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14 settembre 2019 18:10 - francescomangascia
Per Teresa Bellanova la priorità è il Ceta, non il calo delle vendite alimentari

Fa sempre un po’ impressione ascoltare l’energia con la quale i ministri per l’Agricoltura e il Commercio Internazionale degli ultimi governi – eccezion fatta per Luigi Di Maio e Gian Marco Centinaio – collocano la ratifica da parte del Parlamento italiano del trattato di libero scambio tra Europa e Canada, il Ceta, tra gli impegni dei propri primi 100 giorni di lavoro. La neoministra italiana Teresa Bellanova, infatti, parlando in radio, alla carta stampata e ovunque possibile ha sostenuto che il Ceta “s’ha da fare” collocandolo tra quei temi, come Ogm e Xylella, per i quali il suo dicastero si affrancherà da foschi “sciamani” forieri di sottosviluppo
Fa effetto perché l’export italiano verso il Canada nel 2018, come spiega il rapporto 2018 Ice sul Commercio internazionale del nostro Paese, vale appena lo 0,9% del totale delle nostre esportazioni (il 56,3% del nostro export è diretto ai Paesi Ue) ed è aumentato del 4,8%, mentre la media del periodo 2012-2018 è del 6,2%. Quindi, nel caso, il periodo pre-Ceta è stato più fruttifero di quello successivo all’entrata in vigore del trattato, al netto delle variazioni stagionali e settoriali.










C’è da ammettere che Bellanova non è la prima a investire il Ceta di poteri salvifici per la bilancia commerciale dell’agroalimentare italiano (in attivo, ma in flessione secondo Ice, per la recessione tedesca, l’aumento del costo dell’energia e il calo di ordinativi da parte di Turchia, Russia e Paesi Opec, problemi cui la ministra non accenna).

Ricordiamo la celebrazione del successo in Canada del formaggio pecorino, anche da parte di una nota trasmissione televisiva, e poche settimane dopo le strade della Sardegna riempirsi di latte versato dai pastori, affamati dai prezzi imposti proprio dalle principali imprese esportatrici per una sovrapproduzione amplificata dalla corsa ai mercati extra-Ue.......
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/11/per-teresa-bella nova-la-priorita-e-il-ceta-non-il-calo-delle-vendite-aliment ari/5445901/
13 settembre 2019 10:37 - lawsaver
Come dire dalla parte delle multinazionali sono davvero disgustato.
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