Certo......iper.. Per altro, parlare adesso di
inabitabilità tra 1.75 miliardi di anni se lo potevano
risparmiare anche se per fare solo "colpo".
Secondo molti il problema è invece molto, molto più
prossimo. Qualche decennio o centennio potrebbe innescare e
da adesso ne abbiamo le avvisaglie, pur con derivazione dal
riscaldamento e dall'inquinamento magari ancora non letali,
un sommovimento degli equilibrii delle popolazioni,
dell'alimentazione, delle migrazioni bibliche, di ogni altro
tipo di reperimento delle risorse. Ciò diventerebbe
micidiale in progressione geometrica.
Di poco fa la notizia che il giugno- luglio è il periodo
assurto ai record dei consumi elettrici. Un tempo era
l'inverno.
Adesso che tutto si rinfresca negli edifici ed in ogni dove
ed anche troppo spesso in maniera maniacalmente esagerata,
si deve provvedere alla crescita delle produzioni almeno di
energie alternative.
Questo però contribuisce, come ogni altra fregola di
"crescita" sempre caldeggiata dai governi, ad un aumento
delle produzioni, con conseguente aumento del riscaldamento
e dell'inquinamento. E la tendenza alla rovina cresce ancora
maggiormente.
11 luglio 2019 20:34 - andrewf
...forse si tratta di IPERTERMIA e non di IPOTERMIA.