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17 febbraio 2019 17:10 - savpg8801
Non è che fosse una cosa bellissima, ma nella civile Italia financo agli anni cinquanta-sessanta del secolo scorso(solo cinquant'anni fa), le mezzene, i quarti, le carni venivano esposte fuori dalle macellerie ed erano normalmente infestate da mosche, api, calabroni e ogni sorta di animale di passaggio compresi cani che una leccata la davano. E il macellaio tagliava un pezzo e di lì serviva gli avventori. Come del resto ogni tipo di merce-nella fattispecie alimentare- , era venduta sfusa a mani nude e con parlamenti e sospiri vari sopra di essa. Nelle botteghine al massimo si vendeva con un po' di carta gialla od oleata, anche per cose deperibili come burro formaggi, insaccati, affettati ecc. e i liquidi regolarmente sfusi con recipienti portati da casa. Niente quindi confezionato in plastiche, latta, alluminio, brick, vetro, scatoloni, e contenitori vari. Il coltello, sempre quello per ogni sorta di carne, pesce, ecc. Il tagliere, una stracciata ogni tanto e via così.
Non è che in Africa (o in India, Oriente vario ed altri continenti classificati "terzo mondo" ) sia poi così tutto deleterio. Le popolazioni crescono comunque in progressione geometrica e risulterebbe anche che questi modi di vivere con scarsa igiene(a volte proclamata in modo utopico e demenziale) condurrebbero ad una sorta di vaccinazione naturale e di evoluzione delle difese immunitarie specialmente nelle comunità ristrette ed omogenee. La ricotta fatta e comprata dalla stessa gente non provoca malattie. Ma se la mangia un estraneo ci può anche rimettere la pelle.
Si potrebbe dire che da un male ne nasce un altro anche peggiore.
La catena del freddo ha provocato consumi incredibili di energia, ha favorito l'espandersi del buco di ozono, ha immesso nell'ambiente miliardi di oggetti da rottamare o semplicemente dispersi nell'ambiente.
Per esempio il confezionamento e gli imballaggi per eliminare l'esposizione all'ambiente delle derrate alimentari hanno e stanno provocando danni che, rispetto a quelli diretti dell'igiene mancata, sono milioni di volte superiori in termini di conseguenze per l'ambiente e per gli esseri umani. Le diossine, e ogni sorta di derivati dalla combustione o dal dispendio di energie per trasformare o riciclare contenitori di ogni genere sono micidiali per l'Umanità in termini di malattie e di rischi per la vita.
Per non parlare delle plastiche, dei conservanti per mantenere alimenti con meno carica batterica, ma che non risolvono, peraltro, la situazione collaterale.
Anche qui si dovrebbe fare un po' di studio sui reali benefici che la cosiddetta mancanza di igiene ha provocato. Forse si è passati al di là.
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