Sono sempre stata perplessa sugli
inceneritori/termovalorizzatori, perché, almeno in passato,
in alcune località (forse anche per una mancanza di
rispetto delle regole di utilizzo), si sono rilevate nei
terreni circostanti tracce di diossina.
Tuttavia è da qualche tempo che ho riconsiderato questa mia
posizione alla luce di tre fatti:
1- il numero limitato di discariche, dove i rifiuti,
peraltro, saranno il nostro regalo perenne alle generazioni
future;
2- la non eticità di fare smaltire i nostri rifiuti
all'estero, sia nei Paesi occidentali, dove vengono
inceneriti (e le loro popolazioni non hanno diritto di
essere salvaguardate?), sia negli altri Paesi, dove o
vengono inceneriti con meno sicurezza che qui o vengono
scaricati senza riguardo per niente e nessuno;
3- la frequenza con cui qui da noi prendono fuoco le
"discariche provvisorie", dove vengono stoccati i rifiuti in
attesa di essere inviati altrove oppure avviati nelle
discariche definitive. Sono convinta che i veleni prodotti
da questi incendi siano molto più pericolosi
dell'incenerimento in un impianto moderno ben costruito e
utilizzato nel rispetto delle sue regole di utilizzo.