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23 febbraio 2019 21:43 - savpg8801
Prima di tutto, aver promulgato una legge non è sinonimo della sua giustezza, efficacia, utilità, coerenza, costituzionalità, sensatezza, scientificamente sperimentata. In ogni legge c'è a monte un compromesso dettato da numeri di voto che non hanno nulla a che fare con la bontà di essa.
I dò ut des della politica, le diatribe di fazione, le smanie elettorali, gli arrivismi, le supremazie di colore e di collocazione, i propagandati idealismi di emiciclo che conducono a disegnare provvedimenti per la conduzione della Nazione, non è da definirsi intelligenza pronunciarsi con una risoluzione che tutto sia giusto allorchè sia "legge". Pietra tombale.
Dura lex sed lex non è mai andato bene come slogan di arrendevolezza. Gran parte delle leggi sono di imposizione quindi mal accette. Quelle di vantaggi sono da rileggersi come imposizione all'altra faccia della medaglia.
Se il princìpio che anima lo spirito del diritto facente capo alla giustizia sociale che ogni persona debba avere di che vivere dignitosamente (ma qui si devono per forza esaminare dei princìpi di congruità e rilevazione esatta di veritierità) è corretto, unanime, giusto e sacrosanto a prescindere dallo status di ogni cittadino(o essere umano), è pur altrettanto vero che la legge non può essere raffazzonata e difficilmente applicabile con giustizia. Vedansi le già innumerevoli variazioni nell'applicazione ancora quando non vi sia neppure un inizio.
Lo spirito elettorale che ha adottato questo pretesto" umanitario" per ottenere consensi e per far si che questo tipo di trovata andasse in porto, è pur sempre una linea di partito e neppure tanto originale; intelligente ed efficace, ma che si avvale delle risorse dei cittadini tutti, ripeto tutti, per dare giustamente ai più poveri, ma anche a chi non ne avrebbe diritto. I novelli Robin Hood non si sono fatti scrupoli.
23 febbraio 2019 13:48 - lawsaver
MA stiamo scherzando? e quindi siccome gli italiani sono furbetti non facciamo dei provvedimenti utili? ad ogni modo potete tranquillamente giudicare e criticare intanto il provvedimento è legge e questo è l'importante voi continuate pure a chiacchierare.
22 febbraio 2019 18:53 - savpg8801
Ci vuole poco a capirlo. Conosciamo gli italiani, specie li conoscono le persone più datate e non certo i giovani non solo perchè non hanno la memoria storica, ma perchè il modo di pensare è, per essi, il menefreghismo, la furberia, e l'egoismo di ogni libertà. Quindi gli italiani sono furbi e se c'è da evadere evadono. Come per l'iva quando nel '72 fu introdotta, ma non ancora funzionante, si sapeva già che da ogni parte si facevano corsi di preparazione, volti soprattutto a raggirarla e ad evaderla, giocando su tanti fattori, compreso quello delle false fatture e per una furbesca traslazione d'imposta plurima che comportava aumenti smisurati.
Come per le autocertificazioni che hanno prodotto più vantaggi illegali che ogni altra cosa.
Ci vuole poco a capirlo che gli italiani faranno anche di più di quel che dice l'articolo, aiutati da quei qualche migliaio di accettatori, navigatori, pseudo psicologi messi in campo per valutare "seriamente" e "severamente". Visto che conosciamo gli italiani e che si fa presto a raggirare gli ostacoli, spesso ungendo il mozzo del carro, si sa già come andrà a finire.
Qui non credo che si possano trovare milioni di ispettori per controllare il tutto dopo che è partito. I giudizi di futuro funzionamento li diamo eccome. Ma negativi per i soldi dei contribuenti e per il sistema di regalie a tutti i veri o falsi indigenti che si sono messe in campo con la scusa che qualche milione ha votato per questi rappresentanti facendo pretesto con il fantomatico contratto(che si sappia, senza notaio). Io non sono fra quelli.
22 febbraio 2019 13:17 - lawsaver
Premesso che la misura introdotta è presente in tutta l'unione europea e che l'Italia era stata già sanzionata per non averla ancora introdotta non si comprende come si possano esprimere giudizi di funzionamento su di una misura mai esistita in Italia.Era necessario e doveroso inserirla e finalmente è stato fatto.
19 dicembre 2018 12:31 - giuseppe2661
Anche senza entrare nel merito della questione, mi preme sottolineare che di lavoro nero al Nord ce n'è eccome ! E anche al Nord hanno votato 5 stelle.
18 dicembre 2018 20:58 - savpg8801
Qualcuno scrive;
....per non capire che i giudizi è opportuno darli alla fine,.....
Profondamente sbagliato. Specie quando si spendono soldi pubblici, i miei e i tuoi soldi, da subito.
Qualsiasi cosa, invece, va valutata in precedenza, va sottoposta ad esame di congruità, di convenienza, di sicurezza e che non si procederà a tentoni con regole fatte a tavolino e solo per conservare i consensi di qualche parte di Popolo per mantenere promesse elettorali.
Ciascuno dei punti ipotizzati per ottenere questo "reddito" ha dei punti oscuri se non infattibili.
Non si può decidere di affossare il bilancio (e sarebbe nulla in confronto alle macroconseguenze di ogni altro tipo) e le valutazioni del contesto di cui facciamo parte in Europa, solo perchè, in nome della "giusta" pietas ci siamo fatti eleggere con promesse neppure tanto compulsate. E se non va, semplicemente ci dimettiamo. Ma i soldi degli Italiani li abbiamo già buttati.
18 dicembre 2018 17:10 - Primo Mastrantoni
Evidentemente abbiamo valutazioni diverse.
18 dicembre 2018 13:56 - GIANNI13
Lei non critica il reddito di cittadinanza però scrive che: "non favorisce la ricerca di un lavoro. Il motivo è semplice: perché mai una persona dovrebbe accettare un lavoro con una paga inferiore o pari a 780 euro mensili quando li può ricevere con il reddito di cittadinanza? D'altra parte, il beneficiario può sempre invocare il diritto al rifiuto del lavoro offerto, perché non "attinente alle propensioni, agli interessi e alle competenze", così come prevede la proposta del M5S.
Una pacchia, insomma!

In più, un lavoratore potrebbe diminuire le ore di lavoro e quindi dei proventi, rientrando nel novero di coloro che hanno un basso reddito, il che attiva il diritto alla integrazione con il reddito di cittadinanza.
Una pacchia, insomma!".
Omette però di descrivere le regole per ottenerlo, ovvero:
1. essere iscritti ai centri per l'impiego e rendersi immediatamente disponibili al lavoro;
2. iniziare un percorso nella ricerca attiva del lavoro;
3. Offrire la propria disponibilità per progetti comunali utili alla collettività (8 ore settimanali);
4. frequentare percorsi per la qualifica o riqualifica professionale;
5. effettuare la ricerca attiva del lavoro per almeno due ore al giorno:
6. comunicare tempestivamente qualsiasi variazione di reddito;
7. accettare almeno uno dei primi tre lavori offerti, pena la decadenza del sussidio.
Ora, sicuramente nelle pieghe dei regolamenti ci saranno quelli inclini all'italica furbizia che mi auguro, in caso verranno scoperti, paghino il giusto conto alla giustizia, però sulle modalità di erogazione che Lei contesta mi vengono molte perplessità, tra cui quella che non Le conosca affatto, altrimenti non si sarebbe lasciato andare a elucubrazioni del tipo "un lavoratore potrebbe diminuire le ore di lavoro", "perchè mai dovrebbe accettare un lavoro con una paga inferiore o pari a 780 euro mensili", "invocare il diritto al rifiuto del lavoro offerto" ecc. Glielo spiego io allora: nei casi da lei citati il reddito di cittadinanza NON SPETTA! Noto che la critica la manda in confusione. Buona giornata.
18 dicembre 2018 12:02 - Primo Mastrantoni
Non critichiamo il reddito di cittadinanza che, tra l'altro, non è reddito di cittadinanza, ma le sue modalità di attuazione, così come previsto dalle proposte del M5S.
Che occorra intervenire sulla povertà è indubbio.
18 dicembre 2018 9:58 - GIANNI13
Criticare il reddito di cittadinanza, ovvero un provvedimento che dà finalmente qualcosa al popolo dopo che questo è stato derubato per decenni da una classe politica lobbista e corrotta, francamente mi sembra paradossale a leggere le sue dichiarazioni. Che si possa fare meglio, senza dubbio, che il dibattito si sposti sulla percentuale deficit/pil e sulle dichiarazioni disattese però non le fa onore, alla luce di quanto fatto proprio dai governi precedenti che Lei dice ora di aver criticato. Rimanga pure della sua idea, lecita, per carità però Lei, mi permetta, assomiglia a quello che guarda il dito che indica la luna. Non vede che la direzione sembra almeno un po' invertita e sulle percentuali non tiene conto neanche del fatto che ai burocrati europei non piace la manovra non tanto per i numeri, quanto al fatto che la pacchia, come la chiama Lei, è finita per banchieri e finanzieri. Mi stia bene.
18 dicembre 2018 9:35 - Primo Mastrantoni
Criticare l'attuale governo non significa essere d'accordo su quanto fatto dai precedenti.
Una valutazione positiva degli atti di questo governo l'abbiamo fatta in occasione del Jefta (leggere).
Per le critiche ai precedenti le rimando a quanto abbiamo scritto in precedenza.
Per i vitalizi le rimando a quanto abbiamo scritto in precedenza.
18 dicembre 2018 7:54 - GIANNI13
Egregio signor Mastrantoni, Lei asserisce che questo non è il governo del cambiamento. Onestamente non so se lo è davvero, ma Lei è troppo intelligente per non capire che i giudizi è opportuno darli alla fine, è un po' come se l'insegnante intenda bocciare l'alunno ad ottobre perchè secondo lui non studierà abbastanza durante l'anno. Fino ad ora al governo si sono alternati centrodx e centrosx. Con quali risutati, vista la situazione in cui ci troviamo, lascio stare. Mentre i primi erano impegnati a legiferare provvedimenti ad personam, per esempio depenalizzare il falso in bilancio quando tale Silvio Berlusconi era a processo con quella imputazione, all'uopo il giornalista indipendente Marco Travaglio ne ha stilata una lunga serie di provvedimenti,i secondi, eletti con legge elettorale dichiarata anticostituzionale o, peggio, non eletti da nessuno, facevano porcate peggiori, come non ricordare il governo infame di Mario Monti che mentre seppelliva di nuove tasse il popolo italiano da una parte, dall'altra staccava assegni con soldi degli stessi italiani per rimborsare anticipatamente derivati a Banche straniere. O vogliamo andare ai più recenti governi Letta, Renzi Gentiloni? Ricordo solo che con un provvedimento hanno cancellato 40 anni di diritti del lavoro abolendo l'art. 18, oppure mentre promettevano l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, all'editoria, il taglio dei vitalizi, il dimezzamento dello stipendio e dei parlamentari,dall'altra approvavano provvedimenti che, badi bene sta pagando pure lei, quali il salvataggio della Banca MPS. Infatti, mentre non c'erano soldi per il rinnovo dei contratti fermi da 10 anni dei lavoratori pubblici, 20 miliardi per salvare MPS si sono trovati in una sola notte. Le ricordo che MPS stava andando in default perchè ha concesso prestiti come i 630 milioni di euro a Carlo De Benedetti, guarda caso tessera n. 1 del PD, che poi non sono stati onorati. Ora Lei si dice aperto al confronto ma non al giudizio personale. Come? Prima spara una serie di considerazioni personali sul reddito di cittadinanza prive di ogni fondamento, le vengono contestate e non ribatte neanche scrivendo una sola riga per argomentare le sue asserzioni, poi snocciola numerini, 2,4, 2,04 di deficit, lo ha detto Di Maio, dove è il cambiamento? Allora provo a spiegarglielo dove è il cambiamento. Nonostante una legge elettorale fatta dal governo a trazione piddina che intendeva penalizzare il M5S quale unica forza politica non coalizzata, il voto del 5 marzo ha mandato un chiaro segnale al paese. Vorrà ammettere che almeno a questo governo deve essere riconosciuto il taglio dei vitalizi che da tanti era stato promesso, veggasi legge Richetti dello stesso PD fatta approvare con la forza dal M5S alla Camera ed affossata dal Senatore ZANDA, anch'esso del PD, in Senato? Qualora Lei non se ne fosse ancora accorto questo governo, almeno fino ad ora, qualcosa per gli italiani lo ha già fatto. Cancellare in periodi di profonda crisi odiosi privilegi come quello dei vitalizi non le sembra sia giusto ed equo? Come si fa a dire ai lavoratori che dopo oltre 40 anni di lavoro non possono andare in pensione quando ad una classe politica becera basta una legislatura per maturare il vitalizio? Lei si dice aperto al confronto quando in realtà si sottrae, non vede il cambiamento quando questo è già in atto e poi non vuole essere giudicato.
Una cosa sola vorrei che mi spiegasse. Visto che Lei ci tiene molto a come vengono spesi i soldi degli italiani, è vero che li difendeva con la stessa verve anche quando venivano dilapidati con i provvedimenti che le ho citato sopra?
17 dicembre 2018 23:19 - Primo Mastrantoni
Questo è il governo del cambiamento, lo dicono Di Maio e Salvini
Gli altri governi non sono stati per il cambiamento, lo dicono Di Maio e Salvini.
Prendiamo atto della dichiarazione.
Allora si inizi a cambiare.
Di Maio e il governo, dicono che se non si arriva al 2,4% salta reddito di cittadinanza e i prepensionamenti.
Ora si è al 2% di deficit, quindi dovrebbe saltare tutto, secondo il governo; non è un problema di furbi.
Dove è il cambiamento? Prima si prometteva e non si manteneva, ora si promette e non si mantiene, stando alle dichiarazioni del Di Maio.

Le proposte, altre, le abbiamo già scritte. Si leggano.

PS. Il confronto è sempre utile, i giudizi personali no.
17 dicembre 2018 20:50 - leonardo4123
Come sempre lei non risponde sul merito ma è ossessionato dall'odio per il nuovo,il diverso da lei.
Risponda nel merito.Quale soluzione propone per i 5 milioni di poveri ed ancora è giusto non aiutare nessuno perché c'è qualche furbo?
17 dicembre 2018 20:31 - mariomagn
In risposta al signor Primo Mastrantoni. Complimenti ma vorrei spiegasse cosa c'entra Di Maio dixit con il reddito di cittadinanza. Se intende evidenziare incoerenza del vicepremier Lei dove era a scrivere post quanto un tale Renzi ed i suoi scagnozzi quali Boschi, Romano, Fedeli asserivano di lasciare la politica in caso di sconfitta al referendum costituzionale? A me sembra onestamente infantile l'atteggiamento di chi, chiuso in un angolo, cambia discorso, dimostra di non avere argomenti e dà la dimostrazione che quanto Le viene contestato non può essere da Lei ribattuto con argomenti seri ed inconfutabili. Complimenti ancora per la pochezza che dimostra.
17 dicembre 2018 19:50 - Primo Mastrantoni
Di Maio dixit:
"Credo di parlare a nome di tutto il governo, dicendo che smentisco qualsiasi tipo di ripensamento sul 2,4%, perché scendere sotto il 2,4% oggi significa non fare quota 100 per superare la Fornero, non fare il reddito di cittadinanza e non rimborsare i truffati delle banche".
17 dicembre 2018 16:01 - leonardo4123
Quanto alle dichiarazioni di Giorgetti ( non è quello che ha rifiutato i 100.000 € di Fiorani senza però mai denunciare il tentativo di corruzione ?) farebbe bene lui (milita nella Lega dai tempi di Bossi e sempre con incarichi di rilievo) ed i suo partito a dare spiegazioni sui 49 milioni di euro che si sono volatilizzati e che si sono impegnati a restituire in " soli 76 anni".
E' questa l'Italia che piace a Giorgetti e Mastrantoni?
17 dicembre 2018 15:49 - leonardo4123
Ho maturato la convinzione che ci sia una posizione a prescindere di Mastrantoni su qualsiasi cosa che questo governo faccia.
Andando a ritroso negli anni non sono riuscito a trovare commenti così faziosi e velenosi verso altri governi.
Si vede che al sig Mastrantoni stanno particolarmente antipatici i 5 Stelle e probabilmente pensa che gli 11 milioni e passa di italiani che hanno dato loro fiducia e consenso siano tutti imbecilli o come si dice a Firenze portati dalla piena.
Si tranquillizzi Mastrantoni e continui pure nella sua critica a senso unico perchè dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, con la faziosità della sue argomentazioni di essere parte integrante di quella classe politica che ha così ben fatto il suo lavoro che è stata malamente mandata a casa dagli elettori.
Visto che ci siamo potrebbe spiegare a me come se fossi un bambino di 5 anni come aiuterebbe lei i 5 milioni e passa di poveri italiani ?
O bisogna accettare il fatto che siccome ci sono dei furbi debbano essere penalizzati anche i tanti che sono realmente in difficoltà?
Perchè non si candida alle elezioni e fa vedere a noi poveri elettori come si risolvono le situazioni che critica?
17 dicembre 2018 15:37 - GIANNI13
Infine, quella che Lei chiama pacchia La informo che è prevista dall'art. 38 della Costituzione laddove prevede che "I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria". Tale diritto non è riconosciuto quindi nelle farneticanti ipotesi che Lei cita quale lavorare meno ore per percepire il reddito di cittadinanza. Come vede tale misura non l'ha inventata Di Maio né il M5S, che a Lei non deve essere molto simpatico, ma piuttosto che raccontare la verità agli utenti si lascia andare a considerazioni personali prive di ogni fondamento. Per fortuna non vi ho mai dato un contributo, e neanche lo farò mai.
17 dicembre 2018 15:06 - GIANNI13
Egregio Primo Mastrantoni,
credo personalmente che le farebbe più onore adoperarsi per la tutela dei consumatori piuttosto che scrivere fesserie sul reddito di cittadinanza. Le sue si che sono fesserie. Per sapere infatti come funziona basta fare un giro su internet cosa che a Lei è avvezza per scrivere baggianate. L'idea-guida è impedire di precipitare al di sotto della soglia della povertà, indicata dall'Istat a 780 euro/mese, pertanto questo è l'importo (9360 euro/anno) del reddito di cittadinanza che però andrebbe versato integralmente ai soli disoccupati. Coloro invece che, pur avendo un reddito, si trovassero al di sotto dei 780 euro avrebbero diritto alla somma necessaria al raggiungimento di tale soglia. In termini tecnici si tratta di un reddito minimo garantito e non di un reddito universale: si copre la distanza tra il reddito del potenziale beneficiario e la soglia di povertà. Nel momento in cui il beneficiario trova un nuovo lavoro, la distanza si riduce e con essa si riduce il sussidio. Moltiplicare quindi 780 euro per la platea degli aventi diritto è fondamentalmente un grossolano errore che dimostra la sua completa disinformazione oppure, è ciò sarebbe grave, mera malafede. Cordiali saluti.
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