Un debito è una promessa, e la si può mantenere oppure non
mantenere. A livello individuale o collettivo, cambia poco:
se non si mantiene una promessa non è bello. E non c'è
capacità di astrazione che trasformi una promessa non
mantenuta in qualcosa di buono. Ma il punto è un altro.
Cosa c'entra, in un sito che vorrebbe informare gli
investitori inesperti, una teoria (il cartalismo) che come
minimo il 99,9% degli accademici considera una bufala e che
è smentita da almeno 100 anni di dati empirici? Boh!?
16 aprile 2020 8:00 - Alessandro Pedone
@Toio68
Gentile lettore,
la capacità di astrazione è una caratteristica distribuita
fra le menti umane in proporzioni molto differenziate.
Da ciò che scrive, in prima approssimazione e pienamente
consapevole che potrei sbagliarmi dal momento che non la
conosco e faccio considerazioni solo sui pochissimi dati di
cui dispongo, mi viene da pensare che lei faccia molto
difficoltà ad astrarre il concetto di debito privato a
livello di debito collettivo.
Quando si scrivo di "superamento del concetto stesso del
debito" mi riferisco chiarissimamente ai debiti collettivi.
Cioè alla necessità di introdurre delle stanze di
compensazione con processi volti alla regolazione automatica
dei volumi dei singoli debiti privati. Non mi dilungo oltre
perché mi sembra del tutto evidente dal tono del suo
commento che il suo scopo è prevalentemente quello di
dileggiare tesi che fa molta difficoltà a comprendere.
Quindi sarebbe inutile proseguire.
Cordiali saluti
11 aprile 2020 15:43 - Toio68
Quindi basta stampare abbastanza denaro e tutti avranno il
loro bel Rembrandt originale in salotto? Ma era così
semplice, come abbiamo fatto a non pensarci prima!? E come
funziona esattamente? Se uno ha una Panda parcheggiata sotto
casa e un bel flusso di "moneta positiva" gli raddoppia il
conto corrente notte tempo, la mattina dopo trova
parcheggiate due Panda o la Panda si trasforma in un RAV4?
Altro dubbio, mi viene riguardo al superare "il concetto
stesso di debito". Vale anche per i consulenti finanziari
indipendenti, e quindi i loro clienti non debbono più
pagare le vostre parcelle? O vale solo per i debiti degli
altri? E ai clienti a cui avete consigliato investimenti
obbligazionari che voi volete diventino spazzatura, cosa
direte? Che devono superare il concetto per cui quando
investono i loro risparmi non vorrebbero vederli sparire nel
nulla?
11 aprile 2020 10:52 - Alessandro Pedone
@Filanto_051
Quanto può reggere il sistema stampando moneta?
Dipende da tante cose.
In primo luogo da COME si fa.
Dipende poi da quanto distruggiamo il sistema produttivo con
questa crisi e quanto invece lo preserviamo.
Gli spazi di manovra, comunque, sono MOLTO grandi.
11 aprile 2020 10:50 - Alessandro Pedone
@FFabi48 I conti di risparmio non sono affatto "senza grosse
novità" rispetto ai conti bancari.Se non comprende questo
aspetto cruciale le manca un pezzo importante del quadro.
Sulla funzione di finanziamento della attività produttiva
la questione è purtroppo ancora più difficile da capire
perché richiede un cambio di paradigma. Lei vede solo la
possibilità che negli USA prende il nome di "skin in the
game". E' certamente un'opzione, ma esiste anche l'altra
opzione di generare un sistema simile ad un modello
assicurativo. In pratica disegnare delle regole per le quali
l'accesso al credito è definito da una serie di numeri.
Più hai successo e maggiore credito puoi prendere. Puoi
aumentare il credito associando più persone. I fallimenti
sono coperti attraverso una cassa di compensazione al cui
apice c'è sostanzialmente una monetizzazione dei
fallimenti. E' troppo innovativo per poterlo spiegare in un
messaggio, ma la funzione delle banche di prestare denaro è
facilmente sostituibile. Solo che chiaramente la media delle
persone pensa che ciò che non si è ancora fatto sia
semplicemente impossibile e tende a pensare, come lei, che
l'unico modo di fare le cose è così come si è sempre
fatto.
10 aprile 2020 12:15 - Filanto_051
Lucida analisi, dr.Pedone... ma il punto cruciale rimane,
ovvero: dato che, per il sostentamento del Sistema, saranno
necessarie ulteriori 'iniezioni di liquidità' vale a dire:
stampare denaro in quantità industriale, fino a che punto
il sistema reggerà?
Il rischio è quello della creazione di denaro 'dal nulla'
e.g.per permettere la continuità di attività sospese a
causa dell'attuale crisi sanitaria mondiale e la
sopravvivenza stessa delle persone: doveroso da parte
politica, ma pericoloso sul piano economico [forse però è
il meno peggio del finanziamento di attività fallimentari]
Troppo semplice pensare a 'cancellazioni del debito' la
finanza deve necessariamente trovare una [o più] soluzioni
alternative [sempre che esistano], in modo che il pubblico
non perda la fiducia che ancora rimane;
9 aprile 2020 23:56 - mennilu
Anche io la ho letta, sottoscritta e propagata.
9 aprile 2020 17:46 - FFabi48
I Conti di Risparmio Pubblici vanno bene: sono una
evoluzione, senza grosse novità, degli aattuali concti
correnti bancari sotto i 100.000 €, che non sono soggetti
a bail-in. Ed è anche vero che l'attuale modello di
business bancario, con l'estendersi della moneta
elettronica, sta perdendo senso, nel campo dei pagamenti.
Resta tutto quanto, invece il problema di come scegliere gli
investimenti produttivi verso cui indirizzare il risparmio.
Qui le banche restano difficili da sostitituire. Certo, c'è
la possibilità di affidare tutte queste decisioni allo
Stato, come ai tempi della compianta URSS (ma anche in
Italia, ai tempi delle "banche pubbliche", non si
scherzava...). in alternativa, le scelte di investimento
potrebbero effettuarle i piccoli risparmiatori, naturalmente
con la consulenza ben pagata di broker, promotori, agenzie
di rating e simile compagnia, alla quale si aggiugerebbero
le banche trasformate in consulenti dell'informazione. E'
un modello di business bancario che andava molto, negli USA,
prima della crisi del '29; visti i risultati, dopo il crak
venne (quasi) vietato, salvo a essere rilanciato sotto
Reagan e Clinton ... Non si sfugge: solo chi rischia parte
del proprio patrimonio in un investimento con una (sperata
!) redditività futura è credibile: e si torna alle banche,
purtroppo ... Forse da trasformare definitivamente in banche
di investimento, senza più funzione monetaria e con
rigoroso divieto di effettuare "consulenza" ai
risparmiatori.