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15 aprile 2020 10:06 - jj2006
L'italiano medio è più ricco dell'olandese o tedesco medio, ma ciò non impedisce al Governo italiano a chiedere sacrifici a loro.

La disuguaglianza in Italia è scandalosa, ma se qualcuno osa chiedere un piccolo sacrificio ai ricchi e straricchi del Bel Paese (basta scrivere "patrimoniale"), viene massacrato. I riflessi funzionano bene.

Se Die Welt osa accennare alla possibilità che una parte dei soldi richiesti possa andare alle mafie, si sentono urla di indignazione.

Se i Ministri dei Paesi "donatori" osano accennare a delle riforme, il Governo italiano si sente profondamente offeso.

Buonanotte Italia.
15 aprile 2020 9:58 - nacka
Perché non fare una bella cronistoria del debito pubblico italiano e tedesco e ricordare come era quello italiano rispetto al Pil nel 1999 e com'era quello tedesco nella stessa data. E poi capire come mai ora c'e' quasi il doppio di differenza?' forse si capirebbe di piu' come ci siamo impegolati. A chi e' interessato succedesse questo? Consiglierei qualche lettura di economisti "alternativi" per capire.
13 aprile 2020 16:09 - danny57
Ma, una volta per tutte.....Quale è il modo per diminuire il debito pubblico?! Cosa bisognerebbe fare che non viene fatto?! E' possibile un pò di luce in questa tenebra?!
9 aprile 2020 14:43 - annapaola
"E' necessario, comunque, mettere mano al nostro debito che è il secondo in Europa, e che pesa per 2.443 miliardi. Una cifra enorme che accompagnata da una crescita asfittica non è più sostenibile".
Concordo in pieno con questa necessità prioritaria, che va realizzata fin da subito, perché il Coronavirus deve essere motivo di maggiore serietà e rigore nella gestione degli aiuti alle tante categorie sofferenti e non certo di rilassamento nei controlli sugli aventi diritto e così via.
Al timore, penso legittimo, che le varie mafie si approfittino della situazione per impadronirsi di aziende in difficoltà e continuare a esercitare il dominio sullo sfruttamento del lavoro di italiani e migranti, bisogna che lo Stato risponda con forza facendo capillari controlli sui cambiamenti di ragione sociale o le chiusure di attività che poi rinascono come per miracolo. E così sul mercato del lavoro, al Nord come al Centro e al Sud, perché purtroppo è dimostrato che il lavoro in nero è diffuso ovunque.
I Carabinieri, che devono conoscere bene il territorio in cui operano, e la Finanza, che ha la possibilità di verificare le imprese e la condizione fiscale dei loro proprietari, devono unire gli sforzi per mettere sotto scacco chi vuole arricchirsi sulla povertà delle persone e anche su quella dello Stato.
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