Il sommo guaio non è dell'Italia, dell'UE, della GB, della
Cina o del fato. Il guaio è che tutti noi diciamo la
nostra, tutti loro dicono la propria, e spesso nessuno ci
piglia; provate ad esaminare i pareri della gente ad ogni
questione, compresa l'ultima covid19. In TV, radio,
giornali, web non ne parliamo, per strada o via social,
telefono, comunicazioni locali, ed ogni sorta di
strarompissimo sistema comunellare comprese le mode di
cantare, suonare, sbandierare ai balconi o altro che verrà
fuori.
Trasportiamo il sistema al settore di quei tanti, troppi,
che "comandano" (che non sono proprio il popolaccio zuccone,
ma persone che dovrebbero avere delle capacità superiori,
ancorchè acquisite con le crocette al voto(sic)), alla
facoltà che ormai tutti hanno di agire, diciamo,
federalmente cioè su basi locali e separate....beh si
capisce bene come va a finire. Il problema sta a monte e si
evidenzia quando ci sono problemi; nessuno può o vuole
esporsi per via delle conseguenze che ne avrebbe. C'è poi
l'incapacità derivata da chi non conosce i problemi(colui
che invece dovrebbe) o non ha la cultura del precedente
simile, per cui non sa che pesci pigliare e viaggia a
caso.
Guardiamo ai Parlamenti. Tutto avviene in base a compromessi
che non sono ne carne ne pesce circa le soluzioni. E quando
si parla di poteri oligarchici o dittatoriali(in senso
buono) cioè il dare potere a un solo commissario, duce,
responsabile, ecc. si assiste a una giostra di contorno che
porta a infinite e contraddittorie decisioni e a critiche di
ogni genere; DALLI A QUEL CAPO ! giù lui monto su io.
Perciò il sangue dalle rape non si può cavare, almeno
finchè tutti possono tutto.