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23 dicembre 2018 15:57 - savpg8801
Il consumismo ha diverse fisionomie.
Nessuno che abbia macinato qualche testo di economia ha mai sentito parlare di beni essenziali e di beni voluttuari?
Nessuno che abbia mai aperto qualche testo di statistica e abbia notato che esiste una definizione di "moda o norma" per cui se un fenomeno in qualche maniera e non importa se forzosamente o necessariamente abbia una sua maggioranza divenga di cosiddetta moda, o normale?
Nessuno ha mai esaminato il cervello di una pecora per chiedersi perchè segua il gregge?
Nessuno ha mai sentito parlare del Pifferaio Magico, la favola nella città di Hamelin?..." In noi c’è qualcosa che sa vedere l’incanto, che vuole andare avanti ridendo e cantando, mano nella mano con gli altri.
È la parte migliore di noi. È il bambino interiore che corre entusiasta dietro a chi sa farlo sognare.
E nell’immagine dei bambini di Hamelin che danzano persi dietro al pifferaio, c’è il nostro inseguire chimere. .......
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Il consumismo...bella invenzione!
Niente affatto che sia necessario per un cervello ragionante.
Tuttavia bisogna vedere come viene visto e da chi.
Il mondo economico libero nella sue espressioni di produttori e venditori, ha fatto il suo mestiere, come un broker spregiudicato che guarda solo a far affari senza preoccuparsi delle conseguenze morali e materiali che provoca su altri.
Il possesso di cose ha sempre caratterizzato i comportamenti di nuovi e vecchi individui. Chi entrava in possesso di qualcosa che si rivelasse di troppo per sè, cercava di darlo ad altri dietro compenso, (vuoi baratto vuoi pecunia, vuoi credito) e se qualcuno avesse notato che l'offerente viveva meglio degli altri, ecco il tentativo di emulazione.
Da lì al proliferare di gente che cerca di diventare commerciante (spinta anche da quelli che hanno cercato di diventare produttori) è ormai "normale".
Senza andare ad esaminare la voracità della gente di avere sempre di più e di tutto, di superare gli appartenenti del proprio gruppo sociale, di mettersi in mostra anche al di fuori di esso, e di placare la propria sete e la propria voracità di ingozzarsi, di avere la macchina più bella e performante, di andare ai ristoranti più costosi e famosi, di vestirsi di moda e cambiando capo o scarpa ogni giorno, di mostrarsi più vip e più ammirabili, dimostrando effettivamente e senza dubbio che la questione è identificabile con una anormalità mentale e comportamentale, quasi una patologia.
Buon terreno per moltiplicarsi dei venditori, degli affaristi, delle fiere e feste, delle bancarelle di ogni chincaglieria cinese per lo più, di invenzioni le più disparate per invogliare a consumare e ad appropriarsene , di sempre più vinai, e gastronomisti, di produzioni salutistiche, elettroniche, di start-up digitali per ogni sorta di servizi spesso inutili, ecc. Tutto questo per provocare consumismo e spillare soldi magari anche troppo sudati.
Chi ha figli sa benissimo che i regali di mamme, nonne e un po' meno di babbi e nonni, sono quotidiani. Anche se il pargolo non li ha "meritati" ma per il solo gusto di vederselo sorridere per un minuto. E diventerà presto mezzo minuto sino a scomparire. Solo che la via è stata tracciata. Il figlio/a avrà sempre assunto il diritto di avere, di ottenere, di possedere in qualsiasi modo e momento.
Consumismo spinto ed altro ancora, ma che, divenuto strutturale, ha provocato disastri etico morali di ogni tipo.
Ma non per gli Stati che, golosi ed insaziabili, vedono i giri di affari come produttori di reddito e, quindi, di crescita, di PIL, di benessere, e in definitiva di incremento fiscale; tasse da portare a casa per la Nazione (e per la politica al fine di ripagare i guai spesso prodotti).
Il fenomeno, perciò, prevarrà ed aumenterà nel tempo. Le altre bazzecole cioè inquinamento, spreco, omissione di spesa verso opere sociali favorendo l'erogazione di denaro dirottato per consumare beni(o servizi) non NECESSARI, e ogni considerazione pietistica verso la gente cosiddetta (vera o falsa)povera e che spesso spende più degli altri, saranno messe da parte e.... lunga vita al consumismo, motore dell'Umanità ( a seconda dei pareri di ognuno di noi "libero cittadino").
22 dicembre 2018 20:06 - Cristina Ciccarelli
Se si è esseri viventi si consuma senza se senza ma (soldi fonti energetiche vecchie e nuove terreni persone animali flora ....), solamente le persone morte non consumano.
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