Mah... A parte il fare i "fighi" penso che un'aggiunta di
riflessione, da sardo, la si possa fare, rispetto alle
affermazioni di Solinas. Penso che le remore, i tentenna e
le affermazioni del presidente della regione Sardegna
nascano da una paura/consapevolezza che habbiamo un pò
tutti noi sardi, e cioè il fatto che, per ora, sia per
l'isolamento geografico, sia perchè la pandemia è partita
in un periodo in cui i contatti con l'isola non sono tra i
più frequenti (escludendo merci e simili), aggiungiamo che
la densità della popolazione è estremamente bassa, per
tutti questi motivi la nostra isola si è trovata con un
numero di contagi e morti molto più basso della media
nazionale. Ma nella malaugurata ipotesi che riparta un'altra
ondata di contagi, magari anche più virulenta della prima
(ricordiamoci la spagnola) la Sardegna come capacità di
intervento sanitario, non è neanche lontanamente
paragonabile alla Lombardia o al Veneto (per dirne due) e ci
troveremmo con una catastrofe sanitaria difficilmente
gestibile.