Una caratteristica che non si riesce a far sparire
dall'animo umano è la gregarietà. Per gregarietà intendo
l'ossequio, l'adorazione, la tifoseria, la deferenza, la
militanza, l'appartenenza al gruppo, l'esaltazione di parte,
l'esultanza che porta ad amare il capo, al profondere tutto
se stessi per la causa e per la vittoria presente o
finale.
L'umano non cresce mai e quando cresce è considerato un
ribelle anche se il ribelle a sua volta si aggrega e si
prostra al capo-ribelle.
Peraltro anche l'individualista tiene per un capo: se
stesso.
29 ottobre 2018 19:50 - NN1999
Io mela sbrigo con due parole:
sono tutti handicappati.
29 ottobre 2018 18:55 - francescomangascia
Una domanda: ma, il cervello del mascella, glielo hanno poi
ridato ai nipoti o sta ancora su ebay?
29 ottobre 2018 18:00 - ennius1
" Dove voglio arrivare? Un semplice invito, per chi crede
nella liberalità economica e politica dei governi e delle
società e delle economie, a non fermarsi alla pagliuzza
nell’occhio di qualche disperato, ma guardare con
attenzione alle travi che tanti altri - voluti anche dalle
maggioranze espresse con sistemi democratici – stanno
mettendo nei nostri corpi e in quelli dei nostri figli e
nipoti."
Egregio Donvito,
resto in attesa di un elenco di nominativi che, in maniera
subdola e ingannevole, stanno incuneando travi di cui
potremmo pentirci nei nostri corpi e in quelli dei nostri
figli e nipoti per poter resistere a tale infida operazione,
travi che minacciano le conquiste degli anni più recenti
come l'abolizione dei confini sovranisti a favore di una
immigrazione senza se e senza ma con relativa guerra tra
poveri , la delocalizzazione delle aziende, l'incremento del
debito pubblico ( a favore di chi ? ), l'aumento degli
ospiti stranieri nelle gattabuie patrie, l'incremento dei
poveri indigeni ecc. ecc..