Non male per un "comunista padano" come si definiva in
gioventù l'ex, per nostra fortuna, ministro
dell'interno.
Sono contento per lui che folgorato sulla strada di Damasco
si sia avvicinato alla religione ma vorrei ricordargli che
uno dei punti cardini del cristianesimo è "ama il prossimo
tuo come te stesso". Non mi sembra che il capo della Lega in
passato abbia dato prova di seguire detto comandamento
perchè basta ricordare i cori razzisti contro i meridionali
(purtroppo anche loro se li sono dimenticati) o il lasciar
morire la gente in mare negando un porto sicuro o schierarsi
contro i vaccini (chissà ora cosa ne pensa).
Guardate voi cosa bisogna fare per raccattare una manciata
di voti in più.
Saluti
Max55
5 aprile 2020 18:52 - savpg8801
Perchè Matteo Salvini ha forse detto che i religiosi devono
stare o stanno uniti, appiccicati appassionatamente,
ancorchè vero in parte? Non che io abbia una predilezione
per costui politicamente parlando, ma ormai si sa che si
rivolge a motivazioni sacre quando esce a parlare. Ogni
parlone politico enuncia i propri "slogan". Poi se ci sia
sotto una convinzione realmente mistica e sarebbe meglio
così, o un interesse strumentale, altrui l'ardua sentenza.
Quando si dice dalle mie parti: dai a che can! (dagli a quel
cane) non a Salvini beninteso, ma a tutti i fenomeni
religiosi citati in questo "comunicato", comunico anch'io
che fenomeni di comunella ci sono ognidove, da quelli
politici o sindacali ai talkshow, dai raduni musicali a
quelli del calcio, dalle competizioni sportive ai centri
sociali, dalle mostre alle fiere, dalle presentazioni
culturali a quelle teatrali, dalle promiscuità sanitarie a
quelle dei raduni consiliari comunali o centrali, per non
dire del privato con consigli d'amministrazione o assemblee
sociali.
Quindi non solo inerenti alle religiosità. Ma tant'è!
4 aprile 2020 16:39 - annapaola
Bisogna dire che le chiese, in generale, NON sono chiuse, ma
aperte per la preghiera personale.
Ciò che è proibito è il culto, dalla messa cattolica ai
culti evangelici ai riti ortodossi, alla celebrazione in
sinagoga, alla preghiera in moschea, ecc., che naturalmente
prevedono un afflusso più o meno rilevante di pubblico. E,
nel caso della comunione, il passaggio del pane o particola
che sia dalle mani del celebrante alla bocca o alla mano
della persona che riceve l'eucaristia.
Quindi, tutte cose che comportano un alto rischio di
propagazione dell'infezione.
Inoltre va sottolineato come tutti, dai musulmani agli ebrei
ai cristiani delle diverse confessioni, abbiano accettato di
buon grado la sospensione degli atti di culto e stiano
ricorrendo ai social, allo streaming o altro ancora per
sostenere i propri fedeli.
Il papa ha disposto la trasmissione in diretta della messa
delle sette del mattino in santa Marta così come di altre
celebrazioni. Anche l'udienza del mercoledì si tiene in
diretta TV e il papa fa la sua catechesi dalla Biblioteca
vaticana alla presenza di un gruppo di monsignori seduti
alla distanza di sicurezza.
Altre confessioni cristiane, come quelle protestanti, sono
presenti una o addirittura due volte alla settimana su
Internet con culti a distanza. Al minimo, con l'invio per
mail del testo delle Scritture e della meditazione.
Quindi, mi pare che il sostegno spirituale sia assicurato a
chiunque lo richiede e lo cerca. Anche con il
passaparola.
Ciascuno può informarsi direttamente, facendo una ricerca
accurata su Internet, attraverso i siti delle varie
comunità, oppure telefonando alle stesse nella località
dove abita.
Infine, c'è sempre stato per tutti i credenti, al di là
dei riti pubblici, il dovere di leggere e meditare
direttamente brani dei libri considerati sacri. Anche questo
è un atto di culto, che si compie nel segreto della propria
casa, ma sempre, per il credente, alla presenza di Dio. Che
è quella che conta.