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28 dicembre 2019 13:06 - savpg8801
Capito qualcosa? Il mercato tutelato si va dimostrando più favorevole ai cittadini che lo hanno mantenuto. Che fanno adesso, dopo l'annuncio odierno del oltre 5% di diminuzione energia elettrica e sostanziale mantenimento per il gas, i corsaioli al mercato libero che, con imbonimenti vari ha promesso per uno, due, tre anni il mantenimento di certe tariffe al tempo del contratto indicate come più favorevoli, ma che ora si apprestano a divenire il contrario? E il contratto le manterrà tali! La gente deve capire che, anche se sono risoluzioni dello Stato le liberalizzazioni, proprio per l'essenza ballerina dei mercati, e considerando che i contratti sono di lunga durata non diviene conveniente, anche se a volte può esserlo, saltare da un fornitore all'altro a seconda dell'aria che tira. Non è come comprare la scatola di fagiolini oggi al discount, domani all'iper, dopodomani on-line. Fare contratti e scegliere fra oltre 400 botteghe di venditori è cosa ardua che nemmeno un incallito broker di borsa riuscirebbe ad inventare.
18 dicembre 2019 18:52 - savpg8801
Le prove, caro amico, si hanno solo con la sperimentazione scientifica. Non badiamo ai paroloni; lo diceva nel 1500 Bacone.
Per conoscere quale pizza è migliore (poi vediamo cosa si intenda personalmente"migliore") dovremmo andare in 3/400 pizzerie, e gustarle tutte. Ma non servirebbe a dire : quella è la migliore perchè non potremmo mai fare una valutazione in "parallelo". E dipenderebbe pure da molti altri fattori di variabilità. Lo stesso tipo di pizza , es. quattrostagioni molto comune non la fanno uguale in nessun posto. Poi dipende dal nostro momento, se siamo affamati, se i funghetti sono profumati artificialmente o naturalmente, se il prezzo è troppo basso (la pizza non vale niente) o troppo alto( mi vogliono fregare), se la pasta è sottile o grossa, bruciacchiata o cruda, ecc.
Provare una sola pizza in una sola pizzeria e dire che è il "meglio" così, non comunica nulla di valido a nessuno.
Nel caos quotidiano dei bombardamenti delle bande dei mercatari di ogni genere, dove ognuno ti offre qualcosa di diverso e accusa gli altri, non ci si può districare e tantomeno credersi furbi perchè hai scelto bene. Domani verrà fuori sempre qualcosa di meglio e il tuo bene diverrà fregatura perchè c'è sempre un vicino con l'erba più verde. Non si può fare un contratto ogni giorno per stabilire l'effeto che fa.
18 dicembre 2019 10:22 - virginio6713
desidero avere le prove che il mercato libero è una fregatura
ci sono 400 fornitori con condizioni diverse, come si fa a generalizzare ?
e cosa dire delle bollette incomprensibili approvate da Arera?
io uso Greennetwork e mi trovo bene, fra l'altro oltre al call center ha un servizio clienti efficace !
17 dicembre 2019 14:13 - savpg8801
Per quanto sembri non fregarne nulla a nessuno di questa ennesima "liberalizzazione" che altro non è che la solita smania politico comportamentale di favorire sempre di più le smanie dei diritti popolari introducendo norme ugualizzanti come risoluzioni ex bersaniane, leggi sulla privacy, finti favoreggiamenti su tariffe assicurative, pareggiamenti di princìpi concorrenziali come per le spese bancarie o di pagamenti elettronici, lotte e diatribe infinite per la "pagliuzza" dei calcoli mensili sulle tariffe telefoniche e molto altro, allora chiniamoci all'ennesima telenovela dei mercatismi liberi come quelli dell'energia e facciamo altro male e confusione al popolo.
Popolo che tutte queste risoluzioni, demagogicamente tese(falsamente) alla Sua tutela, viene al solito preso in giro con la scusa dell'osteggiamento ai sistemi di trust, cartelli, monopoli, accordi contram, pools, konzern, ecc. Ma senza osservare che tutte le risoluzioni portano solo più disagio che favori al Popolo stesso. E queste complicanze lo allontanano sempre più dalla politica.
In comunicato di V.Donvito ho esternato qualche perplessità ma....: ""Fine mercato energia a maggior tutela. Le perplessità del ministro? Irreali!! Superare il “mercato per bande” oggi in vigore"" .
In tutta questa favola c'è da dire che le percentuali riportate inducono a pensare a scelte non perfettamente consenzienti e consapevoli, ma ad imbonimenti ed irretimenti.
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