COMMENTI
  (Da 1 a 9 di 9)  
25 aprile 2020 13:09 - Toio68
Un debito è una promessa, e la si può mantenere oppure non mantenere. A livello individuale o collettivo, cambia poco: se non si mantiene una promessa non è bello. E non c'è capacità di astrazione che trasformi una promessa non mantenuta in qualcosa di buono. Ma il punto è un altro. Cosa c'entra, in un sito che vorrebbe informare gli investitori inesperti, una teoria (il cartalismo) che come minimo il 99,9% degli accademici considera una bufala e che è smentita da almeno 100 anni di dati empirici? Boh!?
16 aprile 2020 8:00 - Alessandro Pedone
@Toio68
Gentile lettore,
la capacità di astrazione è una caratteristica distribuita fra le menti umane in proporzioni molto differenziate.
Da ciò che scrive, in prima approssimazione e pienamente consapevole che potrei sbagliarmi dal momento che non la conosco e faccio considerazioni solo sui pochissimi dati di cui dispongo, mi viene da pensare che lei faccia molto difficoltà ad astrarre il concetto di debito privato a livello di debito collettivo.
Quando si scrivo di "superamento del concetto stesso del debito" mi riferisco chiarissimamente ai debiti collettivi. Cioè alla necessità di introdurre delle stanze di compensazione con processi volti alla regolazione automatica dei volumi dei singoli debiti privati. Non mi dilungo oltre perché mi sembra del tutto evidente dal tono del suo commento che il suo scopo è prevalentemente quello di dileggiare tesi che fa molta difficoltà a comprendere. Quindi sarebbe inutile proseguire.
Cordiali saluti
11 aprile 2020 15:43 - Toio68
Quindi basta stampare abbastanza denaro e tutti avranno il loro bel Rembrandt originale in salotto? Ma era così semplice, come abbiamo fatto a non pensarci prima!? E come funziona esattamente? Se uno ha una Panda parcheggiata sotto casa e un bel flusso di "moneta positiva" gli raddoppia il conto corrente notte tempo, la mattina dopo trova parcheggiate due Panda o la Panda si trasforma in un RAV4? Altro dubbio, mi viene riguardo al superare "il concetto stesso di debito". Vale anche per i consulenti finanziari indipendenti, e quindi i loro clienti non debbono più pagare le vostre parcelle? O vale solo per i debiti degli altri? E ai clienti a cui avete consigliato investimenti obbligazionari che voi volete diventino spazzatura, cosa direte? Che devono superare il concetto per cui quando investono i loro risparmi non vorrebbero vederli sparire nel nulla?
11 aprile 2020 10:52 - Alessandro Pedone
@Filanto_051
Quanto può reggere il sistema stampando moneta?
Dipende da tante cose.
In primo luogo da COME si fa.
Dipende poi da quanto distruggiamo il sistema produttivo con questa crisi e quanto invece lo preserviamo.
Gli spazi di manovra, comunque, sono MOLTO grandi.
11 aprile 2020 10:50 - Alessandro Pedone
@FFabi48 I conti di risparmio non sono affatto "senza grosse novità" rispetto ai conti bancari.Se non comprende questo aspetto cruciale le manca un pezzo importante del quadro.
Sulla funzione di finanziamento della attività produttiva la questione è purtroppo ancora più difficile da capire perché richiede un cambio di paradigma. Lei vede solo la possibilità che negli USA prende il nome di "skin in the game". E' certamente un'opzione, ma esiste anche l'altra opzione di generare un sistema simile ad un modello assicurativo. In pratica disegnare delle regole per le quali l'accesso al credito è definito da una serie di numeri. Più hai successo e maggiore credito puoi prendere. Puoi aumentare il credito associando più persone. I fallimenti sono coperti attraverso una cassa di compensazione al cui apice c'è sostanzialmente una monetizzazione dei fallimenti. E' troppo innovativo per poterlo spiegare in un messaggio, ma la funzione delle banche di prestare denaro è facilmente sostituibile. Solo che chiaramente la media delle persone pensa che ciò che non si è ancora fatto sia semplicemente impossibile e tende a pensare, come lei, che l'unico modo di fare le cose è così come si è sempre fatto.
10 aprile 2020 12:15 - Filanto_051
Lucida analisi, dr.Pedone... ma il punto cruciale rimane, ovvero: dato che, per il sostentamento del Sistema, saranno necessarie ulteriori 'iniezioni di liquidità' vale a dire: stampare denaro in quantità industriale, fino a che punto il sistema reggerà?
Il rischio è quello della creazione di denaro 'dal nulla' e.g.per permettere la continuità di attività sospese a causa dell'attuale crisi sanitaria mondiale e la sopravvivenza stessa delle persone: doveroso da parte politica, ma pericoloso sul piano economico [forse però è il meno peggio del finanziamento di attività fallimentari]
Troppo semplice pensare a 'cancellazioni del debito' la finanza deve necessariamente trovare una [o più] soluzioni alternative [sempre che esistano], in modo che il pubblico non perda la fiducia che ancora rimane;
9 aprile 2020 23:56 - mennilu
Anche io la ho letta, sottoscritta e propagata.
9 aprile 2020 17:46 - FFabi48
I Conti di Risparmio Pubblici vanno bene: sono una evoluzione, senza grosse novità, degli aattuali concti correnti bancari sotto i 100.000 €, che non sono soggetti a bail-in. Ed è anche vero che l'attuale modello di business bancario, con l'estendersi della moneta elettronica, sta perdendo senso, nel campo dei pagamenti. Resta tutto quanto, invece il problema di come scegliere gli investimenti produttivi verso cui indirizzare il risparmio. Qui le banche restano difficili da sostitituire. Certo, c'è la possibilità di affidare tutte queste decisioni allo Stato, come ai tempi della compianta URSS (ma anche in Italia, ai tempi delle "banche pubbliche", non si scherzava...). in alternativa, le scelte di investimento potrebbero effettuarle i piccoli risparmiatori, naturalmente con la consulenza ben pagata di broker, promotori, agenzie di rating e simile compagnia, alla quale si aggiugerebbero le banche trasformate in consulenti dell'informazione. E' un modello di business bancario che andava molto, negli USA, prima della crisi del '29; visti i risultati, dopo il crak venne (quasi) vietato, salvo a essere rilanciato sotto Reagan e Clinton ... Non si sfugge: solo chi rischia parte del proprio patrimonio in un investimento con una (sperata !) redditività futura è credibile: e si torna alle banche, purtroppo ... Forse da trasformare definitivamente in banche di investimento, senza più funzione monetaria e con rigoroso divieto di effettuare "consulenza" ai risparmiatori.
8 aprile 2020 22:47 - Camillo Coppola
HO SOTTOSCRITTO LA PETIZIONE
  COMMENTI
  (Da 1 a 9 di 9)