... modestamente io sono fermo ancora molto prima delle
Rendite Finanziarie ovvero sono fermo all'IVA (che ho
appreso essere la maggiore entrata dell'Erario - da quì che
si comprende perché succedono i casi assurdi che la cronaca
ci propina ogni tanto).
Io sono un labvoratore dipendente (ora nemmeno più, perché
ho pure perso il lavoro) e vengo tassato all'origine ovvero
lo Stato Ladro, attraverso un Sostituto obtorto collo
d'Imposta, mi mette le mani in tasca ancora prima che mi
paghino e si trattiene quanto decide gli spetti (poniamo un
27%).
Poi, di quello che mi rimane in tasca, quando lo spendo si
trattiene, attraverso un altro Sostituto obtorto collo
d'Imposta, il 22% di IVA.
Già solo a questo punto ognuno che abbia ricavato e poi
speso le proprie entrate ha lavorato per il 50% del suo
tempo per lo stato.
Le varie centellinate deduzioni e detrazioni sono pressoché
insignificanti, tranne qualche caso particolare.
Ci si deve meravigliare delle Rendite Finanziarie? Sì, è
giusto, ma è solo un'altra manifestazione della ladrosità
del nostro stato!
4 luglio 2018 16:08 - sandro minacciolo
Uno stato che si permette di tassare i risparmi facendoli
passare per rendite finanziariesa tanto da rapinatore.di
più. I versamenti al mio ente previdenziale, nel caso
specifico ENPAM, per costituire la pensione, vengono
investiti per aver modo di poterla garantire nel tempo, solo
che questo investimento viene visto come una ignobile
rendita finanziaria e tassati come tale, con la differenza
che per le rendite finanziarie si attua la tassazione di
legge e quindi vengono incassate al netto, invece una volta
che vengono pagate le pensioni si procede ad un ulteriore
prelievo pari al 30 per cento circa. Inoltre l'ente
pensionistico era costretto ad un contributo di solidarietà
annuale che la consulta ha pensato bene di annullare. Ma che
stato è questo? Rapinatore?
4 luglio 2018 9:29 - sandro minacciolo
Tutto vero
Tutto condivisibile. Quando il popolo bue, pardon, sovrano
incomincera' ad agitarsi?
28 giugno 2018 22:24 - colephelps
@DanieleA
suggerisce tra le righe, a chi può farlo, di provvedere a
risiedere per 6 mesi + 1 giorno presso uno stato estero dove
la tassazione delle rendite finanziarie è sensata, ottenere
la cittadinanza, e trasferire in quella sede tutti i propri
titoli.
E' comunque inqualificabile che i soldi per cui già pago
profumatamente le tasse, e che riesco, limitanto il mio
stile di vita, a risparmiare, per investirli in un'ottica di
lungo termine, debbano per più di un quarto dei loro
rendimenti (ottenuti anche qui dal lavoro di imprese che,
per fare quei soldi che ridistribuiscono ai propri
azionisti, ci hanno GIA' pagato le tasse sopra) finire nelle
casse di uno stato che non fa NIENTE per meritarseli.
28 giugno 2018 8:32 - DanieleA
Ok. E quindi? Al di là del mugugno, magari condivisibile
oppure no, al di là del messaggio politico (?chi lo
ascolta?), che cosa si può fare noi piccoli risparmiatori?
In che modo questo articolo aiuta a "investire informati"?