genuino e lo rifiuta, perchè crede di poter mangiare bene spendendo poco, perchè pensa che dalla domenica fino alla prossima volta che tornerà il contadino campa con l'aria, perchè se in agriturismo sente la puzza di stalla non tornerà più, e non tornerà più neppure se incontra il contadino che puzza di sudore (che è costretto a lavorare anche la domenica per dargli da mangiare cibi sani).
Alla fine si trova sempre un equilibrio tra il fesso che vuole la fregatura e tanti furbi che fanno di tutto per dargliela.
Meditate
25 aprile 2018 14:49 - gpacchia
non basta quello che ci viene proposto dall'articolo.
Ci vorrebbe invece un albo per accedere al quale ci vorrebbe un esame e verificare in tale esame se il conduttore dell'agriturismo sia o meno un agricoltore.
Inoltre senza un'adeguato appezzamento di terreno (e relative colture ATTIVE), e/o se l'appezzamento è troppo grande invece non si può accedere all'albo per la stessa ragione perchè in questo caso non si è più agricoltori ma si ha un'industria, quindi non siamo più nell'ambito dell'obiettivo della legge che istituì gli agriturismi.
Anzi, nell'ultimo caso questo diventerebbe un mezzo per eludere tasse ed imposte dovute in quanto tutte le agevolazioni per gli agricoltori non possono/devono diventare il mezzo per non pagare tasse. In questo caso siamo dacvanti a grandi aziende controllate da finanziarie o grandi possidenti terrieri che tanto hanno sfruttato e sfruttano i lavoratori da millenni.
  COMMENTI
  (Da 1 a 2 di 2)