L'italiano medio è più ricco dell'olandese o tedesco
medio, ma ciò non impedisce al Governo italiano a chiedere
sacrifici a loro.
La disuguaglianza in Italia è scandalosa, ma se qualcuno
osa chiedere un piccolo sacrificio ai ricchi e straricchi
del Bel Paese (basta scrivere "patrimoniale"), viene
massacrato. I riflessi funzionano bene.
Se Die Welt osa accennare alla possibilità che una parte
dei soldi richiesti possa andare alle mafie, si sentono urla
di indignazione.
Se i Ministri dei Paesi "donatori" osano accennare a delle
riforme, il Governo italiano si sente profondamente
offeso.
Buonanotte Italia.
15 aprile 2020 9:58 - nacka
Perché non fare una bella cronistoria del debito
pubblico italiano e tedesco e ricordare come era quello
italiano rispetto al Pil nel 1999 e com'era quello tedesco
nella stessa data. E poi capire come mai ora c'e' quasi
il doppio di differenza?' forse si capirebbe di piu' come
ci siamo impegolati. A chi e' interessato succedesse
questo? Consiglierei qualche lettura di economisti
"alternativi" per capire.
13 aprile 2020 16:09 - danny57
Ma, una volta per tutte.....Quale è il modo per diminuire
il debito pubblico?! Cosa bisognerebbe fare che non viene
fatto?! E' possibile un pò di luce in questa tenebra?!
9 aprile 2020 14:43 - annapaola
"E' necessario, comunque, mettere mano al nostro debito che
è il secondo in Europa, e che pesa per 2.443 miliardi. Una
cifra enorme che accompagnata da una crescita asfittica non
è più sostenibile".
Concordo in pieno con questa necessità prioritaria, che va
realizzata fin da subito, perché il Coronavirus deve essere
motivo di maggiore serietà e rigore nella gestione degli
aiuti alle tante categorie sofferenti e non certo di
rilassamento nei controlli sugli aventi diritto e così
via.
Al timore, penso legittimo, che le varie mafie si
approfittino della situazione per impadronirsi di aziende in
difficoltà e continuare a esercitare il dominio sullo
sfruttamento del lavoro di italiani e migranti, bisogna che
lo Stato risponda con forza facendo capillari controlli sui
cambiamenti di ragione sociale o le chiusure di attività
che poi rinascono come per miracolo. E così sul mercato del
lavoro, al Nord come al Centro e al Sud, perché purtroppo
è dimostrato che il lavoro in nero è diffuso ovunque.
I Carabinieri, che devono conoscere bene il territorio in
cui operano, e la Finanza, che ha la possibilità di
verificare le imprese e la condizione fiscale dei loro
proprietari, devono unire gli sforzi per mettere sotto
scacco chi vuole arricchirsi sulla povertà delle persone e
anche su quella dello Stato.