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10 giugno 2020 9:56 - emworr
Mah... A parte il fare i "fighi" penso che un'aggiunta di riflessione, da sardo, la si possa fare, rispetto alle affermazioni di Solinas. Penso che le remore, i tentenna e le affermazioni del presidente della regione Sardegna nascano da una paura/consapevolezza che habbiamo un pò tutti noi sardi, e cioè il fatto che, per ora, sia per l'isolamento geografico, sia perchè la pandemia è partita in un periodo in cui i contatti con l'isola non sono tra i più frequenti (escludendo merci e simili), aggiungiamo che la densità della popolazione è estremamente bassa, per tutti questi motivi la nostra isola si è trovata con un numero di contagi e morti molto più basso della media nazionale. Ma nella malaugurata ipotesi che riparta un'altra ondata di contagi, magari anche più virulenta della prima (ricordiamoci la spagnola) la Sardegna come capacità di intervento sanitario, non è neanche lontanamente paragonabile alla Lombardia o al Veneto (per dirne due) e ci troveremmo con una catastrofe sanitaria difficilmente gestibile.
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