Da noi e in altri posti, basta che si magni, e pure fuori
casa e lo si vede dall'aprirsi continuo e incessante di
locali. Basta osservare le mappe ormai interattive per
vedere che questo settore è stracolmo e tutti, poveri,
ricchi, giovani e meno giovani, ormai sull'onda di queste
offerte (sempre alla ricerca di continue e nuove emozioni
culinarie mai sopite) scorrazzano da un locale all'altro. E
su questa ola di moda, come anche del divertimento, i
settori vanno avanti; un po' meno con la pandemia, ma c'è
sempre lo Stato che omaggia e sostiene con i soldi dei
cittadini più frugali. Come Draghi finalmente ha detto, gli
investimenti(non solo dello Stato) ma anche privati
andrebbero rivolti in attività produttive durature, non
effimere come potrebbero divenire quelle di cui si parla e
in cui solo si "magna" e consuma. Ma ora chi li ferma più?
Una nazione ormai basata e sempre di più sul turismo,
divertimento, passatempi e culinaria, fa presto, in casi di
guai come quello del covid a prostrarsi definitivamente
avendo omesso di favorire impresa costruttiva a lungo
termine invece di favorire quella sul godimento.
18 agosto 2020 8:57 - annapaola
Complimenti, giovanotto. Anche perché in questo modo aiuti
a fare uscire dalla povertà un po' di gente e a insegnare
le regole del vivere civile. Ce ne sarebbe bisogno tanto
anche qui da noi.