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17 aprile 2019 15:42 - Afanti
Le azioni dei precedenti Governi sono state sempre criticate, secondo il sentire dei sudditi, sia per i tagli alle spese mai fatti, che per le abbondanti boccate di ossigeno elargite al carrozzone Alitalia, ecc. I sudditi hanno anche preso nota che alcune "riforme" rivendicate dal governicchio attuale furono anche proposte dal referendum "Renzi" boicottato per faide interne e campagne di stampa piuttosto che per il suo contenuto. Avendo ciò premesso, i sudditi si sono accorti che il governicchio in carica - autocelebratosi come "governo del cambiamento" - è partito con una ricca dichiarazione di buoni propositi. I suoi "membri" si erano però dimenticati che (con o senza l'ostilità dei "poteri forti") per realizzare i buoni propositi ci vogliono i soldi, che tuttora non sgorgano dai muri, neppure accumulando milioni di "like". Salvini, per lo meno, è costante nelle sue idee. L'altro vice-premier (ministro del lavoro, dello sviluppo e quant'altro..) cambia idea secondo i sondaggi: ora si atteggia a statista parlando di accoglienza ecumenica (probabilmente, farà riaprire i centri di accoglienza: li farà presidiare dai navigator?); ora sta pensando di chiedere i soldi per Alitalia all'arcinemico Atlantia, e così via. Da un governo del cambiamento, pur nella confusione ereditata dalle precedenti gestioni, ci si aspettavano decisioni rapide e fattive: invece, ogni decisione è puntualmente rimandata ad un qualche domani. Non parlo del presidente del consiglio, che credo debba convivere con un perenne disagio...
17 aprile 2019 9:39 - giancarlo3171
Prima di criticare il governo attuale ci si deve chiedere cosa hanno fatto di diverso i governi precedenti.
Deficit in continuo aumento, promesse di tagli alle spese mai fatti, prestiti a fondo perduto ad Alitalia, ecc. ecc.
Se avessero governato un po' meglio non avremmo il Governo attuale.
11 aprile 2019 11:33 - Primo Mastrantoni
per pudore
11 aprile 2019 8:06 - annapaola
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta". Non è detto che tutti i lettori sappiano di chi sono queste parole. E allora forse sarà bene ricordare che questo verso si trova nella Divina Commedia di Dante Alighieri, nel canto sesto del "Purgatorio" (versi 67-68).
Non so se per pudore o altro, la terzina non è stata citata per intero, perché anche l'ultimo verso mi sembra dipinga bene la nostra situazione attuale.
"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna [signora] di province, ma bordello!".

P.S. Lungi da me conoscere a memoria il poema dantesco. Per dare le indicazioni giuste sulla posizione di questi versi mi sono servita di Internet.
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