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14 novembre 2018 19:48 - h358
Sarebbe interessante conoscere le scelte private nette e [le] denunce che le procurarono un'etichetta così brutta !
14 novembre 2018 9:29 - mariagrazia3828
Io ho studiato in una scuola femminile (che ormai da decenni non è più tale) fino alla maturità scientifica e noto che chi uscì di lì ha poi spesso ricoperto ruoli importanti in ambito lavorativo e, direi, non ha avuto problemi a farsi rispettare da chiunque. Forse dovremmo rivedere la preferenza per le classi miste. Del resto su questo stanno riprendendo gli studi, come quello otto citato che riporta i favorevli risultati della educazione separata per le ragazze, sia in termini di risultati accademici sia in termini di fiducia in se stesse (la cui importanza per il successo in tutti i campi è almeno pari all'importanza delle competenze). Eisenkopf, Gerald, et al. "Academic performance and single-sex schooling: Evidence from a natural experiment in Switzerland." Journal of economic behavior & organization 115 (2015): 123-143.Disponibile in rete il testo completo.
9 novembre 2018 0:31 - Cristina Ciccarelli
Sono sempre molto interessata a questi studi sociologici, Quando ero una bambina e poi ragazzina -anni 70 e 80- ero etichettata come 'il maschiaccio' del gruppetto di femmine italiane che avevano tutte un cliché simile nei comportamenti, nel vestiario e nelle parole, sembravano stampate. Sembravano come piccole vipere con il pianto facile, spesso giocavo con i maschi perché avevano un linguaggio diretto, avevo una pelle scuretta, capelli corti e/o ricci ed ero vivace ma per i cliché del contesto conservatore ero maleducata (come ora), inadeguata perché troppo diversa. Le molestie erano e sono quotidiane ma l'arma della parola tagliente fornisce una forte difesa personale. I contesti conservatori sono particolarmente viscidi e maleducati, difronte a ragazzine e/o donne con un linguaggio chiaro sono particolarmente velenosi e soffocanti. Negli anni 70/80 la divisione maschi e femmine era netta e rigida a volte non ti permettevano neanche di parlare con i maschi perché ci vedevano la 'malizia' ma a me -come ora- non importava un fico secco perché la stupidità del cliché era ed è lampante. Etichetta di puttana me la attaccarono da adulta quando feci scelte private nette e denunce.

È fondamentale imparare -sin da piccole- a navigare soprattutto con le parole e con i toni.
Buona fortuna a tutte le ragazzine
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