Le azioni dei precedenti Governi sono state sempre
criticate, secondo il sentire dei sudditi, sia per i tagli
alle spese mai fatti, che per le abbondanti boccate di
ossigeno elargite al carrozzone Alitalia, ecc. I sudditi
hanno anche preso nota che alcune "riforme" rivendicate dal
governicchio attuale furono anche proposte dal referendum
"Renzi" boicottato per faide interne e campagne di stampa
piuttosto che per il suo contenuto. Avendo ciò premesso, i
sudditi si sono accorti che il governicchio in carica -
autocelebratosi come "governo del cambiamento" - è partito
con una ricca dichiarazione di buoni propositi. I suoi
"membri" si erano però dimenticati che (con o senza
l'ostilità dei "poteri forti") per realizzare i buoni
propositi ci vogliono i soldi, che tuttora non sgorgano dai
muri, neppure accumulando milioni di "like". Salvini, per lo
meno, è costante nelle sue idee. L'altro vice-premier
(ministro del lavoro, dello sviluppo e quant'altro..) cambia
idea secondo i sondaggi: ora si atteggia a statista parlando
di accoglienza ecumenica (probabilmente, farà riaprire i
centri di accoglienza: li farà presidiare dai navigator?);
ora sta pensando di chiedere i soldi per Alitalia
all'arcinemico Atlantia, e così via. Da un governo del
cambiamento, pur nella confusione ereditata dalle precedenti
gestioni, ci si aspettavano decisioni rapide e fattive:
invece, ogni decisione è puntualmente rimandata ad un
qualche domani. Non parlo del presidente del consiglio, che
credo debba convivere con un perenne disagio...
17 aprile 2019 9:39 - giancarlo3171
Prima di criticare il governo attuale ci si deve chiedere
cosa hanno fatto di diverso i governi precedenti.
Deficit in continuo aumento, promesse di tagli alle spese
mai fatti, prestiti a fondo perduto ad Alitalia, ecc.
ecc.
Se avessero governato un po' meglio non avremmo il Governo
attuale.
11 aprile 2019 11:33 - Primo Mastrantoni
per pudore
11 aprile 2019 8:06 - annapaola
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere
in gran tempesta". Non è detto che tutti i lettori
sappiano di chi sono queste parole. E allora forse sarà
bene ricordare che questo verso si trova nella Divina
Commedia di Dante Alighieri, nel canto sesto del
"Purgatorio" (versi 67-68).
Non so se per pudore o altro, la terzina non è stata citata
per intero, perché anche l'ultimo verso mi sembra dipinga
bene la nostra situazione attuale.
"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna [signora] di province, ma bordello!".
P.S. Lungi da me conoscere a memoria il poema dantesco. Per
dare le indicazioni giuste sulla posizione di questi versi
mi sono servita di Internet.