Altra notizia fuorviante..
In Thailandia erano vigenti delle leggi antidroga
esageratamente restrittive nate esclusivamente a causa del
turismo tossico nel triangolo d'oro e dintorni.
Adesso che il fenomeno si è calmato hanno rimesso delle
regole più permissive:
1)La pianta di canapa è legale.
2)esiste una app ove registrarsi per coltivare fino a 15
piante in casa propria per uso personale.
3) si può vendere in negozio seguendo poche e semplici
regole.
4) si può coltivare a livello commerciale pagando una
licenza.
MA...
1) È severamente vietato fumarla anche in casa propria. Se
i vicini ne percepiscono l'odore possono denunciarti.
2) sono vietati i vaporizzatori e le sigarette elettroniche
anche per il tabacco o i liquidi senza principi attivi.
3) sono severamente vietati gli estratti
(olio,"fumo"ecc).
4) per gli estratti ad uso terapeutico esistono cliniche
specializzate dove rivolgersi per ottenere una soluzione di
olio di cannabis in olio di cocco con un serio controllo
medico.
I canapai di Bangkok che permettono di fumare pagano
profumatamente la polizia per non avere problemi e ciò
porta ad avere stranieri che di fanno le canne per strada
senza vergogna. E proprio questo aveva causato
l'inasprimento delle leggi anni fa. Vogliamo rovinare ancora
il delicato equilibrio thai con il nostro turismo
tossico?
Non è vero che il governo ha legalizzato per il turismo,
l'ha fatto solo per riportare alla legalità una tradizione
medica millenaria che i thailandesi non hanno mai smesso di
utilizzare.
Perché in Asia nessuno fuma la cannabis! Loro la mangiano o
ci fanno un decotto.
Se noi stranieri sponsorizziamo la possibilità di turismo
cannabico in Thailandia andiamo a riportare la condizione
che aveva costretto il governo a vietare tutto pena tanti
anni di galera se non la morte.
Vogliamo fare questo? Rovinare un mercato crescente in cui
tanta gente seria sta investendo? Vogliamo rovinare migliaia
di thailandesi? Vogliamo che si ripristini la pena capitale?
Prima della liberalizzazione in Thailandia esistevano delle
zone "franche" dove si tollerava l'uso di stupefacenti (kho
Phangan, kho Lanta, tonsai beach, Khao Sok, ecc) ma se
ricominciamo a esagerare, oltre a riportare tutto nella
illegalità di perderanno anche quelle zone conquistate dopo
anni di politica e tolleranza.
Quindi, basta fare disinformazione a discapito del benessere
di paesi stranieri! Anzi, spieghiamo BENE come stanno le
cose e informiamo correttamente il turista così che possa
beneficiare delle leggi permissive senza esagerare, causare
disagi, aumentare la corruzione e quindi la malavita.