In un pregiatissimo volume del prof.Antonio Ferlini,
deceduto alcuni anni fa, si descivono, anzi il titolo è:
Pestilenze nei secoli a Faenza e nelle valli del Lamone e
del Senio.
La stratosferica ricchezza di informazioni, note,
descrizioni, tabelle, bibliografie, pareri autorevoli, fatti
avvenuti, cronologie storiche, lezioni cliniche e di
medicina antica e moderna, danno lustro agli scritti di
questo infettivologo di Faenza, tra l'altro mio conoscente,
e credo siano di guida a molti "addetti ai lavori" ma anche
alle persone normali.
Dunque, infettivologia uguale a studio, rilevazione, e cura
di tutto un mondo attinente a virus, batteri, parassiti e
altro che riconduca a sviluppo di malattie trasmissibili o
meno ma di carattere universale.
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Questo per riportare e stare in tema, una serie di
informazioni sulle prime vaccinazioni avvenute e studiate
nei primissimi anni del 1800 in tutta Europa e nel
territorio descritto nel libro. E questo a cominciare dalle
epidemie micidiali di Vajuolo Umano.
Quindi poi esteso, dagli studi ed applicazioni del
Dr.Jenner, antesignano, che per primo inoculò pus da una
pustola di una contadina mungitrice bovina, al piccolo James
Phipps. Le tecniche erano prive di sterilità al punto che
si facevano anche vaccinazioni "braccio a Braccio, o
triturando pus secco per farlo inalare. Ma quasi sempre si
restava immunizzati. Il princìpio era giusto. Poi vennero
altre scoperte, altre infezioni da prevenire con guai e
pregi, ma fondamentalmente sempre con miglioramenti. La
storia è lunga.
Per finire si citano ostacoli e diffidenze nate da qualche
caso negativo o osteggiamenti oppositivi per molti motivi.
In particolare si citano le "Leghe antivaccinali" e quadri
caricaturali-divulgativi (E.Hollander) per osteggiamenti in
molti paesi ma nati sembra in Inghilterra, e che sussistono
anche adesso.
Oso dire che, in campo vaccinale, i problemi siano
estremamente inferiori a quelli di qualsiasi cura, ricovero,
intervento o infezione che possano avvenire nelle strutture
e all'estero; adesso.
8 agosto 2018 11:19 - Afanti
Ognuno è libero di pensarla come vuole, lo era anche ai
tempi del fascismo e del nazismo. Il problema dei tempi
nostri sta forse nella facile diffusione acritica delle
idee. Il web fa dimenticare i propri limiti, ed è in
effetti una dittatura più subdola, al servizio degli
inserzionisti. Si abbocca ad ogni esca, purché sia ripetuta
un sufficiente numero di volte, e faccia leva su possibili
complotti di forze oscure, sull'invidia umana, o su presunti
interessi delle case farmaceutiche. Riferendosi al post
precedente di renato9969, le vaccinazioni durante il
servizio militare erano contro il tifo A e B, non sarebbe
mai stato vaccinato da piccolo: è normale che nella
formazione degli anticorpi ci sia una limitata reazione
febbrile (a volte c'era anche per la vaccinazione contro il
vaiolo che, in assenza di web, veniva somministrata a tutti
nel secolo scorso). Le vaccinazioni sono proprio effettuate
per evitare le pandemie: una volta in corso, servirebbero
antibiotici, e non vaccinazioni. Pur non essendo medico, mi
piacerebbe avere qualche riferimento sugli studi medici di
cui si parla relativamente al contenuto di metalli pesanti
nei vaccini (in tutti?), ed eventuali controdeduzioni.
Saluti
8 agosto 2018 8:51 - renato9969
Io credo che in democrazia ognuno è libero di pensarla come
vuole. Le vaccinazioni per me non sono prive di rischi,
sopratutto nei più piccoli. La mia esperienza personale è:
le vaccinazioni durante il militare mi hanno portato febbre
fra 40 e 41°, se fosse stato vaccinato un piccolo
probabilmente ne porterebbe ancora le conseguenze. !0
vaccini in una volta mi sembra siano troppi anche perché
non vedo nessuna pandemia che ne giustifichi l'obbligo.
Tutto il moralismo che si fa attorno è determinato dagli
interessi delle case farmaceutiche, che introitano miliardi
allarmando la popolazione. Delle conseguenze dei vaccini a
lungo termine non si sa molto, studi medici dicono che i
vaccini sono pericolosi perché contengono metalli pesanti,
come l'alluminio. Comunque se sono così innocui come dicono
alcuni non dovrebbe esserci niente di grave richiedere una
conferma scritta di responsabilità, vorrei vedere quanti
medici sarebbero pronti a firmarla, E se il superstizioso
avesse ragione?
5 agosto 2018 9:36 - Cristina Ciccarelli
Esattamente, sono psicosi figlie della superstizione che è
SUBCULTURA distruttiva e paranoica ma c'è poco da
meravigliarsi perché in italietta fanno le messe nere
sacrificando animali dando la caccia alle streghe parlando
con satana diavoli santoni guru santone cartomanti esorcismo
e quant'altro di simile allucinazioni visioni e la sanità
è CORRESPONSABILE perché sta gente non è normale.
le subculture sono cd società chiuse o settarie per usare
un sinonimo e mettono in pericolo la vita dei minori.