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8 aprile 2020 11:40 - MAX55
Non male per un "comunista padano" come si definiva in gioventù l'ex, per nostra fortuna, ministro dell'interno.
Sono contento per lui che folgorato sulla strada di Damasco si sia avvicinato alla religione ma vorrei ricordargli che uno dei punti cardini del cristianesimo è "ama il prossimo tuo come te stesso". Non mi sembra che il capo della Lega in passato abbia dato prova di seguire detto comandamento perchè basta ricordare i cori razzisti contro i meridionali (purtroppo anche loro se li sono dimenticati) o il lasciar morire la gente in mare negando un porto sicuro o schierarsi contro i vaccini (chissà ora cosa ne pensa).
Guardate voi cosa bisogna fare per raccattare una manciata di voti in più.
Saluti
Max55
5 aprile 2020 18:52 - savpg8801
Perchè Matteo Salvini ha forse detto che i religiosi devono stare o stanno uniti, appiccicati appassionatamente, ancorchè vero in parte? Non che io abbia una predilezione per costui politicamente parlando, ma ormai si sa che si rivolge a motivazioni sacre quando esce a parlare. Ogni parlone politico enuncia i propri "slogan". Poi se ci sia sotto una convinzione realmente mistica e sarebbe meglio così, o un interesse strumentale, altrui l'ardua sentenza. Quando si dice dalle mie parti: dai a che can! (dagli a quel cane) non a Salvini beninteso, ma a tutti i fenomeni religiosi citati in questo "comunicato", comunico anch'io che fenomeni di comunella ci sono ognidove, da quelli politici o sindacali ai talkshow, dai raduni musicali a quelli del calcio, dalle competizioni sportive ai centri sociali, dalle mostre alle fiere, dalle presentazioni culturali a quelle teatrali, dalle promiscuità sanitarie a quelle dei raduni consiliari comunali o centrali, per non dire del privato con consigli d'amministrazione o assemblee sociali.
Quindi non solo inerenti alle religiosità. Ma tant'è!
4 aprile 2020 16:39 - annapaola
Bisogna dire che le chiese, in generale, NON sono chiuse, ma aperte per la preghiera personale.
Ciò che è proibito è il culto, dalla messa cattolica ai culti evangelici ai riti ortodossi, alla celebrazione in sinagoga, alla preghiera in moschea, ecc., che naturalmente prevedono un afflusso più o meno rilevante di pubblico. E, nel caso della comunione, il passaggio del pane o particola che sia dalle mani del celebrante alla bocca o alla mano della persona che riceve l'eucaristia.
Quindi, tutte cose che comportano un alto rischio di propagazione dell'infezione.
Inoltre va sottolineato come tutti, dai musulmani agli ebrei ai cristiani delle diverse confessioni, abbiano accettato di buon grado la sospensione degli atti di culto e stiano ricorrendo ai social, allo streaming o altro ancora per sostenere i propri fedeli.
Il papa ha disposto la trasmissione in diretta della messa delle sette del mattino in santa Marta così come di altre celebrazioni. Anche l'udienza del mercoledì si tiene in diretta TV e il papa fa la sua catechesi dalla Biblioteca vaticana alla presenza di un gruppo di monsignori seduti alla distanza di sicurezza.
Altre confessioni cristiane, come quelle protestanti, sono presenti una o addirittura due volte alla settimana su Internet con culti a distanza. Al minimo, con l'invio per mail del testo delle Scritture e della meditazione.
Quindi, mi pare che il sostegno spirituale sia assicurato a chiunque lo richiede e lo cerca. Anche con il passaparola.
Ciascuno può informarsi direttamente, facendo una ricerca accurata su Internet, attraverso i siti delle varie comunità, oppure telefonando alle stesse nella località dove abita.
Infine, c'è sempre stato per tutti i credenti, al di là dei riti pubblici, il dovere di leggere e meditare direttamente brani dei libri considerati sacri. Anche questo è un atto di culto, che si compie nel segreto della propria casa, ma sempre, per il credente, alla presenza di Dio. Che è quella che conta.
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