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2 marzo 2020 13:20 - savpg8801
La propaganda è l'anima del commercio...si diceva prima dei mezzi di diffusione moderni.
La pubblicità è l'anima del commercio...si dice ora comprendendo tutto, anche se-stessi e il proprio IO(quasi gallo).
La libertà dei popoli e dei cittadini è propugnata sino all'oltre esasperazione.
A monte di ciò c'è l'interesse: delle aziende, dell'economia, dello Stato, della politica, del divertimento, dei cittadini bisognosi del sempre di più e, quindi, del massmedianesimo che compendia e divulga tutto ciò.
Nulla di strano, specialmente nell'epoca della digitalizzazione, dell'informatizzazione e dell'informazione.
Già...restare sempre informati, sempre connessi, sempre all'avanguardia, sempre che ognuno sappia sempre tutto di tutto e nelle infinite comunelle se ne parla e straparla.
E si impara, non a conoscere i buoni dai cattivi, i cretini dagli scienti, i capi dai gregari, i ballisti dai veritieri, ma, si spera, a capire il proprio vizio di seguire pedestremente questo immane show. Ma i soldi circolano. Le accuse imperano, e la nostra vanità si esplica nella sua infinita miserevolezza.
E quando si parla di interesse nulla si può toccare. Forse ci sarà una implosione, ma finchè la gente non imparerà ad essere un po' più individuale e meno interdipendente dalla comunella sociale, tutti questi fenomeni di interparlamentarismo comunicativo dettato dalla vanità di emergere ""dicendo la "propria" "" pubblicamente, in varie forme e dimensioni quali i "social", le associazioni nelle quali si è invitati al 'Dì la Tua', il commento ad articoli di giornali, interazioni mediatiche, interviste di sondaggi, partecipazioni a convegni, dibattiti pubblici, riunioni, convivi e condivisioni della parola, ecc. , il fenomeno
detto di "Talk Fiction" et similia, tenderà a peggiorare...fino a quando, data la natura umana, non si troverà qualcosa di peggiore, fino al buco nero.
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