Prima di tutto, aver promulgato una legge non è sinonimo
della sua giustezza, efficacia, utilità, coerenza,
costituzionalità, sensatezza, scientificamente
sperimentata. In ogni legge c'è a monte un compromesso
dettato da numeri di voto che non hanno nulla a che fare
con la bontà di essa.
I dò ut des della politica, le diatribe di fazione, le
smanie elettorali, gli arrivismi, le supremazie di colore e
di collocazione, i propagandati idealismi di emiciclo che
conducono a disegnare provvedimenti per la conduzione della
Nazione, non è da definirsi intelligenza pronunciarsi con
una risoluzione che tutto sia giusto allorchè sia "legge".
Pietra tombale.
Dura lex sed lex non è mai andato bene come slogan di
arrendevolezza. Gran parte delle leggi sono di imposizione
quindi mal accette. Quelle di vantaggi sono da rileggersi
come imposizione all'altra faccia della medaglia.
Se il princìpio che anima lo spirito del diritto facente
capo alla giustizia sociale che ogni persona debba avere di
che vivere dignitosamente (ma qui si devono per forza
esaminare dei princìpi di congruità e rilevazione esatta
di veritierità) è corretto, unanime, giusto e sacrosanto a
prescindere dallo status di ogni cittadino(o essere umano),
è pur altrettanto vero che la legge non può essere
raffazzonata e difficilmente applicabile con giustizia.
Vedansi le già innumerevoli variazioni nell'applicazione
ancora quando non vi sia neppure un inizio.
Lo spirito elettorale che ha adottato questo pretesto"
umanitario" per ottenere consensi e per far si che questo
tipo di trovata andasse in porto, è pur sempre una linea di
partito e neppure tanto originale; intelligente ed efficace,
ma che si avvale delle risorse dei cittadini tutti, ripeto
tutti, per dare giustamente ai più poveri, ma anche a chi
non ne avrebbe diritto. I novelli Robin Hood non si sono
fatti scrupoli.
23 febbraio 2019 13:48 - lawsaver
MA stiamo scherzando? e quindi siccome gli italiani sono
furbetti non facciamo dei provvedimenti utili? ad ogni modo
potete tranquillamente giudicare e criticare intanto il
provvedimento è legge e questo è l'importante voi
continuate pure a chiacchierare.
22 febbraio 2019 18:53 - savpg8801
Ci vuole poco a capirlo. Conosciamo gli italiani, specie li
conoscono le persone più datate e non certo i giovani non
solo perchè non hanno la memoria storica, ma perchè il
modo di pensare è, per essi, il menefreghismo, la furberia,
e l'egoismo di ogni libertà. Quindi gli italiani sono furbi
e se c'è da evadere evadono. Come per l'iva quando nel '72
fu introdotta, ma non ancora funzionante, si sapeva già che
da ogni parte si facevano corsi di preparazione, volti
soprattutto a raggirarla e ad evaderla, giocando su tanti
fattori, compreso quello delle false fatture e per una
furbesca traslazione d'imposta plurima che comportava
aumenti smisurati.
Come per le autocertificazioni che hanno prodotto più
vantaggi illegali che ogni altra cosa.
Ci vuole poco a capirlo che gli italiani faranno anche di
più di quel che dice l'articolo, aiutati da quei qualche
migliaio di accettatori, navigatori, pseudo psicologi messi
in campo per valutare "seriamente" e "severamente". Visto
che conosciamo gli italiani e che si fa presto a raggirare
gli ostacoli, spesso ungendo il mozzo del carro, si sa già
come andrà a finire.
Qui non credo che si possano trovare milioni di ispettori
per controllare il tutto dopo che è partito. I giudizi di
futuro funzionamento li diamo eccome. Ma negativi per i
soldi dei contribuenti e per il sistema di regalie a tutti i
veri o falsi indigenti che si sono messe in campo con la
scusa che qualche milione ha votato per questi
rappresentanti facendo pretesto con il fantomatico
contratto(che si sappia, senza notaio). Io non sono fra
quelli.
22 febbraio 2019 13:17 - lawsaver
Premesso che la misura introdotta è presente in tutta
l'unione europea e che l'Italia era stata già sanzionata
per non averla ancora introdotta non si comprende come si
possano esprimere giudizi di funzionamento su di una misura
mai esistita in Italia.Era necessario e doveroso inserirla e
finalmente è stato fatto.
19 dicembre 2018 12:31 - giuseppe2661
Anche senza entrare nel merito della questione, mi preme
sottolineare che di lavoro nero al Nord ce n'è eccome !
E anche al Nord hanno votato 5 stelle.
18 dicembre 2018 20:58 - savpg8801
Qualcuno scrive;
....per non capire che i giudizi è opportuno darli alla
fine,.....
Profondamente sbagliato. Specie quando si spendono soldi
pubblici, i miei e i tuoi soldi, da subito.
Qualsiasi cosa, invece, va valutata in precedenza, va
sottoposta ad esame di congruità, di convenienza, di
sicurezza e che non si procederà a tentoni con regole fatte
a tavolino e solo per conservare i consensi di qualche parte
di Popolo per mantenere promesse elettorali.
Ciascuno dei punti ipotizzati per ottenere questo "reddito"
ha dei punti oscuri se non infattibili.
Non si può decidere di affossare il bilancio (e sarebbe
nulla in confronto alle macroconseguenze di ogni altro tipo)
e le valutazioni del contesto di cui facciamo parte in
Europa, solo perchè, in nome della "giusta" pietas ci siamo
fatti eleggere con promesse neppure tanto compulsate. E se
non va, semplicemente ci dimettiamo. Ma i soldi degli
Italiani li abbiamo già buttati.
18 dicembre 2018 17:10 - Primo Mastrantoni
Evidentemente abbiamo valutazioni diverse.
18 dicembre 2018 13:56 - GIANNI13
Lei non critica il reddito di cittadinanza però scrive che:
"non favorisce la ricerca di un lavoro. Il motivo è
semplice: perché mai una persona dovrebbe accettare un
lavoro con una paga inferiore o pari a 780 euro mensili
quando li può ricevere con il reddito di cittadinanza?
D'altra parte, il beneficiario può sempre invocare il
diritto al rifiuto del lavoro offerto, perché non
"attinente alle propensioni, agli interessi e alle
competenze", così come prevede la proposta del M5S.
Una pacchia, insomma!
In più, un lavoratore potrebbe diminuire le ore di lavoro e
quindi dei proventi, rientrando nel novero di coloro che
hanno un basso reddito, il che attiva il diritto alla
integrazione con il reddito di cittadinanza.
Una pacchia, insomma!".
Omette però di descrivere le regole per ottenerlo,
ovvero:
1. essere iscritti ai centri per l'impiego e rendersi
immediatamente disponibili al lavoro;
2. iniziare un percorso nella ricerca attiva del lavoro;
3. Offrire la propria disponibilità per progetti comunali
utili alla collettività (8 ore settimanali);
4. frequentare percorsi per la qualifica o riqualifica
professionale;
5. effettuare la ricerca attiva del lavoro per almeno due
ore al giorno:
6. comunicare tempestivamente qualsiasi variazione di
reddito;
7. accettare almeno uno dei primi tre lavori offerti, pena
la decadenza del sussidio.
Ora, sicuramente nelle pieghe dei regolamenti ci saranno
quelli inclini all'italica furbizia che mi auguro, in caso
verranno scoperti, paghino il giusto conto alla giustizia,
però sulle modalità di erogazione che Lei contesta mi
vengono molte perplessità, tra cui quella che non Le
conosca affatto, altrimenti non si sarebbe lasciato andare a
elucubrazioni del tipo "un lavoratore potrebbe diminuire le
ore di lavoro", "perchè mai dovrebbe accettare un lavoro
con una paga inferiore o pari a 780 euro mensili", "invocare
il diritto al rifiuto del lavoro offerto" ecc. Glielo spiego
io allora: nei casi da lei citati il reddito di cittadinanza
NON SPETTA! Noto che la critica la manda in confusione.
Buona giornata.
18 dicembre 2018 12:02 - Primo Mastrantoni
Non critichiamo il reddito di cittadinanza che, tra l'altro,
non è reddito di cittadinanza, ma le sue modalità di
attuazione, così come previsto dalle proposte del M5S.
Che occorra intervenire sulla povertà è indubbio.
18 dicembre 2018 9:58 - GIANNI13
Criticare il reddito di cittadinanza, ovvero un
provvedimento che dà finalmente qualcosa al popolo dopo che
questo è stato derubato per decenni da una classe politica
lobbista e corrotta, francamente mi sembra paradossale a
leggere le sue dichiarazioni. Che si possa fare meglio,
senza dubbio, che il dibattito si sposti sulla percentuale
deficit/pil e sulle dichiarazioni disattese però non le fa
onore, alla luce di quanto fatto proprio dai governi
precedenti che Lei dice ora di aver criticato. Rimanga pure
della sua idea, lecita, per carità però Lei, mi permetta,
assomiglia a quello che guarda il dito che indica la luna.
Non vede che la direzione sembra almeno un po' invertita e
sulle percentuali non tiene conto neanche del fatto che ai
burocrati europei non piace la manovra non tanto per i
numeri, quanto al fatto che la pacchia, come la chiama Lei,
è finita per banchieri e finanzieri. Mi stia bene.
18 dicembre 2018 9:35 - Primo Mastrantoni
Criticare l'attuale governo non significa essere d'accordo
su quanto fatto dai precedenti.
Una valutazione positiva degli atti di questo governo
l'abbiamo fatta in occasione del Jefta (leggere).
Per le critiche ai precedenti le rimando a quanto abbiamo
scritto in precedenza.
Per i vitalizi le rimando a quanto abbiamo scritto in
precedenza.
18 dicembre 2018 7:54 - GIANNI13
Egregio signor Mastrantoni, Lei asserisce che questo non è
il governo del cambiamento. Onestamente non so se lo è
davvero, ma Lei è troppo intelligente per non capire che i
giudizi è opportuno darli alla fine, è un po' come se
l'insegnante intenda bocciare l'alunno ad ottobre perchè
secondo lui non studierà abbastanza durante l'anno. Fino ad
ora al governo si sono alternati centrodx e centrosx. Con
quali risutati, vista la situazione in cui ci troviamo,
lascio stare. Mentre i primi erano impegnati a legiferare
provvedimenti ad personam, per esempio depenalizzare il
falso in bilancio quando tale Silvio Berlusconi era a
processo con quella imputazione, all'uopo il giornalista
indipendente Marco Travaglio ne ha stilata una lunga serie
di provvedimenti,i secondi, eletti con legge elettorale
dichiarata anticostituzionale o, peggio, non eletti da
nessuno, facevano porcate peggiori, come non ricordare il
governo infame di Mario Monti che mentre seppelliva di nuove
tasse il popolo italiano da una parte, dall'altra staccava
assegni con soldi degli stessi italiani per rimborsare
anticipatamente derivati a Banche straniere. O vogliamo
andare ai più recenti governi Letta, Renzi Gentiloni?
Ricordo solo che con un provvedimento hanno cancellato 40
anni di diritti del lavoro abolendo l'art. 18, oppure mentre
promettevano l'abolizione del finanziamento pubblico ai
partiti, all'editoria, il taglio dei vitalizi, il
dimezzamento dello stipendio e dei parlamentari,dall'altra
approvavano provvedimenti che, badi bene sta pagando pure
lei, quali il salvataggio della Banca MPS. Infatti, mentre
non c'erano soldi per il rinnovo dei contratti fermi da 10
anni dei lavoratori pubblici, 20 miliardi per salvare MPS si
sono trovati in una sola notte. Le ricordo che MPS stava
andando in default perchè ha concesso prestiti come i 630
milioni di euro a Carlo De Benedetti, guarda caso tessera n.
1 del PD, che poi non sono stati onorati. Ora Lei si dice
aperto al confronto ma non al giudizio personale. Come?
Prima spara una serie di considerazioni personali sul
reddito di cittadinanza prive di ogni fondamento, le vengono
contestate e non ribatte neanche scrivendo una sola riga per
argomentare le sue asserzioni, poi snocciola numerini, 2,4,
2,04 di deficit, lo ha detto Di Maio, dove è il
cambiamento? Allora provo a spiegarglielo dove è il
cambiamento. Nonostante una legge elettorale fatta dal
governo a trazione piddina che intendeva penalizzare il M5S
quale unica forza politica non coalizzata, il voto del 5
marzo ha mandato un chiaro segnale al paese. Vorrà
ammettere che almeno a questo governo deve essere
riconosciuto il taglio dei vitalizi che da tanti era stato
promesso, veggasi legge Richetti dello stesso PD fatta
approvare con la forza dal M5S alla Camera ed affossata dal
Senatore ZANDA, anch'esso del PD, in Senato? Qualora Lei non
se ne fosse ancora accorto questo governo, almeno fino ad
ora, qualcosa per gli italiani lo ha già fatto. Cancellare
in periodi di profonda crisi odiosi privilegi come quello
dei vitalizi non le sembra sia giusto ed equo? Come si fa a
dire ai lavoratori che dopo oltre 40 anni di lavoro non
possono andare in pensione quando ad una classe politica
becera basta una legislatura per maturare il vitalizio? Lei
si dice aperto al confronto quando in realtà si sottrae,
non vede il cambiamento quando questo è già in atto e poi
non vuole essere giudicato.
Una cosa sola vorrei che mi spiegasse. Visto che Lei ci
tiene molto a come vengono spesi i soldi degli italiani, è
vero che li difendeva con la stessa verve anche quando
venivano dilapidati con i provvedimenti che le ho citato
sopra?
17 dicembre 2018 23:19 - Primo Mastrantoni
Questo è il governo del cambiamento, lo dicono Di Maio e
Salvini
Gli altri governi non sono stati per il cambiamento, lo
dicono Di Maio e Salvini.
Prendiamo atto della dichiarazione.
Allora si inizi a cambiare.
Di Maio e il governo, dicono che se non si arriva al 2,4%
salta reddito di cittadinanza e i prepensionamenti.
Ora si è al 2% di deficit, quindi dovrebbe saltare tutto,
secondo il governo; non è un problema di furbi.
Dove è il cambiamento? Prima si prometteva e non si
manteneva, ora si promette e non si mantiene, stando alle
dichiarazioni del Di Maio.
Le proposte, altre, le abbiamo già scritte. Si leggano.
PS. Il confronto è sempre utile, i giudizi personali no.
17 dicembre 2018 20:50 - leonardo4123
Come sempre lei non risponde sul merito ma è ossessionato
dall'odio per il nuovo,il diverso da lei.
Risponda nel merito.Quale soluzione propone per i 5 milioni
di poveri ed ancora è giusto non aiutare nessuno perché
c'è qualche furbo?
17 dicembre 2018 20:31 - mariomagn
In risposta al signor Primo Mastrantoni. Complimenti ma
vorrei spiegasse cosa c'entra Di Maio dixit con il reddito
di cittadinanza. Se intende evidenziare incoerenza del
vicepremier Lei dove era a scrivere post quanto un tale
Renzi ed i suoi scagnozzi quali Boschi, Romano, Fedeli
asserivano di lasciare la politica in caso di sconfitta al
referendum costituzionale? A me sembra onestamente infantile
l'atteggiamento di chi, chiuso in un angolo, cambia
discorso, dimostra di non avere argomenti e dà la
dimostrazione che quanto Le viene contestato non può essere
da Lei ribattuto con argomenti seri ed inconfutabili.
Complimenti ancora per la pochezza che dimostra.
17 dicembre 2018 19:50 - Primo Mastrantoni
Di Maio dixit:
"Credo di parlare a nome di tutto il governo, dicendo che
smentisco qualsiasi tipo di ripensamento sul 2,4%, perché
scendere sotto il 2,4% oggi significa non fare quota 100 per
superare la Fornero, non fare il reddito di cittadinanza e
non rimborsare i truffati delle banche".
17 dicembre 2018 16:01 - leonardo4123
Quanto alle dichiarazioni di Giorgetti ( non è quello che
ha rifiutato i 100.000 € di Fiorani senza però mai
denunciare il tentativo di corruzione ?) farebbe bene lui
(milita nella Lega dai tempi di Bossi e sempre con incarichi
di rilievo) ed i suo partito a dare spiegazioni sui 49
milioni di euro che si sono volatilizzati e che si sono
impegnati a restituire in " soli 76 anni".
E' questa l'Italia che piace a Giorgetti e Mastrantoni?
17 dicembre 2018 15:49 - leonardo4123
Ho maturato la convinzione che ci sia una posizione a
prescindere di Mastrantoni su qualsiasi cosa che questo
governo faccia.
Andando a ritroso negli anni non sono riuscito a trovare
commenti così faziosi e velenosi verso altri governi.
Si vede che al sig Mastrantoni stanno particolarmente
antipatici i 5 Stelle e probabilmente pensa che gli 11
milioni e passa di italiani che hanno dato loro fiducia e
consenso siano tutti imbecilli o come si dice a Firenze
portati dalla piena.
Si tranquillizzi Mastrantoni e continui pure nella sua
critica a senso unico perchè dimostra, se mai ce ne fosse
bisogno, con la faziosità della sue argomentazioni di
essere parte integrante di quella classe politica che ha
così ben fatto il suo lavoro che è stata malamente mandata
a casa dagli elettori.
Visto che ci siamo potrebbe spiegare a me come se fossi un
bambino di 5 anni come aiuterebbe lei i 5 milioni e passa di
poveri italiani ?
O bisogna accettare il fatto che siccome ci sono dei furbi
debbano essere penalizzati anche i tanti che sono realmente
in difficoltà?
Perchè non si candida alle elezioni e fa vedere a noi
poveri elettori come si risolvono le situazioni che critica?
17 dicembre 2018 15:37 - GIANNI13
Infine, quella che Lei chiama pacchia La informo che è
prevista dall'art. 38 della Costituzione laddove prevede che
"I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed
assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso
di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,
disoccupazione involontaria". Tale diritto non è
riconosciuto quindi nelle farneticanti ipotesi che Lei cita
quale lavorare meno ore per percepire il reddito di
cittadinanza. Come vede tale misura non l'ha inventata Di
Maio né il M5S, che a Lei non deve essere molto simpatico,
ma piuttosto che raccontare la verità agli utenti si lascia
andare a considerazioni personali prive di ogni fondamento.
Per fortuna non vi ho mai dato un contributo, e neanche lo
farò mai.
17 dicembre 2018 15:06 - GIANNI13
Egregio Primo Mastrantoni,
credo personalmente che le farebbe più onore adoperarsi per
la tutela dei consumatori piuttosto che scrivere fesserie
sul reddito di cittadinanza. Le sue si che sono fesserie.
Per sapere infatti come funziona basta fare un giro su
internet cosa che a Lei è avvezza per scrivere baggianate.
L'idea-guida è impedire di precipitare al di sotto della
soglia della povertà, indicata dall'Istat a 780 euro/mese,
pertanto questo è l'importo (9360 euro/anno) del reddito di
cittadinanza che però andrebbe versato integralmente ai
soli disoccupati. Coloro invece che, pur avendo un reddito,
si trovassero al di sotto dei 780 euro avrebbero diritto
alla somma necessaria al raggiungimento di tale soglia. In
termini tecnici si tratta di un reddito minimo garantito e
non di un reddito universale: si copre la distanza tra il
reddito del potenziale beneficiario e la soglia di povertà.
Nel momento in cui il beneficiario trova un nuovo lavoro, la
distanza si riduce e con essa si riduce il sussidio.
Moltiplicare quindi 780 euro per la platea degli aventi
diritto è fondamentalmente un grossolano errore che
dimostra la sua completa disinformazione oppure, è ciò
sarebbe grave, mera malafede. Cordiali saluti.