Non è che fosse una cosa bellissima, ma nella civile Italia
financo agli anni cinquanta-sessanta del secolo scorso(solo
cinquant'anni fa), le mezzene, i quarti, le carni venivano
esposte fuori dalle macellerie ed erano normalmente
infestate da mosche, api, calabroni e ogni sorta di animale
di passaggio compresi cani che una leccata la davano. E il
macellaio tagliava un pezzo e di lì serviva gli avventori.
Come del resto ogni tipo di merce-nella fattispecie
alimentare- , era venduta sfusa a mani nude e con parlamenti
e sospiri vari sopra di essa. Nelle botteghine al massimo si
vendeva con un po' di carta gialla od oleata, anche per cose
deperibili come burro formaggi, insaccati, affettati ecc. e
i liquidi regolarmente sfusi con recipienti portati da casa.
Niente quindi confezionato in plastiche, latta, alluminio,
brick, vetro, scatoloni, e contenitori vari. Il coltello,
sempre quello per ogni sorta di carne, pesce, ecc. Il
tagliere, una stracciata ogni tanto e via così.
Non è che in Africa (o in India, Oriente vario ed altri
continenti classificati "terzo mondo" ) sia poi così tutto
deleterio. Le popolazioni crescono comunque in progressione
geometrica e risulterebbe anche che questi modi di vivere
con scarsa igiene(a volte proclamata in modo utopico e
demenziale) condurrebbero ad una sorta di vaccinazione
naturale e di evoluzione delle difese immunitarie
specialmente nelle comunità ristrette ed omogenee. La
ricotta fatta e comprata dalla stessa gente non provoca
malattie. Ma se la mangia un estraneo ci può anche
rimettere la pelle.
Si potrebbe dire che da un male ne nasce un altro anche
peggiore.
La catena del freddo ha provocato consumi incredibili di
energia, ha favorito l'espandersi del buco di ozono, ha
immesso nell'ambiente miliardi di oggetti da rottamare o
semplicemente dispersi nell'ambiente.
Per esempio il confezionamento e gli imballaggi per
eliminare l'esposizione all'ambiente delle derrate
alimentari hanno e stanno provocando danni che, rispetto a
quelli diretti dell'igiene mancata, sono milioni di volte
superiori in termini di conseguenze per l'ambiente e per gli
esseri umani. Le diossine, e ogni sorta di derivati dalla
combustione o dal dispendio di energie per trasformare o
riciclare contenitori di ogni genere sono micidiali per
l'Umanità in termini di malattie e di rischi per la
vita.
Per non parlare delle plastiche, dei conservanti per
mantenere alimenti con meno carica batterica, ma che non
risolvono, peraltro, la situazione collaterale.
Anche qui si dovrebbe fare un po' di studio sui reali
benefici che la cosiddetta mancanza di igiene ha provocato.
Forse si è passati al di là.