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17 giugno 2020 12:14 - fabio9619
Siamo al rincojonimento più totale, ed il bello è che anche i giovani nostri vanno dietro a questi rincojoniti, senza neanche inserire un po' il cervello per ragionare un minimo su ciò che accade.
Ma protestare per problemi ben più seri no, eh?
13 giugno 2020 7:38 - f7555
È il Politicamente Corretto coi suoi fautori, cioè i Democratici americani (e di tutto il mondo).

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/il-politically- correct-globalista-infetta-anche-yale-corso-di-storia-dellar te-troppo-occidentale/

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/corso-intensivo-su l-politicamente-corretto/

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/pugni-chiusi-e-gen uflessi/

https://www.maurizioblondet.it/lignoranza-e-forza-professor- simonetti/

In questo articolo di Blondet si dice a un certo punto qualcosa che è uno degli aspetti che caratterizzano il Politicamente corretto:
“In una democrazia non tutte le opinioni possono essere accettate”; “Quando si parla di Resistenza non occorre una controparte”.

Me ne sono segnata anche un’altra che definisce il politicamente corretto ancora meglio, e da quale parte politica sta:

#ClaudioBorghi: “se avessi il bottone per uscire dall’euro, non lo schiaccerei, senza legittimazione democratica”.
#PierLuigiBersani: “Lo ius soli va fatto, anche se l’80% della popolazione è contrario”.
11 giugno 2020 11:49 - francescomangascia
Francamente me ne infischio.
11 giugno 2020 11:07 - annapaola
Questa è una decisione che dà molto da pensare.
A me fa venire voglia di rivedere il film, perché ne ho un buon ricordo per quanto riguarda la presentazione di profili umani differenti, ma, allo stesso modo, drammatici.
Un film che, da molto giovane, mi aveva fatto riflettere in generale, e in particolare anche sullo schiavismo e poi sulla segregazione razziale.
Cassare tutto ciò che porta su di sé il marchio della storia non penso sia una buona decisione. E può fare l'effetto opposto a quello desiderato.
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