Capito qualcosa? Il mercato tutelato si va dimostrando più
favorevole ai cittadini che lo hanno mantenuto. Che fanno
adesso, dopo l'annuncio odierno del oltre 5% di diminuzione
energia elettrica e sostanziale mantenimento per il gas, i
corsaioli al mercato libero che, con imbonimenti vari ha
promesso per uno, due, tre anni il mantenimento di certe
tariffe al tempo del contratto indicate come più
favorevoli, ma che ora si apprestano a divenire il
contrario? E il contratto le manterrà tali! La gente deve
capire che, anche se sono risoluzioni dello Stato le
liberalizzazioni, proprio per l'essenza ballerina dei
mercati, e considerando che i contratti sono di lunga durata
non diviene conveniente, anche se a volte può esserlo,
saltare da un fornitore all'altro a seconda dell'aria che
tira. Non è come comprare la scatola di fagiolini oggi al
discount, domani all'iper, dopodomani on-line. Fare
contratti e scegliere fra oltre 400 botteghe di venditori è
cosa ardua che nemmeno un incallito broker di borsa
riuscirebbe ad inventare.
18 dicembre 2019 18:52 - savpg8801
Le prove, caro amico, si hanno solo con la sperimentazione
scientifica. Non badiamo ai paroloni; lo diceva nel 1500
Bacone.
Per conoscere quale pizza è migliore (poi vediamo cosa si
intenda personalmente"migliore") dovremmo andare in 3/400
pizzerie, e gustarle tutte. Ma non servirebbe a dire :
quella è la migliore perchè non potremmo mai fare una
valutazione in "parallelo". E dipenderebbe pure da molti
altri fattori di variabilità. Lo stesso tipo di pizza , es.
quattrostagioni molto comune non la fanno uguale in nessun
posto. Poi dipende dal nostro momento, se siamo affamati, se
i funghetti sono profumati artificialmente o naturalmente,
se il prezzo è troppo basso (la pizza non vale niente) o
troppo alto( mi vogliono fregare), se la pasta è sottile o
grossa, bruciacchiata o cruda, ecc.
Provare una sola pizza in una sola pizzeria e dire che è il
"meglio" così, non comunica nulla di valido a nessuno.
Nel caos quotidiano dei bombardamenti delle bande dei
mercatari di ogni genere, dove ognuno ti offre qualcosa di
diverso e accusa gli altri, non ci si può districare e
tantomeno credersi furbi perchè hai scelto bene. Domani
verrà fuori sempre qualcosa di meglio e il tuo bene
diverrà fregatura perchè c'è sempre un vicino con l'erba
più verde. Non si può fare un contratto ogni giorno per
stabilire l'effeto che fa.
18 dicembre 2019 10:22 - virginio6713
desidero avere le prove che il mercato libero è una
fregatura
ci sono 400 fornitori con condizioni diverse, come si fa a
generalizzare ?
e cosa dire delle bollette incomprensibili approvate da
Arera?
io uso Greennetwork e mi trovo bene, fra l'altro oltre al
call center ha un servizio clienti efficace !
17 dicembre 2019 14:13 - savpg8801
Per quanto sembri non fregarne nulla a nessuno di questa
ennesima "liberalizzazione" che altro non è che la solita
smania politico comportamentale di favorire sempre di più
le smanie dei diritti popolari introducendo norme
ugualizzanti come risoluzioni ex bersaniane, leggi sulla
privacy, finti favoreggiamenti su tariffe assicurative,
pareggiamenti di princìpi concorrenziali come per le spese
bancarie o di pagamenti elettronici, lotte e diatribe
infinite per la "pagliuzza" dei calcoli mensili sulle
tariffe telefoniche e molto altro, allora chiniamoci
all'ennesima telenovela dei mercatismi liberi come quelli
dell'energia e facciamo altro male e confusione al
popolo.
Popolo che tutte queste risoluzioni, demagogicamente
tese(falsamente) alla Sua tutela, viene al solito preso in
giro con la scusa dell'osteggiamento ai sistemi di trust,
cartelli, monopoli, accordi contram, pools, konzern, ecc.
Ma senza osservare che tutte le risoluzioni portano solo
più disagio che favori al Popolo stesso. E queste
complicanze lo allontanano sempre più dalla politica.
In comunicato di V.Donvito ho esternato qualche perplessità
ma....: ""Fine mercato energia a maggior tutela. Le
perplessità del ministro? Irreali!! Superare il “mercato
per bande” oggi in vigore"" .
In tutta questa favola c'è da dire che le percentuali
riportate inducono a pensare a scelte non perfettamente
consenzienti e consapevoli, ma ad imbonimenti ed
irretimenti.