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13 luglio 2019 13:51 - savpg8801
Certo......iper.. Per altro, parlare adesso di inabitabilità tra 1.75 miliardi di anni se lo potevano risparmiare anche se per fare solo "colpo".
Secondo molti il problema è invece molto, molto più prossimo. Qualche decennio o centennio potrebbe innescare e da adesso ne abbiamo le avvisaglie, pur con derivazione dal riscaldamento e dall'inquinamento magari ancora non letali, un sommovimento degli equilibrii delle popolazioni, dell'alimentazione, delle migrazioni bibliche, di ogni altro tipo di reperimento delle risorse. Ciò diventerebbe micidiale in progressione geometrica.
Di poco fa la notizia che il giugno- luglio è il periodo assurto ai record dei consumi elettrici. Un tempo era l'inverno.
Adesso che tutto si rinfresca negli edifici ed in ogni dove ed anche troppo spesso in maniera maniacalmente esagerata, si deve provvedere alla crescita delle produzioni almeno di energie alternative.
Questo però contribuisce, come ogni altra fregola di "crescita" sempre caldeggiata dai governi, ad un aumento delle produzioni, con conseguente aumento del riscaldamento e dell'inquinamento. E la tendenza alla rovina cresce ancora maggiormente.
11 luglio 2019 20:34 - andrewf
...forse si tratta di IPERTERMIA e non di IPOTERMIA.
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