Si tagliano le "pensioni d'oro" che superano 4.500 euro
lordi mensili per la parte non coperta da contributi e cosa
si fa con tale denaro? Lo si utilizza per aumentare le
pensioni minime fino a 780 euro mensili.
Cioè si tolgono soldi a chi non ha versato parte di
contributi per darli a persone (quelle con trattamento
minimo) che a suo tempo non hanno versato contributi o ne
hanno versato in modo molto esiguo! E' pura follia.
16 ottobre 2018 10:04 - annapaola
Mi sembra che qui ci si riferisse esclusivamente alle
pensioni dei comuni mortali.
Almeno io, è a quelle a cui mi sono riferita.
15 ottobre 2018 12:50 - ennius1
.. per l'Aduc nessuna proposta si può fare per quanto
riguarda una correzione dei criteri pensionistici del
passato specie per quanto attiene quelli applicati ai
politici a tutti i livelli.
Quindi dobbiamo rassegnarci a pagare a vita per un solo
giorno in parlamento circa 3.108 euro lordi a vita al
radicale Luca Boneschi .
Della serie ... Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha
dato, scurdámmoce 'o ppassato, simmo in Italia paisá!
15 ottobre 2018 8:30 - annapaola
Gli effetti perversi delle norme pensate e/o volute da
questo sedicente governo sono pressoché infiniti. E' a
questo che porta una gestione delle cosa pubblica
all'insegna della mancata riflessione su quello che potrà
succedere se si farà così o cosà.
Nel caso del taglio delle pensioni calcolate col sistema
retributivo (e anche, in diversi casi, erogate con
un'anzianità di servizio inferiore al massimo), si
assisterebbe a un impoverimento notevole di una parte della
popolazione, per lo più ormai dai settanta anni un su, che
quindi non potrebbe, anche volendolo, "arrangiarsi" con
qualche lavoretto, beninteso rigorosamente "al nero".
Una situazione tragica, dunque, che porta a piangere, altro
che a sorridere, come vorrebbe lo sbarbatello vicepresidente
ecc. ecc.
E a questo punto, che succede? Se sbatti un dato numero di
persone sulla soglia della povertà, o anche sotto, queste
avranno diritto alla "pensione di cittadinanza"?
Ecco un gravissimo effetto perverso di questo eventuale
taglio generalizzato delle pensioni di anzianità e secondo
il sistema retributivo.
Senza contare che in questo momento, molto spesso, sono i
pensionati in questa situazione a sovvenire alle necessità
di figli o nipoti senza lavoro.
L'altro effetto è quello segnalato da Mastrantoni.
Su una pensione lorda di circa 27/28 mila euro annui (che
non è d'oro), il percettore ne lascia circa un quarto allo
Stato sotto forma di Irpef.
Anche in questo caso, il taglio porterebbe a diminuire
l'entrata del Fisco, se non ad azzerarla.
Conviene dal punto di vista economico dello Stato?
E inoltre, un'altra considerazione, più terra terra, ma
importante per questi strabici da sondaggio.
Non so quale sia il numero delle persone che sarebbero
interessate direttamente a questa misura, però so due
cose:
primo: faranno ricorso in massa;
secondo: loro e i loro parenti non voteranno certamente
(più) per i partiti autori di questo macello sociale.