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21 aprile 2020 20:31 - savpg8801
Liberismo, capitalismo, domanda e offerta, speculazione, arricchimenti incontrollati, trading selvaggi, smanie di crescita, richieste paritarie di ogni ceto alle massime altezze, diritto di avere sempre e tutto di più, magno cum gaudio et carpe diem, rendono la moneta e la finanza effimere e dipendenti da un fusibile.
Le teorie per il ritorno a più concretezza e sobrietà, meno spinte al mondo del piacere e dell'ottenere tutto, sempre e dovunque, dell'accontentarsi di vita meno dispendiosa e di un qualche sano sacrificio, di una minore spinta alle emulazioni e all'invidia per chi ha di più, di una vita più parca e meno pretenziosa, queste teorie, peraltro espresse da illustri pensatori, non hanno avuto seguito. La speculazione ha fatto il resto anche se si incolpa una pestilenza, ma anche qualche altra catastrofe pandemica sempre occhieggiante alle porte.
E per tutte queste smanie, i nodi arrivano al pettine. Meno spese spesso inutili e più riserve avrebbero favorito un veloce ripristino anche se non a livelli precedenti(effimeri) ma a condizioni accettabili. E' richiesto, dunque, un ripensamento a questo sistema selvaggio e troppo spinto di economia fragile e incontrollata. E la politica, con la smania di crescita al fine di avere sempre più introiti in tasse e balzelli per fare sempre più cose gradite al sistema di apprezzamenti elettorali, ne è la principale responsabile.
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